COME SI FA UNA TESINA UNA GUIDA PRATICA ITCGT “LEONARDO PISANO” GUIDONIA-MONTECELIO ANNO SCOLASTICO 2011-12 PRESENTAZIONE A CURA DELLA PROF. PAOLA CHIESI
1. CHE COS’È UNA TESINA? LA TESINA È UN LAVORO DI APPROFONDIMENTO SU UN ARGOMENTO SPECIFICO PUÒ ESSERE UN LAVORO SCRITTO, SOTTO FORMA DI FASCICOLO SUDDIVISO IN PARAGRAFI PUÒ PRESENTARSI SOTTO FORMA DI MAPPA CONCETTUALE
2. PERCHÉ SCRIVERE UNA TESINA? PERCHÉ È UNA BELLA ESPERIENZA. È UNA PROVA IN CUI METTERE IN CAMPO I VOSTRI INTERESSI, LE VOSTRE CONOSCENZE E LA VOSTRA CREATIVITÀ PERCHÉ È UN’OCCASIONE PER SCRIVERE E PARLARE DI UN ARGOMENTO CHE VI INTERESSA, DIMOSTRARE ALLA COMMISSIONE CHE SAPETE SCRIVERE, RAGIONARE, ESPORRE IN MANIERA CRITICA E RIELABORARE I CONTENUTI APPRESI A SCUOLA PERCHÉ, SE BEN FATTA, LA TESINA PUÒ CONTRIBUIRE AL BUON ESITO DELL’ESAME
3. UNA TESINA DEVE ESSERE OBBLIGATORIAMENTE MULTIDISCIPLINARE? NO, MA, PER APPROFONDIRE UN ARGOMENTO, È BENE CONSIDERARE DIVERSE DISCIPLINE È CONSIGLIABILE PERTANTO SCRIVERE UNA TESINA MULTIDISCIPLINARE
4. IN QUALE FORMA SI PUÒ PRESENTARE UNA TESINA? IN FORMA CARTACEA (ANCHE CON TABELLE, FOTOGRAFIE ECCETERA) IN FORMA MULTIMEDIALE (PRESENTAZIONE ELETTRONICA)
5. L’ARGOMENTO DELLA TESINA DEVE RIGUARDARE UNA PARTE DEL PROGRAMMA SVOLTO IN CLASSE? NO, POTETE ANCHE AFFRONTARE TEMI EXTRASCOLASTICI. TUTTAVIA È NECESSARIO TROVARE COLLEGAMENTI CON I PROGRAMMI DELLE DISCIPLINE STUDIATE ESEMPIO SIETE INTERESSATI AL TEMA DEI GRAFFITI METROPOLITANI? BENE, POTETE PARTIRE DA QUESTA IDEA CENTRALE E COLLEGARLA AL CONCETTO PIÙ GENERALE DELLA METROPOLI, ANALIZZATA DAL PUNTO DI VISTA STORICO, ARTISTICO-LETTERARIO, SOCIO-ECONOMICO, URBANISTICO, TURISTICO ECC., IN UN DATO PERIODO STORICO E IN UNA CIRCOSCRITTA AREA GEOGRAFICA
È CONSIGLIABILE TUTTAVIA TROVARE UN COMPROMESSO TRA ECCESSIVA SEMPLIFICAZIONE, ORIGINALITÀ ED EFFICACIA EVITATE, QUINDI, ARGOMENTI TROPPO GENERICI O TROPPO DISTANTI DAI PROGRAMMI SCOLASTICI O TROPPO AMBIZIOSI
6. QUANTO DEVE ESSERE LUNGA UNA TESINA? NON ESISTE UNA REGOLA FISSA. DIPENDE DAL NUMERO DI MATERIE COINVOLTE, DALL’ARGOMENTO SCELTO E DALLA CAPACITÀ DI METTERE A FUOCO I CONCETTI-CHIAVE IN OGNI CASO, È BENE EVITARE LAVORI TROPPO BREVI (perché denotano mancanza di idee) O TROPPO PROLISSI (perché denotano scarsa capacità di sintesi)
7. TESINA O MAPPA CONCETTUALE? LA TESINA PRESUPPONE UN LAVORO DI RICERCA, STUDIO, RIELABORAZIONE PERSONALE, SCRITTURA E REALIZZAZIONE GRAFICA… SE RITENETE CHE NON VALGA LA PENA IMPEGNARE TEMPO ED ENERGIE PER SCRIVERE UNA TESINA, ALLORA LIMITATEVI ALLA MAPPA CONCETTUALE
