CIAO! SIETE PRONTI PER UNA NUOVA AVVENTURA? VICOLANDO... CIAO! SIETE PRONTI PER UNA NUOVA AVVENTURA?
Visiteremo la città medievale Parleremo di Corporazioni Visiteremo la città medievale Erano associazioni create per regolamentare e tutelare le attività professionali Che cosa sono?
“Ogni nome una storia da scoprire, un tempo da rivivere, un fascino che si rinnova”
SEGUITE IL PERCORSO GIALLO… LEGGETE I NOMI DELLE VIE O PIAZZE … E SCOPRITE CON NOI… I SEGRETI DELLA NOSTRA CITTA’!
Tutti i luoghi del Centro Storico hanno nomi consolidatisi nel tempo con l’uso popolare, prima che al legislatore venisse in mente di apporre le targhe toponomastiche di vie e piazze.
PIAZZA DELLE VIGNE VIA DEGLI OREFICI CAMPETTO Il nome riflette le caratteristiche naturali e umane di un posto: vegetazione attività esercitate dai residenti nomi dei signori del luogo fatti storici o leggende… PIAZZA DELLE VIGNE VIA DEGLI OREFICI CAMPETTO
Il nostro percorso parte da palazzo San Giorgio, sede della prima e importantissima banca europea. Entriamo ad osservare …
Qui i cittadini imbucavano i loro reclami “mugugni” quando volevano lamentarsi dei disservizi e… anche allora si pagavano le tasse!!
Scopriamo che il palazzo è formato da una parte più antica e che fu ampliato successivamente … Questo palazzo fu anche usato come prigione
Ci dirigiamo poi in piazza Banchi. Qui all’aperto c’erano i banchi di legno dei cambiavalute, solo successivamente verrà costruita la loggia della Mercanzia per ripararli.
Percorriamo via degli Orefici, sede preferita dagli orafi o “fraveghi”, ossia artigiani che lavoravano le gemme, l’oro e i metalli preziosi.
Svoltiamo a sinistra per un vicolo stretto ed eccoci in …
… arriviamo dalla chiesa di Santa Maria delle Vigne. Questi ultimi svolgevano un lavoro molto importante e con regole severissime da rispettare!! … arriviamo dalla chiesa di Santa Maria delle Vigne. All’ interno vediamo altari di varie corporazioni: orafi, università dei servitori e postini …
Attraverso un breve vicoletto eccoci in Piazza Soziglia e in Via dei Macelli di Soziglia. Sotto i nostri piedi scorre un torrentello “Rià” e qui si macellavano animali in particolare maiali.
Entriamo nello stretto vicolo e arriviamo a un’edicola dedicata alla Madre di Dio “regina della città” dalla corporazione dei macellai.
Torniamo un pochino indietro ed ecco Campetto, zona pianeggiante e vasta, centro artigiano in epoca medievale; signorile, piazza padronale dopo la sistemazione operata dalla famiglia degli Imperiale.
Campetto
Limitrofi a Campetto troviamo Vico Indoratori, Vico degli Scudai e Via di Scurreria zona di artigiani legata alle armi da difesa.
Doveva passare la carrozza degli Imperiale per recarsi in Cattedrale Ci meravigliamo per la larghezza di via Scurreria… Doveva passare la carrozza degli Imperiale per recarsi in Cattedrale
Siamo quasi alla fine del nostro viaggio … Percorriamo un pezzetto di via San Lorenzo poi rientriamo nei vicoli ed ecco …
… piazza delle Erbe Qui c’ era il mercato di frutta e verdura, arrivavano i “ bisagnini “ a vendere i loro prodotti
ARRIVEDERCI AL NUOVO ANNO! Per questo anno il nostro giro per i caruggi finisce qui ARRIVEDERCI AL NUOVO ANNO!
Eccoci alla fine del nostro percorso … un po’ stanchi ma molto soddisfatti!!
… per saperne di piu’… PALAZZO SAN GIORGIO Il nostro percorso ha avuto inizio davanti a Palazzo San Giorgio dove abbiamo scoperto e capito che cosa sono le Corporazioni e perché erano così importanti a Genova. Le corporazioni erano gruppi di persone che facevano lo stesso lavoro , i soci si difendevano e si aiutavano a vicenda . Avevano la loro chiesa, organizzavano processioni, si davano regole di lavoro. Il Palazzo San Giorgio era la prima banca europea che durò dal 1407 al 1980. Davanti vi era il mercato del pesce chiamato “ciappa piscium” che vuol dire “pietra piatta del pesce” ed erano zone solo per i fruttivendoli , macellai e pescivendoli. Durante la quaresima i pescivendoli consegnavano il pesce solo ai nobili e non potevano venderlo ad atri . I magazzini e gli uffici del porto avevano oggetti per costruire le navi : corde, timoni, vele … I Genovesi usavano mettere in Piazza Sarzano delle corde ad asciugare e di notte, quando non c’erano illuminazioni, la gente inciampava e protestava mandando lettere di lamento direttamente ai magistrati . Nel cortile di Palazzo San Giorgio, infatti, c’erano delle cassette dove imbucare delle lettere che venivano mandate ai magistrati che così potevano intervenire. Sopra alle buche, erano anche incise sulla pietra tutte le tasse in modo che fossero per tutti uguali e che si dovevano pagare per ogni prodotto diverso: olio, legumi , formaggi non stagionati ,salumi …. CAMPETTO Campetto era chiamato così perche c’era un grande campo; era una zona popolare dove lavoravano i fabbri quindi c’era tanto rumore . In mezzo a Campetto c’erano anche delle fontane dove la gente lavava i vestiti. A metà del 1500 la famiglia Imperiale comprò tutta Campetto per dimostrare ai nobili quanti soldi avesse e distrusse le case e le ricostruì più belle e signorili. SCURRERIA Scurreria era una via dove si fabbricavano armi come scudi, elmi e armature ... i Genovesi erano conosciuti in tutta Europa per la loro bravura nella fabbricazione delle armi. La famiglia Imperiale però comprò Scurreria e “tagliò” le case per allargare la strada così poteva passare con la carrozza per andare a San Lorenzo ed ostentare in questo modo tutta la sua ricchezza. Infatti gli altri nobili andavano in chiesa “semplicemente” trasportati su una portantina… Piazza Soziglia e Via Macelli di Soziglia Sotto piazza Soziglia c’è un “rià” che una volta era scoperto e i macellai con la sua acqua potevano pulire le pelli degli animali. Qualche metro più avanti c’è via Macelli di Soziglia dove c’è una bellissima edicola della Madonna con Gesù Bambino. In tutta Genova ci sono circa 850 edicole. Chiesa delle Vigne Passando da Piazza delle Oche, piazza molto piccola, dove si vendeva questo tipo di carne, si arriva alla chiesa delle Vigne. Dentro alla chiesa ci sono diversi altari che rappresentano le Corporazioni, cioè le associazioni medievali che operavano per salvaguardare gli interessi delle categorie che esercitavano uguale mestiere o professione. Abbiamo visto l'altare dei corrieri. I corrieri, cioè i postini dell'epoca , portavano la posta ai destinatari ed il loro incarico era molto importante. Se la posta non arrivava in tempo, le autorità tagliavano loro le orecchie o li mandavano in esilio in Corsica. Abbiamo anche visto una lapide dedicata a S. Eligio che era il protettore degli orefici. Gli orefici scolpivano metalli e pietre preziose come l'oro e l'argento. Infine, abbiamo osservato l'altare dei servitori. I servitori erano al servizio dei nobili, erano ben vestiti, avevano bottoni d'oro per dire che quella famiglia era importante e ricca.