STORIA, ECONOMIA, DIRITTO

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Transcript della presentazione:

STORIA, ECONOMIA, DIRITTO QUINTO MODULO IL GOVERNO

Cosa studieremo Forme di governo Come nasce, vive e muore un governo I poteri del governo I ministri ed i ministeri

FORME DI STATO E FORME DI GOVERNO Se si studiano i rapporti tra l’apparato statale e l’individuo si studia la FORMA DELLO STATO. Se si studia come si esercita il potere di governare, il potere esecutivo, si studia la FORMA DI GOVERNO.

Le FORME DI STATO lo Stato Assoluto (sudditi e non cittadini, il potere esecutivo, quello giudiziario e quello legislativo sono uniti), lo Stato liberale (si affermano alcuni diritti dei cittadini e potere esecutivo, giudiziario e legislativo sono separati), lo Stato Liberal democratico (tutti i cittadini hanno uguali diritti, c’è una Costituzione e il suffragio universale), lo Stato sociale (lo Stato interviene nell’economia e garantisce servizi indispensabili come istruzione, sanità, ecc.). Non analizziamo in questa sede né lo Stato Socialista, né lo Stato Fascista.

FORME DI GOVERNO (a) la MONARCHIA ASSOLUTA dell’ARABIA SAUDITA, dell’OMAN, del QATAR, ecc. (i tre poteri nelle mani di un sovrano), la MONARCHIA COSTITUZIONALE del LESOTHO, della CAMBOGIA, del PRINCIPATO DI MONACO (il re ha il potere esecutivo e può porre il veto a leggi approvate dal Parlamento), la MONARCHIA PARLAMENTARE di GRAN BRETAGNA, BELGIO, DANIMARCA, OLANDA, SPAGNA, ecc. (è una democrazia con i tre poteri divisi ed il re rappresenta l’unità della nazione),

Forme di governo (b) la REPUBBLICA PARLAMENTARE dell’ ITALIA, (al posto del re c’è un Presidente della Repubblica eletto), la REPUBBLICA PRESIDENZIALE degli USA (il capo dello Stato è eletto direttamente dal popolo; è insieme capo dello Stato e capo del Governo), la REPUBBLICA SEMIPRESIDENZIALE della FRANCIA (il presidente eletto dal popolo sceglie il capo del governo, il parlamento può levare la fiducia al capo del governo), la REPUBBLICA CON CANCELLIERE della GERMANIA (il Cancelliere, una specie di Primo Ministro, è nominato dal Presidente ed avere la maggioranza del Parlamento, il Parlamento può rifiutare o cambiare il Cancelliere solo se ha un candidato che abbia la maggioranza del Parlamento).

Il “programma di Governo” Cosa si intende con questa espressione? Governare significa fare scelte per far vivere meglio la collettività. Ciascun partito (o coalizione), prima delle elezioni, si rivolge ai cittadini e chiede di essere votato. Il “programma politico di governo” indica le scelte che una coalizione ritiene più importanti e che si impegna a realizzare in caso di vittoria E’ su questi “programmi” che i cittadini si orientano dando la propria preferenza all’una o all’altra coalizione o partito.

Come nasce un governo in Italia? Dopo le elezioni (1) Si tengono le elezioni politiche In base ai risultati delle elezioni il Presidente della Repubblica fa “le consultazioni”, chiama cioè a colloqui separati i dirigenti di tutti i partiti, gli ex presidenti della repubblica e i presidenti delle Camere ancora operanti. A questo punto dà l’incarico ad un esponente politico, che ha le maggiori probabilità di formare un governo ed ottenere la maggioranza in Parlamento. Questi accetta “con riserva” e fa la lista dei ministri. Una volta sciolta la riserva e scelti i ministri, il Presidente incaricato si presenta con tutti i ministri per il giuramento daL Presidente della repubblica. Dopo alcuni giorni il Governo si presenta alle due Camere per ricevere la fiducia dal Parlamento.

