FORMAZIONE DEL PERFETTO Il perfetto dei verbi (3a voce del paradigma) può avere diverse formazioni che si possono suddividere nei seguenti gruppi: Con suffisso -v/-u. Ad es. moneo, ēre → monui Col suffisso -v si hanno i perfetti di tutta la I coniugazione regolare: Laudo, are → laudavi
Perfetto radicale. Le terminazioni del perfetto si attaccano direttamente al tema del presente senza suffissi. Ad es. imbuo, ĕre → imbui Perfetto con apofonia (l'apofonia è quel fenomeno per cui una vocale cambia all'interno di una parola). Ad es. ago, ĕre → egi Facio, ĕre → feci
Perfetto con suffisso -s Perfetto con suffisso -s. hanno questo tipo di perfetto i seguenti verbi: Temi in labiale (-p/-b + s →ps). Ad es. scribo, ĕre → scripsi Temi in gutturale (-c/-g + s →x). Ad es. dico, ĕre → dixi Temi in dentale (-t/-d + s →s). Ad es. ludo, ĕre → lusi Temi in sibilante (-s+ s →ss). Ad es. gero (la r al presente si trova per il fenomeno del rotacismo originariamente era geso), ĕre → gessi Temi in nasale(-n + s →ns /-m+ s →mps). Ad es. maneo, ēre → mansi sumo, ĕre →sumpsi
Perfetto con raddoppiamento che può essere di 2 tipi: Consonante iniziale del tema + e Ad es. pello, ĕre → pepuli Ripetizione della sillaba iniziale Ad es. curro, ĕre → cucurri