NEL PROCESSO DI INCLUSIONE DI ALUNNI CON BES

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Metodologia Sperimentale Agronomica / Metodi Statistici per la Ricerca Ambientale Marco Acutis a.a CdS.
Advertisements

I circuiti elettrici.
IL GOLD STANDARD: INTRODUZIONE
XXXII CONVEGNO NAZIONALE Società Italiana di Chimica Agraria
Il problema dello zaino
Campi di gravità e topografia: analisi con QGIS
Regole associative Gianluca Amato
Ciclo di Seminari e Corso
Valutazione dei risultati della classificazione
Generalità Laboratorio Arduino.
Natura e origini della attuale crisi europea
ECONOMIA DELLE ISTITUZIONI FINANZIARIE
Stato di COMPASS Franco Bradamante CSN1 Roma, 16 luglio 2012.
La struttura dei materiali
ESSERE HOMELESS: PERCORSI DI VITA E FATTORI DETERMINANTI
Introduzione a VPN Ing. Gianpiero Ciacci.
Le verifiche empiriche del teorema di Heckscher-Ohlin: il paradosso di Leontief Wassily Leontief realizzò la prima verifica empirica del teorema di HO.
…. modello di Solow?.
Politica economica: che cosa è?
 π BUZZO GIACOMO D’AGOSTINO ALBERTO DE ANGELIS FEDERICA
“BLAISE PASCAL”- Voghera-
La vitamina C è una molecola contenente C,H e O
REDDITO DI CITTADINANZA E OPPORTUNITA’ ECONOMICA: UN CONFRONTO TRA ITALIA E RESTO D’EUROPA Pasquale Tridico Dipartimento di Economia, Università Roma Tre.
Classificazione e Predizione
L’economia monetaria Corso di Economia delle Istituzioni Finanziarie
L’infiltrazione LM-75: 2016/2017
UN NUOVO MODO DI GUARDARE IL MONDO
LA PREVENZIONE INCENDI NELLE STRUTTURE RELIGIOSE APERTE AL PUBBLICO
LE NOVITÀ DEL BILANCIO 2016 …………………………………………………………………………………………………………..
Le unità territoriali per le analisi socio-economiche
Pompe di calore a integrazione geotermica
ISTITUZIONI (regole scritte e nn scritte che governano l’interazione tra individui) → d.p. e contratti → norme sociali con appropriati Δ delle regole.
Università di Roma Tor Vergata
Convegno europeo sui minori
ATIPICITA’ DEL FATTORE UMANO NEL PILOTAGGIO DEI DRONI
CALENDARIO LEZIONI AGGIORNATO
RAEE è l’acronimo di Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche; ogni elettrodomestico ha un ciclo di vita terminato il quale, sia per malfunzionamento.
Appunti per ostetriche e non solo
Ricerca e innovazione:
Pubblica Amministrazione: semplificazione e costi della politica
Il processo di analisi dei fabbisogni
Comunicazioni Assemblea nazionale TTA 1-2 dicembre 2016
Proactive Care e Proactive Care Advanced
Maria Antonietta Volonté Dipartimento di Neurologia
IL CONFLITTO NELLA CHIESA PRIMITIVA
Piano di formazione Docenti neoassunti a.s. 2016/2017
È possibile rendere comprensibile oggi questo termine filosofico, al di fuori della esigua cerchia degli specialisti? Io una volta ci ho provato in una.
ACCORDO AGROAMBIENTALE D’AREA OPPORTUNITA’ PER LA VALDASO
Il secondo principio.
PROGETTO RELAZIONI PREPOTENTI
Vitamine Sono sostanze organiche a basso peso molecolare strutturalmente assai varie indispensabili per lo svolgimento delle funzioni vitali, di origine.
La misurazione e la valutazione della performance
1.2 Nuovi prodotti alimentari
ASSOCIAZIONE ITALIANA GIURISTI DI IMPRESA
L’evoluzione del Diritto delle Assicurazioni Continuità o rottura con il passato? Avv. Giuseppe Ranieri Studio Legale Tributario Ranieri Comitato Esecutivo.
ADOZIONE INTERNAZIONALE
Esame delle modifiche apportate al precedente ordinamento
e l’associazione in partecipazione
Profilo biografico e opere
IL TOTALITARISMO.
L’Imposta sul reddito delle società (IRES)
Asl Vco – Direzione Generale
Assunzioni, Attività, Investimenti
UROLOGIA - RIMINI VISITE UROLOGICHE AMBULATORIALI REGIME RICOVERO
Endometriosi profonda: quando la chirurgia
Nota AIFA 75 Determinazione 18 novembre 2010 (GU 29 novembre 2010, n. 279): modifiche, con riferimento alla nota AIFA 75,  alla determinazione del 4 gennaio.
PIANO DI RIORDINO PRESIDI DI FOLIGNO E SPOLETO
SINTOMI DEL BASSO APPARATO URINARIO 4 MARZO 2017
Con gli occhi di Maxwell
Transcript della presentazione:

NEL PROCESSO DI INCLUSIONE DI ALUNNI CON BES LE COMPETENZE DEGLI INSEGNANTI CURRICOLARI E DI SOSTEGNO NEL PROCESSO DI INCLUSIONE DI ALUNNI CON BES Marta Cecchetti Rina Tallarico

CTS-CTI MONZA E BRIANZA ESPERIENZA PRATICA

CTS-CTI MONZA E BRIANZA RIFLETTIAMO… SENSAZIONI CORPOREE EMOZIONI

MA IN 3^ B SONO TUTTI BES? “IL DISATTENTO IPERATTIVO” b d ? IL BULLO “IL DISATTENTO IPERATTIVO” LA “DISATTENTA FANTASIOSA” LA “DSA’” “LA PICCOLA” MA IN 3^ B SONO TUTTI BES? IL “PERDENTE” L’INAFFERRABILE IL “CORPOREO” IL DISIMPEGNATO Alunno con disabilità L’ALIENO

CTS-CTI MONZA E BRIANZA Tutto questo induce a riflettere sulla necessità, ormai inderogabile, di ripensare al nostro modo di fare scuola in termini di maggiore inclusività e sul riprogettare il contesto educativo nella direzione della valorizzazione delle diversità di tutti gli alunni

I Bisogni Educativi Speciali della classe 3^ B L’alunno con disabilità Il “bullo” Il “corporeo” La “DSA.” La “Piccola” Il “perdente” Il “Disattento iperattivo” “L’alieno” “Inafferrabile” La “disattenta Fantasiosa” “Il disimpegnato”

I Bisogni Educativi Speciali della classe 3^ B L’alunno con disabilità Il “bullo” Il “corporeo” La “DSA.” La “Piccola” Il “perdente” Il “Disattento iperattivo” “L’alieno” “Inafferrabile” La “disattenta Fantasiosa” “Il disimpegnato”

CTS-CTI MONZA E BRIANZA 1) BISOGNO DI SVILUPPARE L’AUTONOMIA: l’alunno con disabilità, la DSA, la piccola, il perdente 2) BISOGNO DI APPRENDERE STRATEGIE DI AUTOREGOLAZIONE: la DSA, il perdente, il disattento iperattivo, la disattenta fantasiosa, l’alieno 3) BISOGNO DI ESSERE CONTENUTO: il bullo, il disattento iperattivo, il corporeo 4) BISOGNO DI APRIRSI A STIMOLI NUOVI: il bullo, la piccola, la disattenta fantasiosa, l’alieno, il disimpegnato 5) BISOGNO DI SENTIRSI RICONOSCIUTO E VALORIZZATO: il perdente, l’inafferrabile, la DSA, l’alunno con disabilità

CTS.CTI MONZA E BRIANZA La costruzione della mappa dei bisogni, speciali e non, della classe permette di avere sotto mano una fotografia sufficientemente esaustiva della situazione di partenza Il raggruppamento dei bisogni educativi rilevati consente di equilibrare le istanze di personalizzazione (con PDP individuali) con l’esigenza di mantenere una metodologia omogenea e spendibile a tutta la classe Il riconoscimento di questi bisogni comporta la mobilitazione di scenari di apprendimento diversificati

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO CTS-CTI MONZA E BRIANZA PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Il PEI è lo «strumento fondamentale» che deve contraddistinguere ciascuna Istituzione scolastica che vuole essere VERAMENTE INCLUSIVA e il cui obiettivo principale è quello di favorire il successo formativo degli alunni, ciascuno secondo i propri punti di forza e debolezza, secondo i propri tempi e stili di apprendimento. La conoscenza dell’alunno e del contesto sono operazioni preliminari indispensabili per avere un quadro di riferimento da cui partire per effettuare una stesura attenta e completa del PEI.

PRINCIPALI CARATTERISTICHE: CTS-CTI MONZA E BRIANZA PRINCIPALI CARATTERISTICHE: E’ obbligatorio per tutti gli alunni che presentano una certificazione di disabilità in base alla legge 104 del 1992 e al DPR del 24/02/1994; E’ redatto congiuntamente dalla SCUOLA, dai SERVIZI SOCIO-SANITARI che hanno in carica l’alunno, e dalla FAMIGLIA; Individua gli obiettivi di sviluppo, le attività , le metodologie,le facilitazioni, le risorse umane e materiali coinvolte, i tempi e gli strumenti per la verifica… Deve essere redatto entro il primo bimestre di scuola, e si verifica periodicamente. Puo’ essere modificato o integrato in qualsiasi momento dell’anno scolastico.

CTS-CTI MONZA E BRIANZA Nel PEI vengono delineati gli interventi indispensabili per garantire educazione, istruzione e integrazione scolastica. Non può essere considerato solo un progetto didattico, ma piuttosto un PROGETTO DI VITA, che coinvolge l’alunno e lo aiuta a formare la propria persona fino all’età adulta.