Esempi recenti: Come nasce un governo in Italia? (2) Nelle ultime legislature la prassi si è modificata perché con le elezioni si indicava, di fatto e non di diritto, il leader delle due coalizioni contrapposte. In teoria niente impedisce al capo dello stato di indicare un altro esponente E’ quello che è successo quando è caduto il primo governo di Berlusconi (dicembre 1994) e l’incarico è stato affidato, senza nuove elezioni, a Lamberto Dini che non era un leader di coalizione. E’ quello che è successo quando è caduto il primo governo Prodi (ottobre 1998) e l’incarico è stato affidato a Massimo D’Alema che non era il leader dell’Ulivo.

Come finisce un governo? (1) La crisi di governo può essere parlamentare o extraparlamentare. Nei primi 40 anni della nostra storia repubblicana la durata media di un governo era di circa un anno, contro i cinque di una normale legislatura. Molte di queste crisi erano extraparlamentari: uno dei partiti di governo usciva dalla coalizione, ed il governo, prima di essere sfiduciato da un voto in Parlamento dava le dimissioni. A quel punto il presidente della Repubblica vedeva se c’era un altro esponente politico che poteva ottenere la maggioranza in Parlamento. Se non era possibile indiceva nuove elezioni.

La “questione di fiducia” (a) Negli ultimi tempi le crisi sono per lo più parlamentari: un governo chiede il voto di fiducia. Se non l’ottiene il governo cade. Quando e quante volte un governo chiede la fiducia? Negli ultimi anni sia il centrodestra che il centrosinistra sono ricorsi al voto di fiducia sempre più spesso. Il governo può andare in minoranza su una legge o su un ordine del giorno, ma non può andare in minoranza, pena la decadenza, se “ha posto la fiducia”.

Perché si pone la “questione di fiducia” (b) Per le leggi più importanti come la finanziaria o per la politica estera Con la richiesta della fiducia il governo impedisce che vengano discussi gli emendamenti proposti da alleati ed opposizione Qualche studioso di politica ha suggerito che la “richiesta di fiducia” non sia un’operazione contro gli avversari ma contro i propri alleati. In effetti si dice ai propri alleati: “se votate contro questa legge che vuole il governo, si va tutti a casa”.

Quali poteri ha il governo? Ha il potere esecutivo, controlla la cosiddetta “stanza dei bottoni”. Guida, con la maggioranza del Parlamento, la linea politica del paese. E’ a capo del poderoso apparato dell’Amministrazione Pubblica. E’ al comando della Polizia e delle Forze Armate. Amministra le Finanze dello Stato. Sceglie i più alti funzionari pubblici.

Il potere di fare leggi Il Governo ha anche un potere legislativo: A) Iniziativa legislativa quando presenta i disegni di legge per l’approvazione del Parlamento B) Decreti legge in caso di necessità ed urgenza da convertire in legge entro 60 giorni C) Decreti legislativi su delega del Parlamento D) Emana regolamenti attuativi Ratifica trattati internazionali anche senza la convalida del Parlamento.

Quali poteri ha il Parlamento sul Governo? Il governo inizia ad operare solo quando ha ottenuto la fiducia Il governo presenta ogni anno il Bilancio Preventivo (quante imposte e quali spese) e il Parlamento può modificarlo, respingerlo o approvarlo. Il Parlamento controlla l’operato del Governo con interrogazioni, interpellanze, mozioni. Un governo non cade se va in minoranza o se una sua legge non passa. Un governo cade se viene approvata in una delle due Camere una mozione di sfiducia (mozione motivata e voto per appello nominale).

Mozione di fiducia e questione di fiducia Di solito un governo che sa di non avere più la maggioranza si scioglie prima di arrivare alla mozione di sfiducia. Fino ad oggi ci sono stati 60 governi, 48 dei quali si reggevano su coalizioni di partiti. Può bastare che si distacchi anche un solo partito che il governo non abbia più la maggioranza. Anche il Governo può porre la “questione di fiducia”. Se una legge è particolarmente importante il governo chiede la fiducia, dice cioè alla sua maggioranza: o votate a favore o il governo si dimette.

