L’educazione interculturale in Friuli Venezia Giulia

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI
Advertisements

Bando regionale primo incontro con le scuole a.s. 2007/2008
LA Qualità d’Aula e il SIMUCENTER CAMPANIA
PROGETTO VOLONTARIATO ISIS EINAUDI “DALMINE”
PROGETTO FUNZIONE STRUMENTALE AREA 4
Il Questionario di sistema M. Ludovica Battista (da materiale Invalsi) Pesaro, 11 febbraio 2005.
Un modello marchigiano di scuola interculturale La cultura dellospitalità Storie e geografie dellumanità (dal Primo manifesto della scuola delle Marche)
Le attività istituzionali dellINVALSI Anna Maria Caputo Ricercatore Frascati, 8 novembre 2005.
VIA VIRGILIO BROCCHI, MILANO
Lorganizzazione dellazione didattica rivolta ad alunni stranieri Sabrina Machetti Università per Stranieri di Siena 19 febbraio 2008.
AIPI Società Cooperativa Workshop: La gestione dei conflitti nei gruppi di alunni Aprile 2011 Iasi - Romania.
Rapporti con il territorio: genitori, associazioni, enti Rete delle scuole medie di Modena Per una scuola che sa accogliere Cittadini si diventa.
1 LEUROPA DELLISTRUZIONE ROMA, 9 FEBBRAIO UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL FRIULI VENEZIA GIULIA Direzione Generale Regionale.
Tirocinio Formativo Attivo Anno Accademico 2012/ gli elementi connotativi - gli esiti formativi - la qualità degli apprendimenti - le azioni del.
t a n t e t i n t e nasce nel 1994 come tavolo interistituzionale fra: Provveditorato di Verona LUniversità degli Studi di Verona Scienze dellEducazione.
Monitoraggio del progetto A cura di RES – Ricerca e studio
III Workshop La valutazione degli interventi di mediazione
PROGETTO DI EDUCAZIONE SCIENTIFICA
DIREZIONE DIDATTICA STATALE Circolo di Montemurlo Protocollo dintesa per laccoglienza degli alunni stranieri e per leducazione interculturale nel territorio.
Comunicare si può: io, tu, egli, noi ….. una rete di parole Prato -Giornate di formazione 13 – 14 Settembre 2010.
LE LINEE GUIDA PER L’ACCOGLIENZA E L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI Ufficio per l’integrazione degli alunni stranieri.
13/11/071 Bando: INTERCULTURA E SUCCESSO SCOLASTICO DEGLI ALLIEVI STRANIERI REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA Assessorato istruzione, cultura, pace.
MEMO Multicentro Educativo Modena Sergio Neri. Cosa è MEMO Come centro nasce nel 2004 dalla fusione di precedenti servizi comunali tutti rivolti prioritariamente.
/ Per la consulenza: appuntamento telefonico al
LINEE GUIDA PER LINSERIMENTO DI ALUNNI STRANIERI CIRCOLO DIDATTICO DI SPOLTORE.
Strumenti e pratiche per lintegrazione degli alunni stranieri a cura di Leila Ziglio Riva del Garda, 11 settembre 2008.
Sportello Scuola - Famiglia del 1° circolo didattico di Pordenone
Linee guida per laccoglienza e lintegrazione degli alunni stranieri Manerbio Formazione al personale di segreteria
Manerbio, Formazione al personale di segreteria
Progetto ALI - MIUR obiettivi Obiettivi generali: Generalizzare la formazione del personale delle scuole, individuando localmente le modalità ritenute.
A.L.I.- LIGURIA1 PROGETTO ALI LIGURIA M.I.U.R. - Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria PROGETTO ALI LIGURIA costruzioni di reti per lintercultura:
Analisi e rapporto di ricerca a cura di: Maria Antonia Moretti
Tutti a Scuola Assessorato Politiche Sociali, Partecipative e dellAccoglienza Servizio Immigrazione E Promozione Diritti di Cittadinanza Protocollo di.
AREA AREA DELLA STRUTTURALE COMUNICAZIONE INTERNA Attività collegiali
Il progetto
PROGETTO DI FORMAZIONE SULLINTERCULTURA PER I DOCENTI DELLA PROVINCIA DI GROSSETO.
Le scuole e l’autonomia
Adolescenza orientamento e famiglie Gruppo di lavoro 1.
PIANO dellOFFERTA FORMATIVA a.s. 2006/07 DIREZIONE DIDATTICA 11° CIRCOLO MODENA.
LE BUONE PRASSI disabilità ed integrazione scolastica
PER I BAMBINI PROVENIENTI DA ALTRI PAESI E ALTRE CULTURE.
Programmazione Fondi Strutturali 2007/2013
MONITORAGGIO POF
PIANO OFFERTA FORMATIVA
Piano dell'Offerta Formativa CIRCOLO DIDATTICO “G.B.PERASSO”
INSERIMENTO E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI
Dott.ssa Paola Fierli . USP Lecco
Provincia di Venezia – Settore Scuole Cultura Ce.I.S. D.L. Milani PROGETTO WINNY TOO – COMUNE DI CAVARZERE INDAGINE EFFETTUATA NEL GENNAIO 2003 SCUOLE.
Corso per mediatori linguistico culturali in ambito socio-educativo Organizzato dal Settore Istruzione della Provincia di Venezia in collaborazione con.
Protocollo accoglienza Proposta operativa
Scuola Media Statale “L. Coletti”
Strumenti per una scuola che apprende InterAzioni - Strumenti per lintegrazione Il Quaderno dellintegrazione nelle scuole del Friuli Venezia Giulia Udine,
Piano dellOfferta Formativa A.S. 2013/2014. Piano dellOfferta Formativa identità culturale progettazione curricolare, extracurricolare, educativa organizzativa.
Forte Flusso Migratorio Intercultura Disagio Legalità
Conferenza Integrating Cities Milano, 5-6 novembre 2007 A scuola con le mamme Fondazione Franco Verga - C.O.I. A cura di Maria Paola Colombo Svevo.
PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI
PIANO APPLICATIVO DI SISTEMA PER L’INSEGNAMENTO DELLA LINGUA FRIULANA Legge Regionale 29/2007 – Norme per la tutela, valorizzazione e promozione della.
Linee guida nazionali per l’orientamento permanente
Seminario Nazionale 8 – 9 marzo 2012 ENTI LOCALI, SCUOLA, INTEGRAZIONE QUARTA SESSIONE : COMUNI MONTANI Misso Alida – Referente intercultura USR Friuli.
La scuola si presenta Foggia 13 febbraio IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ( Istituito con il DPR 275/1999 art. 3 c. 1 – 2) Rappresenta Rappresenta.
Linee guida nazionali per l’orientamento permanente
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
SEMINARIO REGIONALE SULLE” INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO” LE SCUOLE DELL'INFANZIA IN VENETO: RIFLETTIAMO SULLE PRATICHE VENEZIA-ZELARINO 3 OTTOBRE.
Le politiche di integrazione sociale dei minori stranieri
PER I BAMBINI PROVENIENTI DA ALTRI PAESI E ALTRE CULTURE.
L’ORIENTAMENTO NEL CONTESTO INTERCULTURALE SEMINARIO 9 ottobre Monfalcone Il progetto S.A.M.: facilitare l’integrazione degli alunni provenienti.
L’ORIENTAMENTO NEL CONTESTO INTERCULTURALE SEMINARIO 9 ottobre Monfalcone Educazione interculturale e presupposti strutturali e di rete del progetto.
LE PRINCIPALI FIGURE COINVOLTE NELL’INCLUSIONE SCOLASTICA DEI BAMBINI ADOTTATI I RUOLI.
Viviana Ruggeri Ricercatrice ISFOL
Liceo Scientifico MANFREDO FANTI. PERMETTE DI ACQUISIRE STRUMENTI CULTURALI E METODOLOGICI PER UNA COMPRENSIONE APPROFONDITA DELLA REALTÀ FORNISCE CONOSCENZE,
Transcript della presentazione:

