FAR TEATRO E NON SOLO* “Chi ha paura dei mostri?” a.s. 2016-2017 Classe : 5^B- 22 ALUNNI Tempi: due ore al mercoledi’ pomeriggio Docente: Stolzlechner Emili *Il progetto prevede un intervento costante dalla 1^ alla 5^ e si conclude con l’allestimento della rappresentazione teatrale al termine di un periodo (occasioni varie legate a feste o eventi) aperto alle famiglie e alla comunità
PRIMA FASE: PROGETTO LETTURA ( DALLA CLASSE PRIMA) -L’INSEGNANTE COME LETTORE ASCOLTO DI FIABE, RACCONTI, FAVOLE, TESTI DI VARIO TIPO. - L’ALUNNO COME LETTORE- LETTURA DEGLI ALUNNI CON VOCE ESPRESSIVA (GIOCO DEI PROVINI) - REGISTRAZIONE- RIASCOLTO- AUTOVALUTAZIONE. Promuovere e diffondere il gusto e l’abitudine al libro Favorire e stimolare l’interesse e l’amore per la lettura come piacere e fonte di emozioni e conoscenza Il libro come “amico” che ti permette di non sentiri mai solo il libro come momento di crescita personale e di arricchimento linguistico cognitivo
FINALITA’: perchè è importante cominciare dalla lettura? Conoscersi (continuità con le esperienze del bambino di ascolto- vissute in famiglia e alla scuola dell’ infanzia) La lettura come soluzione positiva a varie problematiche -migliorare le relazioni tra adulti e alunni- tra alunni
ATTIVITA’dalla classe prima: aspetto motorio (uso dei cinque sensi) ESERCIZI DI RESPIRAZIONE TECNICHE DI RILASSAMENTO E IMMAGINAZIONE CREATIVA CON O SENZA MUSICA DI SOTTOFONDO) GIOCHI COOPERATIVI-DI FIDUCIA- DI RUOLO UTILIZZO DI OGGETTI IN MODO NON CONVENZIONALE ESERCIZI CREATIVI SULL’USO DELLO SPAZI -DANZA CREATIVA E DANZA IMPROVVISATA IMPROVVISAZIONE MOTORIA LIBERA, SEGUENDO UN RITMO, SEGUENDO UNA STIMOLAZIONE SONORA
Attivazioni per “giochi emozionali” DALLA CLASSE PRIMA: SI ALTERNANO LE ATTIVITA’ DI RECITAZIONE CON MOMENTI DI RIFLESSIONE E CONFRONTO “RIFLETTIAMO E COMUNICHIAMO”(SECONDO MODALITA’ COOPERATIVA) -REGOLE DA STABILIRE CON I BAMBINI SUL RISPETTO DEL SE’ E DELL’ALTRO) LIFE SKILLS- GIOCHI (ES GIOCO DELLA CAREZZA E DELLA SBERLA -RAPPRESENTAZIONE DEL LIBRO “I CALDOMORBIDI”- Attività di laboratorio sulle emozioni con i bambini della scuola dell’Infanzia di Via Gianoli in classe quarta
EMOZIONI CHE VOGLIAMO SUSCITARE? SCELTA DI UN COPIONE CRITERI: QUANDO ANDARE IN SCENA? EMOZIONI CHE VOGLIAMO SUSCITARE? - SI E’ DECISO DI VOLER FAR PAURA E FAR RIDERE - I BAMBINI NON VOGLIONO ESSERE RICONOSCIUTI DAI PROPRI GENITORI- TRUCCO IMPORTANTE PERCORSO I° FASE: IMITAZIONE Per imitazione si intende la ripetizione e la riproduzione di qualcosa o di qualcuno che in un determinato tempo e spazio, qui et ora, è presente (quindi posso copiarlo dal "vero"). II° FASE: IMPROVVISAZIONE Per improvvisazione si intende la riproduzione di qualcosa o di qualcuno che però in quel preciso momento non è presente "dal vivo", che comunque conosco. III° FASE: CREATIVITÀ Per creatività si intende qualcosa di originale, che nasce dentro di me e lo proietto fuori in questo caso attraverso il personaggio teatrale. IV° FASE: LAVORO SUL PROPRIO PERSONAGGIO Si continua il lavoro di studio del proprio personaggio e lo si mette in relazione con gli “altri”. V° FASE: LA MIA MASCHERA Proiezione “esterna” del lavoro teatrale attraverso la costruzione della maschera del proprio personaggio. VI° FASE: lo spettacolo Il lavoro delle classi coinvolte confluirà