STORIE DI IERI… MA ANCHE DI OGGI DAL PREGIUDIZIO ALLE LEGGI ANTIEBRAICHE Classe III A - Liceo scientifico «Croce Aleramo»; anno scolastico 2018-’19 Referente.

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Transcript della presentazione:

STORIE DI IERI… MA ANCHE DI OGGI DAL PREGIUDIZIO ALLE LEGGI ANTIEBRAICHE Classe III A - Liceo scientifico «Croce Aleramo»; anno scolastico 2018-’19 Referente del progetto: Professoressa Anna Pia Fulfaro in collaborazione con l’Associazione Progetto Memoria Sono intervenuti: L’avvocato Luca Fortunato I testimoni: Giovanni Polgar, Piero Terracina La prof.ssa Daria de Carolis per il laboratorio didattico “Dalle leggi antiebraiche alla Shoah” L’architetto Laura Supino (testimone) per la visita guidata al Museo ebraico di Roma. Ha collaborato la dott.ssa Sandra Terracina

  PER ME SI VA NE LA CITTÀ DOLENTE,  PER ME SI VA NE L’ETTERNO DOLORE,  PER ME SI VA TRA LA PERDUTA GENTE… LASCIATE OGNI SPERANZA, VOI CH’INTRATE."

DOPO ESSERCI DOCUMENTATI MEDIANTE BIBLIOGRAFIE, DOCU-FILM E ALTRO, ABBIAMO REALIZZATO L’ ACROSTICO OLOCAUSTO Orrore Lacrime disperate Oppressione nei Campi di sterminio Ammassati come bestie Umiliati e Senza speranza con un Tragico destino Ove l’uomo senza pietà uccise il proprio simile E’ necessario abbattere il muro dell’indifferenza - to break down the wall of indifference

LA NOSTRA STRATEGIA PEDAGOGICA IL NOSTRO PROGETTO NASCE DA UNA DUPLICE ESIGENZA: DIDATTICA PER ANALIZZARE IL SOTTILE FILO STORICO SOTTESO DAI DIVERSI PROVVEDIMENTI RAZZIALI, EMANATI A PARTIRE DAL 1938 DALLO STATO FASCISTA, AD OGGI; PSICO-PEDAGOGICA, PIÙ SOGGETTIVA, CHE HA COME FINE CAPIRE, SENTIRE CIÒ CHE I PROTAGONISTI HANNO VISSUTO, EMPATICAMENTE, MEDIANTE: 1) LA CURIOSITA’ PER INTERPRETARE IL PRESENTE; 2) CONDIVIDERE FISICAMENTE I LUOGHI CHE MERITANO DI ESSERE VISSUTI , CALPESTATI E ASCOLTATI; 3) INTERROGARSI, METTERE IN CORRELAZIONE QUANTO APPRESO, ED EMOZIONARSI.

ABBIAMO QUINDI RICOSTRUITO «UNA STORIA DELLA MEMORIA» ATTRAVERSO QUESTE ATTIVITA’: 3 dicembre 2018 INCONTRO - TAVOLA ROTONDA CON L’AVV. LUCA FORTUNATO E IL TESTIMONE GIANNI POLGAR Percorso realizzato partendo dall’emanazione delle leggi del 1938, come prova dei diritti negati, fino ad arrivare all’emanazione della Costituzione, con la riacquisizione degli stessi.

I NOSTRI DUBBI ALL’INTERNO DELLA «TAVOLA ROTONDA» Come si è potuto arrivare a tutto questo? L’italiano medio dov’era? La monarchia Savoia perché non ha evitato tutto questo? E il Vaticano? Le leggi razziali hanno determinato la persecuzione di tanti connazionali, preparando il terreno per la deportazione nei campi di concentramento, dopo l’occupazione tedesca (come abbiamo poi ascoltato dalla voce diretta di Piero Terracina). Solo Pio XI, ci racconta Polgar, preparò un’enciclica contro le leggi razziali, ma morì prima di poterla emanare e il suo successore Pio XII, non lo fece perché “La sua maggiore preoccupazione era combattere il comunismo!”

