TESTO UNICO DELLE NORME IN MATERIA INDUSTRIALE, ARTIGIANA E DEI SERVIZI ALLA PRODUZIONE L.R. 28 ottobre 2003, n. 20.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Pregnana Milanese Assessorato alle Risorse Economiche
Advertisements

LAssessore al Bilancio, Finanze e Patrimonio 1. Il Bilancio di Previsione Esercizio Finanziario 2009 per il cittadino Fabriano, 20 marzo 2009 Oratorio.
TAV.1 Foto n.1 Foto n.2 SCALINATA DI ACCESSO ALL’EREMO DI SANTA CATERINA DEL SASSO DALLA CORTE DELLE CASCINE DEL QUIQUIO Foto n.3 Foto n.4.
Paolo Pipere Servizio Territorio, Ambiente e Cultura CCIAA di Milano
/ fax
1 Pregnana Milanese Assessorato alle Risorse Economiche Bilancio Preventivo P R O P O S T A.
Normative in materia di impianti geotermici a bassa entalpia
Azioni Strutturali Politica regionale Organizzazione di partenariati Una politica di coesione più decentrata Negli Stati membri : – una definizione.
Azioni Strutturali Politica regionale Rafforzare la concentrazione Obiettivi7 3 Iniziative comunitarie13 4 % della popolazione.
2° PROJECT CONSULTATION BOARD ITALIA Firenze 11 luglio 2013.
1 DECRETO LEGISLATIVO 626/94 19 SETTEMBRE 1994 MODIFICHE ED INTEGRAZIONI DECRETO LEGISLATIVO 242/96 19 MARZO 1996 CORSO DI FORMAZIONE ED INFORMAZIONE IN.
per un’agricoltura sostenibile
Frontespizio Economia Monetaria Anno Accademico
1 la competenza alfabetica della popolazione italiana CEDE distribuzione percentuale per livelli.
1 Tavolo del Patto per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva Il ricorso agli ammortizzatori sociali nei territori colpiti dagli eventi sismici.
DISEGNO TECNICO INDUSTRIALE
1 La fonte regionale il ruolo di Giunta e Consiglio.
Dipartimento di Ricerca Sociale - Università del Piemonte Orientale 1 Castelli Aperti giugno 2005 Castello di Camino (AL) IL PUBBLICO DI CASTELLI.
La gestione delle controversie interne relatore: Silvio Beorchia.
PROGRAMMI DI COOPERAZIONE TERRITORIALE I controlli di primo livello in azione Un caso pratico Programma Interreg IV C Progetto B3 Regions Regione Piemonte.
Comitato di Sorveglianza maggio 2009 Antonio Colombo Servizio programmazione comunitaria.
CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI BRESCIA - UFFICIO STUDI 10 MAGGIO 2004.
Ufficio Studi UNIONCAMERE TOSCANA 1 Presentazione di Riccardo Perugi Ufficio Studi UNIONCAMERE TOSCANA Firenze, 19 dicembre 2000.
1. 2 CAMERA DI COMMERCIO PESARO E URBINO Elaborazione Servizio Statistica Fonti: ISTAT – Unioncamere – Tagliacarne – Infocamerere – Regione Marche – Comune.
Regional Policy EUROPEAN COMMISSION 1 Bruxelles, 15 maggio 2006 INCONTRO DEGLI STUDENTI DELLUNIVERSITA POLITECNICA DELLE MARCHE CON LE ISTITUZIONI EUROPEE.
1 © Paolo Ferrario: riproduzione riservata solo ai partecipanti ai corsi di formazione Prof. Paolo Ferrario Università
Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale - Universita di Pavia 1 Scritte scritte scritte scritte scritte scritte scritte Scritte scritte Titolo.
FORUM PROVINCIALE DEL TERZO SETTORE Le funzioni dellEnte Provincia Prato 24 maggio 2011.
UNIONE GIOVANI DOTTORI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI DI BARI E TRANI LA REVISIONE LEGALE NEL D.LGS Lucidi a cura del Prof R Bauer.
1 LE LINEE STRATEGICHE DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLE MARCHE Lorenzo Bisogni Ancona, 2 marzo 2007 SERVIZIO AGRICOLTURA FORESTAZIONE E.
SEMINARIO RESIDENZIALE DIRETTORI Fondo Unico, decentramento e politica industriale regionale Sanremo, 7 novembre 2008.
Tavolo di concertazione INTERREG IIIA Italia-Slovenia U.P. Cooperazione transfrontaliera Venezia, 29 novembre 2006.