LE ELEZIONI DELL’APRILE 2006 (1) Il precedente governo di centrodestra ha modificato il sistema elettorale: si è passati da un sistema misto (maggioritario per il 75% dei seggi, proporzionale per il 25%) ad un SISTEMA PROPORZIONALE CORRETTO CON PREMIO DI MAGGIORANZA. Si vota normalmente col proporzionale, ma il partito (o la coalizione) che ottiene più voti ha un PREMIO DI MAGGIORANZA (PIU’ SEGGI DI QUANTO GLI SPETTANO). In questo modo avrà una maggioranza più stabile. SI CAPISCE COME FUNZIONA QUESTO SISTEMA, PRENDENDO IN ESAME IL CASO DELL’ATTUALE CAMERA DEI DEPUTATI IN ITALIA. Le ultime elezioni politiche le abbiamo fatte il 9 e il 10 aprile 2006.

LE ELEZIONI DELL’APRILE 2006 (2) ALLA CAMERA… l’Unione, che è lo schieramento di Centrosinistra, guidato da Romano Prodi, ha avuto 19.002.598 voti (49,81%), mentre la Casa delle Libertà, che è lo schieramento di Centrodestra, guidato da Silvio Berlusconi, ha avuto 18.977.483 voti (49,74%) LA DIFFERENZA E’ SOLO DELLO 0,07% In base alla nuova legge elettorale, con premio di maggioranza, approvata dal precedente governo di centrodestra, alla Camera… l’Unione ha 348 deputati (compresi 8 deputati votati all’estero)… mentre la Casa delle Libertà ha 281 deputati (compresi 4 deputati votati all’estero) . LA DIFFERENZA E’ BEN DI 57 DEPUTATI.

CAMERA DEI DEPUTATI SEGGI DEL CENTROSINISTRA Ulivo (DS e Margherita) 220 Rifondazione Comunista 41 La Rosa nel pugno 18 Comunisti italiani 16 Italia dei valori 16 Verdi 15 UDEUR 10 SVP 4 Aut. Lib. Democ. 1 TOTALE 341 SEGGI DEL CENTRODESTRA Forza Italia 137 Alleanza nazionale 71 UDC 39 Lega Nord 26 DC e nuovo PSI 4 TOTALE 277 CENTROSINISTRA 341 CENTRODESTRA 277 SEGGI DI ITALIANI ALL’ESTERO 12 TOTALE CAMERA 630 DEPUTATI

IL SENATO SEGGI DEL CENTROSINISTRA DEMOCRATICI DI SINISTRA 62 MARGHERITA 39 RIFONDAZIONE COMUNISTA 27 INSIEME CON L’UNIONE 11 ITALIA DEI VALORI 4 UNIONE S.V.P. 3 UDEUR 3 AUT.LIB.DEM. 1 S.V.P. 2 ULIVO 1 LISTA CONSUMATORI 1 TOTALE 154 SEGGI DEL CENTRODESTRA FORZA ITALIA 78 ALLEANZA NAZIONALE 41 UDC 21 LEGA NORD 13 CASA DELLE LIBERTA’ 2 TOTALE 155 Più 6 seggi di italiani all’estero (4 al centrosinistra 2 al centrodestra), più 7 senatori a vita. LA MAGGIORANZA AL SENATO DEL CENTROSINISTRA E’ PIUTTOSTO RIDOTTA.

Il governo di centrosinistra Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dà l’incarico di formare il governo a Romano Prodi. Il presidente del Consiglio dei Ministri è Romano Prodi e il suo Governo è formato da 26 ministri (di cui 6 donne). Il precedente governo era formato da 24 ministri (2 donne). 18 sono ministri con ministero vero e proprio, ingenti fondi, e bilancio ed 8 sono “senza portafoglio” sono cioè ministri “di indirizzo politico”, che non gestiscono un vero e proprio ministero.