CON LAURA SUPINO AL MUSEO E ALLA SINAGOGA 7 dicembre 2018: CON LAURA SUPINO AL MUSEO E ALLA SINAGOGA Da Laura abbiamo appreso la sua storia personale e abbiamo potuto approfondire la vita religiosa ebraica, con una interessante visita al Tempio maggiore e al Tempio spagnolo.

LA RADIO COSTRUITA DI NASCOSTO DAL PAPA’ COL SUO AIUTO

Il TEMPIO SPAGNOLO

Il TEMPIO MAGGIORE

13 dicembre 2018: LABORATORIO A SCUOLA con Daria De Carolis Analisi di fonti scritte e documenti relativi all’emanazione delle leggi razziali e conseguenze

8 gennaio 2019: A CASA DI PIERO TERRACINA: IL RACCONTO DI AUSCHWITZ

PRIMA DEL RASTRELLAMENTO DEL 16 OTTOBRE 1943, I NAZISTI SI ERANO FATTI CONSEGNARE 50 KG DI ORO DAGLI EBREI DI ROMA, CHE SI ERANO FIDATI DELLA LORO PAROLA, SENTENDOSI AL SICURO, MA COSI’ NON FU…. I Terracina erano scampati alla razzia del 16 ottobre e si erano nascosti. Il 7 aprile 1944 mentre tutta la famiglia era riunita per festeggiare Pesach, in seguito ad una soffiata alle SS, da parte di un ragazzo respinto dalla sorella Anna, sentirono bussare alla porta: due SS tedesche intimarono a tutta la famiglia di seguirli e prendere tutti gli oggetti di valore. Era solo l’inizio del tragitto che li avrebbe portati ad Auschwitz. Dopo il carcere di Regina Coeli, circa un mese nel campo di Fossoli e un lungo, estenuante viaggio, tutta la famiglia si ritrova per pochi ultimi minuti insieme sulla rampa di Birkenau. Piero Terracina con voce tremolante afferma: «Non posso farci niente, sono trascorsi più di 60 anni, ma il dolore e l’angoscia sono gli stessi» E quando chiediamo di andare più nei particolari ci dice: «Non ho intenzione di raccontarvi i particolari, non aspettatevi da me i dettagli dell’orrore.» Lo abbiamo ascoltato per due ore e mezza ininterrottamente, in un silenzio tombale, fino alla fine quando l’incubo finisce e i pochi superstiti non riescono neppure a gioire per essere stati liberati!

27 GENNAIO 1945 Quando i soldati sovietici dell’Armata Rossa varcarono i cancelli di Auschwitz, trovarono 7000 prigionieri ancora in vita. Tra essi Piero Terracina, Sami Modiano, Primo Levi. Alcuni erano bambini, una cinquantina con meno di 8 anni, come Andra e Tatiana Bucci. Furono ritrrovati cumuli di vestiti, occhiali, valige, utensili, capelli, scarpe, oggi conservati presso il Museo di Auschwitz.

Approfondimento: L’INFERNO DELLE DONNE

Un’immagine tratta dal film Schindler’s list, 1993 Nel maggio del 1939, i Nazisti aprirono il più grande campo di concentramento esclusivamente femminile, quello di Ravensbrück, soprannominato “L’Inferno delle donne” dove più di 100.000 donne furono incarcerate; nel 1945, furono liberate dalle truppe sovietiche. Le donne in stato di gravidanza e le madri con bambini piccoli venivano generalmente catalogate come "inabili al lavoro" e inviate ai campi di sterminio. Un’immagine tratta dal film Schindler’s list, 1993

ROMA, DICEMBRE 2018: VENGONO DIVELTE ALCUNE PIETRE D’INCIAMPO A GENNAIO, IN OCCASIONE DEL RICORDO DELLE PIETRE RUBATE … … NOI RAGAZZI LE ABBIAMO RIPRODOTTE