19 Lezione 21/5/04 Composizione dell'immagine 1 COMPOSIZIONE DELLIMMAGINE.
Pagina 1 CONFINDUSTRIA SIRACUSA Gli sconti tariffari INAIL per Prevenzione Siracusa 18 Gennaio 2012 Relatore: Dott. Dario DAmico (CONTARP – INAIL SICILIA)
2 3 4 RISERVATEZZA INTEGRITA DISPONIBILITA 5 6.
Melfi, 1 aprile 2011 – MediaShow 1 Social Network: possibilità di uso consapevole nella didattica Uso, consapevolezza, opportunità, proposte Caterina Policaro.
Osservatorio legislativo interregionale Giurisprudenza costituzionale
1ROL - Richieste On Line Ente pubblico 5ROL - Richieste On Line.
1 Negozi Nuove idee realizzate per. 2 Negozi 3 4.
Scheda Ente Ente Privato Ente Pubblico. 2ROL - Richieste On Line.
1 SOSTEGNO PSICOLOGICO SCUOLE DELLAQUILA. 2 Aiuto ai docenti in qualità di persone. L obiettivo è quello di sostenere e contenere lo stato emotivo personale.
1 Guida per linsegnamento nei corsi per il conseguimento del CERTIFICATO DI IDONEITÀ ALLA GUIDA DEL CICLOMOTORE.
Bando Arti Sceniche. Per poter procedere è indispensabile aprire il testo del Bando 2ROL - Richieste On Line.
1 Questionario di soddisfazione ATA - a. sc. 2008/09 Il questionario è stato somministrato nel mese di aprile Sono stati restituiti 29 questionari.
1 secondo forum pubblico con la cittadinanza F a b r i a n o 30 _settembre_ 2006 L E I D E E P E R I L T E R R I T O R I.
1101 = x 10 x 10 x x 10 x = CORRISPONDENZE
Esperto di E-government dello sviluppo locale (A.A. 2003/2004) Università di Pisa, Facoltà di scienze politiche 14 dicembre 2004 L'amministrazione elettronica.
1 Politiche di Coesione Linee guida della strategia comunitaria Competitività e Occupazione REGIONE UMBRIA Servizio Programmazione strategica.
Bando di Residenza Cap Scheda ENTE 3ROL - Richieste On Line.
1 Guida per linsegnamento nei corsi per il conseguimento del CERTIFICATO DI IDONEITÀ ALLA GUIDA DEL CICLOMOTORE.
POR FESR FVG OBIETTIVO COMPETITIVITA REGIONALE E OCCUPAZIONE Programma operativo regionale FESR Relazioni internazionali e comunitarie.
Dal contratto di rete di imprese alla rete soggetto
Bando Pittori e Scultori in Piemonte alla metà del ‘700
Bando Beni in comune. 2ROL - Richieste On Line 3.
Verso l’Intesa Programmatica d’Area Comelico-Sappada Linee-guida del documento programmatico d’area
Dove siamo L’ Italia: una crisi nella crisi Vladimiro Giacché (presidente Centro Europa Ricerche) 20 giugno 2014.
lun mar mer gio ven SAB DOM FEBBRAIO.
Promozione del sistema integrato di servizi sociali e sociosanitari
IL GIOCO DEL PORTIERE CASISTICA. Caso n. 1 Il portiere nella seguente azione NON commette infrazioni.
1 LE FONTI FINANZIARIE La fonte comunitaria La fonte nazionale La fonte regionale.
TESTO UNICO DELLE NORME IN MATERIA INDUSTRIALE ARTIGIANA E DEI SERVIZI ALLA PRODUZIONE DISPOSIZIONI ANNUALI DI ATTUAZIONE Anno 2006 L. R. 20/2003 (BUR.
1 Gli strumenti previsti dal DocUP Obiettivo n
La riforma del Titolo V° parte II^ della Costituzione
1 Il decentramento delle agevolazioni alle imprese Gli incentivi “regionalizzati”
Il Documento Unico di Programmazione
POR FESR FVG OBIETTIVO COMPETITIVITA’ REGIONALE E OCCUPAZIONE Programma operativo regionale FESR Relazioni internazionali e comunitarie.
Fondi strutturali e di investimento europei FONDO SOCIALE EUROPEO e FONDO EUROPEO SVILUPPO REGIONALE FESR e FSE per la crescita intelligente,
Fondi Strutturali Obiettivo “Competitività regionale” PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE - FERS.
Programma operativo regionale FESR La Toscana che cresce Ricerca, innovazione, competitività, sviluppo territoriale sostenibile.
Transcript della presentazione:

TESTO UNICO DELLE NORME IN MATERIA INDUSTRIALE, ARTIGIANA E DEI SERVIZI ALLA PRODUZIONE L.R. 28 ottobre 2003, n. 20

L.R. 28 ottobre 2003, n. 20 L’art. 76 della L. R. 10\1999 conferisce alla Giunta regionale il potere di presentare al Consiglio proposte di legge regionale riguardanti la redazione di testi unici, in materia di ambiente, territorio sviluppo economico, assicurando la semplificazione e l’accelerazione delle procedure amministrative

L.R. 28 ottobre 2003, n. 20 il “Testo Unico” costituisce l’attuazione di questa delega, in un contesto di mutato scenario economico-finanziario, di “decadenza” di alcuni strumenti normativi (quali, in particolare, le leggi regionali 33 e 66 del ’97) e di acquisizione di nuove competenze regionali, originariamente dello Stato.

I nuovi strumenti della politica industriale regionale Il “vecchio” Piano regionale per le attività produttive industriali 2003/2005 (DACR n. 86 del 26 febbraio 2003) Il Testo Unico delle norme in materia industriale, artigiana e dei servizi alla produzione (L.R. 28 ottobre 2003, n. 20) Docup Ob. 2 2000\2006 - Asse 1 Sviluppo e rafforzamento del sistema produttivo

PIANO REGIONALE PER LE ATTIVITA’ PRODUTTIVE 2003-2005 (adottato con DACR n. 86 del 26 febbraio 2003) Scopo: - fornire un quadro organico degli interventi che la Regione intende realizzare con le risorse a disposizione di fonte regionale, di fonte comunitaria (interventi del Docup), di fonte statale (risorse trasferite a seguito del decentramento degli incentivi alle imprese).

OBIETTIVI GENERALI DEL PIANO Crescita della competitività del sistema Creazione di lavoro stabile e di qualità Aumento del PIL regionale Sviluppo compatibile

GLI ASSI DEL PIANO Asse 1 - Sviluppo produttivo Asse 2 - Ricerca, sviluppo, qualità e innovazione Asse 3 - Internazionalizzazione e promozione Asse 4 - Equilibrio gestione finanziaria Asse 5- Miglioramento rapporti P.A. - Imprese

LEGISLAZIONE REGIONALE PRECEDENTE AL TESTO UNICO L.R. 13/2000 – Interventi per lo sviluppo della qualità e dell’innovazione L.R. 14/2000 (modif. L.R. 33\97) – Interventi per il sostegno dell’artigianato L.R.32/1999 Art.25 – Bandi per il risparmio energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili

Titolo I: Disposizioni Generali Titolo II: Settori di intervento NUOVO TESTO UNICO DELLE NORME IN MATERIA INDUSTRIALE, ARTIGIANALE E DEI SERVIZI ALLA PRODUZIONE (L.R. 28 ottobre 2003, n. 20) Titolo I: Disposizioni Generali Titolo II: Settori di intervento Titolo III: Organizzazione e disciplina dell’artigianato Titolo IV: Disposizioni finanziarie, transitorie e finali

TITOLO I: DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 - (Finalità e oggetto) Art. 2 - (Interventi) Art. 3 - (Piano regionale delle attività artigiane ed industriali) Art. 4 - (Disposizioni annuali di attuazione) Art. 5 - (Disciplina degli interventi) Art. 6 - (Beneficiari) Art. 7 - (Comitato di concertazione per la politica industriale e artigiana)

TITOLO II: SETTORI DI INTERVENTO CAPO I: SVILUPPO PRODUTTIVO CAPO II: QUALITA’ INNOVAZIONE RICERCA E SVILUPPO CAPO III: COMPETITIVITA’ DEI SISTEMI PRODUTTIVI LOCALI CAPO IV: INTERNAZIONALIZZAZIONE E PROMOZIONE DEL TERRITORIO CAPO V: GESTIONE FINANZIARIA DELLE IMPRESE

CAPO I: Sviluppo produttivo Art. 8 (Interventi a a favore dello sviluppo    Art. 9 - (Aiuti agli investimenti) Art. 10 - (Localizzazione delle imprese) Art. 11 - (Tutela della salute e della sicurezza degli ambienti di lavoro, prevenzione e riduzione dell’impatto ambientale) Art. 12 - (Interventi per il risparmio energetico e l’utilizzo delle fonti rinnovabili) Art. 13 - (Promozione delle produzioni artistiche, tradizionali e tipiche) Art. 14 - (Contributi per lo sviluppo) Art. 15 - (Interventi in favore dei consorzi)

CAPO II - Qualità, innovazione, ricerca e sviluppo Art. 16 - (Interventi per la qualità e l’innovazione) Art. 17 - (Promozione delle attività di ricerca applicata, innovazione e trasferimento tecnologico)

CAPO III - Competitività dei sistemi produttivi locali Art. 18 - (Servizi avanzati per la competitività dei sistemi produttivi locali) Art. 19 - (Progetti innovativi)

CAPO IV - Internazionalizzazione e promozione del territorio Art. 20 - (Azioni in favore dell’internazionalizzazione e promozione economica) Art. 21 - (Promozione economica) Art. 22 - (Sportello per l’internazionalizzazione)

CAPO V - Gestione finanziaria delle imprese Art. 23 - (Miglioramento della gestione finanziaria delle imprese) Art. 24 - (Fondi di garanzia e accesso al credito)

CAPO VI - Assistenza tecnica Art. 25 (Animazione economica, informazione e monitoraggio)

TITOLO III: ORGANIZZAZIONE E DISCIPLINA DELL'ARTIGIANATO CAPO I - Osservatorio regionale per l'artigianato Art. 26 - (Osservatorio regionale per l'artigianato) Art. 27 - (Attività dell'Osservatorio) CAPO II - Rappresentanza e tutela dell'artigianato Sezione I - Commissioni provinciali e Commissione regionale per l'artigianato Art. 28 - (Commissioni provinciali per l'artigianato) Art. 29 - (Commissione regionale per l'artigianato) Art. 30 - (Durata, funzionamento e indennità) Art. 31 - (Vigilanza) Sezione II - Albo provinciale delle imprese artigiane Art. 32 - (Organizzazione e gestione) Art. 33 - (Sanzioni amministrative)

TITOLO III: ORGANIZZAZIONE E DISCIPLINA DELL'ARTIGIANATO CAPO III - Artigianato artistico, tradizionale e dell'abbigliamento su misura Art. 34 - (Imprese artigiane operanti nel settore artistico, tradizionale e dell'abbigliamento su misura) Art. 35 - (Individuazione di particolari attività) Art. 36 - (Disciplinari di produzione e marchio di origine e qualità)