I Ministeri dal 2006 (1) 1) AFFARI ESTERI: MASSIMO D’ALEMA (DS) 2) INTERNO: GIULIANO AMATO (area Prodi) 3) GIUSTIZIA: CLEMENTE MASTELLA (UDEUR) 4) ECONOMIA E FINANZE: TOMMASO PADOA SCHIOPPA (tecnico) 5) SVILUPPO ECONOMICO: PIERLUIGI BERSANI (DS) 6) UNIVERSITA’ E RICERCA: FABIO MUSSI (DS) 7) PUBBLICA ISTRUZIONE: BEPPE FIORONI (Margherita) 8) COMMERCIO INTERNAZIONALE: EMMA BONINO (Rosa nel Pugno) 9) LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE: CESARE DAMIANO (DS) 10) SOLIDARIETA’ SOCIALE: PAOLO FERRERO (Rifondazione Comunista) 11) DIFESA: ARTURO PARISI (Margherita) 12) POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI FORESTALI: PAOLO DE CASTRO (Democratici) 13) AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE: ALFONSO PECORARO SCANIO (Verdi) 14) INFRASTRUTTURE: ANTONIO DI PIETRO (Italia dei Valori) 15) TRASPORTI: ALESSANDRO BIANCHI (area Prodi) 16) SALUTE: LIVIA TURCO (DS) 17) BENI E ATTIVITA’ CULTURALI: FRANCESCO RUTELLI (Margherita) 18) COMUNICAZIONI: PAOLO GENTILONI (Margherita)

I Ministeri dal 2006 (2) Ministri senza portafoglio 19) Affari regionali e autonomie locali: LINDA LANZILLOTTA (DS) 20) Attuazione programma di governo: GIULIO SANTAGATA (Area Prodi) 21) Riforme e innovazioni nella Pubblica amministrazione: LUIGI NICOLAIS (DS) 22) Diritti e pari opportunità: BARBARA POLLASTRINI (DS) 23) Politiche europee: EMMA BONINO (Rosa nel Pugno) 24) Rapporti con il Parlamento e riforme istituzionali: VANNINO CHITI (DS) 25) Politiche per la famiglia: ROSY BINDI (Margherita) 26) Politiche giovanili e attività sportive: GIOVANNA MELANDRI (DS)

Ministro degli Esteri Massimo D’Alema Il Ministro degli Esteri cura i rapporti con gli altri stati, europei e non, con l’Organizzazione delle Nazioni Unite, con l’Unione Europea, con le organizzazioni internazionali, ecc. Scrive o modifica trattati e convenzioni internazionali. Segue le attività di cooperazione per lo sviluppo di altri paesi. Tutela i lavoratori italiani all’estero. Fanno parte del Ministero degli Esteri gli ambasciatori (rappresentano l’Italia presso un altro governo) e i consoli (tutelano gli italiani che si trovano in un altro paese).

Il Ministro dell’Interno Giuliano Amato Deve lavorare per garantire l’ordine e la sicurezza di tutti e quindi coordina le forze di polizia. Deve seguire anche le attività per la protezione civile (incendi, terremoti, alluvioni, ecc.). Deve garantire la tutela dei diritti civili compresi quelli delle minoranze religiose, linguistiche, ecc. Deve coordinare gli interventi in merito agli immigrati e a chi chiede asilo politico. Deve garantire il regolare svolgimento delle elezioni.

Il Ministro della Giustizia Clemente Mastella Il ministro della Giustizia o Guardasigilli si occupa delle funzioni amministrative dei tribunali e degli Istituti di pena. Deve cioè garantire l’organizzazione e il funzionamento della giustizia, dei tribunali di ogni livello. Il ministro non ha poteri sui giudici che dipendono solo dal Consiglio Superiore della Magistratura, ma può promuovere ispezioni e chiedere al Consiglio azioni disciplinari.

