Intervento di Mariacristina Pizzichini XVI Convegno Nazionale Livorno 15-17 Aprile 2010 “Matematica: Apprendimento e Professionalità docente” La sezione GioiaMathesis partecipa con lavoro sul tema Qual è il ruolo epistemologico dell'insegnamento delle scienze fisiche e matematiche? Proposta di un sistema di valutazione dei docenti ( relazione in pdf) Intervento di Mariacristina Pizzichini
Relazione Livorno 16/04/2010 Comunicazione di Mariacristina Pizzichini – docente presso il Liceo P.M. Vermigli di Zurigo – Socia di GioiaMathesis
Premessa Vista la richiesta alle sezioni Mathesis di formulare una proposta sulla valutazione della professionalità del docente mi sono documentata attraverso un’ intervista fatta al Prof Giorgio Lardi di matematica e fisica del Liceo artistico Freudehberg di Zurigo che gentilmente ha dato massima disponibilità per fornire informazioni sull’efficienza del sistema di selezione degli insegnanti in Svizzera. Dall’indagine si evince che il sistema svizzero in merito alla valutazione è assai diversificato secondo i 26 Cantoni ed in ogni Cantone viene nominata la Commissione di valutazione dal Ministero dell’Educazione Cantonale e non da quello federale, ma alcune regole per la composizione di tale commissione sono simili per i cantoni in cui si parla la stessa lingua o che sono confinanti come territorio.
Nello specifico le informazioni scaturite dall’indagine riguardano principalmente il Cantone di Zurigo. Con il gruppo di lavoro erano stati individuati i temi salienti che potevano condurre alla proposta di un sistema di valutazione e trovando un forte riscontro per la mia esperienza. Pertanto selezionando alcuni temi, si è contribuito a formulare un questionario e riporto alcuni dei quesiti per la loro importanza e perchè caratterizzano la diversità dei due sistemi scolastici Svizzero e Italiano,( se realmente quest’ultimo esista)
Questionario e Risposte 1) Quali competenze devono avere i componenti della Commissione di valutazione ? Questionario e Risposte Nel sistema zurighese la commissione scolastica viene nominata dal Ministero dell’Istruzione cantonale ,non federale una ad hoc per ogni scuola. La Commissione è variegata, ci sono esperti di vario genere, anche persone che fanno parte del mondo del lavoro, ma che non hanno nulla a che vedere col mondo della scuola, ad esempio non hanno figli nella scuola , sono imprenditori, esperti di marketing, ecc. Chiunque può proporsi per entrare in tali commissioni anche la scuola stessa può proporre qualcuno. A Zurigo ogni 2 anni gli insegnanti attendono o suppongono di poter essere visitati dalla Commissione, soprattutto se il giudizio precedente non è stato buono, cosa che si viene a conoscere in quanto non determina un aumento di stipendio o scatto dello stipendio. La Commissione propone con opportuni interventi cosa non va nel metodo didattico e come può modificarlo.
2) Esistono dei Master per diventare tutor o componenti di Commissione? No. Ognuno può annunciarsi da solo con le referenzeche ritiene e che dovrebbe sapere confacenti a quelle che sono le necessarie evoluzione delle conoscenze legate alla formazione ed al lavoro che svolge.
3) Esistono graduatorie di tutor o componenti di commissione ? No. Assolutamente non esistono graduatorie di nessun genere, neanche per chiamare supplenti.
4) Chi chiama la commissione di valutazione per valutare l’abilità didattica del docente? Il Preside ha tale possibilità, ma non è necessario perché automaticamente deve essere convocata ogni due anni per una valutazione intermedia, dopo altri 2 anni avviene la valutazione ufficiale sull’ Idoneità o non all’insegnamento.
5) E’ vero che esistono periodi di prova e valutazioni periodiche? Non possono esistere periodi prova, perché quando per il primo semestre o al massimo altri sette non positivi, il docente non viene più chiamato dalla stessa scuola ed è difficile che possa trovarne un’altra che lo asssumi. Rimanendo come insegnati nella stessa scuola si è comunque sottoposti a valutazioni periodiche, come descritto prima. Esistono le abilitazioni all’insegnamento dovrebbero durare circa tre anni ed un tirocinio. C’è chi studia e lavora e può impiegare un tempo maggiore di tre anni. Tutti i contratti sono a termine per minimo di un semestre ed al massimo sette anni.
6) Quali competenze devono avere i tutor ? Nessuna specifica, possono essere insegnanti della stessa scuola.
