Classi 3^A - 3^B PANCALIERI A.S. 2005/2006 …ovvero gli anni della guerra attraverso il racconto della gente comune…

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Un Don per amico La storia di Don Luigi Palazzolo.
Advertisements

Raccontiamo storie.
Parrocchia San Paolo apostolo
dal buio del peccato alla LUCE del Perdono!
QUELLE DUE.
LE LEGGI RAZZIALI.
Io e la GEOMETRIA Chiara Bianchi.
“La debolezza è la mia forza”: l’esperienza pasquale di Paolo
Progetto Orientamento La parte narrativa di Sè
Definizione di Dimenticanza: Definizione di Dimenticanza: 1. Cessazione della memoria che si aveva. 1. Cessazione della memoria che si aveva. 2. Cessazione.
“Andando fate discepoli … “(Mt 28,20)
Ognuno di noi ha una SUA CASA. E, soprattutto, una sua idea di casa...
La Pace è un dono di Dio.
LA STORIA DI PEPE.
R O B.
Per te … tutto il bene del mio cuore!.
Relazione sull’incontro con Pupa Garribba
IL MIO COMPLEANNO QUEST’ ANNO
La lezione della Farfalla 2.
Voglio tornare a sperare Fui allevata con principi morali comuni: Quando ero bambina, madri, genitori, professori, nonni, zii, vicini erano autorità
Voglio tornare a sperare
Rob è il tipo di persona che ti fa piacere odiare:
Itinerario di riflessione per i giovanissimi 14 – 18 anni
Apparenza.
Ognuno di noi ha una SUA CASA. E, soprattutto, una sua idea di casa...
È stata una bella esperienza!
IO E LA MATEMATICA.
“Io e la Geometria” A cura di Rosaria Rapisarda.
IO e i NUMERI Dalla scuola dell’infanzia ad oggi
10.00 Lettera 240 Al nome di Gesù Cristo crocifisso e di Maria dolce.
Voglio tornare a sperare
Carissimi giovani! -Dal discorso di Giovanni Paolo II
IDENTIKIT DEL LEADER DI SE STESSO
15° QUADRO GESU E RISORTO (Annuncio: Chiara 4°).
STORIA DI… ORDINARIA MIGRAZIONE
Rob è il tipo di persona che ti fa piacere odiare:
L’AMORE DI DIO È IN MEZZO A NOI
nel gruppo ci sono gli artisti
LA STORIA DI PEPE.
Arbeit macht FREI IL LAVORO RENDE LIBERI.
Omelia inizio 2° anno triennio di preparazione al Bicentenario.
LE LEGGI LA SHOAH CANZONE POESIE.
PROGETTO “UGUALI E DIVERSI” Percorso “Volontariato”
ALCUNI GRANDI ARTISTI HANNO FATTO LUNGHI VIAGGI PER
Riflessioni sulla preghiera
Rinvenire un oggetto dimenticato in qualche angolo della casa provoca, inevitabilmente, una serie di ricordi che tornano vivi, presenti e veri. Ciao!
21.00.
La storia di…. Jugerta Brahimaj.
Tempo di attesa e di speranza
FAMIGLIA MARINO = CIRO + MARIA GRAZIA Luigi & Antonio.
Pace Pace Pace (M.Teresa di Calcutta)
Ave, crux, spes unica! la bellezza della Croce Fu il mio primo incontro con la croce; la mia prima esperienza della forza divina che dalla croce emana.
Le 7 opere di misericordia corporale
LA SINDONE: PROVOCAZIONE ALL’INTELLIGENZA E MESSAGGIO UNIVERSALE
Definizione di Dimenticanza: Definizione di Dimenticanza: 1. Cessazione della memoria che si aveva. 1. Cessazione della memoria che si aveva. 2. m. Cessazione.
R O B.
IN PRINCIPIO ERA IL VERBO
IL REGNO È IN MEZZO A NOI FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO IL REGNO È IN MEZZO A NOI Galilea FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO.
La gioia di amare.
11.00 Sacro Cuore di Gesù Papa Francesco Omelia della Messa al ritiro mondiale dei sacerdoti nella Solennità del Sacro Cuore di Gesù nella Basilica.
I bambini raccontano la SHOAH
Giubileo della Misericordia Papa Francesco Udienza del 30 dicembre 2015 in piazza San Pietro Il Natale del Giubileo della Misericordia Papa.
Istituto Comprensivo “Filippo De Pisis” Ferrara Concorso “Memorie e ricordi: tracce, parole, segni” classe 1B
Gen3News Sintesi di Notizie arrivate al Centro Gen3 7 “Oggi i Gen3 sono cresciuti ed attualmente formano due unità pre-Gen, seguite.
Liceo Duca D’Aosta - Padova. Ho partecipato al Job day perché pensavo fosse una bella e utile esperienza, inoltre con essa ho potuto avere e farmi un’
Alunni: Bruno, De Luca, De Simone, Falbo, Forciniti, Gulluscio, Perfetti, Valletta. Classe: 1^ C A.S.: 2013/14.
ADOZIONE E ADOLESCENZA: LA COSTRUZIONE DELL’IDENTITÀ E RICERCA DELLE ORIGINI DOTT. CARLOS A. PEREYRA CARDINI - PROF.SSA ALESSANDRA FERMANI PROF.SSA MORENA.
1 Laboratorio di poesia Progetto “Diritti a scuola” Istituto comprensivo De Amicis- Giovanni XX III San Ferdinando di Puglia (BT) a.s. 2012/13 Docente.
Ricordi… Eric Gualdoni 2 a A. LA SECONDA GUERRA MONDIALE Nell' anno 1940 arrivò il telegramma dal comune: mi avevano chiamato le forze armate, dovevo.
INTERVISTA AL SIGNOR ANTONIO BONGIOVANNI Un’ intervista in cui Antonio ci racconta della sua migrazione in Argentina. Antonio non è solo, insieme a lui.
Transcript della presentazione:

