I Namespace Mario Arrigoni Neri.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
WWW XML-Namespace Fabio Vitali. WWW Fabio Vitali2 Introduzione Qui esaminiamo: u Lesigenza e il funzionamento dei Namespace in XML.
Advertisements

DTD Document Type Definition per XML
Corso di Fondamenti di Informatica
Introduzione al DTD Mario Arrigoni Neri.
Introduzione ad XML Mario Arrigoni Neri.
RDF Mario Arrigoni Neri.
XML - Schema Mario Arrigoni Neri.
Corso FSE II – html a.a Lezione 5. corso fse dinformatica – a.a html html (hypertext markup language) è un linguaggio di markup.
SEMANTIC WEB Antonio Bucchiarone FBK-IRST Trento, Italy 13 Novembre 2009.
HTML+XML= XHTML Il ritorno al futuro del WEB A cura di Barbara Lotti.
A. FERRARI Alberto Ferrari. L'HyperText Markup Language (HTML) (traduzione letterale: linguaggio di marcatura per ipertesti) è un linguaggio usato per.
1 Introduzione ad XML. 2 Problemi con SGML Complesso da comprendere ed utilizzare Non è pensato per la rete: mancano link ipertestuali e specifiche grafiche.
Lezione 18 MIDI e XML Programmazione MIDI (Prof. Luca A. Ludovico)
Document Type Definition per XML Presentazione 8.1 Informatica Generale (Prof. Luca A. Ludovico)
DTD Laurea Magistrale in Informatica Chapter 03 Modulo del corso Thecnologies for Innovation.
XSLT (eXtensible Stylesheet Language Transformation) Laurea Magistrale in Informatica Reti 2 (2005/06) dott. Francesco De Angelis
DTD & XML Schema Laurea Magistrale in Informatica Reti 2 (2005/06) dott. Francesco De Angelis
Introduzione a XML UNIVERSITA DI CAMERINO Corso di laurea in Informatica Barbara Re Anno Accademico
Gli schema W3C Estensione di tipi semplici, scelte fra più elementi, application profiles.
Il Sistema MOMIS Il progetto MOMIS (Mediator EnvirOnment for Multiple Information Sources) consiste nella realizzazione di un sistema intelligente d integrazione.
G. Mecca – – Università della Basilicata Tecnologie di Sviluppo per il Web XML: Dettagli e Approfondimenti versione 2.0 Questo lavoro è
XML Prof. Alfredo Pulvirenti. XML XML (eXtensible Markup Language) è un meta linguaggio. Può essere definito come un insieme di regole e convenzioni che.
WWW Introduzione agli URI Fabio Vitali. WWW A seguire: URI2/29 Introduzione Qui esaminiamo: u Gli Universal Resource Identifier (URI) u Alcuni esempi.
WWW Link in XML Fabio Vitali. WWW Fabio Vitali2 Introduzione Qui esaminiamo: u XLink.
Laboratorio di Applicazioni Informatiche II mod. A
XML Prof. Barbara Pernici Politecnico di Milano. Introduzione a XML.
XML Prof. Barbara Pernici Politecnico di Milano aggiornato 10/12/2002.
XHTML Danilo Deana. XHTML2 XHTML (eXtensible HyperText Markup Language) XHTML è una riformulazione di HTML come applicazione XML. Utilizzando XHTML è
XML e DTD. –il "PROLOG contiene: dichiarazione della versione di XML; commenti (facoltativi); dichiarazione del DOCUMENT TYPE. –il "DOCUMENT INSTANCE.
Labbreviazione: WWW letteralmente: World = mondo Wide = esteso Web = rete Può essere tradotta come: Rete estesa in tutto il mondo.
Lezione 5 Attributi, Entità, Parametri e Namespaces.
DTD, Entità, Parametri, Namespace
Tecnologia dei Servizi Grid e cloud computing - Lezione 004a 0 Lezione 4a - 22 ottobre 2009 Il materiale didattico usato in questo corso è stato mutuato.
INTERNET 1. WWW WWW, World Wide Web è unenorme banca dati mondiale, distribuita su un grandissimo numero di locazioni (siti), collegati fra loro da reti.
XML Linking Language (XLink)
XML per documenti e applicazioni transazionali su Internet Alessio Saltarin Progetto XML Factory.
4 Cosa è una rete? ã Punto di vista logico: sistema di dati ed utenti distribuito ã Punto di vista fisico: insieme di hardware, collegamenti, e protocolli.
Il linguaggio ASP Lezione 4 Manipolare i database con ASP Lutilizzo dei FORM per laggiunta dei dati.
Elaborazione di Franco Grivet Chin
1 Titolo Presentazione / Data / Confidenziale / Elaborazione di... ASP. Net View State e controlli Elaborazione di Franco Grivet Chin.
1 Titolo Presentazione / Data / Confidenziale / Elaborazione di... XML Elaborazione di Franco Grivet Chin.
Esercizio 1 Convertire il seguente DTD (esercizio 1 sui DTD) in XML Schema:
Corso di PHP.
XSLT Trasformazioni XSL Ing. Luca Sabatucci. XSLT Uno dei vantaggi principali nell'utilizzo dell'Extensible Markup Language è la facilità con cui si possono.
Namespace Spazio dei nomi Ing. Luca Sabatucci. Scopo I Namespace servono a: I Namespace servono a: distinguere tra elementi e attributi con lo stesso.
Informatica Umanistica A.A. 2009/2010 eXtensible Markup Language (XML)
Importanza DTD La DTD (Document Type Definition) consente di dichiarare in maniera univoca la struttura di markup mediante la definizione dello schema.
Corso di Informatica per Giurisprudenza Lezione 7
HyperText Markup Language 17-23/6/08 Informatica applicata B Cristina Bosco.
2a Lezione: Martedì 6 Febbraio – HTML Comandi base
HTML Lezione 5 Immagini. URL Un Uniform Resource Locator o URL (Localizzatore di risorsa uniforme) è una sequenza di caratteri che identifica univocamente.
HTML Lezione 8 I collegamenti ipertestuali (link).
Paragrafi e allineamenti
Creare pagine web Xhtlm. Struttura di una pagina.
Lezione 8.
XHTML Corso linguaggi per il web a.s. 2011/2012 ITIS A. Righi – Corsico Relatore – Aldo Guastafierro.
Semantic Web. I problemi della ricerca in Web Querying  Ambiguità della formula Browsing  Arbitrarietà nei criteri di classificazione dei dati = Web.
WWW Link in XML Fabio Vitali. WWW Fabio Vitali2 Introduzione Qui esaminiamo: u XLink.
CORSO Di WEB DESIGN prof. Leonardo Moriello
Tecnologie di InternetDocument Type Definition Dott. Nicola Dragoni Document Type Definition  Document Type Definition (DTD)  Documento XML valido 
PROGETTO… Internet Providers, registrazione del dominio Costruire una home page … e renderla visibile sul Web.
MySQL Database Management System
WWW XML Schema Fabio Vitali. WWW Fabio Vitali2 Sommario Oggi esaminiamo in breve XML Schema u Perché non bastano i DTD u Tipi ed elementi u Definizione.
Capitolo 3 … XML: eXtensible Markup Language  Introduzione  Logical Structures  Document Type Definition  Namespace  XML - Schema …
Basi di dati e Relazioni Uno schema di relazione R(X) è costituito da un simbolo (nome della relazione) R e da una serie di attributi X={A 1, A 2, …, A.
Cenni Su SGML, HTML, XML SGML (Standard Generalized Markup Language) è il padre di tutti i linguaggi "Markup" – Lo svantaggio è la "pesantezza" dei suoi.
WWW XBase, XPath e XPointer Fabio Vitali. WWW Fabio Vitali2 Introduzione Qui esaminiamo: u XBase, XPath e XPointer.
Servizi Internet Claudia Raibulet
WWW Introduzione agli URI Fabio Vitali. WWW Fabio Vitali2 Introduzione Qui esaminiamo: u Gli Universal Resource Identifier (URI)
INFORMAZIONE E PRESENTAZIONE Lo scopo di una pagina web è, essenzialmente la trasmissione di una informazione. L’informazione è costituita da due aspetti.
Transcript della presentazione:

i Namespace Mario Arrigoni Neri

Applicazioni e vocabolari I tag sono meta-dati che vengono interpretati dalla particolare applicazione costruita su XML Il parser XML deve fornire alle singole applicazioni le informazioni necessarie per individuare quali tag sono di loro competenza Occorre un meccanismo semplice che permetta al livello XML di associare il tipo ad ogni tag in maniera “universale” Soluzioni classiche: Estensioni di file Metadati proprietari In XML si può sfruttare la tecnica dei metadati per rappresentare queste informazioni

Mischiare i tag (1) Sistema di elaborazione semplice: il documento viene elaborato da una sola applicazione (esempio il viewer) Sistema complesso: parti diverse del documento vengono elaborate da applicazioni diverse <html> … </html> Parser XML viewer viewer <html> <book/> </html> Parser XML Book agent

Mischiare i tag (2) Cosa accade se due applicazioni definiscono lo stesso elemento? <?xml version=“1.0”?> <table> <tr> <td>nome</td> <td>cognome</td> </tr> <td>Mario</td> <td>Bianchi</td> <td>Luca</td> <td>Rossi</td> </table> <?xml version=“1.0”?> <table> <name>Comodino001</name> <price curr=“EU”>100</price> <width u=“cm”>50</width> <length u=”cm”>80</length> </table> <?xml version=“1.0”?> <table> <tr><td>ordine</td> <td>prodotto</td></tr> <tr><td>1</td> <td> <name>Comodino</name> <price>100</price> <width um=“cm”>50</width> <length um=”cm”>80</length> </table> </td></tr> <table> viene riconosciuto dal viewer HTML o dal gestore dell’arredo?

