Famiglia soggetto sociale: radici, sfide, progetti

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Transcript della presentazione:

Famiglia soggetto sociale: radici, sfide, progetti Credi IN Ciò CHE SEI Giovanni Paolo II Famiglia soggetto sociale: radici, sfide, progetti NON SCORAGGIATEVI! “Care famiglie, nell’affrontare queste grandi sfide non vi scoraggiate e non sentitevi sole: Il Signore crede in voi; la Chiesa cammina con voi; gli uomini di buona volontà guardano con fiducia a voi! “

La Famiglia e la Dottrina Sociale della Chiesa La Famiglia … Comunità domestica, Piccola Chiesa Nucleo sociale di due persone legate col vincolo coniugale vincolo coniugale o "compimento" della correlazione La correlazione coniugale si compie nella correlazione paternità-maternità "piego le ginocchia al Padre dal quale trae nome ogni paternità in cielo e sulla terra" [Ef 3,14-15] La paternità [-maternità] umana trae la sua "origine" dalla paternità divina. Un grande mistero La Dottrina Sociale della Chiesa … l'insieme dei principi e delle direttive emanate dal magistero cattolico in ordine ai problemi di natura sociale ed economica manifestatisi nella società moderna

La Costituzione Pastorale "Sulla Chiesa nel mondo contemporaneo" ... Il cristiano sa di poter trovare nella dottrina sociale della Chiesa i principi di riflessione, i criteri di giudizio e le direttive di azione da cui partire per promuovere un umanesimo integrale e solidale. Diffondere tale dottrina costituisce, pertanto, un'autentica priorità pastorale, affinché le persone, da essa illuminate, si rendano capaci di interpretare la realtà di oggi e di cercare appropriate vie per l'azione: « L'insegnamento e la diffusione della dottrina sociale fanno parte della missione evangelizzatrice della Chiesa »... … Gaudium et spes … La Costituzione Pastorale "Sulla Chiesa nel mondo contemporaneo"

La Dottrina Sociale della Chiesa Una guida per le Famiglie “pagine di Vangelo per il nostro tempo” … un progetto … Un Itinerario nella FAMIGLIA … che è Culla della Vita e dell’Amore e Luogo primario di Umanizzazione . … il punto della situazione … L’Esperienza attuale e il ruolo dei coniugi

“La nostra comunità, famiglia di famiglie” Questa è la mia Casa “La nostra comunità, famiglia di famiglie”

“In famiglia” “Famiglia: un dono che si fa dono” In quell’atmosfera di apparente sospensione dei pensieri e della loro analisi. … argomenti di discussione La ragione di quei silenzi … per la povertà che avanza, per la precarietà del vivere emerse: “Che più allontaniamo Dio da noi, più si sprofonda nel baratro …” con il solo fine di vivere la loro umanità come valore ordinati al conseguimento del “bene comune” in una visione che non neghi la “Speranza cristiana” “Famiglia: un dono che si fa dono” “una famiglia bella fa bello il mondo”

La “Famiglia”, tempio della Piccola Chiesa, punto ideale di incontro e di confronto, di meditazione e di preghiera, di formazione e collaborazione, di educazione al vivere sociale stimola dialettica pastorale e dibattito parrocchiale progettare azione formativa ed educativa Il Magistero Sociale della Chiesa, la Dottrina Sociale scaturisce da una prospettiva teo-antropologica di naturalizzare la visione dell’umano e del divino in un contesto di uguaglianza e giustizia intese nelle Leggi della Natura, nel Diritto naturale ed Etica sociale, da integrare nel Diritto positivo

Il Concilio Vaticano II punto di svolta della DSC nella vita della Chiesa “Punto di arrivo e punto di partenza” “Accanto al mondo, nel mondo, con l’uomo e al servizio dell’uomo” il Compendio della DSC su “un umanesimo integrale e solidale” prova a delineare “il disegno di Amore di Dio per l’umanità” “Imago Dei” la Dottrina Sociale affronta la questione sociale da “la Famiglia cellula vitale della Società” Nella “Gaudium et spes”, la Chiesa sviluppa la sua dottrina sull’uomo, [artt.47-52] “Dignità del matrimonio e della famiglia e sua valorizzazione” “Il bene della persona e della società umana e cristiana è strettamente connesso con una felice situazione della comunità coniugale e familiare”

la Famiglia, mistero di Dio e strada dell’uomo dal Magistero di Giovanni Paolo II con la “Familiaris Consortio” la svolta antropologica del Concilio Vaticano II la Famiglia, mistero di Dio e strada dell’uomo “luogo di formazione dell’identità dell’uomo e della donna” “L’uomo è la prima strada che la Chiesa deve percorrere nel compimento della sua missione, è la prima e fondamentale via della Chiesa” [Redentor hominis]

