La storia per noi PRIMO MODULO STORIA CONTEMPORANEA

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Transcript della presentazione:

La storia per noi PRIMO MODULO STORIA CONTEMPORANEA

parleremo di… 1. 1946: Repubblica o Monarchia 2. Il Parlamento 3. Il Governo 4. La Magistratura 5. Le autonomie locali 6. Monarchie e Repubbliche 7. Il Presidente della Repubblica

L’Italia è una repubblica parlamentare è una democrazia L’Italia è una repubblica parlamentare è una democrazia... Fermiamoci un attimo! Proviamo a capire parola per parola. ITALIA: l’Italia è nazione da soli 145 anni. Prima del 1861 eravamo un gruppo di piccoli stati REPUBBLICA: non c’è il re, c’è un Presidente della Repubblica. L’Italia ha avuto la monarchia dal 1861 al 1946, insomma siamo stati in una monarchia per 85 anni e viviamo in una una repubblica da soli 60 anni. PARLAMENTARE: abbiamo un Parlamento, formato da due Camere, la Camera dei Deputati e il Senato. Una Legislatura dovrebbe durare cinque anni. DEMOCRAZIA: gli italiani votano scegliendo partiti, gruppi politici, alleanze di partito. In base ai voti ricevuti una maggioranza può formare un governo. La minoranza controlla, critica, fa proposte di legge, cerca di ottenere una maggioranza diversa alla Camera o al Senato.

Repubblica o Monarchia Repubblica o Monarchia? Il re Vittorio Emanuele III, troppo compromesso con la dittatura fascista, abdica a favore del figlio Umberto. Al referendum tra MONARCHIA e REPUBBLICA del giugno 1946 gli italiani scelgono REPUBBLICA (12.718.641 per la repubblica, 10.718.502 per la monarchia). La REPUBBLICA vince per poco più di 2 milioni di voti. Nella foto Umberto saluta il picchetto d’onore e il 13 giugno 1946 lascia il Quirinale.

E i Savoia? (PRIMA APPENDICE) Vittorio Emanuele III, appena abdicato in favore del figlio Umberto va in esilio in Egitto con l’ex regina Elena. Umberto di Savoia, re di maggio, re per un mese, dopo il referendum del 1946 va in esilio in Portogallo con la moglie Maria José del Belgio, le tre figlie Maria Pia, Maria Gabriella, Maria Beatrice e il figlio Vittorio Emanuele. Umberto morirà nel 1983. L’ex regina Maria José del Belgio lascia il marito ed abita in Svizzera, seguita poi dalle figlie Gabriella e Beatrice. Vittorio Emanuele (sarebbe il QUARTO) negli anni ’70 è stato coinvolto in un’indagine della Procura di Venezia per traffico internazionale d’armi, nel 1978 ha sparato a caso contro turisti italiani che facevano confusione nel piccolo porto dell’isola di Cavallo in Corsica ed ha ucciso un ragazzo tedesco che non c’entrava con la lite e dormiva nella cabina di un’altra barca. Con una legge del 2002 ai Savoia è concesso rientrare in Italia, scelta che attuano nel 2003. Nell’estate del 2006 Vittorio Emanuele di Savoia è stato coinvolto in un caso di corruzione è finito in prigione per alcuni giorni e sue telefonate molto volgari (donne, sardi, giudici, ecc.) sono finite sulla stampa. Il figlio Emanuele Filiberto è quel giovane che vediamo ogni tanto in qualche programma televisivo e che ha fatto la pubblicità per una nota marca di olive verdi.

