Istituto Magistrale Statale di Rieti “Elena Principessa di Napoli”

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Istituto Magistrale Statale di Rieti “Elena Principessa di Napoli” Filosofia e Politica Istituto Magistrale Statale di Rieti “Elena Principessa di Napoli”

Che cosa è la Politica ? Analizziamo 5 modelli di risposta ricavati sia da singoli pensatori che da ideologie. La Politica è un prodotto dell’economia. La Politica è forza di comando e di difesa. La Politica è uno strumento per l’affermazione della razza. La Politica è obbedienza alla verità. La Politica è agire.

La Politica è un prodotto dell’economia. 1.1 Il potere politico dipende dall’organizzazione economica della società. Il potere politico è quindi il prodotto della società e in particolare della classe sociale in essa dominante sul piano economico e sociale. Lo Stato è il risultato dello sviluppo delle forze produttive e della classe sociale che ne dominano le dinamiche.

La Politica è un prodotto dell’economia. 1.2 Marx e Engels sostengono la fine della società capitalista e dello Stato stesso con il crollo della classe sociale più forte, la borghesia, da parte dei proletari. Essi considerano la dittatura del proletariato come una forma transitoria di potere centralizzato, in vista dell’affermazione di una società comunista.

La Politica è un prodotto dell’economia. 1.3 Per l’acquisizione del potere politico, da parte dei proletari, si sono affermate nel corso della fine dell’800 due vie: La via rivoluzionaria. Graduali riforme politiche e sociali.

La Politica è un prodotto dell’economia. 1.4 Con la Rivoluzione russa del 1917 la via rivoluzionaria diventa la più convincente. Lo Stato, secondo i due filosofi, dovrà prima essere rafforzato con la dittatura comunista, poi eliminato gradualmente.

La Politica è un prodotto dell’economia. 1.5 Con l’affermazione del comunismo, l’eliminazione delle classi sociali e quindi della borghesia, il potere politico si concentra nelle mani del proletariato.

La Politica è forza di comando e di difesa. 2.1 Lo Stato è dotato di una sua specificità e autonomia. Questa specificità gli deriva da alcune questioni che da sempre hanno preoccupato l’uomo: difendere la propria vita da pericoli esterni e interni al gruppo di appartenenza. Per questo si può affermare che i filosofi che sostengono questa prospettiva (Max Weber) vedono alla base dello Stato una problematica esistenziale fondamentale per l’uomo.

La Politica è forza di comando e di difesa. 2.2 È la paura della morte che spinge gli uomini ad unirsi e accettare di stringere un patto tra loro. La politica diventa quindi una vera e propria forza di difesa a cui tutti i membri di un gruppo e di una società guardano per vedersi tutelati nei propri diritti.

La Politica è forza di comando e di difesa. 2.3 Questa prospettiva non accetta la fine dello Stato, come la filosofia di Marx, ma, al contrario, un suo rafforzamento, sia amministrativo che burocratico, arrivando a sostenere l’idea che lo Stato deve essere perennemente presente nella vita di ogni uomo che vive in forma associata. La forza dello Stato è quindi considerata in ogni caso legittima.

La Politica è segnata dalla dialettica amico-nemico. 2.4 La politica può essere spiegata come un tipo di relazione che prende vita al fine di garantire la stabilità tra gruppi amici e sviluppare ostilità verso gruppi nemici. L’autore di questa ipotesi è Carl Schmitt che in una sua opera del 1927 afferma che in una situazione limite come in caso di pericolo di vita, gli uomini tendono a stabilire forti relazioni tra associati per contrapporsi al nemico.

La Politica è segnata dalla dialettica amico-nemico. 2.5 Operare contro il nemico e saldare relazioni amicali è quel tipo di attività sociale che ha generato e che si trova alla base dello sviluppo della politica.

La Politica è uno strumento per l’affermazione della razza. 4.1 La politica diventa lo strumento con il quale affermare una precisa ideologia che in questo caso sostiene il primato della razza. La Decadenza della civiltà occidentale viene spiegata da alcuni come il risultato di una degenerazione della razza. Arthur de Gobineau nel 1853 sostenne proprio questa tesi. La via d’uscita è la purificazione della razza, l’eliminazione di ogni forma di mescolanza di sangue, la messa in atto di processi di selezione per la nascita di una nuova razza.

La Politica è uno strumento per l’affermazione della razza. 4.2 Fu soprattutto il movimento nazionalsocilista a trasformare l’antisemitismo e il razzismo in un vero e proprio progetto etico – politico che trova nell’opera “Mein Kamp” (La mia battaglia” di A. Hitler, i suoi principi costitutivi.

La Politica è obbedienza alla verità. 5.1 È un modello che mette in discussione l’idea che il potere politico sia collegato alla forza intesa come coercizione fisica. È un modello che affonda le sue radici nel mondo orientale e antico. Si tratta di promuovere l’idea che l’uomo è legato alla sua realtà trascendente che non deve negare, pena la trasformazione del mondo in una giungla senza regole.

La Politica è obbedienza alla verità. 5.2 La vera forza dell’uomo non è quella fisica ma quella dello spirito. Il comando non è basato sulla forza fisica ma sulla forza della ragione. L’obbedire non è basato sulla paura ma sull’adesione a dei principi. La politica è una sorta di ascesi a cui tendere. La politica non è un mezzo qualsiasi, ma mezzo “buono” per ottenere fini positivi.

La Politica è agire di concerto. 6.1 La politica è il risultato della scelta libera dell’uomo basata sulla ragione. Il riferimento all’uso della ragione è essenziale. Il fine dello Stato è il bene della persona, non di una collettività che assorbe l’individuo. La persona è rispettata nella sua singolarità e irripetibilità.

Un modello, un fattore, un autore ! Politica legata all’Economia Karl marx Politica legata alla forza Max Weber Politica legata al rapporto amico-nemico Carl Schimitt Politica legata ai rapporti di sangue Arthur de Gobineau Politica legata alla vita spirituale Ghandi Politica legata all’azione Aristotele

Fonti consultate Boffi, Calabi e altri, “Dal senso comune alla filosofia. Domande e testi”, Vol. 3, Ed. Sansoni per la scuola, Firenze 2001