LA MAPPA CONCETTUALE DEFINIZIONE LA MAPPA CONCETTUALE È LA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DI CONCETTI ESPRESSI SINTETICAMENTE (PAROLE-CONCETTO) ALL’INTERNO DI UNA FORMA GEOMETRICA (NODO) E COLLEGATI FRA LORO DA LINEE (FRECCE) CHE ESPLICITANO LA RELAZIONE ATTRAVERSO PAROLE-LEGAMENTO
ECCO UN ESEMPIO DI MAPPA CONCETTUALE
8. QUANTO TEMPO SI HA A DISPOSIZIONE PER ESPORRE LA TESINA? 10-15 MINUTI AL MASSIMO
LA STESURA DELLA TESINA IN 3 FASI
FASE 1 SCEGLIETE UN ARGOMENTO CHE VI INTERESSI VERAMENTE ESEMPIO LA PRIMA GUERRA MONDIALE QUESTO ARGOMENTO È UN “CLASSICO”, MA È TROPPO GENERICO, PERCHÉ NON DÀ INDICAZIONI SUFFICIENTI SI POTREBBE MODIFICARE COSÌ LA PRIMA GUERRA MONDIALE. LE CONSEGUENZE ECONOMICHE E SOCIALI IN ITALIA
LA SECONDA VERSIONE LA PRIMA GUERRA MONDIALE LA SECONDA VERSIONE LA PRIMA GUERRA MONDIALE. LE CONSEGUENZE ECONOMICHE E SOCIALI IN ITALIA PERMETTE DI CIRCOSCRIVERE LA VOSTRA RICERCA ALL’ASPETTO CHE VOLETE APPROFONDIRE (le conseguenze economiche in Italia) DEFINIRE L’ARGOMENTO DAL PUNTO DI VISTA GEOGRAFICO (in Italia) ABBOZZARE IL TITOLO E IL SOTTOTITOLO (provvisori in questa fase iniziale. Potrete modificarli in seguito)
COMPILATE L’INDICE L’INDICE È UNA GUIDA CHE AIUTA A NON DISPERDERE LE IDEE E CHIARISCE AL LETTORE L’ARGOMENTO GENERALE, I TEMI SPECIFICI E LA STRUTTURA DELLA VOSTRA TESINA ESEMPIO Introduzione p. La Prima Guerra mondiale: una visione p. d’insieme L’intervento economico dello Stato in Italia p. Le fabbriche e le città p. Le campagne e l’agricoltura p. Conclusioni p. Bibliositografia p.
COMPILATE LA BIBLIOSITOGRAFIA NELL’ULTIMA SEZIONE DELLA TESINA DOVRETE INSERIRE TUTTE LE FONTI CONSULTATE: MONOGRAFIE, RIVISTE, INTERVISTE, SITI INTERNET ECC. IN QUESTO CASO HO CONSULTATO UN MANUALE DI STORIA ECONOMICA, UN ARTICOLO DI GIORNALE SULLA GUERRA IN ITALIA, UN SITO INTERNET NELLA DIAPOSITIVA SUCCESSIVA SONO INDICATI ALCUNI ESEMPI PRATICI SU COME CITARE LE FONTI
CITARE UN SITO INTERNET CITARE UN LIBRO Vera Zamagni, Introduzione alla storia economica d’Italia, Bologna, Il Mulino 2007. CITARE UN ARTICOLO Luca Pagni, Borsa, scambi record a 1.000 miliardi, in «la Repubblica», 31 dicembre 2005. CITARE UN RIVISTA Daniela Caglioti, Nazionalismo economico e antigerma-nesimo, in «Contemporanea», 4 (2010). CITARE UN SITO INTERNET http://www.14-18.it http://www.14-18.it/album/16505/copertina
FASE 2 SCRIVERE INIZIATE A SCRIVERE PARTENDO DALL’ARGOMENTO CHE CONOSCETE MEGLIO, DOPO AVER CONSULTATO LE FONTI E AVER RIASSUNTO I CONTENUTI PUÒ SUCCEDERE DI TROVARSI IN DIFFICOLTÀ DI FRONTE ALLA “PAGINA BIANCA”. IN QUESTO CASO È CONSIGLIABILE SCRIVERE DI GETTO CIÒ CHE AVETE IN MENTE E FARE LE CORREZIONI IN UN SECONDO MOMENTO SCRIVERE SIGNIFICA RILEGGERE, RISCRIVERE, CORREGGERE, AGGIUNGERE, TAGLIARE, ELIMINARE LE RIPETIZIONI E LE PAROLE INUTILI. INSOMMA, RENDERE PIÙ CHIARO IL TESTO
