Una definizione L’educazione terapeutica:

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L’EDUCAZIONE TERAPEUTICA DEL PAZIENTE (Jean Francois d’Ivernos – Rémi Gagnayre)

Una definizione L’educazione terapeutica: permette al paziente di acquisire e mantenere le capacità e le competenze che lo aiutano a vivere in maniera ottimale con la sua malattia; è un processo permanente, integrato alle cure e centrato sul paziente; implica attività organizzate di sensibilizzazione, informazione, apprendimento dell’autogestione e sostegno psicologico concernenti la malattia, il trattamento prescritto, le terapie, il contesto ospedaliero e di cura, le informazioni relative all’organizzazione e i comportamenti di salute e di malattia; è finalizzata ad aiutare i pazienti e le loro famiglie a comprendere la malattia e il trattamento, cooperare con i curanti, vivere in maniera più sana e mantenere o migliorare la loro qualità di vita.

È erogata nelle strutture sanitarie attraverso programmi educativi formalizzati che sono pienamente integrati alle attività mediche e di cura; questi programmi rendono il paziente competente; la competenza concerne la comprensione di sé stesso, della malattia e del suo trattamento, le capacità di auto-sorveglianza, di auto-cura, di adattamento e aggiustamento della terapia al proprio stile di vita, di integrazione delle nuove acquisizioni della tecnologia; si rivolge prevalentemente a persone affette da malattie croniche, ma concerne anche numerose malattie o situazioni di breve durata (trattamenti con anticoagulanti, le auto-cure post-chirurgiche, preparazione alla nascita e post-partum, ecc.); si distingue dall’educazione in generale per l’impossibilità da parte del paziente affetto da una malattia di lunga durata di sperare in un’autonomia completa.

EDUCAZIONE TERAPEUTICA CAPACITÀ COMPETENZE APPRENDIMENTO EDUCAZIONE

Un malato cronico ha diverse competenze da apprendere: Competenze di autoosservazione o autovigilanza, Di autocura, Di ragionamento e di decisione, Competenze sociali.

Approccio pedagogico dell’educazione terapeutica del paziente La diagnosi educativa Definizione di competenze, obiettivi e contratti di educazione Scelta di metodi e tecniche Valutazione

Diagnosi educativa (adattato da J.-F. d’Ivernois e R. Gagnayre, 1995) CHE COSA HA (Area biologica) Storia e caratteristiche della malattia e della cura. Patologie associate che possono influire sull’attività educativa CHE COSA FA (Area socio-professionale) Scuola, professione, contesto famigliare e sociale, hobby, sport CHE COSA SA (Area cognitiva) Conoscenze, rappresentazioni e concetti sulla malattia e la cura. CHI È (Area psico-affettiva) Emozioni, vissuto della malattia, cultura, idee e opinioni CHE PROGETTI HA Modo in cui il malato si proietta nell’avvenire prossimo e remoto

Definizione degli obiettivi pedagogici Sulla base dei bisogni vengono individuati gli obiettivi pedagogici che rappresentano ciò che il paziente deve sapere o deve essere capace di fare alla fine del programma educativo Gli obiettivi devono quindi definire dei comportamenti osservabili e misurabili Vi sono degli obiettivi di sicurezza e degli obiettivi specifici.

Definizione degli obiettivi pedagogici OBIETTIVI DI SICUREZZA Comuni a tutti i pazienti ed essenziali OBIETTIVI SPECIFICI relativi ai bisogni particolari del singolo CONTRATTO EDUCATIVO

Metodi e tecniche Dagli obiettivi derivano i contenuti da insegnare e i metodi pedagogici adeguati L’educazione del paziente esige una pedagogia differenziata centrata su colui che apprende Per far raggiungere al paziente un dato obiettivo è necessario ricorrere a diversi metodi pedagogici Nella scelta dei metodi devono essere favoriti quelli che prevedono la partecipazione attiva del paziente I metodi devono essere facilmente praticabili, sia in termini di tempo che di impiego di risorse umane e finanziarie

Valutazione La valutazione pedagogica permetterà di verificare se l’atto ha permesso al paziente di acquisire nuove conoscenze, nuove capacità pratiche, nuove attitudini o comportamenti più idonei al suo stato di salute. Strumenti utili potranno essere i questionati (per verificare le conoscenze), le griglie di osservazione (valutazione delle tecniche, abilità pratiche), i casi simulati (verifica della capacità di risolvere i problemi).