Classi 3^A - 3^B PANCALIERI A.S. 2005/2006 …ovvero gli anni della guerra attraverso il racconto della gente comune…

•Nel mese di dicembre siamo andati a trovare gli anziani delle case di riposo di Pancalieri, per porre loro alcune domande riguardanti il periodo della seconda guerra mondiale.

•Siamo stati accolti molto gentilmente ed entrare in sintonia si è rivelato semplice. Abbiamo iniziato a chiacchierare poi, divisi in gruppi, le nostre interviste sono iniziate.

L’ESPERIENZA DI LUIGI…… …. la paura •Durante la seconda guerra mondiale il signor Luigi era arruolato nelle truppe dell’esercito italiano; allo sbarco degli Alleati fu inviato a Gela. •“……quando gli americani sbarcarono a Gela, mi presero prigioniero con alcuni amici. Ci portarono in America, dove fummo rinchiusi in un campo di lavoro. Dopo tre anni mi ammalai di malaria e fui riportato in Italia dalla Croce Rossa. Il mio compagno Salvo, invece, non avendo speranza di tornare a casa, in preda alla nostalgia s’impiccò in una baracca”

…… di teresa …. la grande menzogna •Teresa, la moglie di Luigi, racconta i suoi ricordi legati alla discriminazione razziale. •“..Venni a sapere da gente di Moncalieri che gli ebrei venivano rinchiusi in campi di concentramento, non in campi di lavoro; questa notizia era riservata, ma in seguito tutti seppero cosa avevano fatto i tedeschi.”

…… di angelo ….le false accuse •Il signor Angelo durante la Seconda Guerra Mondiale viveva a Torino e rammenta che alcune delle famiglie ebree che vivevano in quelle zone erano benestanti. •“… a volte gli ebrei venivano accusati dalla popolazione di rubare il lavoro e il pane. Penso che fossero perseguitati perché con le loro ricchezze “rovinavano” l’economia dello stato. Si credeva inoltre che fossero stati loro a voler la morte di Gesù; poi Hitler addossava agli ebrei le colpe per cui la Germania aveva perso potere.”

•Angelo aggiunge che a Torino e dintorni c’erano alcuni ghetti non molto grandi per gli ebrei. •“..so che alla fine della guerra sono stati aperti e le persone ne sono uscite, ma poi non ne ho più avuto notizia”

…… di DON GIOVANNI ….la fame •“Durante la guerra si pativa la fame; ogni famiglia possedeva una tessera con la quale era possibile acquistare due etti di pane al giorno, per persona. La farina spesso veniva impastata con segatura, fagioli e polveri non commestibili… I contadini che coltivavano il grano a fine raccolto potevano tenere per sé soltanto due quintali, il resto lo si consegnava allo Stato. Per ottenere la farina si sfregavano le spighe fra i mattoni, macinandole a casa, di nascosto. Lo si faceva per evitare di portare tutto il raccolto al mulino, che comportava la pesatura del prodotto ed il sequestro dell’eccesso.

…..di CANDIDA… •CANDIDA ha 87 anni ed è ospite della Casa di Riposo da diverso tempo. Ella ci ha accolti con piacere, manifestando serenità e gioia. Il tono delle risposte alle nostre domande, però, è stato tanto serio da apparire severo, non senza un velo di tristezza….

…..la vita è un dono. •La vita è un dono, che dobbiamo rendere significativo seguendo un obiettivo a cui teniamo molto. E’doveroso mettere sempre in primo piano la salute e la famiglia. La mia età mi permette di trasmettere, oggi, questo consiglio ai giovani: non sprecate l’esistenza, ma vivete onestamente, curando il benessere fisico e tenendovi ben lontani dalla droga e da tutte le dipendenze.

…. La ricetta del “vivere bene”…. Ho avuto pochi momenti veramente felici nella mia vita: lunghi anni vissuti in campagna, fra ristrettezze economiche, lavoro, fatica. Non ho conosciuto il divertimento, lo svago, la mia infanzia è stata brevissima. La ” ricetta del viver bene” consiste, secondo la mia esperienza, nell’accettazione della realtà. La realtà è un dato di fatto, è impossibile sperare di cambiarla nell’immediato.”Bisogna imparare a “fare buon viso a cattivo gioco”, ed è inutile soffrire per quanto non si ha e gli altri possiedono. Anche disperarsi non ha senso né scopo, perché la vita ci riserva continue brutte sorprese, ed è meglio reagire e lottare, per cercare di uscirne sempre vincitori o, almeno, per non lasciare che le situazioni ci distruggano.

Grazie per la preziosa testimonianza di vita!