D.D. 1° Circolo - Domodossola

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D.D. 1° Circolo - Domodossola Corso di formazione specifica sulla SICUREZZA D. Lgs. 81/2008 - art. 36 art 37 Domodossola, giugno – settembre 2013 Formatore: arch. Ferdinando Scarfa ferdinando scarfa architetto Stresa (VB) - viale Siemens 15 0323.31245 - f.scarfa@alice.it

Microclima Nel giudizio sulla temperatura adeguata nei locali di lavoro si deve tener conto dell’influenza che possono esercitare sopra di essa il grado di umidità ed il movimento dell’aria concomitante. La temperatura dei locali di lavoro, dei locali per il personale di sorveglianza, dei servizi igienici, delle mense e dei locali di pronto soccorso deve essere conforme alla destinazione specifica dei locali. ferdinando scarfa architetto Stresa (VB) - viale Siemens 15 0323.31245 - f.scarfa@alice.it

La temperatura media ritenuta confortevole varia tra i 18° e i 24° Microclima La temperatura media ritenuta confortevole varia tra i 18° e i 24° e deve presentare un’umidità relativa tra il 40% ed il 60% con un movimento dell’aria non percepibile, cioè inferiore a 0,3 m/sec. ferdinando scarfa architetto Stresa (VB) - viale Siemens 15 0323.31245 - f.scarfa@alice.it

Microclima Si può parlare di benessere termico quando non si avvertono sensazioni di caldo o di freddo e si può mantenere un equilibrio termico dell’organismo senza sudorazione Sarebbe opportuno evitare condizioni di temperatura diverse tra un ambiente e l’altro, percorrendo corridoi e scale, trovandosi esposti a bruschi cambiamenti di temperatura. ferdinando scarfa architetto Stresa (VB) - viale Siemens 15 0323.31245 - f.scarfa@alice.it

Microclima Riferimenti tecnici regolamenti comunali di igiene UNI 5104/63, DM 18/12/75 , DM 18/05/76. ferdinando scarfa architetto Stresa (VB) - viale Siemens 15 0323.31245 - f.scarfa@alice.it

La bassa umidità favorisce: accumulo di cariche elettrostatiche Microclima La bassa umidità favorisce: accumulo di cariche elettrostatiche percezione e intolleranza agli odori sgradevoli ed al fumo di sigaretta Le patologie da bassa umidità sono: irritazione delle mucose degli occhi irritazione delle prime vie respiratorie ferdinando scarfa architetto Stresa (VB) - viale Siemens 15 0323.31245 - f.scarfa@alice.it

SEGNALETICA DI SICUREZZA Colore Significato o scopo Indicazioni e precisazioni ROSSO Segnali di divieto Atteggiamenti pericolosi Pericolo - allarme Alt; arresto; dispositivi di interruzione d’emergenza; sgombero Materiali e attrezzature antincendio Identificazione e ubicazione Giallo o Giallo-arancio Segnali di avvertimento Attenzione; cautela; verifica AZZURRO Segnali di prescrizione Comportamento o azione specifica - obbligo di portare un mezzo di sicurezza personale VERDE Segnali di salvataggio o di soccorso Porte; uscite; percorsi; materiali; postazioni; locali Situazione di sicurezza Ritorno alla normalità ferdinando scarfa architetto Stresa (VB) - viale Siemens 15 0323.31245 - f.scarfa@alice.it

Cartelli di divieto ferdinando scarfa architetto Stresa (VB) - viale Siemens 15 0323.31245 - f.scarfa@alice.it

Cartelli di avvertimento ferdinando scarfa architetto Stresa (VB) - viale Siemens 15 0323.31245 - f.scarfa@alice.it

Cartelli di prescrizione ferdinando scarfa architetto Stresa (VB) - viale Siemens 15 0323.31245 - f.scarfa@alice.it

Cartelli di salvataggio ferdinando scarfa architetto Stresa (VB) - viale Siemens 15 0323.31245 - f.scarfa@alice.it

Materiali e attrezzature antincendio ferdinando scarfa architetto Stresa (VB) - viale Siemens 15 0323.31245 - f.scarfa@alice.it

Segnalazione di ostacoli e di punti di pericolo Per segnalare i rischi di urto contro ostacoli, di cadute di oggetti e di caduta da parte delle persone entro il perimetro delle aree edificate dell’impresa cui i lavoratori hanno accesso nel corso del lavoro, si usa il giallo alternato al nero ovvero il rosso alternato al bianco. Le dimensioni della segnalazione andranno commisurate alle dimensioni dell’ostacolo o del punto pericoloso che s’intende segnalare e dalla distanza dalla quale devono essere riconosciuti ferdinando scarfa architetto Stresa (VB) - viale Siemens 15 0323.31245 - f.scarfa@alice.it

Segnali acustici Un segnale acustico deve: a) avere un livello sonoro nettamente superiore al rumore di fondo, in modo da essere udibile, senza tuttavia essere eccessivo o doloroso; b) essere facilmente riconoscibile in rapporto particolarmente alla durata degli impulsi ed alla separazione fra impulsi e serie di impulsi, e distinguersi nettamente, da una parte, da un altro segnale acustico e, dall’altra, dai rumori di fondo. Nei casi in cui un dispositivo può emettere un segnale acustico con frequenza costante e variabile, la frequenza variabile andrà impiegata per segnalare, in rapporto alla frequenza costante, un livello più elevato di pericolo o una maggiore urgenza dell’intervento o dell’azione sollecitata o prescritta. Codice da usarsi Il suono di un segnale di sgombero deve essere continuo. ferdinando scarfa architetto Stresa (VB) - viale Siemens 15 0323.31245 - f.scarfa@alice.it

La comunicazione verbale Le persone interessate devono conoscere bene il linguaggio utilizzato per essere in grado di pronunciare e comprendere correttamente il messaggio verbale e adottare, in funzione di esso, un comportamento adeguato nel campo della sicurezza e della salute. Se la comunicazione verbale è impiegata in sostituzione o ad integrazione dei segnali gestuali, si dovrà far uso di parole chiave ferdinando scarfa architetto Stresa (VB) - viale Siemens 15 0323.31245 - f.scarfa@alice.it

La comunicazione verbale via per indicare che si è assunta la direzione dell’operazione alt per interrompere o terminare un movimento ferma per arrestare le operazioni solleva per far salire un carico abbassa per far scendere un carico Avanti (se necessario, questi ordini andranno coordinati con codici gestuali corrispondenti) Indietro A destra A sinistra attenzione per ordinare un alt o un arresto d’urgenza presto per accelerare un movimento per motivi di sicurezza ferdinando scarfa architetto Stresa (VB) - viale Siemens 15 0323.31245 - f.scarfa@alice.it

Procedura emergenza SISMA RIFERIMENTI DM 26/8/92 e s.m.i, D.Lgs 81/08 e s.m.i, DM 10/3/98 Se accade l’evento sismico, per prima cosa ci si mette al riparo sotto i banchi, architravi, cattedre. Terminato l’evento sismico, l’ASPP della sede effettua un controllo visivo di tutti i locali al fine di valutare l’agibilità o meno dei locali e quindi della scuola. Se ci si accorge che una scala non è agibile o parte del percorso, occorre informare oralmente (senza emanare l’ordine di evacuazione) tutti gli occupanti di tutti i locali il percorso da fare. Se ci si rende conto che tutte le scale sono inagibili, occorre chiamare immediatamente i vigili del fuoco. Se tutti i locali risultano agibili, si riprende la normale attività didattica. ferdinando scarfa architetto Stresa (VB) - viale Siemens 15 0323.31245 - f.scarfa@alice.it