“Matrimonio e Famiglia Costituiscono uno dei beni più preziosi dell’umanità” (F.C.,1) La Famiglia è “la prima comunità chiamata ad annunciare il Vangelo alla persona umana in crescita …” (F.C.,2)

Il compendio Dottrina Sociale definisce “La Famiglia, cellula vitale della Società” “prima società naturale” il Matrimonio è il suo fondamento è “sacramento” ordinato alla procreazione e all’educazione dei figli pone in rilievo “La soggettività sociale della famiglia” la illustra come “L’amore e la formazione di una comunità di persone” la certifica come “il santuario della vita” gli affida “il compito educativo” garantisce “dignità e diritti dei bambini” Rivendica alla Famiglia il ruolo di “protagonista della vita sociale” sprona “la società a servizio della famiglia”

La Persona e la Famiglia … Il Diritto positivo … e l’idea di Costituzione “Un popolo, che non riconosce i diritti dell’uomo e non attua la divisione dei poteri, non ha Costituzione” La nostra CARTA nei principi fondamentali, art. 2, recita: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale” L’istituto familiare esplica nel titolo II°, i “Rapporti etico sociali”, all’art. 29 i diritti della famiglia come “società naturale”, i diritti naturali agli artt. 30, 31 e all’art.33, la libertà della scuola. L’art. 29: La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare Complesso normativo che rende la famiglia, “società naturale fondata sul matrimonio”, soggetto primario della tutela costituzionale. La giurisprudenza e il diritto costituzionale non mancano di ribadire che “il matrimonio è ciò che fa pubblica la scelta sponsale”.

Il Magistero Sociale della Chiesa rivela l’aspetto teologico e antropologico prioritario rispetto quello giuridico “La famiglia, principio antropologico” è una società naturale, un’istituzione di diritto naturale La famiglia icona della Trinità associazione umana assimilata alla SS. Trinità ..si costituisce per amore del Padre.. nella “Deus Caritas est”.. “Dio è la perfezione e sorgente dell’amore ’AGAPE’ e la famiglia nasce nel cuore stesso di Dio la Genesi esperienza storica dell’umanità racconta la creazione dell’uomo e della donna

I protagonisti del progetto biblico: UOMINI e DONNE Senso teologico-cristiano: l’essere donna e l’essere uomo, la dignità che ne deriva. GPII: “grazie alla dualità del “maschile” e del “femminile” che l’essere umano si realizza appieno” (collaborazione attiva) Antropologia Biblica: dalla Genesi, la verità rivelata sull’uomo come “immagine e somiglianza di Dio”. “.. Dio creò l’uomo a sua immagine … maschio e femmina ..”. L’uomo e la donna persona in eguale misura .. dall’unione biblica.. Il ‘sacramento’ del matrimonio .. .. L’istituzione della Famiglia ..

e luogo primario di umanizzazione” La Famiglia è “culla della vita e dell’amore, doni di Dio, e luogo primario di umanizzazione” .. essenziale: assicurarle una speciale attenzione, valorizzare la sua funzione, fare leva sulle esperienze maturate E’ necessario avvalorarla quale agenzia educativa primaria di formazione e di socializzazione, nella quale gli operatori naturali si costituiscono mediatori di valori Il disegno educativo enfatizza ruolo dei protagonisti, modalità relazionali, metodi educativi: disciplina le attività formative La famiglia è valore aggiunto

Il contesto sociale, l’esperienza attuale della famiglia .. l’istituzione familiare è influenzata da mentalità prive di ogni morale, con una propensione a delegittimarla .. Il contesto sociale, l’esperienza attuale della famiglia rilevano la sua evoluzione e come sia minacciata da un “clima secolarizzato e laicista” .. al Cristiano il diritto-dovere di confutare il secolarismo

“La situazione storica in cui vive la famiglia un insieme di luci e di ombre” … investita dalle trasformazioni della società e della cultura. Molte vivono nella fedeltà a quei valori … Altre sono incerte e smarrite quasi ignare del significato ultimo e della verità della vita coniugale e familiare” (FC, 1) Al centro dei cambiamenti epocali la persona umana, la sua dignità, il suo destino. Da certe tendenze socio- culturali passa la “decostruzione” della famiglia, dell’educazione, della cultura e specialmente lo smantellamento della religione. Le tendenze di certe culture la condizionano “nella sua capacità di giustificare la sua propria natura e di svolgere la sua missione in favore della società”, risaltano l’aiuto cui abbisogna “l’intervento educativo”

.. una ragione per coltivare la famiglia .. .. come la “vigna del Signore” confacente una riconsiderazione delle nostre origini, il recupero delle storie familiari attualizzare l’esperienza generazionale Ripensare le radici familiari, ripercorrere il progetto formativo .. attenzionare i valori della famiglia, ottimizzare l’impegno per recuperare credito nei valori della vita .. “con amore, dedizione ed umiltà”