I presidenti della Repubblica dal 1946 ad oggi (1) 1. ENRICO DE NICOLA (1877-1959) è presidente dal 1° luglio 1946 al 12 maggio del 1948: avvocato, liberale, monarchico, mediò tra le autorità d’occupazione anglo-americane e i Savoia. 2. LUIGI EINAUDI (1864-1961) è presidente dal 12 maggio 1948 all’11 maggio 1955: grande economista, liberale, professore universitario, ex direttore della Banca d’Italia. 3. GIOVANNI GRONCHI (1887-1978) è presidente dall’11 maggio 1955 all’11 maggio 1962: tra i fondatori del Partito Popolare (poi DC), ministro dell’industria, inaugura le Olimpiadi Invernali del 1956 a Cortina d’Ampezzo e le XVII Olimpiadi di Roma nel 1960. 4. ANTONIO SEGNI (1891-1972) è presidente dall’11 maggio 1962 al 6 dicembre 1964: tra i fondatori della Democrazia Cristiana, fu coinvolto nelle indagini sul progettato colpo di Stato del generale De Lorenzo (1964), in seguito a grave malattia, dette le dimissioni e fu sostituito dal Presidente del Senato, Cesare Merzagora. 5. GIUSEPPE SARAGAT (1898-1988) è presidente dal 29 dicembre 1964 al 29 dicembre 1971: socialista moderato, più volte ministro, sarà favorevole al primo centrosinistra con il PCI all’opposizione.

I presidenti della Repubblica dal 1946 ad oggi (2) 6. GIOVANNI LEONE (1908-2001) è presidente dal 29 dicembre 1971 al 15 giugno 1978): ex presidente della Camera, due volte primo ministro, viene eletto col voto determinante del Movimento Sociale Italiano. E’ costretto a dimettersi 6 mesi prima della fine del mandato perché posto sotto accusa dal PCI (scandalo Lockheed, illeciti nell’acquisto di aerei statunitensi). Recentemente le accuse sono state ridimensionate anche da parte degli ex-comunisti. 7. ALESSANDRO PERTINI (1896-1990) è presidente dal 9 luglio 1978 al 29 giugno 1985): socialista, in carcere e in esilio durante la dittatura di Mussolini per il suo antifascismo, protagonista della Resistenza, deputato alla Camera in varie legislature, come presidente darà l’incarico di formare il governo al primo socialista che diventa Presidente del Consiglio dei Ministri, Bettino Craxi. E’ stato forse il più popolare tra i presidenti della Repubblica Italiana.

I presidenti della Repubblica dal 1946 ad oggi (3) 8. FRANCESCO COSSIGA (1928 -) è presidente dal 3 luglio 1985 al 28 aprile 1992): democristiano, più volte ministro, professore di Diritto Costituzionale è una figura molto controversa. Dovette gestire come ministro degli interni il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro: nel comitato di crisi pose molti uomini della loggia massonica P2. Dal 1989 in poi fece numerosi interventi mediatici contro le istituzioni (il presidente picconatore), riconobbe di aver partecipato all’organizzazione segreta GLADIO, attaccò palesemente numerosi giudici. Quando nel cadde il primo governo Prodi appoggiò un governo guidato dall’ex comunista Massimo D’Alema. Ha più volte annunciato di voler dare le dimissioni da senatore a vita, ma senza alcun seguito concreto. 9. OSCAR LUIGI SCALFARO (1918 -) è presidente dal 28 maggio 1992 al 15 maggio 1999: ex ministro, ex presidente della Camera, democristiano, magistrato, tra i più giovani eletti alla Costituente, non nominerà alcun senatore a vita. Ha gestito il difficile passaggio dal primo governo Berlusconi al governo di tecnici guidato da Lamberto Dini. 10. CARLO AZEGLIO CIAMPI (1920 -) è presidente dal 18 maggio 1999 al 15 maggio 2006): indipendente, ex primo ministro, ex governatore della Banca d’Italia. Eletto alla prima elezione ha avuto un buon consenso popolare.

Il Presidente della Repubblica Italiana oggi 11. GIORGIO NAPOLITANO (1925 -) è presidente dal 15 maggio 2006. Ex presidente della Camera ed ex ministro è il primo uomo politico proveniente dal PCI che diventa presidente della Repubblica. Esponente della linea moderata e riformista del PCI, assumerà molti incarichi di prestigio in Europa, è eletto presidente alla quarta votazione con 543 voti su 990.