LA STRUTTURA DEL P.E.I. Presentazione alunno e contesto -Aree -Obiettivi -Contenuti in accordo con la programmazione della classe ove possibile -Attività -Verifica (processo dinamico e collegiale) -Valutazione

STRATEGIE OPERATIVE PER L’INCLUSIONE 1.COMPAGNI DI CLASSE: valorizzare le strategie di lavoro collaborativo in coppia o in piccoli gruppi; 2. ADATTAMENTO: adattare stili di comunicazione, forme di lezione e spazi di apprendimento. Variare i materiali rispetto ai diversi livelli di abilità e ai diversi stili cognitivi presenti in classe; 3. STRATEGIE LOGICO-VISIVE,MAPPE, SCHEMI E AIUTI VISIVI: per gli alunni con maggiori difficoltà sono di grande aiuto le forme di schematizzazione e organizzazione anticipata della conoscenza;

4. PROCESSI COGNITIVI E STILI DI APPRENDIMENTO: valorizzare i diversi stili cognitivi presenti in classe e le diverse forme di intelligenza; 5. METACOGNIZIONE E METODO DI STUDIO: sviluppare consapevolezza in ogni alunno rispetto ai propri processi cognitivi; 6. EMOZIONI E VARIABILI PSICOLOGICHE NELL’ APPRENDIMENTO: la motivazione ad apprendere è fortemente influenzata da autostima, autoefficacia e appartenenza al gruppo dei pari; 7.VALUTAZIONE (formativa), VERIFICA (personalizzata),FEEDBACK (continuo, formativo e motivante).

PEI: INFANZIA E PRIMARIA Rivolto alle autonomie di base che riguardano la persona PRIMARIA Rivolto alle autonomie che riguardano la persona; Acquisizione delle competenze (certificazione delle competenze al termine del ciclo)

SECONDARIA PRIMO GRADO Acquisizione delle competenze (certificazione delle competenze) Raggiungimento obiettivi minimi Pei differenziato SECONDARIA SECONDO GRADO

COME FARE INCLUSIONE? CLASSI APERTE: Attività con gruppi di alunni eterogenei o omogenei in base a quanto proposto dalle docenti dove tutti hanno la possibilità di esprimere le loro capacità e competenze COMPITI DI REALTA’: Laboratorio teatrale; Laboratorio robotica; Booktrailer Uscite didattiche sul territorio

COSA OSSERVARE ? Strategie didattiche L’insegnante spiega l’attività? CTS-CTI MONZA E BRIANZA COSA OSSERVARE ? L’insegnante spiega l’attività? (Contratto formativo) Le attività proposte sono strutturate? Strategie didattiche Si utilizza la discussione guidata per costruire l’apprendimento? Si valorizzano i feedback degli alunni in una prospettiva di Apprendistato Cognitivo ? 2.QUALE OPPORTUNITA’ PER IL TEAM DI CLASSE?

COSA OSSERVARE ? Gestione della classe Lo spazio è ben allestito CTS-CTI MONZA E BRIANZA COSA OSSERVARE ? Lo spazio è ben allestito e funzionale all’attività? L’insegnante fornisce regole di comportamento? Gestione della classe Tutti i momenti dell’ attività sono ben gestiti? Gli spazi attrezzati ed i materiali/tecnologie sono utilizzati? 2.QUALE OPPORTUNITA’ PER IL TEAM DI CLASSE?

COSA OSSERVARE ? Supporto agli alunni L’insegnante adatta richieste CTS-CTI MONZA E BRIANZA COSA OSSERVARE ? L’insegnante adatta richieste e attività in base alle differenze tra gli studenti? L’insegnante sostiene i bisogni emotivi? Supporto agli alunni Propone strumenti per la metacognizione? Dà strumenti per l’autoregolazione/ autoistruzione del compito? Coinvolge tutti gli studenti? 2.QUALE OPPORTUNITA’ PER IL TEAM DI CLASSE?

Clima di apprendimento CTS-CTI MONZA E BRIANZA COSA OSSERVARE ? Si percepisce rispetto e fiducia nella relazione docente/alunno ? Gli studenti vengono incoraggiati? Clima di apprendimento Partecipano anche gli studenti BES? Gli studenti si mostrano impegnati ed interessati ? 2.QUALE OPPORTUNITA’ PER IL TEAM DI CLASSE?

COSA OSSERVARE ? Stile di insegnamento CTS-CTI MONZAE BRIANZA COSA OSSERVARE ? L’insegnante imposta la classe prima dell’avvio della lezione ? I comportamenti scorretti sono immediatamente fonte di discussione? Stile di insegnamento Vengono rinforzati i comportamenti positivi? Si alternano metodologie e attività durante la lezione? L’errore è utilizzato in termini di risorsa ? 2.QUALE OPPORTUNITA’ PER IL TEAM DI CLASSE?

COSA OSSERVARE ? Stile di insegnamento ICS VEDANO AL LAMBRO GIOVANNI XXIII COSA OSSERVARE ? L’insegnante utilizza la comunicazione non verbale ? L’insegnante si muove all’interno della classe o rimane seduto alla cattedra? Stile di insegnamento L’insegnante mantiene un atteggiamento fermo e controllato? L’insegnante evita etichette o giudizi negativi ? 2.QUALE OPPORTUNITA’ PER IL TEAM DI CLASSE?