in un unico evento-allestimento finale. STRUTTURA TIPO DEGLI INCONTRI Per ogni fase ci si “allenerà” separatamente sul corpo1 (fase A) poi sul volto2 (fase B) attraverso: Giochi teatrali Giochi di espressività Giochi con la propria voce RISULTATI ATTESI: Favorire la promozione del teatro e dell’espressività in tutti gli Enti coinvolti attraverso il lavoro di Rete coinvolgimento diretto della Scuola Elementare di Piubega (insegnanti e alunni), anche delle classi non direttamente coinvolte nel laboratorio teatrale favorire l’inserimento scolastico e sociale di bambini disabili la partecipazione attiva degli alunni della Scuola e agli utenti dello SFA ai percorsi dei laboratori teatrali e in special modo ai relativi spettacoli miglioramento delle relazioni all’interno delle classi e delle sezioni promozione a livello locale della “cultura all’arte e all’espressività”, in specifico al teatro 1 L’educatore deve porre l’attenzione dei bambini sui singoli muscoli/parti del corpo di ciascuno su cui si lavora e ci si allena: spalle, schiena, petto, postura, braccia, mani, bacino, sedere, cosce, gambe e piedi. Per concentrarsi meglio solo sul corpo i bambini indosseranno le maschere neutre (bianche). 2 L’educatore deve porre l’attenzione dei bambini sui singoli muscoli/parti del volto di ciascuno su cui si lavora e ci si allena: fronte, sopracciglia, occhi, naso, bocca, mento e guance. Per concentrarsi meglio solo sul volto i bambini indosseranno un telo neutro (bianco) con un buco in mezzo per far passare la testa.
PARTECIPERANNO TUTTI I BAMBINI SCELTA DI RUOLI CHE CONSENTANO DI “NON PARLARE” PER I BAMBINI IN DIFFICOLTA’
MODIFICARE E CREARE TESTI - RICERCA DI TESTI, POESIE, FILASTROCCHE DA POTER MODIFICARE IN BASE AL PERSONAGGIO SCRITTURA LIBERA DI DIALOGHI O MONOLOGHI DA PROPORRE AI COMPAGNI- IN RIMA E/O NO -ARGOMENTAZIONE- CRITICA POSITIVA E NEGATIVA DECISIONE SCENEGGIATURA con possibilità di modifiche in itinere su suggerimento dei bambini -INVENZIONE DI TESTI PER LE CANZONI DELLA RECITA - COLLABORAZIONE DI UN GENITORE CHE CI HA CREATO LE BASI- PROVE CON E SENZA MUSICA- DECISIONE GESTUALITA’ SCELTA DEI BALLETTI DA INSERIRE- DECISIONE BALLETTO “ THRILLER” -COLLABORAZIONE COLLEGA CHE SUONA CHITARRA - COLLABORAZIONE COLLEGA CHE HA INSEGNATO ALCUNI PASSI AI BAMBINI SCELTA DI POSIZIONI E RUOLI NEL BALLETTO- SCELTA DI UN “BALLERINO GUIDA” Aspetti cognitivi e linguistici trasversali alle discipline. • Acquisire un metodo di lavoro adeguato e produttivo: - sviluppare le capacità cognitive e le abilità; - usare in modo corretto gli strumenti scolastici e i linguaggi specifici; - esprimersi in modo semplice, chiaro, ordinato, pertinente; - svolgere i compiti a casa con regolarità; - rispettare i tempi di lavoro e di consegna; - comprendere testi orali e scritti; - usare linguaggi verbali e non verbali. • Valutare il lavoro di verifica: - considerare la verifica come strumento per mettersi alla prova e conoscersi; • riconoscere i propri errori e correggerli.
INVENTARE E /O MODIFICARE TESTI LUPO MANNARO AHUUUU AHUUUU corri corri nella notte. il lupo arriva dalle grotte. scappa scappa non girarti il lupo arriva per MANGIARTI. nasconditi nel letto il lupo SALTA SUL tuo tetto lupo mannaro lupo mannaro grandi denti affilati e occhi affamati…. auuuuuhhhhhhhhhh!!!!
