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A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z GLOSSARIO A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z A ACCESSIBILITÀ Per accessibilità si intende la possibilità, anche per persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di raggiungere l'edificio e le sue singole unità immobiliari e ambientali, di entrarvi agevolmente e di fruirne spazi e attrezzature in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia. Si considerano tre livelli di qualità dello spazio costruito. L'accessibilità esprime il più alto livello in quanto ne consente la totale fruizione nell'immediato. AGEVOLAZIONI PER I DATORI DI LAVORO Con tale termine la normativa per il diritto al lavoro delle persone disabili si riferisce agli incentivi fiscali (totali o parziali) ed economici (rimborsi spese) che il datore di lavoro può richiedere per l'assunzione di una persona disabile previa stipula di convenzione con il centro per l'impiego competente. Tali benefici spettano anche ai datori di lavoro che procedono a queste assunzioni pur non essendo obbligati per legge. AGGRAVAMENTO DELLE CONDIZIONI DI SALUTE Per il lavoratore disabile avviato obbligatoriamente è previsto, nel caso di aggravamento delle condizioni di salute (e/o di significative variazioni nell'organizzazione del lavoro) che venga accertata la compatibilità delle mansioni affidate con lo stato di salute del lavoratore stesso. Tale verifica può essere richiesta dal lavoratore disabile o dal datore di lavoro alla apposita commissione medica dell'Azienda USL di residenza. FINE

ASSEGNO SOCIALE Dal 1° gennaio 1996 è stato istituito un nuovo tipo di prestazione denominata assegno sociale, in sostituzione della pensione sociale. L'assegno sociale è una prestazione di natura assistenziale riservata ai cittadini italiani o equiparati, che hanno compiuto 65 anni di età, risiedono stabilmente in Italia e non percepiscono alcun reddito o hanno redditi inferiori all'importo dell'assegno sociale. ASSISTENZA AD PERSONAM L'assistente ad personam ha il compito di sostenere l'alunno nell'ambito dell'autonomia o della comunicazione. La necessità di questo supporto deve essere certificata. In questo caso il Dirigente Scolastico deve richiedere all'Ente Locale di competenza di designare un operatore che, pur non facendo parte del corpo docente, si inserirà nella attività scolastiche secondo un progetto elaborato in base ai bisogni dello studente. ASSISTENZA DI BASE Per l'alunno con disabilità che necessita di accompagnamento per spostarsi all'interno della struttura scolastica, per accedere ai bagni o per un'assistenza durante la mensa è prevista un'assistenza di base fornita dai collaboratori scolastici, ex bidelli, che allo scopo hanno frequentato un corso di formazione. Il bisogno deve essere segnalato nella certificazione emessa dalla ASL mentre l'assistenza deve essere garantita dal Dirigente Scolastico. FINE

B FINE BARRIERE ARCHITETTONICHE Per barriere architettoniche si intendono: a) gli ostacoli fisici che sono fonte di disagio per la mobilita di chiunque ed in particolare di coloro che, per qualsiasi causa, hanno una capacita motoria ridotta o impedita in forma permanente o temporanea; b) gli ostacoli che limitano o impediscono a chiunque la comoda e sicura utilizzazione di spazi, attrezzature o componenti; c) la mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettono l'orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo per chiunque e in particolare per i non vedenti, per gli ipovedenti e per i sordi. Riferimenti: Decreto Ministeriale - Ministero dei Lavori Pubblici 14 giugno 1989, n. 236. Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche. Art. 2 - Definizioni Decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n. 503. Regolamento recante norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici. Art. l. Definizioni ed oggetto BUONA PRASSI Una buona prassi è un'azione o un progetto la cui realizzazione porta a dei risultati eccellenti e che possiede un carattere di replicabilità. Un esempio di buona prassi a favore delle persone con disabilità Si considerano esempi di buona prassi quelli che evidenziano attività specifiche, a favore delle persone con disabilità, che possiedano caratteristiche innovative ed efficaci e che siano trasferibili ad altre situazioni e culture. Gli esempi di buona prassi seguono alcuni principi fondamentali: trasferire le conoscenze pratiche incoraggiandone l'effetto moltiplicatore; favorire l'integrazione sociale delle persone con disabilità e la vita indipendente; procedere verso l'obiettivo della massima autodeterminazione (autonomia).

C FINE COLLOCAMENTO MIRATO Un aspetto di centrale importanza della legge 68/99 per il diritto al lavoro delle persone disabili è il collocamento mirato che prevede, attraverso l'azione svolta dai servizi per l'inserimento lavorativo, il reale incontro tra le capacità lavorative del disabile con le esigenze e necessità delle imprese. Per collocamento mirato dei disabili si intende quella serie di strumenti tecnici e di supporto che permettono di valutare adeguatamente le persone con disabilità nelle loro capacità lavorative e di inserirle nel posto adatto, attraverso analisi di posti di lavoro, forme di sostegno, azioni positive e soluzioni dei problemi connessi con gli ambienti, gli strumenti e le relazioni interpersonali sui luoghi quotidiani di lavoro e di relazione. COMMISSIONE MEDICA DI VERIFICA Tutti i verbali emessi dalle Commissioni Mediche delle Aziende ASL per l'accertamento dell'invalidità e dell'handicap, prima di essere recapitati al cittadino, devono essere approvati da un'altra commissione medica denominata Commissione Medica di Verifica (una volta commissione medica periferica). Questa commissione può decidere la sospensione della procedura per ulteriori accertamenti, che potranno essere effettuati tramite le unità sanitarie locali o mediante visita diretta dell'interessato da parte della stessa Commissione di Verifica CONCETTO DEI MINORAZIONE Deve essere intesa come compromissione dell'efficienza psico-fisica dell'individuo, nel termine più ampio dell'accezione. Tale compromissione può essere conseguente a lesioni di natura più varia, con menomazione permanente anatomo-funzionale (menomazioni e patologie cagionanti un danno funzionale permanente). FINE

D FINE DIAGNOSI FUNZIONALE E' la descrizione analitica della compromissione funzionale dello stato psicofisico dell'alunno in situazione di handicap, al momento in cui accede alla struttura sanitaria per conseguire gli interventi previsti dagli articoli 12 e 13 della legge 104 del 1992. La richiesta della certificazione compete esclusivamente al genitore o a chi eserciti la patria potestà dell'alunno attraverso gli accertamenti clinico diagnostici per la definizione dell'handicap e per l'esame della funzionalità delle varie aree. FINE

I FINE INSEGNANTE DI SOSTEGNO E' una figura che grazie alla sua formazione specifica affianca l'alunno garantendogli, tramite interventi individualizzati, un'educazione e un'istruzione adeguata e che ha un ruolo fondamentale nel processo di integrazione. Viene assegnato dalla Direzione scolastica regionale su richiesta del Dirigente Scolastico in base all'attestazione di situazione di handicap redatta da uno specialista e alla diagnosi funzionale. INVALIDI DI GUERRA, DEL LAVORO E PER SERVIZIO Quando una menomazione causata dalla guerra, dal servizio o dal lavoro, non ha dato luogo a nessun riconoscimento di invalidità è possibile ottenere il riconoscimento dell'invalidità civile. E' possibile comunque per una stessa persona già dichiarata invalida per causa di guerra, di lavoro o di servizio, ottenere il riconoscimento di invalidità civile qualora subentri una menomazione non attribuibile a dette cause, neppure sotto il profilo dell'aggravamento o dell'interdipendenza con la patologia che ha determinato il riconoscimento diverso dall'invalidità civile INVALIDO CIVILE Si considerano mutilati e invalidi civili i cittadini affetti da minorazioni congenite o acquisite, anche a carattere progressivo, compresi gli irregolari psichici per oligofrenie di carattere organico o dismetabolico, insufficienze mentali derivanti da difetti sensoriali o funzionali, che abbiano subito una riduzione permanente della capacità lavorativa non inferiore ad 1/3, e, se minori di anni 18, che abbiano difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età" (art. 2, Legge 118/71) FINE

P FINE PENSIONE SOCIALE La pensione sociale è destinata a scomparire. A decorrere dal 1° gennaio 1996 la pensione sociale è stata sostituita da un nuovo tipo di prestazione denominata assegno sociale, mentre continua ad essere erogata a coloro che, avendone i requisiti, ne hanno fatto domanda entro il 31 dicembre 1995, ovvero, che a quella data avevano già compiuto il 65° anno di età. PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (PEI) E' il documento nel quale vengono descritti gli interventi integrati ed equilibrati tra di loro, predisposti per l'alunno in situazione di handicap, in un determinato periodo di tempo, ai fini della realizzazione del diritto all'educazione e all'istruzione. Viene redatto congiuntamente dagli operatori sanitari individuati dalla ASL e dal personale insegnante curriculare e di sostegno della scuola e, ove presente, con la partecipazione dell'insegnante operatore psico-pedagogico, in collaborazione con i genitori o gli esercenti la potestà parentale dell'alunno. PROFILO DINAMICO FUNZIONALE (PDF)  E' un atto collegiale da compilare per la prima volta all'inizio del primo anno di frequenza, dopo il primo periodo di inserimento scolastico della persona disabile, da verificare periodicamente. Con esso viene definita la situazione di partenza e le tappe di sviluppo conseguite o da conseguire. Mette in evidenza difficoltà e potenzialità dell'alunno. FINE

S FINE STATO DI HANDICAP Riguarda coloro che hanno una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e che è tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione (legge 104/92). STATO DI HANDICAP GRAVE Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l'autonomia personale, correlata all'età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo o globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione di gravità. Le situazioni riconosciute di gravità determinano priorità nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici. FINE