La forma viva dellannunzio II. Lesperienza della persecuzione La necessità della tribolazione La tribolazione-persecuzione nella trama degli Atti La rilettura teologica della persecuzione Lavori di gruppo
La forma viva dellannunzio II. Lesperienza della persecuzione La necessità della tribolazione: un fatto ineluttabile o una necessità salvifica? Dopo avere evangelizzato quella città e aver fatto un numero considerevole di discepoli, ritornarono a Listra e Iconio e Antiochia, fortificando le anime dei discepoli, esortandoli a perseverare nella fede perché (dicevano): (14,22) Và, perché costui è per me un vaso di elezione per portare il mio nome davanti alle nazioni, ai re e ai figli di Israele. Io gli mostrerò infatti quanto è necessario che egli patisca per il mio Nome (9,15s) a) Il dato: dei (è necessario che…): un indizio evidente. Cf. Lc 9,22; 17,24s; 22,37 (in rapporto alla Scrittura); 24,6-8; 24,26; 24,44-48 (in rapporto alla Scrittura); At 17,2s (in rapporto alla Scrittura); 23,11 (è necessario testimoniare fino a Roma. Cf. anche 27,24)
La forma viva dellannunzio II. Lesperienza della persecuzione b) Il significato: lesperienza della persecuzione (diogmos) e della tribolazione (thlipsis usata come sinonimo in 11,19 e 20,23) appartiene alla vita della chiesa al suo nascere così come la passione del Cristo è parte integrante del suo mistero. Nel libro degli Atti, da semplice esperienza di vita diventa oggetto di riflessione attenta e luogo teologico: il mistero pasquale di Cristo si vede ora e diventa nuovamente oggetto dellannunzio nella pasqua di sofferenza e di vittoria nella testimonianza sperimentata dalla comunità. c) Implicazioni: solo la tribolazione determinata dalla persecuzione è inclusa in questa necessità teologica? Forse lo sono anche tutte le fatiche per lannunzio vivo e incarnato del Vangelo: voi stessi conoscete che alle necessità mie e di quelli che erano con me hanno provveduto queste mani. In ogni cosa vi ho mostrato che così è necessario soccorrere i deboli, ricordando le parole del Signore Gesù che disse: vi è più gioia nel dare che nel ricevere (20,35). Una nuova parola conduce al cuore della necessità evangelica: qualunque forma lannunzio prenda, per essere conforme alla Parola richiede fatica e fortezza
La forma viva dellannunzio II. Lesperienza della persecuzione La persecuzione nella trama degli Atti A)1,1-26: il Cristo di cui essere testimoni e che parla ai suoi del regno di Dio è vivo dopo la passione (1,3). Lo Spirito che abilita i testimoni scende su loro come dynamis (1,8. Cf. anche 4,33; 6,8) B)2,1-8,4: la persecuzione inizia subito dopo il primo miracolo raccontato per esteso e non lascia più lintera sezione, culminando con la lapidazione di Stefano (cf. schema Betori) C) 8,1b-12,25: La persecuzione è la causa stessa della nuova missione! Abbraccia insieme Stefano, Paolo, i credenti dispersi, Giacomo di Zebedeo e lo stesso Pietro. Cioè, tutta la chiesa. La persecuzione è causa indiretta di missione (cè uno spazio che intercorre tra 8,1-4 e 11,19-26) e, inoltre, rende ancora più fecondo lannunzio (cf. ritornello in 12,24). Il senso profondo di questa strana fecondità o effetto boomerang della persecuzione lo capisce al meglio il persecutore-perseguitato: Paolo (9, (prolessi).22ss.28ss)!
La forma viva dellannunzio II. Lesperienza della persecuzione D) 13,1-15,5: la persecuzione diventa pane quotidiano dellapostolo e il primo viaggio diventa modello paradigmatico degli altri; è portata avanti dai Giudei, ma finisce per coinvolgere anche i pagani (14,2.5). Ecco il carattere programmatico, teologico ed ecclesiologico, di 14,22 E) 15,1-35: la sofferenza tocca il cuore della chiesa; è la prova del discernimento riguardo allevento che acuisce al massimo la persecuzione dei discepoli: lannunzio ai pagani D 1 ) 15,30-18,22: ritorna la persecuzione: ad opera dei pagani per motivi economici a Filippi (opposizione alla storia di liberazione!) / ad opera dei giudei a causa dellannunzio cristologico (cf. 17,2s // 18,4ss); il rifiuto dei Giudei diventa nuova via di apertura ai pagani (cf. 18,7s) Il Risorto accompagna Paolo: 18,9s (cf. Ger 1, ; 15,20).
