Il “Pie Jesu” di Marcel Olm ci fa sentire la MISERICORDIA di Dio

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Transcript della presentazione:

Il “Pie Jesu” di Marcel Olm ci fa sentire la MISERICORDIA di Dio Calvario DOMENICA 24 DOMENICHE IL REGNO È IN MEZZO A NOI IL REGNO È IN MEZZO A NOI vangelo di Luca vangelo di Luca

2ª parte del Cammino: Il REGNO verso dove andiamo Lc 13,22 a 19,27 Introduzione Bisogna entrarvi per la porta stretta (Dom 21) Gli invitati Siamo invitati al Banchetto del Regno (Dom 22) Portare la CROCE, condizione per entrarvi (Dom 23) I PECCATORI vi entrano (Dom 24) Nuovi valori del regno - Valore del denaro in rapporto col Regno (Dom 25- 26) Siamo servi inutili (Dom 27)

Tre parabole sugli smarriti che entrano nel Regno: la pecora smarrita, la moneta persa e il figlio prodigo Il teschio ai piedi della Croce rimanda al nome di Calvario (arameo), corrispondente a Golgota (greco), dove, secondo la tradizione apocrifa di Etiopia, nel“Primo libro di Adamo ed Eva”, qui fu sepolto Adamo, il primo peccatore, e qui si levò, secoli dopo, la Croce di Cristo Redentore, che tolse dall’Abismo l’Umanità. Le immagini sono degli scavi che portò a termine Florentino Diez 1976-78, con la scoperta di segni religiosi nella roccia che danno testimonianza di essere, provabilmente, il primo luogo di culto cristiano della storia.

Dentro la grotta detta “grotta di Adamo”, 4 metri sotto terra, della Roccia visibile del Calvario Lc 15:1-32 In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».

Ingresso nella chiesa del S. Sepolcro Il vangelo odierno è indirizzato agli orgogliosi che mormorano contro i peccati altrui Se davanti all’amore umile di Dio, che s’abbassa per mettersi a livello dei peccatori, non senti che anche tu lo sei, non bisogna continuare questa presentazione Ingresso nella chiesa del S. Sepolcro

Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.

L’Amore di Dio è sproporzionato Quando la pecorella si smarrisce, per Lui diventa la più importante Entrando verso il Calvario

Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».

Quando uno ama, costruisce il mondo (Kierkegaard) Noi non abbiamo la minima idea di come si ripercuotono le nostre azioni davanti a Dio Quando uno ama, costruisce il mondo (Kierkegaard) Cappella detta di Adamo

Disse ancora: «Un uomo aveva due figli Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto.

Ma Dio continua ad amarlo... Roccia del Calvario, nella cappella di Adamo Il figlio minore, quello dei mille volti, dei mille amori, delle mille tentazioni, sperpera tutto in ogni occasione Ma Dio continua ad amarlo...

Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. Si alzò e tornò da suo padre.

Quelli che sperperano, dilapidano anche il loro proprio essere Roccia dietro la grata Non resta loro neanche il gusto di vivere

Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa.

Per tutti è pronto a fare Festa Il PADRE corre verso tutti i figli, anche se lo hanno abban-donato Uscendo della cappella di Adamo, verso la grotta

Il figlio maggiore si trovava nei campi Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”.

Invece di amare spesso siamo schiavi della nostra buona condotta Se non ci spinge l’amore, la nostra bontà distrugge quelli accanto a noi Porta della grotta

Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”».

L’amore del Padre è totale, il Dono suo è nostro, il nostro male e Gesù dona la Vita per riprendere l’Umanità caduta. Muore crucifisso per ridare al vecchio Adamo la sua dignità Scendendo nella grotta detta “grotta di Adamo”

Gesù aiutaci ad entrare nella dinamica di questo AMORE senza misura di Dio.

Disegno della grotta della Roccia del Calvario Disegno di uno dei grafiti cristiani, della Roccia Monache di S. Benedetto di Montserrat www.monestirsantbenetmontserrat.com/regina/