Il Ministro per l’Economia e le Finanze Tommaso Padoa Schioppa Attua le scelte del governo in economia, finanza e bilancio Programma gli investimenti pubblici Decide sul fisco e sul sistema dei tributi Decide sul patrimonio dello Stato (edifici e terreni posseduti dallo stato, demanio, ecc.) Interviene sulla gestione del Catasto e delle Dogane Decide interventi dello Stato per favorire lo sviluppo economico

Ministro per lo Sviluppo Economico Pier Luigi Bersani Questo ministero che si chiamava prima “per le attività produttive”, accorpa tutta una serie di funzioni in campi anche diversi tra loro: industrie artigianato energia commercio fiere e mercati prodotti agro-industriali turismo e industria alberghiera miniere, cave, torbiere, ecc. acque minerali e terme commercio con l’estero

Ministro per l’Università e la Ricerca Fabio Mussi Prima il ministero per l’ Università e la Ricerca comprendeva anche il settore dell’Istruzione (elementari, medie e superiori). Con l’attuale governo vi sono due ministeri separati. Il ministero è diviso in dipartimenti che intervengono nell’Università, nell’alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica (danza), nella Ricerca scientifica e tecnologica. Il ministero interviene anche in materia di diritto allo studio. Il Ministero ha anche una Direzione Generale per i processi di internazionalizzazione della ricerca scientifica e tecnologica.

Beppe Fioroni Ministro della Pubblica Istruzione L’aggettivo “pubblica” che era scomparso nel precedente governo del centrodestra torna con l’attuale governo di centrosinistra. Il ministero segue tutti gli ordini scolastici. Seleziona i docenti di ogni livello dell’insegnamento. Detta le regole per le scuole statali e non statali. Ha un dipartimento per l’Istruzione con cinque direzioni generali: Affari Internazionali, Istruzione Post secondaria, Ordinamenti scolastici, Personale della scuola, Studenti. Ha un dipartimento per la Programmazione con cinque direzioni generali: Comunicazione, Politica Finanziaria e di Bilancio, Risorse Umane, Sistemi informativi, Studi e programmazione

Emma Bonino Ministro del Commercio Internazionale Questo ministero raggruppa le funzioni dei precedenti ministeri del Commercio Estero e del dipartimento Politiche Comunitarie. Il ministero è diviso in tre direzioni generali: 1) Direzione per le Politiche di Internazionalizzazione (utilizzare fondi per rendere internazionali le imprese). 2) Direzione per la politica commerciale (tutelare gli interessi economici e commerciali nazionali). 3) Direzione per la Promozione degli scambi (far conoscere all’estero le produzioni nazionali). Vi è poi un Dipartimento per le Politiche Comunitarie (attuare gli impegni assunti dall’Italia nella Comunità Europea).

Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale Cesare Damiano E’ questo il ministero del cosiddetto “welfare state” (stato del benessere o stato sociale). Ha competenze in materia di prevenzione e riduzione delle condizioni di bisogno e di disagio delle persone e delle famiglie. Interviene nelle politiche del lavoro cercando di incrementare l’occupazione. Tutela il lavoro e garantisce che il sistema previdenziale sia adeguato ai bisogni dei cittadini.

Il Ministro della Solidarietà Sociale Paolo Ferrero Questo Ministero ha delle funzioni prima inserite nel Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Questo nuovo Ministero interviene in tre grandi settori: 1) politiche sociali 2) lavoratori extracomunitari 3) politiche antidroga

Il ministro della Difesa Arturo Parisi Si occupa della difesa e della sicurezza militare dello Stato. Segue la politica militare dello stato compresi interventi in stati esteri: intermediari tra forze ostili, mantenere o rafforzare la pace, addestrare forze di polizia di altri paesi, ecc. Segue la politica militare dello stato anche nelle alleanze internazionali. Coordina le diverse forze armate (esercito, marina, carabinieri, ecc.). Interviene in quelle attività industriali che hanno a che fare con l’esercito (munizioni, ottica di precisione, aeronautica, ecc.).