La forma viva dellannunzio II. Lesperienza della persecuzione C 1 )18,23-21,14: continua linsistenza sul fatto che il rifiuto dei Giudei diventa nuova via di apertura ai pagani (cf. 19,8-10); continua la persecuzione ad opera dei pagani per motivi sempre economici (19,23ss Efeso), e ad opera dei Giudei (20,3). Comincia inoltre in 19,21-21,15 (dopo il ritornello 19,20) la sezione di transizione decisiva con varie prolessi sulla passio Pauli. B 1 ) 21,15-28,16 Da Gerusalemme a Roma: Paolo, sotto processo, testimone in catene. Vengono qui esplicitati i motivi più profondi della persecuzione giudaica, sia dal punto di vista dei personaggi giudei che parlano (21,19-26; 21,2; 23,6-10; 24,1-9), sia dal punto di vista di Paolo che si difende (22,1- 21; 23,1-10; 24,10-21; 26,1-29), sia dal punto di vista dei procuratori romani che sono politicamente e giuridicamente implicati nel suo arresto e processo (21,29-39; 22,22-30; 23, ; 24,22-25,27; 26,24-32) A 1 ) 28,17-31 La testimonianza apostolica giunge a Roma (epilogo aperto): sappiamo di questa setta che trova ovunque opposizione! (28,22)
La forma viva dellannunzio II. Lesperienza della persecuzione SCHEMA BETORI: I racconti, articolati come sono tra loro, mantengono uno schema pur se con delle varianti: a) situazione iniziale: descrive l'attività di annuncio degli apostoli o di Stefano sullo sfondo o nel quadro della vita ad intra della comunità primitiva nella sua quotidianità e normalità (prodigiosa) b) ostacolo: apertura di un processo o di un perseguimento giuridico che sfocia in una accusa c) contrasto: dibattito processuale tra accusa e difesa che ripropone l'esperienza della passione del Cristo "proto-persecuzione" e "proto-processo" della storia della salvezza d) soluzione o attuazione: sentenza il cui risultato definitivo, però, non viene annunciato. La comunità non viene stroncata ma resta sempre più libera e vittoriosa. e) crescita della e nella vita della comunità cristiana (qualificazione dell'annunzio evangelico). La vita ad intra della chiesa e quella ad extra sono strettamente connesse. Si può anche dire che, così come accade nei capp. 2-8, anche nei capp è la vita della chiesa che annunzia in parole e opere, nella persona dei suoi apostoli, che provoca la persecuzione.
La forma viva dellannunzio II. Lesperienza della persecuzione Spunti teologici Il modo in cui Lc fa della esperienza della persecuzione un oggetto riflesso e costante della sua costruzione narrativa sulle storia fondativa del cristianesimo, suggerisce alcune deduzioni a)La persecuzione è rifiuto dell'incarnazione: essa "nasce da una visione dei rapporti tra umano e divino che esclude il reciproco coinvolgimento e pone invece le due realtà in questione come grandezze assolute e concorrenziali che si oppongono a vicenda (Betori). Si rifiuta (si perseguita e si uccide) luomo in nome di Dio o si trascura il possibile appello storico di Dio per custodire il proprio ruolo-posto umano, difendendo una verità assoluta e non partecipabile, non relazionale (cf. antitesi: obbedire a Dio o alluomo in 4,19 e 5,29; oppure opera/progetto dagli uomini o da Dio in 5,38s)
La forma viva dellannunzio II. Lesperienza della persecuzione La persecuzione non comporta soltanto il rifiuto del messaggio cristiano inteso in senso generico…ma anche e soprattutto il rigetto della sua attuazione tra la gente, in quanto sta incarnandosi in un gruppo di persone e fa presa sul popolo….Si oppone così non ad una idea, ma a una realtà…Una volta messo in pratica e attuato nella concretezza di molteplici persone disponibili al suo servizio, (lannunzio evangelico) si manifesta nella sua potenza vitale e travolgente, davanti alla quale tutto il patrimonio collettivo e personale, che sembrava così stabile e sicuro, sembra prossimo a crollare e a sfacciarsi…Si presenta come qualcosa che tocca la realtà e la cambia, anzi penetra nellintimo delle coscienze e desta una fede per un assoluto che non ha uguali rispetto agli altri valori dellesistenza (L.-S.) La persecuzione, per converso, scagliandosi contro lincarnazione del Vangelo tra il popolo, fa vedere come la buona notizia, portata dagli apostoli, assuma il suo pieno significato quando viene vissuta e accolta dagli uomini (L.-S.).
La forma viva dellannunzio II. Lesperienza della persecuzione b) è frutto del potere : come esercizio dell'autorità attraverso la forza coercitiva e l'uso della violenza che toglie la libertà; come volontà di conservare una supremazia con tutti i mezzi possibili; come volontà di conservare un possesso e un primato privato (lelezione) c) è vissuta come processo e come passione, così come accade con Gesù sulla cui passione è modellato il racconto della passione degli apostoli. C'è una continuità tra passione di Gesù e persecuzione della chiesa, precisabile non nei termini della imitazione ma della sequela (G. Betori).
