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daniela contrada www.raccontidiscuola.it Le regole di base Directions: Each slide is activated by a single mouse click, unless otherwise noted in bold at the bottom of each notes page. Writer and Designer: Jennifer Liethen Kunka Contributors: Muriel Harris, Karen Bishop, Bryan Kopp, Matthew Mooney, David Neyhart, and Andrew Kunka Developed with resources courtesy of the Purdue University Writing Lab Grant funding courtesy of the Multimedia Instructional Development Center at Purdue University © Copyright Purdue University, 2000. daniela contrada www.raccontidiscuola.it

“gna, gne, gni, gno, gnu la i non vogliono più!” Quando si usa “GN” e quando “GNI”? Il digramma “GN” non è mai seguito dalla “i”, tranne in due casi: 1) quando l’accento cade sulla “i” come nella parola compagnìa; 2) in alcune voci dei verbi che terminano in -gnare. Nella prima persona plurale del presente indicativo (noi sogniamo) e nella prima e seconda persona del congiuntivo presente (che noi sogniamo, che voi sogniate).

N o M davanti a B e P? Davanti alle lettere B e P ci vuole sempre la M “MB”: cambio; imbattibile; ombrello “MP”: ampolla; tempesta; impossibile Fanno eccezione alcune parole composte con la parola “bene”: benpensante

Le parole che terminano in -cia e -gia al plurale vogliono la “i”? Quando le finali -cia e -gia sono precedute da una consonante al plurale non ci vuole la “i”: mancia = mance; frangia = frange Quando le finali –cia e -gia sono precedute da una vocale al plurale ci vuole la “i”: camicia = camicie; valigia = valigie Quando le finali -cìa e -gìa hanno la “ì” accentata, al plurale ci vuole la “i”: bugìa = bugìe.

Esercizio: individua gli errori presenti in alcune parole CAGNIA …………………………………………………………………… SOGNO …………………………………………………………………… STAGNIO …………………………………………………………………… ROGNA …………………………………………………………………… RAGNIO …………………………………………………………………… FOGNIA …………………………………………………………………… INGEGNIERE …………………………………………………………………… IMPEGNIO …………………………………………………………………… BAGNO …………………………………………………………………… DISEGNIO ……………………………………………………………………

Esercizio: individua gli errori presenti in alcune parole IMBUTO …………………………………………………………………… INBECILLE …………………………………………………………………… OMBRA …………………………………………………………………… INPEDITO …………………………………………………………………… STAMPARE …………………………………………………………………… CONPRARE …………………………………………………………………… CAMBIARE …………………………………………………………………… INPUTATO …………………………………………………………………… BAMBOLOTTO …………………………………………………………………… INPALATO ……………………………………………………………………

Esercizio: individua il plurale delle seguenti parole ARANCIA …………………………………………………………………… CILIEGIA …………………………………………………………………… PIOGGIA …………………………………………………………………… GRIGIA …………………………………………………………………… SPIAGGIA …………………………………………………………………… MAGIA …………………………………………………………………… SELVAGGIA …………………………………………………………………… MARCIA …………………………………………………………………… SAGGIA …………………………………………………………………… PANCIA ……………………………………………………………………

All’inizio e all’interno di una parola dobbiamo srivere ce o cie, ge o gie? Non esiste una regola precisa, in caso di dubbio bisogna usare il dizionario, anche se ... Nella maggior parte dei casi si scrive “cie” e non “ce” anche prima di una vocale: cielo, cieco, superficie, specie, deficienza, efficienza, sufficienza e loro composti e derivati. Si scrive “gie” e non “ge” anche prima di una vocale nelle seguenti parole: raggiera, effigie, igiene e loro composti e derivati.

Scie o sce? SCE non vuole mai la “i”: scelta, scena, discesa, nascente, scendere … Fanno eccezione poche parole: scìa = scìe usciere coscienza e i suoi derivati (incoscienza, incosciente …) scienza e i suoi derivati (scienziato, scientifico …) Conoscenza non vuole la “i” perché deriva da "conoscere" NON da "scienza".

La lettera H è muta, cioè non si pronuncia. Ma si scrive: nelle parole con i suoni ghe - ghi e che – chi; in alcune voci del presente indicativo del verbo avere; nelle esclamazioni; all’inizio di parole latine o straniere.

Modo Indicativo Tempo presente. Serve per formare i tempi composti Il verbo ausiliare AVERE Modo Indicativo Tempo presente. Serve per formare i tempi composti Indica l’azione di possedere, provare o sentire una sensazione. Forma il passato di un’altra azione singolare 1. Io ho 2. Tu hai 3. Egli ha plurale 1. Noi abbiamo 2. Voi avete 3. Essi hanno Io ……… una penna nuova Io ……… freddo Io ……… mangiato Tu ………… una bella casa Tu ………… sonno Tu ………… dormito

Esclamare con la Ah! eh! oh! uh! ahi! ohimè Le interiezioni o esclamazioni sono paroline che esprimono varie emozioni: gioia, stupore, sorpresa, dolore, disperazione … e si scrivono con l’h Ah! eh! oh! uh! ahi! ohimè …………… mi sono fatto proprio male! …………… la punta della matita è rotta! …………… che piacere rivederti! …………… che freddo! …………… povero me! …………… eccoti qui!