Tendenze, tematiche.. di culture contemporanee i problemi della coppia: unità famiglia {la separazione, il divorzio, la disinibizione dei rapporti uomo/donna}; le questioni di etica matrimoniale e delle relazioni {antiche: come la contraccezione, l’aborto; più recenti: la procreazione assistita e le diagnosi prenatali, etc}; di etica e dei diritti della persona { come l’eutanasia, le interferenze di certi movimenti}; le devianze di certa gioventù, sopraffatta dalla depressione, dalle dipendenze, dal malinteso senso del tempo libero: l’emergenza educativa; l’assuefazione alle violenze che si consumano sulle persone e molti casi riguardano i minori.

Le esperienze nelle relazioni : interessi, aspetti organizzativi, condizioni e stati interiori del singolo La separazione, la madre delle crisi f.,il divorzio, elemento rivelatore delle fragilità di coppia, il risultato di un processo [che genera cambiamenti] L’ organizzazione dei protagonisti, per il lavoro e per la conquista dell’autonomia economica e sociale. La conciliazione lavoro-famiglia-società si costituisce come processo, la conseguenza: i figli privati dalla presenza fisica dei genitori. Le questioni di etica matrimoniale che dividono la società: più conosciute, l’aborto (oggi legalizzato, un’opzione/un diritto) e la contraccezione, cui la società ha specularmente ribaltato la terminologia e la realtà come eticamente ammissibile. Dibattute ovviamente quelle di bioetica. Le sofferenze, ov. le esperienze familiari che più fanno pensare, per come le si vive e vi si reagisce, per la contiguità al Divino. Le situazioni di s.f., rientrano nella quotidianità, discriminano l’essere individuale e familiare. Anche l’educare è fonte di sofferenza, ancorché “naturale” sofferenza del vivere e del crescere umano.

I cambiamenti generano esperienze nuove Le trasformazioni sociali interessano la generalità delle famiglie; sono i giovani a incidere nella loro fisionomia. In molti casi, i genitori hanno a che fare con problemi quotidiani che se, mal gestiti, possono ingrandirsi, degenerare e minare la serenità familiare, indiziati: Situazioni e stili familiari piuttosto complessi, in cui a problemi esplicitati se ne nascondono altri meni visibili. I comportamenti inadeguati dei figli, ingestibili sul piano educativo e disciplinare. Atteggiamenti di sfida, di trasgressione alle regole che spesso scaturiscono da relazioni permissive. La moderna comunicazione spesso inquinata dai Media. Le potenzialità genitoriali si correlano alla capacità di imparare dai propri errori e di attenersi alla responsabilità dei propri ruoli.

Educazione nella famiglia … educare alla famiglia .. In relazione appare fondamentale un progetto di .. Educazione nella famiglia … educare alla famiglia il primato della persona in famiglia è naturale, si sente amata e non funzionale a un disegno In famiglia si deve convivere nel rispetto di regole condivise, flessibili di fronte agli imprevisti e ai bisogni: una assunzione di responsabilità sociale Sintesi educativa: cardine fondamentale è la scoperta dell’amore, il rapporto che si instaura con l’educando; si basa su ascolto, parola, sacrificio, sostegno: Spirito di famiglia [adatto il Sistema Preventivo (don Bosco)]

Mediare sui ruoli dei protagonisti Ripensare la Famiglia = Mediare sui ruoli dei protagonisti Ripensare la famiglia, significa anche mediare sul ruolo dei coniugi nella specificità della loro singolarità e sulla loro reciproca capacità di costituire una comunità, di affiliarsi, di comunicare, di adottare modelli familiari e sociali, innovando quelle progettualità, vuoi nella funzione paterna, vuoi accentrate nella figura materna. Il ruolo di genitori, di ciascun coniuge, è collegato alla questione dell’educazione e della “formazione”, in quel substrato di principi e valori culturali che plasmano le personalità. Per la famiglia cristiana quella di coltivare e testimoniare i propri valori religiosi e morali ai quali è ispirata.

IL RUOLO GENITORIALE I coniugi, naturali educatori, devono assumere il compito di incoraggiare i figli a valorizzare le proprie risorse personali, risaltare il loro spirito di iniziativa, stimolarli alla riflessione, aiutarli in ogni loro azione ed attività creativa e, soprattutto, rappresentare loro i valori cristiani, della morale e della solidarietà, nonché il senso della disciplina. [La vera creatività sorge quando il ragazzo a degli ideali, aspira a una meta e, imparando dai grandi, si costruisce un suo metodo rigoroso]. Le figure di uomo-padre, donna-madre, sono garanti della continuità di un flusso di amore e di affetti, prospettano indirizzi familiari e sociali con “autorevolezza”, assumendo responsabilità e infondendo condivisioni. Le specifiche parti del singolo genitore attribuiscono valore aggiunto agli obiettivi familiari.