Il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali PAOLO DE CASTRO Il campo di intervento di questo ministero è molto vasto. La Direzione delle Politiche agricole interviene nel settore lattiero-caseario, nel settore del vino, dell’ortofrutta, del florovivaismo, dell’olio di oliva, dei prodotti zootecnici, dei Cereali, dello zucchero, del Tabacco, ecc. La Direzione della Trasformazione Agroalimentare e dei mercati interviene stabilendo regole di concorrenza, politiche agroalimentari, agroindustriali, negli Accordi di Filiera. La Direzione della Pesca marittima e dell’acquacoltura interviene per la conservazione delle risorse interne, progetta il piano triennale per la pesca, gestisce i Fondi Europei, ecc. Il Ministero impiega un Comando dei Carabinieri per le politiche agricole, interviene per la tutela dei consumatori, ha un Ispettorato Centrale di Repressioni Frodi. Dipende da questo ministero il CORPO FORESTALE DELLO STATO.

Il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ALFONSO PECORARO SCANIO Questo ministero ha organizzato i propri numerosi interventi attraverso due Direzioni. La Direzione per la Protezione della natura interviene per la protezione della flora e della fauna, delle Aree Naturali protette, per il monitoraggio delle biodiversità, contro l’inquinamento marino e terrestre, sui Beni demaniali e sui Parchi, per la protezione delle coste, ecc. La Direzione per la Qualità della vita interviene a tutela delle acque, per proteggere fiumi e laghi, per controllare il ciclo dei rifiuti, per le bonifiche e gli interventi di risanamento. Il ministero controlla anche due Agenzie nazionali l’ICRAM (Istituto Centrale per la ricerca applicata al Mare) e l’APAT (Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i servizi Tecnici).

Il Ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro Questo ministero nasce dalla divisione del precedente ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Le infrastrutture sono le reti, il sistema di arterie del “corpo nazione”. Sono le reti elettriche, le reti idrauliche, le strade. Dipende da questo ministero il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. A questo ministero sono affidate le politiche urbane e di edilizia abitativa. E’ questo, per esempio, il ministero che dovrebbe esprimere un parere sulla realizzazione del Ponte di Messina.

Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi Il Ministero dei Trasporti ha molte competenze in comune con il Ministero delle infrastrutture. Deve occuparsi di strade, autostrade, autotrasporti, ecc. Questo ministero deve occuparsi di trasporto terrestre, marittimo ed aereo. E’ questo, per esempio, il Ministero che segue patenti, punti, limiti di velocità, ecc. Dipende da questo ministero il Comando Generale delle Capitanerie di Porto.

Il Ministero della Salute Livia Turco Il ministro è coadiuvato nelle sue funzioni dal Consiglio Superiore di Sanità. Il Dipartimento dell’Innovazione interviene nel controllo dei farmaci e dei dispositivi medici, nella ricerca scientifica e tecnologica. Il Dipartimento per la Prevenzione e la Comunicazione interviene nella prevenzione sanitaria, nella sanità veterinaria, nella sicurezza degli alimenti e della nutrizione. Dal ministro dipende il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute.

Il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Francesco Rutelli Vi è un dipartimento dedicato ai Beni Culturali e Paesaggistici che tutela Architetture, Beni Paesaggistici, il Patrimonio storico, artistico ed Etnoantropologico. Tutela anche i Beni archeologici e l’arte e l’architettura contemporanea. Vi è un dipartimento per i Beni Archivistici e Librari che tutela Archivi storici, beni librari e Istituti culturali. Vi è poi un dipartimento per il Cinema, lo spettacolo dal vivo e lo sport. Il Ministero decentra le sue attività con tutta una serie di organi periferici: le Soprintendenze ai Beni Architettonici, le Soprintendenze per il patrimonio storico, le Soprintendenze ai beni archeologici, gli Archivi di Stato, le Biblioteche statali e i Musei dello Stato.

Il Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni E’ un ministero i cui compiti si sono allargati con il progresso delle comunicazioni. Oggi segue il sistema postale, le telecomunicazioni, l’editoria, le produzioni multimediali, le applicazioni informatiche e telematiche, la radiodiffusione sonora (dalla RAI alle radio private), il sistema delle televisioni (dalla RAI-TV alle televisioni private). Questo ministero segue anche il commercio elettronico, lo scambio di prodotti in internet, ecc. E’ questo il ministero che dovrà affrontare la difficile situazione del sistema televisivo, diviso tra i due monopoli: la RAI e MEDIASET.