QUINDI NON CONFONDERE HO (dal verbo avere) significa possedere, provare una sensazione, forma anche il passato di un’altra azione. Io ho un pallone. Io ho fame. Io ho scritto (scrivere) una lettera. O senza h significa OPPURE Preferisci vivere in città o (oppure) in campagna? HAI (dal verbo avere) significa possedere, provare una sensazione, forma anche il passato di un’altra azione. Tu hai bei vestiti. Tu hai sempre paura. Tu hai giocato (giocare) sul prato dei vicini. AI senza h si usa come risposta alle domande: dove? A chi? A che cosa? Ai bimbi piace il mare. Gli zii ci porteranno ai giardinetti.

QUINDI NON CONFONDERE HA (dal verbo avere) significa possedere, provare una sensazione, forma anche il passato di un’altra azione. Luca ha molti libri. Luca ha sonno. Luca ha studiato (studiare). A senza h si usa come risposta alle domande dove? A chi? A che cosa? Torno a casa. Presto il mio libro a Luca. Metto a posto lo zaino. HANNO (dal verbo avere) significa possedere, provare una sensazione, forma anche il passato di un’altra azione. I miei amici hanno una barca. I bambini hanno paura dei fantasmi. Gli alberi hanno perso (perdere) le foglie. ANNO senza h è quello del calendario (2007, 2014 ...) In che anno è nato? L’anno scorso siamo andati a Oslo. Un anno fa Emma si è diplomata.

RICORDA CHE … are ere ire ARE, ERE, IRE...L’H FAN SPARIRE! Se dopo A c’è un verbo all’infinito, non si scrive l’H. are Stasera andrò ……… cenare al ristorante. Marco è andato ……… suonare con gli amici. ere Mamma è in salotto ……… bere un te. Papà va nello studio ……… Leggere. ire I bambini vanno sempre …………… dormire presto. Marta riesce sempre ……… stupire tutti.

Esercizio: individua la parola corretta in ogni frase 1) Perché hai/ai detto a Serena il nostro segreto? 2) La squadra di Piero e Luca ha/a vinto la partita. 3) Il prossimo hanno/anno saremo in seconda media. 4) In febbraio andremo hai/ai visitare l’anfiteatro. 5) La scorsa settimana ho/o visto il film “Troy”. 6) Quando ho/o sete bevo acqua ho/o limonata. 7) Ieri hai/ai giardinetti ho/o incontrato Mirko. 8) Questa sera andrò ha/a letto più tardi. 9) Non so se leggere ho/o guardare un film. 10) I nostri cartelloni hanno/anno colori più vivaci.

Le consonanti doppie Ogni consonante può essere doppia, purché non si trovi all’inizio di parola. Il raddoppiamento del suono “q” si scrive “cq” (acqua, acquistare …). L’unica parola italiana con doppia “qq” è soqquadro.  Le consonanti doppie si scrivono ripetendo due lettere che rafforzano il suono espresso dalla consonante semplice. Spesso l’uso delle consonanti doppie consente di distinguere due parole di diverso significato.

Le consonanti doppie L’uso delle doppie non risponde a una precisa regola, ci sono però alcune indicazioni utili per evitare gli errori più frequenti. Raddoppiano la consonante iniziale le parole che si uniscono ad alcuni prefissi: a-prendere: apprendere e-pure: eppure contra-dire: contraddire più-tosto: piuttosto così-detto: cosiddetto ra-cogliere: raccogliere da-bene: dabbene se-bene: sebbene fra-tanto: frattanto sopra-tutto: soprattutto là-su: lassù sovra-peso: sovrappeso né-meno: nemmeno su-detto: suddetto Le parole con suffisso -iere vogliono la doppia z: corazziere, tappezziere, biscazziere.

Le consonanti doppie Non raddoppiano mai La consonante b del suffisso a/e/i-bile: adorabile, inabile, indelebile, incedibile, bevibile, leggibile. La c davanti a vocale u + altra vocale eccetto la parola taccuino. La -g e la -z seguite da -ione: guarigione, stagione, automazione, promozione. Le parole che contengono -zia e -zie: grazia, egiziano, pazienza, giustiziere. Fanno eccezione: pazzia, razzia. Le parole composte quando sono precedute da contro, sotto, tra: controvoglia, sottovento, tracimare.

Individua le doppie mancanti DOTORE, QUANDO SCRIVO HO SPESO IL TERORE DI COMETTERE ERORI, ESISTE UNA CURA PER TUTI GLI SBAGLI CHE FACIO? NON RIESCO A SCRIVERE IN MODO CORRETO ALORA CERCO DI SCRIVERE POCO, DI NON SCRIVERE TUTO. PER ME LA SCRITURA, NON È AFATTO UN BEL GIOCO! SCRIVERE DICONO È COME UN BEL VIAGIO, CI VUOLE CERVELO, CI VUOLE CORAGIO...