STRUMENTO: SCATOLA DEI SUGGERIMENTI ( OSSERVAZIONI- CRITICHE - CONSIGLI- PROPOSTE- PROTESTE DA SOTTOPORRE AL GRUPPO CLASSE PER ARGOMENTARE
SCELTA DEL PERSONAGGIO- attivita’ specifiche GIOCO DEI PROVINI- SFIDE - (ES. “AMICI”) GIOCO DELLE VOCI - GIOCO MIMI- (INDOVINARE CHI- COSA QUANDO- FILM- FUMETTI- AZIONI ecc ) - USO DEL CORPO E DEI SENSI - GIOCO MOSCA CIECA- GIOCO RICONOSCIMENTO PERSONE-OGGETTI A OCCHI BENDATI- RICONOSCERE VOCI MODIFICATE GIOCO DELLE IMITAZIONI- GIOCHI A COMANDO PER ASSUMERE POSIZIONI PRECISE CHE SERVONO NELLA RECITA..( posizioni per balli- canti- spostamenti rapidi…).I COMANDI SONO SEMPRE DIVERSI COLORI- OGGETTI- NUMERI- VERBI- AGGETTIVI …. -
PERSONAGGI
ASSEGNAZIONE RUOLI DA PARTE DEI BAMBINI SCELTA COSTUMI- TRUCCO ricerca trucchi e costumi su internet- giornali- ecc materiale tutto di recupero: non si deve acquistare nulla recupero VESTITI DI CARNEVALI VECCHI - materiali- stoffe- vestiti USATI IN FAMIGLIA oggetti di scena ecc quello che non si trova si crea con carta o altro materiale a disposizione SCELTA INDIVIDUALE DI COSTUME E TRUCCO prove in costume
LE PROVE - regolari- due ore la settimana si provano singoli dialoghi eseRcizi di pronuncia corretta a coppie- a gruppi- esercizi di memorizzazione delle parti (AIUTO ALUNNI STRANIERI- VEDI PROTOCOLLO ACCOGLIENZA) I VARI ATTI scene intere- canzoni balletti I CAMBI DI SCENA- I SILENZI solo in un secondo momento si prova tutto insieme
il trucco: prove di make up
LA SCENOGRAFIA GRUPPO COOPERATIVO CON RUOLI ASSEGNAZIONE DEI RUOLI SCELTA SFONDO- ELEMENTI DA INSERIRE- MATERIALI- LAVORO A GRUPPI A ROTAZIONE- ASSEMBLAMENTO DI TUTTI GLI ELEMENTI- REVISIONE COSTI ZERO- MATERIALE REPERITO E RICICLATO- RICERCA DEL MATERIALE IN SOLAI E CANTINE
IL BALLO
PROVE
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DELLA SCUOLA: INTEGRAZIONE IN PERFETTA COERENZA CON Il PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DI ALUNNI EXTRACOMUNITARI IL TEATRO si propone di: definire pratiche condivise all’interno dell’Istituzione Scolastica, per l’accoglienza degli alunni stranieri; instaurare un rapporto collaborativo con le famiglie degli alunni stranieri; favorire e sviluppare un clima di accoglienza e di attenzione alle relazioni all’interno della classe; promuovere le competenze linguistiche degli alunni stranieri; diminuire l’insuccesso scolastico degli alunni stranieri; costruire un contesto favorevole all’incontro con altre culture; agevolare la conoscenza e la fruizione delle risorse presenti sul territorio. …….
Perche’ far teatro? TRASFERIBILITA’ IN DIVERSI CONTESTI INTERDISCIPLINARIETA’ COMPITO DI REALTA’ CON MODALITA’ GRUPPO OPERATIVO COINVOLGIMENTO FAMIGLIE E COMUNITA’ PER INTEGRAZIONE PRODOTTO FINALE DELLA CLASSE - RIPETIBILE STIMOLI PER ULTERIORI ATTIVITA’ SOGGETTIVE (SCRITTI- VIDEO- PRESENTAZIONI- BALLO- CANTO….) ARRICCHIMENTO PERSONALE E SOCIALE
FINALITA’ DELLA SCUOLA Partendo dalle competenze linguistiche e comunicative nell’idioma nativo portare: -Alla crescita della persona -All’esercizio della cittadinanza -All’accesso critico a tutti gli ambiti culturali -Al successo scolastico in ogni settore di studio
LE competenze CHIAVE in uscita dalla scuola primaria Quali sono le otto competenze chiave europee? Comunicazione nella madrelingua Comunicazione nelle lingue straniere Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia Competenza digitale Imparare ad imparare Competenze sociali e civiche Spirito di iniziativa e imprenditorialità Consapevolezza ed espressione culturale
Comunicazione nella madrelingua( prima competenza fondamentale) Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici. Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali.