Lodi, 15 novembre 2008 La produzione di rifiuti urbani e la raccolta differenziata nel Lodigiano Sportello Osservatorio Rifiuti della Provincia di Lodi.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Ambiente Potenziamento della raccolta differenziata (comma 1108) Intervento: Il comma 1108, al fine di ridurre le quantità dei.
Advertisements

Tecnologia Oggi si consumano grandi quantità di materiali e si producono molti rifiuti. Una parte di ciò che buttiamo via può essere riutilizzato grazie.
La mia scuola differenzia…
Il ciclo provinciale dei rifiuti urbani e assimilati dal 1998 al 2004 e lattuazione del Piano Provinciale 21 febbraio 2005 Massimiliano Di Mattia Agenzia.
Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale - Universita di Pavia 1 Caduta non guidata di un corpo rettangolare in un serbatoio Velocità e rotazione.
Valutazione d’Istituto A.S. 2008/2009
1 MeDeC - Centro Demoscopico Metropolitano Provincia di Bologna - per Valutazione su alcuni servizi erogati nel.
PREMESSA: SU 26 MILIONI DI TONNELLATE ALLANNO DI RIFIUTI SOLIDI URBANI, 8 MILIONI DI TONNELLATE SONO RIFIUTI DI IMBALLAGGIO CHE, PER IL 60%, VENGONO ANCORA.
Progetto Qua.ser Indagine di customer satisfaction: Cambio di indirizzo Firenze, 30 giugno 2011.
Agenda Statistica Andamento e struttura della popolazione di Bolzano e dei suoi quartieri e dei suoi quartieri maggio 2008 Ufficio Statistica e.
Frontespizio Economia Monetaria Anno Accademico
LA GESTIONE DEGLI IMBALLAGGI IN ITALIA
1 ASSEMBLEA DEI SOCI 30 aprile 2010 ASSOCIAZIONE LECCHESE PER LAIUTO AI GIOVANI CON DIABETE ORDINE DEL GIORNO 1. CONTO CONSUNTIVO BILANCIO PREVENTIVO.
ELEZIONI REGIONALI 2010 PRIMI RISULTATI E SCENARI 14 aprile 2010.
Canale A. Prof.Ciapetti AA2003/04
Genova - 21maggio 2008 Tavola rotonda sulla Mobilità sanitaria.
La variazione della velocità del motore asincrono e lEfficienza Energetica Tecnologie e risparmio Marco Viganò ANIE – AssoAutomazione.
Indagine trimestrale sulla industria manifatturiera in provincia di Ravenna - Imprese con oltre 10 addetti - IV trimestre e consuntivo 2003 Ravenna, 19.
Indagine trimestrale sulla industria manifatturiera in provincia di Ravenna - Imprese con oltre 10 addetti - II trimestre e I semestre 2003 Ravenna, 15.
CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI BRESCIA - UFFICIO STUDI 10 MAGGIO 2004.
Rifiuti In sintesi Settima Settimana. Sintesi. I passo Dati eterogenei e discordanti A.Dato generale -Osservatorio Nazionale Rifiuti 2007: 56% rifiuti.
FORUM PROVINCIALE DEL TERZO SETTORE Le funzioni dellEnte Provincia Prato 24 maggio 2011.
MP/RU 1 Dicembre 2011 ALLEGATO TECNICO Evoluzioni organizzative: organico a tendere - ricollocazioni - Orari TSC.
PROBLEMA RIFIUTI.
FERTILIZZARE CON IL COMPOST: UNA VALIDA ALTERNATIVA PROVINCIA DI PAVIA Settore Tutela Ambientale Riccagioia SCPA – 26 Luglio 2012.
Cos’è un problema?.
I Rifiuti.
L'abc degli Acquisti Verdi Pubblici Le categorie di prodotto Michela Di Matteo Quarrata - 20 Novembre 2007.
Ropol09anci INDAGINE SU PATTO DI STABILITA 2009 IN PIEMONTE ANCI PIEMONTE Torino, 29 giugno 2009.
RICICLAGGIO Simbolo del riciclaggio
Monitoraggio sugli inserimenti nella scuola superiore a.s. 06/07
RIFIUTI MUGGIA. RACCOLTA RIFIUTI MUGGIA ANNI 2007 E 2008.
(Ing. Raffaele Santini – Comune di Gubbio)
CHARGE PUMP Principio di Funzionamento
“QUESTIONARIO SUL GRADIMENTO”
Akron S.p.A. – Unità produttiva di Ferrara (FE)
Q UESTIONI ETICHE E BIOETICHE DELLA DIFESA DELLA VITA NELL AGIRE SANITARIO 1 Casa di Cura Villa San Giuseppe Ascoli Piceno 12 e 13 dicembre 2011.
(Antoine Laurent de Lavoisier )
Comune di Casapinta 11 Dicembre 2009 Con la collaborazione del CO.S.R.A.B. e la Ditta DE-VIZIA ASSEMBLEA PUBBLICA la raccolta differenziata dei rifiuti.
ORDINE DI CHIAMATA a 1minuto e 2 minuti PRINCIPALI TEMPI DELLA COMPETIZIONE ORDINE DI CHIAMATA a 1minuto e 2 minuti PRINCIPALI TEMPI DELLA COMPETIZIONE.
Il riciclaggio.
IX CIRCOSCRIZIONE The International Association of Lions Clubs
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. BATTAGLINI” MARTINA FRANCA (TA)
Il riciclo dei rifiuti Il simbolo internazionale per i materiali riciclabili.
IN NATURA Nulla si crea, nulla si distrugge TUTTO SI TRASFORMA (Lavoisier seconda metà del '700)
Un trucchetto di Moltiplicazione per il calcolo mentale
“LA SCIENZA NEL QUOTIDIANO”
Bus, mon amour! Autobus e Investimenti
caccia al tesoro tra i rifiuti
Prima rilevazione sullo stato di attuazione della riforma degli ordinamenti nelle istituzioni scolastiche in LOMBARDIA Attuazione del D.L. 59/2003 a.s.
LA PRODUZIONE DEI RIFIUTI NELLANNO 2007 (SI EVIDENZIA CHE IL CALCOLO DELLA PERCENTUALE DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA E STATO MODIFICATO SULLA BASE DELLE.
La legge Italiana Decreto Ronchi del 1997 Divide i rifiuti in URBANI e SPECIALI E in PERICOLOSI e NON PERICOLOSI Regione: predispone il piano di gestione.
Alluminio Zara M. Lidia D.L..
Esempi risolti mediante immagini (e con excel)
IO Riciclo! FAI LA DIFFERENZA! A cura del gruppo del progetto PON –C1
Il 13 novembre, noi, classe 2^A igea, ci siamo recati in visita alla
Unità produttive e/o logistiche certificate ISO e OHSAS nellindustria chimica Evoluzione e struttura delle spese in sicurezza,
DOVE FINISCONO I NOSTRI RIFIUTI?
SISTEMA RACCOLTA RIFIUTI Cosa cambia per i cittadini
NO WASTE Progetto continuità scuola primaria scuola secondaria Salorno a.s. 2013_
1 Energia e industria in Italia Davide Tabarelli Cisl Civitavecchia 9 marzo 2011 marzo 2011.
ZERO WASTE LAZIO GERARCHIA EUROPEA RIFIUTI Direttiva C.E. 98/2008 art. 4 1)PREVENZIONE (riprogettazione prodotti – riduzione.
Guida alla lettura del Piano 26 gennaio 2015 Piano delle Performance
Un risparmio di energia e risorse
DIRETTIVI UNITARI SPI-CGI – FNP-CISL - UILP-UIL TERRITORIO LODIGIANO Lunedì 23 marzo 2015 dalle ore 9,00 alle ore 13,00 Presso la sala Conferenze Confartigianato.
1 Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Dipartimento per la Programmazione e la Gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali.
Differenziare per riciclare
Le materie plastiche sono prodotti artificiali sintetizzate a partire dal petrolio che ne è la materia prima. Chimicamente si presentano sotto forma di.
La raccolta differenziata e le sue regole… ….da rispettare
NEMBRINI STEFANO. Un rifiuto per legge è qualsiasi sostanza od oggetto di cui il proprietario si liberi spontaneamente od obbligatoriamente; nella vita.
Transcript della presentazione:

Lodi, 15 novembre 2008 La produzione di rifiuti urbani e la raccolta differenziata nel Lodigiano Sportello Osservatorio Rifiuti della Provincia di Lodi

La raccolta dei dati LOsservatorio Rifiuti raccoglie, verifica ed analizza ogni anno i dati di produzione dei rifiuti urbani (quelli raccolti dai Comuni Lodigiani). Tali dati sono disponibili dal 1996 sino al Dal 2002 lacquisizione ed il trattamento dei dati viene effettuata attraverso Internet, con lobbiettivo di eliminare la trasmissione postale di documenti cartacei raggiungendo un notevole risparmio di tempo, risorse ed energie, sia per il Comune che per lo Sportello Osservatorio Rifiuti, nonché una diminuzione delle possibilità di errore. Lacquisizione dei dati attraverso la compilazione per via informatica è stata puntualmente soddisfatta da tutte le amministrazioni soggette a questo adempimento: in particolare i comuni hanno preso confidenza con lapplicativo web e ne hanno colto lirrinunciabile servizio per la propria programmazione nella gestione dei rifiuti e per la pianificazione territoriale.

Produzione rifiuti urbani nel 2007 La produzione totale di rifiuti urbani in provincia di Lodi nellanno 2007 è stata pari a t, corrispondenti ad un valore pro capite di circa 459 kg/ab.*anno, ovvero di 1,26 kg/ab*giorno. La popolazione residente nel 2006 era pari a Nel 2007 è stata di individui.

La produzione può essere suddivisa nelle 5 macrofrazioni rappresentate nel grafico seguente:

La raccolta differenziata dei rifiuti urbani in Provincia di Lodi nellanno 2007, è stata pari al 51,3% del totale prodotto. Suddivisione in frazioni dei rifiuti oggetto di raccolta differenziata

Obiettivi di raccolta differenziata Obiettivi secondo il decreto legislativo n. 152/2006, art. 205, comma 1: In ogni ambito territoriale ottimale (= Provincia) deve essere assicurata una raccolta differenziata dei rifiuti urbani pari almeno alle seguenti percentuali minime di rifiuti prodotti: a) almeno il 35% entro il 31/12/2006 (obiettivo raggiunto e superato) b) almeno il 45% entro il 31/12/2008 (obiettivo già raggiunto e superato) c) almeno il 65% entro il 31/12/2012 (obiettivo da raggiungere) Obiettivi secondo la legge n. 296/2006 (Legge Finanziaria 2007), art. 1, comma 1108: Al fine di realizzare rilevanti risparmi di spesa ed una più efficace utilizzazione delle risorse finanziarie destinate alla gestione dei rifiuti solidi urbani, la Regione, previa diffida, provvede tramite un commissario ad acta a garantire il governo della gestione dei rifiuti a livello di ambito territoriale ottimale con riferimento a quegli ambiti territoriali ottimali (= Province) allinterno dei quali non sia assicurata una raccolta differenziata dei rifiuti urbani pari alle seguenti percentuali minime: a) almeno il 40% entro il 31/12/2007 (obiettivo già raggiunto e superato) b) almeno il 50% entro il 31/12/2009 (obiettivo già raggiunto e superato) c) almeno il 60% entro il 31/12/2011 (obiettivo da raggiungere)

% Raccolta differenziata nei Comuni della Provincia di Lodi – Anno 2007 COMUNE% RD Ob (40%) Ob.2008 (45%) Ob (50%) Ob.2011 (60%) Ob.2012 (65%) Comazzo67,23 Mairago67,00 Sordio66,08 Santo Stefano Lodigiano65,36 Somaglia65,15 Secugnago64,84 Maccastorna64,80 Ossago Lodigiano64,69 Caselle Lurani63,98 Turano Lodigiano63,86 Salerano sul Lambro63,67 Brembio63,19 San Rocco al Porto63,18 Meleti62,96 Tavazzano con V.62,28 San Fiorano61,85 Merlino61,19 Corno Giovine60,82 Bertonico60,51 Cervignano d'Adda60,18

% Raccolta differenziata nei Comuni della Provincia di Lodi – Anno 2007 COMUNE% RD Ob (40%) Ob.2008 (45%) Ob (50%) Ob.2011 (60%) Ob.2012 (65%) Castiraga Vidardo60,06 Casalmaiocco60,05 Castiglione d'Adda60,01 Senna Lodigiana59,95 Cavacurta59,85 Fombio59,63 Casalpusterlengo59,43 Codogno59,16 Casaletto Lodigiano58,80 Boffalora d'Adda58,76 Graffignana58,45 Pieve Fissiraga58,39 Castelnuovo Bocca d'A.58,37 Caselle Landi58,32 Guardamiglio58,28 Cornegliano Laudense58,14 Camairago57,90 Cavenago d'Adda57,15 Oltre Adda lodigiano57,04 Livraga56,85

% Raccolta differenziata nei Comuni della Provincia di Lodi – Anno 2007 Mulazzano56,74 Crespiatica55,95 Ospedaletto Lodigiano54,70 Borghetto Lodigiano54,14 San Martino in Strada53,95 Zelo Buon Persico53,94 Maleo52,59 Cornovecchio52,56 Massalengo52,12 Sant'Angelo Lodigiano51,03 Galgagnano49,14 Villanova del Sillaro48,52 Marudo44,12 Montanaso Lombardo43,75 Terranova dei Passerini42,68 Lodi37,22 Valera Fratta33,70 Lodivecchio31,52 Orio Litta29,28 Borgo San Giovanni26,64

Andamento produzione totale rifiuti dal 1998 al 2006 (dal Piano Provinciale)

Andamento produzione rifiuti procapite dal 1998 al 2006 (dal Piano Provinciale)

Andamento della raccolta differenziata dal 1998 al 2006 (dal Piano Provinciale)

Focus 2006: la raccolta differenziata a livello regionale e nazionale (dal Piano Provinciale)

LA CARTA E IL CARTONE Nome:dal latino charta che significa foglio. Data di nascita: nel II secolo d.C.. È stata inventata da un Ministro cinese, Tsai Lun, che usando vecchi stracci, reti da pesca e scorze dalbero riuscì a fabbricare un materiale adatto alla scrittura. Nel 750 d.C. un prigioniero cinese insegnò agli Arabi la tecnica di fabbricazione della carta. Gli Arabi diffusero poi questa tecnica in Spagna. I primi documenti che attestano la fabbricazione della carta in Italia, a Fabriano, risalgono al In seguito gli Italiani ebbero un grande merito nel perfezionamento del processo di produzione della carta. Il processo produttivo: inizialmente la carta si produceva con processi manuali e la materia prima era costituita da stracci, triturati, macerati e sbiancati. Solo nell800 si cominciò ad utilizzare il legno per produrre carta, con una miscela costituita dal 60% di segatura e dal 40% di stracci. Solo più tardi si riuscì ad estrarre la cellulosa dagli alberi, ottenendo una carta più bianca e più robusta. Labbattimento di un albero garantisce la produzione di circa 80 kg di carta. Il consumo: Ogni cittadino Lodigiano differenzia circa 45/50 kg allanno di rifiuti di carta e cartone. Ciò significa che una famiglia di 4 persone riesce a salvare ogni anno più di 2 alberi!

Andamento produzione carta e cartone dal 1998 al 2006 (dal Piano Provinciale)

Il riciclaggio:

Data di nascita: Nel 1835 H. Regnault ottiene la prima sostanza basata sul principio della polimerizzazione, il PVC. Il processo produttivo: Le materie plastiche sono sostanze artificiali prodotte dallindustria utilizzando soprattutto petrolio oltre che gas naturale e carbone per lenergia. Le materie plastiche più diffuse sul mercato dei prodotti di consumo sono: il PE, polietilene. Si presenta sotto forma di sacchetti, bottiglie e flaconi per detergenti, giocattoli, pellicole e altri imballi; il PP, polipropilene. E utilizzato per oggetti per larredamento, contenitori per alimenti, flaconi per detersivi e prodotti per ligiene personale, moquette, mobili da giardino; il PVC, cloruro di polivinile. E impiegato per la produzione delle vaschette per le uova, film e tubi. Lo si trova anche tra i muri di casa, nelle porte, nelle finestre o nelle piastrelle e …nelle vesti di carte di credito; il PET, polietilentereftalato. È utilizzato soprattutto per le bottiglie per bibite e lacqua minerale; il PS, polistirene. Conosciuto come polistirolo, si trasforma in vaschette per alimenti, posate, piatti, tappi. Il consumo: Ogni cittadino Lodigiano differenzia circa 13 kg allanno di rifiuti di plastica. LA PLASTICA