È CONSIGLIABILE INSERIRE LE NOTE NEL TESTO IN QUESTA FASE DELLA SCRITTURA, ALTRIMENTI CORRETE IL RISCHIO DI DIMENTICARE DA DOVE AVETE PRESO LE INFORMAZIONI ESEMPIO DI NOTA NEL TESTO CON RIFERIMENTO A PIE’ DI PAGINA «le dimissioni, i licenziamenti ed i passaggi di personale fra l’uno e l’altro stabilimento, sorvegliare il lavoro delle maestranze minorili e femminili, nonché occuparsi delle scuole, del tirocinio dei nuovi operai, delle garanzie igienico sanitarie sul lavoro»[1]. [1] Giorgio Porosini, Il capitalismo italiano nella prima guerra mondiale, Firenze, La Nuova Italia 1975, p. 127.
DOPO AVER COMPLETATO TUTTI I PARAGRAFI, È OPPORTUNO SCRIVERE UNA BREVE INTRODUZIONE, IN CUI SINTETIZZARE I CONTENUTI, I MOTIVI PERSONALI DELLA SCELTA (MEGLIO SE NON IN PRIMA PERSONA) E UNA O DUE FRASI CHE RIASSUMANO L’IDEA CENTRALE DEL VOSTRO LAVORO LE CONCLUSIONI, CONTENENTI UNA BREVE SINTESI DEL LAVORO SVOLTO
FASE 3 RIORDINARE E CONSEGNARE 1. STAMPATE UNA BOZZA DELLA TESINA E RILEGGETE IL TESTO CON ATTENZIONE 2. NUMERATE LE PAGINE 3. FATE LEGGERE LA BOZZA DI LAVORO ALL’INSEGNANTE, ANNOTANDO CON CURA LE SUE OSSERVAZIONI 4. EFFETTUATE EVENTUALI CORREZIONI 5. NELL’ULTIMA VERSIONE DEL LAVORO, CONTROLLATE IL NUMERO DI PAGINA, LA CORRISPONDENZA TRA IL NUMERO DELLA NOTA NEL TESTO E LA NOTA A PIE’ DI PAGINA, TRA TITOLO DEL CAPITOLO/PARAGRAFO E NUMERO DI PAGINA NELL’INDICE
6. CURATE LA GRAFICA E L’IMPAGINAZIONE PREFERITE UN CARATTERE E UN CORPO LEGGIBILI (PER ES. TIMES NEW ROMAN, PALATINO, GARAMOND, COSIDDETTI “CON LE GRAZIE”). IN GENERE SI UTILIZZA IL CORPO 12 PER IL TESTO E CORPI PIÙ GRANDI PER TITOLI/SOTTOTITOLI PREPARATE LA COPERTINA (FRONTESPIZIO) CON IL TITOLO/SOTTOTITOLO, IL VOSTRO NOME E COGNOME (IN QUEST’ORDINE), CLASSE, ANNO SCOLASTICO 6. CONSEGNATE LA COPIA DEFINITIVA E… BUON LAVORO!
Per chi fosse interessato ad approfondire gli argomenti qui schematizzati si rinvia ai seguenti riferimenti bibliografici Umberto Eco, Come si fa una tesi di laurea, Bompiani, Milano 1977. Roberto Lesina, Il nuovo manuale di stile: guida alla redazione di documenti, relazioni, articoli, manuali, tesi di laurea, Zanichelli, Bologna 1994. Nicoletta Marini, Linee guida per la realizzazione della “tesina” per gli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore, in http://loescher.it/mediaclassica J.D. Novak, L'apprendimento significativo, Edizioni Erickson, Trento 2001.