La forma viva dellannunzio II. Lesperienza della persecuzione d) È assunta come strumento provvidenziale nelle mani della Provvidenza: nella prospettiva lucana la persecuzione è in qualche modo conglobata allinterno di un cammino o di un progresso della vita comunitaria. Ancora, più marcatamente, essa diviene un momento di sviluppo e di rafforzamento della chiesa. Pur possedendo una potenza devastatrice non è posta fuori dalle mani di Dio che conduce la storia. Anzi manifesta con maggiore evidenza lintervento divino, ponendosi come stimolo di crescita della comunità e occasione di testimonianza. Attraverso il soccorso di Dio, anche indiretto con la citazione di un testo veterotestamentario, Luca fa vedere la relazione tra la sofferenza per il Nome di Gesù e lattuazione del piano divino in una sorta di concatenazione degli eventi in vista dellespansione dei credenti…Lincredulità e le contrarietà disposte sul sentiero dellevangelizzazione, fungono da validi strumenti per autenticare la verità e la fondatezza del messaggio. Non solo, ma assumono il ruolo provvidenziale di filtro o di discernimento per saper distinguere ciò che si conforma allevangelo e ciò che gli è difforme. La persecuzione si trasforma sotto le mani sapienti di Dio da meccanismo di rovina a dispositivo di purificazione e di consolidamento per tutti coloro che fanno parte della comnità cristiana: apostoli e discepoli (L.-S.)
La forma viva dellannunzio II. Lesperienza della persecuzione Svolge un ruolo decisivo poiché sospinge i predicatori ad inoltrarsi verso nuove mete, a diffondere levangelo in nuove località, ad essere pronti per nuove azioni apostoliche, senza pericolo di soste prolungate e distensive, ma in continuo dinamismo dietro a esperienze a volte impreviste e sempre dure (Lavatori - Sole)
La forma viva dellannunzio II. Lesperienza della persecuzione E) Ha una motivazione essenzialmente cristologica la missione per la quale Saulo è chiamato e della quale diventerà servo è riassunta nellespressione (9,15); la persecuzione è sintetizzata nella frase (9,16). Lo stesso soggetto, la medesima realtà, lunico mistero, quello di Cristo racchiuso nel suo Nome, costituisce contemporaneamente il contenuto dellannunzio e la motivazione dellostilità nei suoi confronti. Le due strade contrapposte, la missionarietà e la persecuzione, trovano la loro ragion dessere e doperare precisamente in quel Nome il quale, nel momento in cui materialmente le unisce, a livello spirituale le distanzia. Anche questo fa parte della paradossalità della parola di Gesù, posta a base della edificazione o della distruzione (L.-S.)
La forma viva dellannunzio II. Lesperienza della persecuzione F) Dice il mistero pasquale, cioè dice che la storia originaria (dunque, lidentità profonda) della chiesa è la storia dellesodo del mondo, della pasqua del mondo, della liberazione del mondo per mezzo del Vangelo. Storia delle origini, racconto di inizio, gli Atti dicono la funzione propria e profonda della comunità apostolica nel mondo: assecondare la corsa della Parola nella sua forza liberatrice fino al raggiungimento delleredità promessa (Cf. 26,17s). La comunità apostolica, come gli apostoli, come Gesù, vive (tra Israele e le nazioni) la vocazione, funzione e missione del Servo di Jhwh (cf. Lc 4,16s; in At la cristologia del servo presente in 3, ,32; lecclesiologia corrispondente applicata a Paolo in 9,15 e 13,45-49)
La forma viva dellannunzio II. Lesperienza della persecuzione G) La persecuzione (e ogni tribolazione) è sopportabile perché Dio è presente a fianco dei suoi, pur se in una lotta umanamente impari: Il perseguitato in realtà non si trova solo, poiché è sostenuto dalla partecipazione della comunità che prega per lui, è sorretto da una fede convinta, da motivazioni profonde, soprattutto dalla presenza continua di Dio e dei suoi angeli, di Cristo e dello Spirito Santo. Se da un punto di vista umano appare indifeso e fragile, egli acquista vigore ed energia attingendo ad una fonte soprannaturale e divina, di fronte alla quale anche le più poderose potenze terrene restano schiacciate e inefficaci. Un vero paradosso che Luca ci pone dinanzi allorigine del cristianesimo (Lavatori – Sole)
La forma viva dellannunzio II. Lesperienza della persecuzione Lavoro di gruppo Testo: At 21,15-26,32 Esaminare i tre punti di vista giudaico romano e paolino nel processo di Paolo. Vedere se e come vi si manifesta il punto di vista del narratore