LA FRANCIA DI LUIGI XIV
Uno stato assoluto Tra la seconda metà del XVII secolo e la prima metà del XVIII in Francia si rafforza lo stato nazionale attraverso il modello politico dell’assolutismo A perseguire e incarnare questo modello è Luigi XIV , detto il “re sole” che, seguendo la tradizione politica di Richelieu e Mazzarino, accentra tutto il potere nelle proprie mani
Il cardinale Mazzarino Jules Mazarin, nato Giulio Raimondo Mazzarino, ma più conosciuto come Cardinale Mazarino (14 luglio 1602 – 9 marzo 1661) di origine italiana nel 1640, fu chiamato alla corte di Francia da Richelieu che lo aveva in precedenza conosciuto ed apprezzato come diplomatico e che lo nominò suo segretario e lo designò suo successore.
Le Fronde Ribellioni contro l’autorità sovrana Borghese o parlamentare (1648-49), membri del Parlamenti di Parigi (Suprema Corte di giustizia con funzioni di controllo sugli editti reali); repressione Dei principi: principe di Condè con alta e bassa feudalità. Il giovane re e la madre abbandonano Parigi (tornano nel 1652)
La presa del potere 1661 Mazarino muore: finisce l’epoca dei grandi ministri “L’Etat c’est moi” Luigi si fida veramente solo di J.B.Colbert, cui affida il ministero delle Finanze
Luigi XIV Hyacinthe Rigaud (1659-1743), Ritratto di Luigi XIV (con l'abito usato per l'incoronazione), 1701. Olio su tela, Parigi, Museo del Louvre.
Governo Tutti i poteri in mano al re che li esercita a mezzo di decreti, assistito da un consiglio e dai ministri Per garantire il potere dispotico il re si serve anche di mezzi coercitivi: ordini di carcerazione, polizia segreta, prigione di stato (Bastiglia)
La parola bastille, equivalente di bastide, designava nel Medioevo una fortezza. La Bastiglia era stata in effetti costruita da Carlo V, nel 1370, per difendere l'ingresso di Parigi dalla porta Saint-Antoine. Essa svolse il suo compito nel XV e XVI secolo, e ancora durante la stessa Fronda. Tuttavia, dopo la salita al trono di Luigi XIV, la sua importanza militare era stata messa in dubbio.
Politica interna Limitazione poteri nobiltà feudale: allontana i nobili dai loro feudi chiamandoli a corte (Versailles) e assegnando loro cariche ininfluenti sul piano politico Assegna le cariche di intendenti, amministratori a provenienti dalla classe borghese, regolarmente stipendiati
Politica interna Eleva la borghesia: sceglie in essa funzionari e ministri attribuisce funzioni e cariche pubbliche Limita i parlamenti cittadini Non convoca gli Stati Generali
Politica religiosa Religione come “instrumentum regni” Conflitto col Papato e appoggio al gallicanesimo Persecuzione delle minoranze religiose: giansenisti: li disperde dal monastero di Port Royal ugonotti: restringe Nantes poi lo abroga nel 1685 con l’editto di Fontainebleau (mezzo milione di calvinisti emigra: danni economici per il paese)
Colbert COLBERT, JEAN-BAPTISTE (Reims 1619 - Parigi 1683). Nato da una famiglia di grandi mercanti, entrò nel 1645 al servizio del ministro della Guerra Le Tellier e divenne nel 1651 segretario di Mazzarino. Entrato nel 1661 nel consiglio reale, accumulò le cariche di sovrintendente alle costruzioni e manifatture, controllore generale delle finanze, ministro della Casa reale e della Marina.
Politica economica… Rigido controllo dello stato sull’economia: mercantilismo (colbertismo) ….per assicurarsi profitti provenienti da pedaggi, imposte dirette e indirette La ricchezza di un paese si identifica con le sue disponibilità di moneta e metalli preziosi Bilancia commerciale deve dunque essere attiva
Colbertismo Esportare il più possibile merci pregiate (prodotti di lusso, vetrerie, profumi, porcellane, ecc.) Abolizione dei dazi interni tariffe doganali sulle importazioni (protezionismo) Costruzione di canali e strade Sviluppo nuove industrie (manifatture)
Politica economica Promozione della marina mercantile Fondazione di Compagnie privilegiate per il commercio con le colonie Impulso alle esplorazioni dell’America Settentrionale Favorendo commercio e industria … di fatto promuove l’ascesa della borghesia
Politica coloniale Oltre il Canada, Terranova, Nuova Scozia, Nuova Francia 1643 fondazione di Montreal 1674 primo impero coloniale francese Esplorazione e annessione della Louisiana 1718 fondazione di New Orleans
La politica estera Le motivazioni: ingrandimento della stato per riportare la Francia ai suoi confini naturali (Pirenei e Reno) ragioni economiche ambizione di dominio europeo: sostituirsi agli Asburgo Si conclude in maniera fallimentare
Esercito Louvois, ministro della guerra dal 1688, porta l’esercito permanente a 170.000 uomini Impone l’uso di uniformi, migliora l’armamento, crea Armi distinte Il re nomina e stipendia gli ufficiali (nobili) Vauban rivoluziona la tecnica delle fortificazioni
Le guerre 1667-68 di Devoluzione, contro la Spagna 1672-78 contro l’Olanda (pace di Nimega) contro la Lega di Augusta (1697 pace di Rijswijck) di Successione Spagnola (1701-1714)
Guerra di successione spagnola Morto senza eredi diretti il re di Spagna, Carlo II di Borbone, cognato di Luigi XIV, era salito al trono Filippo d’Angiò, nipote del re di Francia Clausola testamentaria: non unire mai le due corone Opposizione dell’Imperatore d’Austria, anch’esso imparentato con la casa di Spagna
Alleanza antifrancese: Impero, Inghilterra, Olanda dichiararono guerra a Francia e Spagna (1701-1714) 1713: Pace di Utrecht 1714: pace di Rastadt con Austria Agli Asburgo Milano, Napoli, Sardegna (inizia in Italia la dominazione austriaca) Ai Savoia la Sicilia, poi scambiata con la Sardegna
Lo stato moderno si sviluppa secondo 2 modelli Monarchia assoluta francese Monarchia parlamentare inglese Controllo del parlamento Tasse, controlli, centralizzazazione perché la rivolta in Inghilterra riesce e non in Francia?
Differenze Francia-Inghilterra In Francia non si riesce a riunire un fronte compatto dei ceti sociali In Inghilterra si riesce a trovare questo elemento di unione sia sul versante economico sociale (connessione di interessi fra borghesia commerciale, gentry-piccola nobiltà terriera), sia su quello religioso (puritani)