I namespace (1) Ogni nome di elemento (tag) XML è preceduto da un prefisso che lo rende univoco (tag qualificato) La struttura del tag è: prefisso:nometag <?xml version=“1.0”?> <h:table> <h:tr><h:td>ordine</h:td> <h:td>prodotto</h:td></h:tr> <h:tr><h:td>1</h:td> <h:td> <fur:table> <fur:name>Comodino</fur:name> <fur:price>100</fur:price> <fur:width u=“cm”>50</fur:width> <fur:length u=”cm”>80</fur:length> </fur:table> </h:td></h:tr> </h:table>

I namespace (2) Ma non basta: Il prefisso potrebbe ripetersi Documenti diversi potrebbero identificare lo stesso namespace “logico” con identificativi differenti Imporre l’unicità porterebbe a ns lunghissimi ed a codici illeggibili I prefissi usati vengono introdotti tramite l’attributo predefinito xmlns Quello che conta è l’URI univoco associato al prefisso: <h:table xmlns:h=“http://www.w3.org/HTML/1998/html4/”> <pippo:table xmlns:pippo=“http://www.w3.org/HTML/1998/html4”> <?xml version=“1.0”?> <h:table xmlns:h=“http://www.w3.org/HTML/1998/html4/” xmlns:fur=“http://www.elet.polimi.it/furniture/”> </h:table> <?xml version=“1.0”?> <http://www.w3.org/HTML/1998/html4/table> </http://www.w3.org/HTML/1998/html4/table>

URI, URL ed URN Uniform Resource Identifier (URI) è una stringa di caratteri che identifica univocamente una risorsa sulla rete. Il caso più comune è l’Uniform Resource Locator (URL), che identifica un dominio su Internet Meno diffuso è l’Uniform Resource Name (URN) XMLNS non fornisce alcun significato all’URI del namespace, è semplicemente una stringa a cui si richiede di essere univoca Un URI relativo viola la richiesta di univocità.

Namespace di default Quando l’argomento di un XML è prevalentemente riferito ad un namespace è possibile definirlo come default e sottintendere la qualificazione <?xml version=“1.0”?> <table xmlns=“http://www.w3.org/HTML/1998/html4/” xmlns:fur=“http://www.elet.polimi.it/furniture/”> <tr><td>ordine</td> <td>prodotto</td></tr> <tr><td>1</td> <td> <fur:table> <fur:name>Comodino</fur:name> <fur:price>100</fur:price> <fur:width u=“cm”>50</fur:width> <fur:length u=”cm”>80</fur:length> </fur:table> </td></tr> </table>

Scope dei prefissi I prefissi possono essere definiti all’interno di ogni tag di inizio o vuoto. L’associazione tra prefisso e NS dura per tutto l’elemento Se un prefisso viene ridefinito in un sottoelemento valgono le solite regole di visibilità (il blocco interno nasconde quello esterno) <?xml version=“1.0”?> <table xmlns=“http://www.w3.org/HTML/1998/html4/”> <tr><td>ordine</td> <td>prodotto</td></tr> <tr><td>1</td> <td> <table xmlns=“http://www.elet.polimi.it/furniture/”> <name>Comodino</name> <price>100</price> <width u=“cm”>50</width> <length u=”cm”>80</length> </table> </td></tr>

Attributi Anche gli attributi, essendo legati alla particolare applicazione, possono essere qualificati con un prefisso Il namespace contiene tre partizioni di nomi: Element Type Partition: contiene i nomi degli elementi del namespace Global Attribute Partition: nomi degli attributi qualificati Per-Element partition: nomi non qualificati degli attributi locali ad un elemento <fur:table fur:xmlns=“http://www.elet.polimi.it/furniture”> <fur:name>Comodino</fur:name> <fur:price>100</fur:price> <fur:width fur:u=“cm”>50</fur:width> <fur:length fur:u=”cm”>80</fur:length> </fur:table> <fur:width fur:u=“cm”>50</fur:width> <fur:width u=“cm”>50</fur:width>

Namespace e DTD (1) Il DTD fa parte delle specifiche XML 1.0, è quindi nato insieme ad XML I namespace sono stati introdotti successivamente L’uso di namespace con DTD è macchinoso Occorre: Esprimere i nomi qualificati come nomi validi, bloccando così il prefisso Forzare l’assegnamento del prefisso per gli elementi definiti nel DTD, definendo l’attributo xmlns <!ELEMENT fur:table (fur:name, fur:price, fur:width, fur:length)> <!ELEMENT fur:name (#PCDATA) > … <!ATTLIST fur:table xmlns:fur CDATA #FIXED “http://www.elet.polimi.it/furniture”>

Namespace e DTD (2) La definizione del namestpace tramite DTD vincola notevolmente l’uso dello stesso Corretto Errore: ridefinizione di un attributo #FIXED Errore: il prefisso è stato “bloccato” dal DTD Errore: occorre comunque specificare il prefisso <fur:table xmlns:fur= “http://www.elet.polimi.it/furniture”>… </fur:table> <fur:table xmlns:fur= “http://www.polimi.it/furniture”>… </fur:table> <f:table xmlns:f= “http://www.elet.polimi.it/furniture”>… </f:table> <fur:table>… </fur:table>