Il Quirinale, sede del presidente della repubblica

2. Il Parlamento: deputati e senatori (1) Il Parlamento è formato da due Assemblee di cittadini eletti alle elezioni politiche: CAMERA e SENATO. Quando votiamo alle Elezioni Politiche eleggiamo una Camera dei Deputati e un Senato. Questa è una LEGISLATURA che dovrebbe rimanere in carica per 5 ANNI. La Camera dei Deputati svolge i propri lavori a Palazzo Montecitorio ed è composta da 630 deputati. Il Senato svolge i propri lavori a Palazzo Madama ed è composto da 322 senatori. I senatori eletti sono 315 e a loro si aggiungono sette senatori a vita: gli ex presidenti della repubblica COSSIGA, SCALFARO, CIAMPI. Sono senatori a vita, nominati da Presidenti della Repubblica per meriti in campo scientifico, artistico, economico e sociale: GIULIO ANDREOTTI, EMILIO COLOMBO, RITA LEVI-MONTALCINI, SERGIO PININFARINA.

2. Il Parlamento: deputati e senatori (2) Il Parlamento ha la funzione prioritaria di approvare le leggi che definiscono le regole di funzionamento dello Stato e di comportamento degli individui nella vita sociale (potere legislativo). Di norma un deputato e un senatore rimane in carica per 5 anni e può essere rieletto. Può capitare ed è già successo che per vari motivi un Parlamento possa essere sciolto in anticipo. Come ogni assemblea le due Camere hanno un presidente. Fausto Bertinotti è il presidente della Camera dei Deputati, Franco Marini è il presidente del Senato. I presidenti sono eletti con voto segreto da ciascuna Camera a cui appartengono.

Quali poteri ha il Parlamento sul Governo? (SECONDA APPENDICE) Il governo inizia ad operare solo quando ha ottenuto la fiducia (maggioranza dei voti) alla Camera e al Senato. Il governo presenta ogni anno il Bilancio Preventivo (quante imposte e quali spese) e il Parlamento può modificarlo, respingerlo o approvarlo. Il Parlamento e in modo particolare i membri dell’opposizione presentano interrogazioni, interpellanze, mozioni. Un governo non cade se va in minoranza o se una sua legge non passa. Un governo cade se viene approvata in una delle due Camere una mozione di sfiducia (mozione motivata e voto per appello nominale). Di solito un governo che sa di non avere più la maggioranza si scioglie prima di arrivare alla mozione di sfiducia. Fino ad oggi ci sono stati 60 governi, 48 dei quali si reggevano su coalizioni di partiti. Può bastare che si distacchi anche un solo partito che il governo non abbia più la maggioranza. Anche il Governo può porre la “questione di fiducia”. Se una legge è particolarmente importante il governo chiede la fiducia, dice cioè alla sua maggioranza: o votate a favore o il governo si dimette.

Palazzo Montecitorio Quando nel 1870 il Parlamento viene spostato a Roma, per ospitare la CAMERA DEI DEPUTATI si sceglie questo Palazzo, progettato dal Bernini su commissione di papa Innocenzo X (1644-1655). Un grande Emiciclo ospita l’assemblea dei deputati e molte riprese televisive vengono dal Salone del Transatlantico (illuminato con plafoniere tipiche nei transatlantici di fine ‘800).

