1 Apertura di discussione al paper De Filippis-Henke-Salvatici Sardone Margherita Scoppola Università di Macerata III Workshop 3-4 febbraio 2010, Treia.

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1 Apertura di discussione al paper De Filippis-Henke-Salvatici Sardone Margherita Scoppola Università di Macerata III Workshop 3-4 febbraio 2010, Treia

2 Obiettivi (impliciti/possibili) del paper l A) Offrire un quadro di sintesi di come funziona il bilancio dellUE e della sua storia (par 1 e 2) ; l Offrire un contributo di discussione allattuale dibattito attraverso: l B) un quadro delle posizioni dei paesi e del dibattito attuale (par 3) l C) unanalisi dei saldi netti dei paesi per politica allo scopo di … (par 4)

3 Commenti molto generali l Paper molto lungo, articolato in 2 (o addirittura 3) parti abbastanza separate e slegate tra di loro che hanno un taglio diverso, e probabilmente un target e una collocazione editoriale diverse: 2 papers ? l Mancano introduzione e conclusioni e, anche per questo, un chiaro filo conduttore : qualè il contributo innovativo del paper? Molti spunti, spesso non adeguatamente sviluppati

4 A) Quadro di sintesi su storia e come funziona il bilancio dellUE e della sua storia (par 1 e 2): ho solo commenti puntuali al testo B) I primi elementi di discussione della revisione (par 3): se lo scopo è di fare il punto del dibattito appare molto embrionale e andrebbe arricchito: l maggiore articolazione e sviluppo delle posizioni emerse durante la consultazione (non solo la sintesi del presidente)

5 l Aggiornamento documenti commissione (ad es. ottobre 2009: Budget reform: a broad mandate for change) l Altra letteratura (ad es Fabrizio Barca (2009),An Agenda for a Reformed Cohesion Policy EC Commission; Tommaso Amico di Meane (2009), Le critiche al bilancio dellUnione nel dibattito organizzato dalla Commissione, ASTRID; ……………… l Alcuni contributi al dibattito vengono invece riportati, un po frettolosamente, solo dopo, nel paragrafo 4.2 (ad es. le proposte di Iozzi et al 2008)

6 l Si cita solo marginalmente nel paper il concetto di bene pubblico europeo liquidandolo in poche righe come concetto generico e vago nel dibattito sul bilancio … l … forse anche per questo si sostiene cheuna volta abbandonato il modello accoppiato viene a mancare la necessità di una gestione centrale (pag. 21): quindi secondo gli autori non esiste alcun bene pubblico in agricoltura che abbia effetti transnazionali? (biodiversità, no gas serra, etc etc.)

7 Parte C) I saldi netti (par 4, 5, 6) Idee di fondo: l Le posizioni dei governi nel negoziato sul futuro del bilancio (e delle politiche finanziate con il bilancio UE, quali la PAC) sono determinate dalla loro posizione finanziaria netta con lUE l I saldi netti per ciascun gruppo di politiche finanziate dal bilancio UE danno unindicazione di quali scenari di riforme combinate della spesa UE sarebbero sostenibili politicamente (contando i voti dei paesi )

8 Qualche perplessità di fondo sulloperazione l Le posizioni negoziali dei governi quanto sono determinate dai saldi netti? l Gli stessi autori riconoscono in nota 11 i limiti evidenti dei saldi netti come unica spiegazione delle scelte pubbliche: l perché poi li scelgono per fare simulazioni delle possibili soluzioni del negoziato sul bilancio?

9 l Secondo gi autori comunque vale la pena usare i saldi netti perché si arriva alla determinazione di risultati che sono assai più interpretabili rispetto alle stime che si otterrebbero con modelli più complessi di valutazione dellimpatto delle politiche: a quali modelli si riferiscono? Qui si usano i saldi netti per formulare ipotesi sul comportamento dei governi: l ci si riferisce a modelli di political economy o cosa?

10 l Anche ammettendo che le scelte pubbliche siano determinate solo dai saldi netti, ci sono altre semplificazioni che dovrebbero essere discusse nel paper: l Ad es. che un euro di saldo netto PAC ha lo stesso peso nella funzione obiettivo del governo di un euro di saldo netto per competitività o per coesione e che questi pesi siano tutti uguali tra i diversi paesi: ma è vero questo?

11 Si potrebbe (?): l Usare il passato per validare le ipotesi che qui si fanno, per il quale conosciamo saldi netti, posizioni dei paesi e esito negoziale (quanto contano i saldi netti?). Questo aiuterebbe a giustificare la scelta del saldo netto per fare simulazioni di scenari futuri; l Appoggiarsi alla letteratura political economy per rafforzare la spiegazione dei comportamenti dei governi sia in agricoltura che negli altri settori.

12 Scenari e risultati: l Non è previsto uno scenario in cui si riduce la PAC e si aumentano solo le politiche di coesione: se cè un motivo (e certamente cè) andrebbe esplicitato; l Trovo i risultati non tanto facilmente interpretabili: l Si arriva a determinare un first best per paese (lo scenario che massimizza il saldo netto del paese) (tabella 3).

13 l ma poiché è un gioco a somma zero non tutti possono stare nel first best; l quindi ci dice (dando per buone tutte le ipotesi di prima) chi guadagna da cosa, ma non ci dice quale sia lo scenario più plausibile come esito di un negoziato; l lunico modo per farlo è di tradurre la somma dei first best in voti per ciascuno scenario e verificare quale scenario avrebbe più voti … l.. ma nemmeno gli autori si avventurano a farlo nelle conclusioni dellanalisi. Perché ??