Andamento produzione plastica dal 1998 al 2006 (dal Piano Provinciale)

Il riciclaggio:

Caratteristiche: lalluminio è leggero, resistente agli urti, durevole, resistente alla corrosione, igienicamente sicuro, ottimo conduttore termico ed elettrico, riciclabile. Data di nascita: Lalluminio esiste in natura solo sotto forma di composto. Sir Humphry Davy, nel 1807, fu il primo a separarlo dal suo ossido, lallumina. Il processo produttivo: Lalluminio viene estratto dalla bauxite, minerale molto comune, che si presenta sotto forma di argilla granulosa o rocciosa. Il nome deriva da Les Baux, località francese sui Pirenei dove fu identificata per la prima volta. Si trova principalmente nelle aree tropicali e subtropicali, è di facile estrazione e i giacimenti sono di solito a cielo aperto. Il processo di isolamento dellalluminio, invece, è alquanto complesso e si svolge in due fasi: 1- Fase chimica: la bauxite viene frantumata e ridotta in polvere. Attraverso una serie di processi si ottiene una polvere bianca simile nellaspetto al sale detta comunemente allumina. 2- Fase elettrolitica: lallumina, mediante lapporto di energia elettrica viene separata dallossigeno riducendosi a metallo fuso. Curiosità: Con 800 lattine si costruisce una bicicletta completa di accessori, con 37 lattine si fa una caffettiera, con 3 lettine si fa un paio di occhiali. LALLUMINIO

Andamento produzione metalli dal 1998 al 2006 (dal Piano Provinciale)

Il riciclaggio:

Metodologia di monitoraggio Oltre ai dati di produzione dei rifiuti urbani, forniti dai Comuni, lOsservatorio Rifiuti raccoglie, verifica ed analizza ogni anno anche i dati dei rifiuti ricevuti dagli IMPIANTI lodigiani. Tali dati sono disponibili dal 2002 sino al Lacquisizione ed il trattamento dei dati viene effettuata sempre attraverso Internet e la compilazione per via informatica è stata soddisfatta da quasi tutti i soggetti interessati: 88% del totale impianti TRATTAMENTO, RECUPERO E SMALTIMENTO RIFIUTI IN PROVINCIA DI LODI - Dati 2007 sui rifiuti ricevuti dagli impianti

Situazione attuale Risultano ad oggi presenti sul territorio provinciale n. 73 impianti a vario titolo abilitati allesercizio di operazioni di recupero e/o smaltimento di rifiuti (compresi quelli non operativi in quanto ancora in costruzione o con autorizzazione/iscrizione sospesa): Tipologia di impiantoN° impianti Stoccaggio e selezione23 Recupero rifiuti da costruzione e demolizione13 Recupero energetico6 Trattamento veicoli fuori uso5 Compostaggio e biostabilizzazione6 Recupero di materia in processi industriali5 Discarica3 Trattamento fanghi di depurazione per uso agricolo2 Rigenerazione cartucce per stampanti2 Altri impianti8 TOTALE73 La potenzialità complessiva autorizzata è pari a circa t/anno di rifiuti trattabili, cui si aggiungono circa mc complessivamente disponibili per lo smaltimento in discarica di rifiuti non pericolosi.

Secondo i dati forniti dai gestori allo Sportello Osservatorio Rifiuti, il quantitativo totale di rifiuti conferiti agli impianti lodigiani nellanno 2007 è stato pari a t 28% (pari t) è di provenienza provinciale 72% circa (pari a t) è di provenienza extra provinciale il 10% circa dei rifiuti trattati è costituito da rifiuti pericolosi.