Qualche informazione in più sull’attuale (2006) Camera (TERZA APPENDICE) I deputati sono 630, gli uomini sono 522 (83%), le donne (17%). I deputati laureati sono 425 (67%), i diplomati sono 194 (31%), quelli che hanno solo la licenza della scuola media sono 11 (2%). Come si differenziano i diversi gruppi per la presenza femminile al loro interno? Si va dal Rifondazione Comunista (29%), ai Verdi (25%), all’Ulivo (21%), a Forza Italia (18%), ecc. Il minor numero di deputati donne è nell’UDEUR (7%), UDC (7,6%), Democrazia Cristiana-Partito Socialista (0%). I GRUPPI ALLA CAMERA: ULIVO 218 FORZA ITALIA 134 ALLEANZA NAZIONALE 72 RIFONDAZIONE COMUNISTA 41 UDC 39 LEGA NORD 23 ITALIA DEI VALORI 20 LA ROSA NEL PUGNO 18 COMUNISTI ITALIANI 16 VERDI 16 UDEUR 14 DC-PSI 6 TRE GRUPPI MISTI 13

Palazzo Madama, sede del Senato Molti giornalisti, invece di dire o scrivere “Senato”, “Camera”, ecc. usano i nomi dei palazzi sedi delle diverse istituzioni. Il nome “Palazzo Madama” deriva dal fatto che “Madama” Margherita d’Austria (1522-1586), figlia naturale dell’imperatore Carlo V, ereditò il palazzo dal marito Alessandro de’ Medici, figlio naturale di papa Clemente VII. Il Palazzo fu poi sede della Polizia Pontificia e nella metà dell’800 fu molto popolare perché nella Loggia esterna si estraevano i numeri del Lotto. Quando nacque il regno di Italia fu sede del SENATO.

Qualche informazione in più sull’attuale Senato (QUARTA APPENDICE) Su 329 senatori 285 sono uomini (87%) e 44 sono donne (13%) L’età media degli uomini è intorno ai 58 anni, l’età media delle donne è intorno ai 55 anni. Al Senato vi sono 48 impiegati dirigenti, 45 avvocati, 38 professori universitari, 33 giornalisti, 32 imprenditori, 26 insegnanti, 24 pubblicisti, 20 impiegati, 18 consulenti, 17 funzionari di partito, 14 medici, 12 ingegneri, 10 magistrati, 7 sindacalisti, 6 commercialisti, 5 industriali, 5 ricercatori, 3 amministratori locali, 3 architetti, 3 commercianti, 3 operai, 2 casalinghe, 1 editore, 1 lavoratore autonomo, 1 militare di carriera, 1 notaio. In questo Senato dove la maggioranza di centrosinistra ha pochi voti in più, diventa importante il voto dei SENATORI A VITA.

3. Il governo Altro organo fondamentale dello Stato è il Governo o Consiglio dei Ministri, formato da un numero più ristretto di persone. Il Governo deve prendere le decisioni dalle quali dipende il funzionamento dello Stato (il potere esecutivo). Il governo attuale è in carica dal 17 maggio 2006, è guidato Romano Prodi, presidente del consiglio dei ministri. L’attuale governo di centrosinistra ha 26 ministri dei quali 18 sono ministri con ministero vero e proprio, ingenti fondi, e bilancio ed 8 sono “senza portafoglio” sono cioè ministri “di indirizzo politico”, che non gestiscono un vero e proprio ministero.

I Ministeri dal 2006 (1) 1) AFFARI ESTERI: MASSIMO D’ALEMA 2) INTERNO: GIULIANO AMATO 3) GIUSTIZIA: CLEMENTE MASTELLA 4) ECONOMIA E FINANZE: TOMMASO PADOA SCHIOPPA 5) SVILUPPO ECONOMICO: PIERLUIGI BERSANI 6) UNIVERSITA’ E RICERCA: FABIO MUSSI 7) PUBBLICA ISTRUZIONE: GIUSEPPE FIORONI 8) COMMERCIO INTERNAZIONALE: EMMA BONINO 9) LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE: CESARE DAMIANO 10) SOLIDARIETA’ SOCIALE: PAOLO FERRERO 11) DIFESA: ARTURO PARISI 12) POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI FORESTALI: PAOLO DE CASTRO 13) AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE: ALFONSO PECORARO SCANIO 14) INFRASTRUTTURE: ANTONIO DI PIETRO 15) TRASPORTI: ALESSANDRO BIANCHI 16) SALUTE: LIVIA TURCO 17) BENI E ATTIVITA’ CULTURALI: FRANCESCO RUTELLI 18) COMUNICAZIONI: PAOLO GENTILONI