La GENITORIALITA’ La figura paterna è indispensabile per l’equilibrio coniugale, genitoriale e familiare, in essa si fonda il ruolo di indirizzo, di guida e sviluppo; con le sue prerogative “maschili” avvia i figli alla conoscenza della vita e del mondo, a vincere paure e acquisire sicurezza, stabilendo regole di condotta univoche. La figura della donna-madre, al di sopra delle sue stesse prerogative, con il suo amore primordiale e la sua iper-sensibilità è il collante del focolare domestico, la fonte prima dell’educazione dei figli, il centro delle relazioni familiari: essa genera, intuisce, assiste, indirizza, comunica, coinvolge, provvede. La donna esprime la propria diversità non rispetto all’uomo di per sé, ma come valore in sé, a “porre se stessa come un tutto” e ad “accogliere l’altro come un tutto”: la madre è maestra di possibilità, esempio essenziale per i figli. Educare i figli significa essere pervenuti ad una corretta educazione degli adulti, ad una puntuale formazione dei singoli genitori, che passa dalla progettazione esistenziale, la ricerca di senso e il significato dell’amore.

La Famiglia .. una Pastorale della Famiglia .. Una Proposta formativa * occasione per confrontarsi * opportunità per ripensare il nostro impegno pastorale formulare una propria dialettica pastorale ed uno specifico dibattito parrocchiale .. una Pastorale della Famiglia ..

Un progetto formativo … familiare La finalizzazione di un progetto da improntare ad una “educazione alla responsabilità”, che accompagna il singolo, la coppia, la famiglia lungo la via dell’auto-trascendenza e permette di vivere l’autenticità dell’amore, di condividere il dono di Dio. Gli aspetti da condividere: la dignità della persona, la sua natura spirituale, la sua capacità di confrontarsi, evolversi e crescere, la sua possibilità di fronteggiare e trascendere anche le situazioni difficili, tragiche. Ruoli e funzioni dei singoli –se ben distinti, equilibrati- interagiscono conferendo al gruppo il carattere d’insieme, di un sistema compatto e omogeneo, una famiglia ispirata ed equilibrata, ragionata ma non pragmatica, costruttiva e non imposta … amorevole Individuata la via da percorrere e il processo educativo/formativo da adottare è possibile riconoscere e selezionare le priorità, i comportamenti e gli atteggiamenti idonei per conseguire gli obiettivi ideali.

Giovanni Paolo II nel 20° Familiaris Consortio “Credere nella famiglia è costruire il futuro” Perché credere nella famiglia? “Dio crede nella famiglia, ha voluto collocare al centro del suo progetto la realtà dell’amore tra l’uomo e la donna.” In quale famiglia credere? Da conciliare “Accanto alla dimensione religiosa della famiglia, c’è anche una sua dimensione sociale”. E’ importante tutelare la F. fondata sul matrimonio “luogo di amore e di autentica solidarietà”, “atto che sancisce il reciproco impegno .. L’assunzione piena di responsabilità .. La titolarità di diritti e doveri ..” Chi deve credere nella famiglia? “..per guardare con fiducia con fiducia al futuro è necessario che tutti credano nella famiglia, assumendosi le responsabilità corrispondenti al proprio ruolo: i primi garanti ..i coniugi stessi..”. “Nella Familiaris consortio ebbe a dire: “F., diventa ciò che sei”. Oggi: “Care famiglie,..non vi scoraggiate e non sentitevi sole: il Signore crede in voi; la Chiesa cammina con voi; gli uomini di buona volonta guardano con fiducia a voi!”.

Dietro ogni storia d’amore c’è una “famiglia” con la quale confrontarsi, dalla quale attingere il “coraggio” e la “forza” di trasmettere gli essenziali “valori morali e religiosi”, costituenti i fondamentali “valori educativi / pedagogici”.

FAMIGLIA: Progetto Di tenerezza “come un padre prova tenerezza per i suoi figli, Così il Signore è tenero verso tutti” [Sal 103,13]

“Affido tutte le famiglie provate alla provvida mano di Dio e all’amorevole cura di MARIA, sublime modello di sposa e di Madre, che ben conobbe il soffrire e la fatica del seguire Cristo fin sotto la croce. Carissimi sposi, non lasciatevi mai vincere dallo sconforto: la grazia del sacramento vi sostiene e vi aiuta ad innalzare continuamente le braccia al cielo come Mosè (cfr. Es 17, 11-12). La Chiesa vi è vicina e vi aiuta con la sua preghiera soprattutto nei momenti di difficoltà”. ( Giovanni Paolo II )