Dal latino “CONSULERE”

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Transcript della presentazione:

Dal latino “CONSULERE” CONSIGLIO Dal latino “CONSULERE” D E C I D E R E

DEFINIZIONE IL CONSIGLIO È QUEL CARISMA SPIRITUALE, CHE PERMETTE ALL’UOMO DI EVITARE INCERTEZZE, ESITAZIONI E TIMIDEZZE, E DI OPERARE, SCELTE UTILI, SAGGE E ANCHE CORAGGIOSE. IL DONO DEL CONSIGLIO CI FA OPERARE SCELTE CON IL CUORE E LA MENTE DI CRISTO E SECONDO IL PROGETTO SALVIFICO DEL PADRE.

La voce della Bibbia “Benedico il Signore che mi ha dato consiglio, anche di notte il mio cuore mi istruisce” (Sal 15, 7). Nelle difficoltà, il fedele non si perde d’animo, perché lo Spirito del Signore gli suggerirà cosa fare e cosa dire.

NUOVO TESTAMENTO “…poiché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo” (Mc 13, 11); “perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire (Lc 12, 12); È lo Spirito Santo, mandato dal Padre in suo nome, che insegnerà ogni cosa e ricorderà tutto quanto il Signore ha detto (cf. Gv 14, 26).

Cosa fa il Dono spirituale del “Consiglio”? Ci guida alla verità tutta intera (Gv 16, 13). Ci guida a tenere un comportamento aperto, in corrispondenza dell’universalità della redenzione di Gesù, il cui sacrificio ha valore per tutta l’umanità (At 10, 34). Armonizzandosi con la situazione di ogni persona, fa sì che ognuno ritrovi la sua giusta via, il suo adeguato modo di conversione. Il Dono del Consiglio consiste nel raggiungere il massimo dell’equilibrio, della prudenza, del discernimento.

CONSIGLIO e DISCERNIMENTO La complessità della vita richiede in modo continuo l’esigenza di saper leggere il reale in chiave evangelica, poiché solo in questa direzione il discepolo del Signore è veramente se stesso. L’esistenza cristiana esige una stabile condizione di discernimento per poter intuire ciò che il Padre desidera per coloro che nello Spirito hanno fatto la scelta di seguire il Cristo.

CONSIGLIO E SANTITÀ Sant’Antonio Maria Zaccaria (fondatore dell’ordine dei Barnabiti) scriveva: “Eleviamo la mente a Dio per donum Consilii, pregandolo di ispirarci quello che dobbiamo fare, e seguendo l’istinto dello spirito non sbaglieremo…” Il Dono del Consiglio è quindi finalizzato a familiarizzarci con i pensieri di Dio, a dotarci di quell’istinto dello Spirito, che ci guida nelle concrete scelte di vita alla luce del Vangelo.

CONSIGLIO E SANTITÀ Afferma che i Doni dello Spirito Santo influiscono quali veri e propri correttivi del fallibile operare umano: Il Consiglio si contrappone alla precipitazione, in particolare, rafforza la virtù della prudenza e ci sorregge nel discernimento. (cf Moralia 2, 49,77). San Gregorio Magno

Le nubi che oscurano il Dono del Consiglio “Tutti i vizi che sono opposti alla virtù della prudenza, si oppongono al Dono del Consiglio” (M. M. Philipon, I doni dello Spirito Santo, Ancora, Milano 1965, p. 278). Non prestare attenzione alle lezioni del passato. Non voler comprendere il presente. Non considerare le conseguenze di una decisione per l’avvenire. Tutte le nostre imprudenze colpevoli. TUTTO CIÒ COSTITUISCE PECCATO CONTRO LO SPIRITO DI CONSIGLIO.

CONCILIO VATICANO II “Dio volle lasciare l’uomo in mano al suo consiglio… così che esso giunga alla piena e beata perfezione” (Sir 15, 14, cit. in Gaudium et spes, 17). Si radica qui la funzione del padre o consigliere spirituale, una figura essenziale nell’evoluzione interiore e nel cammino verso la perfezione. 11-OTT-62 8-DIC-65

Testimoni del Dono del Consiglio Per 52 anni ogni giorno scese in confessionale, assediato da tanti fedeli desiderosi di avere da lui un consiglio, oltre che l’assoluzione. Tutti tornavano a casa tranquillizzati, sereni, e seguendo le sue direttive superavano le difficoltà. Nel 1555 pensò di andare in missione in Asia, prima però chiese lumi al suo direttore spirituale, il monaco priore Vincenzo Ghettini. Ed ecco la risposta: “Filippo, le tue Indie si trovano a Roma”. Così egli decise di fermarsi a Roma dove fondò l’Oratorio. E a lui chiesero consiglio Papi, Cardinali, Vescovi, sacerdoti, principi, politici, religiosi, artisti, sofferenti, diseredati, emarginati, giovani e fanciulli, e dopo il perdono, tutti ricevevano un senso di pace, venivano incoraggiati e sostenuti con aiuto materiale e spirituale. P. Pio S. Filippo Neri

Come accogliere lo Spirito di Consiglio IL “MAESTRO INTERIORE” (Cf 1Gv 2, 27) È LUI: “LO SPIRITO DI CONSIGLIO CHE CI MOSTRA LE VIE DI DIO” (Philipon). STA A NOI RENDERCI DOCILI E …DOCIBILI ALLA SUA VOCE.