I Ministeri dal 2006 (2) Ministri senza portafoglio 19) Affari regionali e autonomie locali: LINDA LANZILLOTTA 20) Attuazione programma di governo: GIULIO SANTAGATA 21) Riforme e innovazioni nella Pubblica amministrazione: LUIGI NICOLAIS 22) Diritti e pari opportunità: BARBARA POLLASTRINI 23) Politiche europee: EMMA BONINO 24) Rapporti con il Parlamento e riforme istituzionali: VANNINO CHITI 25) Politiche per la famiglia: ROSY BINDI 26) Politiche giovanili e attività sportive: GIOVANNA MELANDRI

Quali poteri ha il governo? (QUINTA APPENDICE) Ha il potere esecutivo, controlla la cosiddetta “stanza dei bottoni”. Guida, con la maggioranza del Parlamento, la linea politica del paese. E’ a capo del poderoso apparato dell’Amministrazione Pubblica. E’ al comando della Polizia e delle Forze Armate. Amministra le Finanze dello Stato. Sceglie i più alti funzionari pubblici. Emana regolamenti, presenta disegni di legge e decreti che hanno forza di legge (devono però essere approvati dal Parlamento entro 60 giorni). Ratifica trattati internazionali anche senza la convalida del Parlamento. Il governo deve però agire nel rispetto delle leggi approvate dal Parlamento.

4. La Magistratura (1) Altro organo fondamentale dello Stato è la Magistratura, formata dall’insieme dei Giudici. La funzione principale della Magistratura è quella di giudicare (potere giudiziario) e punire chi non rispetta le leggi o tiene comportamenti che danneggino i diritti e gli interessi di altre persone. Ai giudici deve rivolgersi, per esempio, chi è stato derubato, percosso, rapinato, ingiustamente licenziato, ecc. Un giudice guida lo svolgimento di un PROCESSO, si accerta e valuta se i comportamenti e i fatti siano stati contrari alle leggi ed infine pronuncia una SENTENZA con cui si applica la SANZIONE. La sanzione può essere un pagamento di una somma di denaro, una riassunzione al lavoro, una detenzione in carcere. Il funzionamento della magistratura è articolato e complesso. In questa sede se ne delineano solo gli aspetti generali. Della Magistratura non tratteremo nelle altre lezioni.

4. La Magistratura (2) La Magistratura deve essere autonoma e indipendente dal potere politico, dal Governo, dai Partiti. La magistratura ha un organo di autogoverno, il CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA. I Magistrati sono assunti per concorso, all’interno della Magistratura non vi sono gradi gerarchici, i magistrati sono inamovibili. Per eliminare il più possibile gli errori giudiziari vi sono tre gradi di giudizio: 1) Giudice di Pace, Tribunale, Corte d’Assise, 2) il giudice di secondo grado o di Appello, 3) la Corte di Cassazione.

5. Le Autonomie locali L’Italia, come molti altri paesi europei e non, non è governata solo dal Consiglio dei Ministri. Molte funzioni importanti sono affidate ai poteri locali e le leggi sono applicate nelle diverse zone, piccole (Comuni) o grandi (Regioni). Tra questi: i Sindaci e i Consigli Comunali di circa 8.000 Comuni; i Presidenti, le Giunte e i Consigli della 103 Province italiane; i Presidenti, le Giunte e i Consigli delle 20 regioni in cui è divisa l’Italia.