7) Quale potere ha di far effettuare un licenziamento il tutor o la commissione? Il licenziamento avviene raramente è difficile perché non si ritrova ad essere confermato se non è capace di insegnare, può succedere, nonostante l’idoneità, se il docente è reo di un atto grave. Il tutor non ha potere di licenziamento, ma soltanto influenza sulla commissione e presso il preside.
8) I docenti vengono valutati divisi secondo le loro competenze o abilità?
9) Ai docenti eccellenti vengono affidate classi di eccellenze? Non esiste una classe d’eccellenza nel Cantone di Zurigo, come nel Cantone ticinese, le classi sono formate in modo eterogeneo.
10) L’università organizza corsi abilitanti alla didattica? Sì, è obbligatorio per chi vuole intraprendere la carriera di insegnante. La cattedra d’insegnamento è per tutti di 23-24 ore. L’insegnante “di ruolo” è l’insegnante che deve svolgere compiti particolari nella scuola dove lavora da molti anni.
11) Un docente può chiedere un’ispezione sul proprio dirigente, può chiedere ispezione per mobbing? Sì è possibile. C’è la commissione che è sopra il dirigente. Ogni quattro anni viene nominato o confermato, può rimanere in carica solo per dodici anni. La commissione ascolta sempre il parere degli insegnanti.
No, spesso il docente è autore di molte dispense 12) E’ possibile valutare un docente anche attraverso i testi in adozione che propone? No, spesso il docente è autore di molte dispense
13) Si può impedire l’adozione di un testo non buono, esiste un elenco di testi ritenuti validi per una buona didattica? No, non si proibisce niente, ognuno è libero di adottare ciò che vuole. Esiste inoltre una valutazione della scuola che si svolge “una tantum” secondo un tema scelto dalla commissione e la scuola deve dimostrare come ha saputo affrontarlo didatticamente. Esistono inoltre delle statistiche create dal Politecnico di Zurigo su questionari somministrati a studenti al secondo anno invitati a formulare giudizi sulle scuole di provenienza, secondo me, è una visione soggettiva, personale, non molto razionale.
Proposta per la formazione delle Commissioni italiane di Valutazione Commissari che non fanno parte della scuola da valutare o dipendenti del MIUR su liste formate per libera adesione presentando un appropriato curriculum culturale, imprenditoriale, sociale. (senza graduatorie o corsi di formazione) Eterogeneità di competenze nel mondo del lavoro dei commissari Compensi adeguati per i commissari per i tempi di esercizio dell’attività di valutazione. Valutazioni periodiche triennali e di ricontrollo annuale e semestrale in casi di necessità. Aumenti di stipendio per docenti che hanno superato i controlli triennali. Valutazione complessiva della scuola affidata alle Università su attività periodiche proposte dal Miur alle scuole tutorate da commissari docenti e studenti universitari.( Ad esempio produzione di materiale didattico, ricerca, realizzazione di ambienti di studio…)
Motivazione di simile proposta Negatività delle ispezioni ministeriali nei precedenti decenni. Impossibilità di individuare dirigenti con pluricompetenze didattiche. Ritardi pluridecennali già vissuti fra i tempi di attuazione e quelli proposti per l’innovazione, determinata dalla realtà sociale e dal mondo del lavoro.
- Inefficienza delle ispezioni ministeriali nei precedenti decenni (Sembra che nessuno docente sia stato mai licenziato su relazione negativa anche di un esperto ispettore in Italia) - Impossibilità di individuare dirigenti con pluricompetenze didattiche. (Non obbligatorietà ad avere pluricompetenze disciplinari, vista la continua dichiarata neutralità di opinione di un dirigente con formazione umanistica di fronte alla valutazione di docenti di matematica) - Ritardi pluridecennali già vissuti fra i tempi di attuazione e quelli in cui sono proposte innovazioni formative determinate dalla realtà sociale e dal mondo del lavoro Motivazioni che hanno determinato simile proposta
Conclusione Per la mia esperienza lavorando a Zurigo da quattro anni e confrontandomi, pertanto, con i colleghi svizzeri che mi confermano l’opinione che il fatto di essere valutati rappresenta per i docenti uno stimolo a lavorare bene ed a migliorare lo svolgimento del proprio lavoro per tutto l’arco della loro carriera e che la valutazione della scuola nel suo complesso determina una competizione ed un impegno adeguato finalizzata ad una formazione sempre attenta a quelle che sono le reali esigenze. (relazione in pdf)