6. Monarchie e Repubbliche In Europa e nel mondo vi sono diversi tipi di monarchie. Esiste ancora ma monarchia assoluta (sciolta da ogni vincolo e controllo) come nel Regno dell’ ARABIA SAUDITA, dove non esistono elezioni politiche nazionali e il re Fahd ibn Abdul Aziz sceglie i suoi ministri, non esistono i partiti, le leggi dello stato seguono la legge islamica, si praticano pene corporali. Esiste invece una monarchia parlamentare come in OLANDA: la regina Beatrice dei Paesi Bassi ha un ruolo solo rappresentativo, il potere esecutivo è nelle mani del Primo Ministro Jan Peter Balkenende. I PAESI BASSI hanno un parlamento bicamerale con nove partiti e la società è caratterizzata da una legislazione particolarmente innovativa per quanto riguarda consumo di stupefacenti, prostituzione, aborto, matrimonio omosessuale, eutanasia, ecc. Nel mondo vi sono diversi tipi di repubblica. Prendiamo come esempio positivo l’ITALIA che è una Repubblica Parlamentare, ha numerosi partiti politici, un Parlamento bicamerale, frequenti e diversi modi di votare e sempre a suffragio universale, ecc. Esistono poi altri tipi di Repubblica (Presidenziale, Semipresidenziale, Cancellierato) compresa la forma di repubblica non-democratica. La BIRMANIA o MYANMAR (nel sud della Penisola Indocinese) è da 1988 un paese sottoposto al potere dei militari. Le ultime elezioni si sono tenute nel 1990 ma i militari le hanno annullate. Molti dei partiti sgraditi ai militari sono “fuorilegge”. Sia il primo ministro, Soe Win, sia il presidente della Repubblica, Than Shwe, sono generali che legittimano i loro larghi poteri solo con la forza dell’esercito.

7. Quali poteri ha il Presidente della Repubblica? (1) Non può fare leggi (potere legislativo), non può emettere sentenze (potere giudiziario), non può governare (potere esecutivo). E’ Capo dello Stato in quanto “rappresenta” la nazione, è come un re in una monarchia parlamentare. E’ eletto da Camera e Senato uniti insieme, dura in carica sette anni. Può sciogliere le Camere quando non vi sia più una maggioranza in grado di governare. Indice le elezioni, indice il Referendum. Può sospendere una legge rinviandola alle Camere, motivando il suo dissenso (se le Camere la confermano deve firmarla). Può inviare un messaggio alle Camere richiamando l’attenzione del Parlamento su problemi non risolti.

7. Quali poteri ha il Presidente della Repubblica? (2) Sceglie la persona a cui affidare l’incarico di formare il governo. Nelle ultime due legislature la persona era il leader dello schieramento vincente alle elezioni. Può nominare cinque senatori a vita. Presiede il CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA (organo composto da Magistrati che sovraintende all’organizzazione della giustizia). Nomina cinque giudici della Corte Costituzionale Vi sono poi tutta una serie di atti formali ed atti dovuti tra i quali la nomina dei ministri (già scelti dal Presidente del Consiglio dei ministri), il potere di concedere la grazia, ecc. Il Presidente dichiara lo stato di guerra dopo una decisione in tal senso delle Camere.

Il Presidente della Repubblica Qualunque cittadino italiano, uomo o donna, che abbia compiuto 50 anni e che goda dei diritti civili e politici, può essere eletto Presidente. L’elezione avviene a Camere riunite integrate dalla presenza di tre rappresentanti per regione (Val d’Aosta solo uno). Si vota a scrutinio segreto. Nelle prime tre elezioni si è eletti solo se si hanno due terzi dei voti. Nelle elezioni seguenti basta la maggioranza assoluta. Non sono previste campagne elettorali. I partiti si consultano tra loro perché il Presidente deve rappresentare tutti gli italiani, tutto il Parlamento, maggioranza ed opposizione. Il presidente Leone (in carica dal 1971 al 1977) fu eletto dopo ben 23 votazioni. Il Presidente Ciampi fu eletto alla prima votazione. Al termine del suo mandato può essere anche rieletto, ma finora non è mai successo. Non esiste un vice-Presidente, in caso di malattia o impedimento le funzioni del Presidente sono svolte dal Presidente del Senato.