L’educazione interculturale in Friuli Venezia Giulia PROGETTO A.L.I.: rilevazione dell’esistente e percorso di confronto e scambio PROGETTO SAM: una sperimentazione in collaborazione tra Direzione Regionale MIUR e Regione Friuli Venezia Giulia (Servizio Autonomo per l’Integrazione) PROGETTO DIRITTI E DOVERI: educare alla legalità PROGETTO MIUR-CARITAS: un seminario di sensibilizzazione dei docenti sull’immigrazione a cura di L.Zocchi e D.Cellie

La rete interistituzionale Direzione Generale Regionale Servizio SAI Regione FVG convenzione Provincia di Udine Fondo Sociale Europeo Accordo di rete SAM Comuni con L.285/97 Istituzioni scolastiche della Regione Associazioni a cura di L.Zocchi e D.Cellie

La rete S.A.M. nel contesto regionale EDA via Petrarca EDA S.Giovanni documentazione Sito Direzione Gen. Regionale Friuli Venezia Giulia Udine I Circolo IV Circolo Trieste IC Marco Polo II Circolo Sito dedicato ALI formazione Pordenone I Circolo Dir.Did. Sacile Gorizia IC Giacich SMS Ascoli a cura di L.Zocchi e D.Cellie

La rete internazionale Convegno Intercultura marzo 2003 Austria Veneto Slovenia Friuli Venezia Giulia a cura di L.Zocchi e D.Cellie

L’inserimento degli alunni nelle classi Avviene per lo più in base all’età anagrafica e ai documenti presentati dalle famiglie. In 2 scuole su 8 è previsto un periodo iniziale di osservazione e valutazione delle competenze dell’alunno, al termine del quale viene eventualmente considerata l’opportunità di modificare la collocazione. In altre 2 scuole la classe d’inserimento iniziale non varia, può variare ( a seguito di valutazione a metà anno scolastico) il corso di recupero linguistico frequentato. a cura di L.Zocchi e D.Cellie

a cura di L.Zocchi e D.Cellie Italiano L2 3 livelli di intervento : livello iniziale di prima alfabetizzazione sono piuttosto frequenti gli interventi 1 a 1 con la presenza di mediatori culturali, livello di approfondimento della lingua per lo studio, c’è l’intervento di docenti della scuola, spesso in possesso di competenze di insegnamento dell’italiano L2, acquisite a livello universitario, livello superiore, intervengono anche associazioni esterne che ad un intervento legato a materie di studio (essenzialmente italiano e matematica) uniscono occasioni e laboratori per far riflettere i ragazzi sulla loro cultura d’origine. In alcune situazioni sono stati prodotti materiali riutilizzati successivamente in classe per le attività di geografia/ ambito antropologico. a cura di L.Zocchi e D.Cellie

a cura di L.Zocchi e D.Cellie Chi insegna L2? docenti interni insegnanti di lingua straniera ( inglese, francese, etc.) che utilizzano questa come lingua veicolare docenti con conoscenze personali della L1 dell’alunno immigrato mediatori linguistici Rimane aperto e problematico il ruolo dei mediatori linguistici e culturali, la definizione delle competenze necessarie per svolgere tale ruolo, la loro collocazione nella scuola. Ciò rimanda all’interrogativo quale dev’essere il ruolo della scuola nel rapporto con i mediatori e con gli enti esterni ( pubblici e privati). Il progetto S.A.M. Stranieri Accoglienza e Mediazione, punta allo sviluppo di un ruolo progettuale unitario della scuola, dove bisogna però individuare le figure di sistema che possono/debbono predisporre il progetto di accoglienza ed integrazione degli alunni stranieri, evitando ruoli passivi di fronte alle proposte che arrivano dall’”esterno”. a cura di L.Zocchi e D.Cellie

Iniziative di formazione Quasi tutte le scuole hanno previsto iniziative di formazione gestite in proprio o in convenzione con l’Università di Udine, o con associazioni che si occupano di immigrazione. Ampio spazio viene dato all’italiano L2, ma anche all’accoglienza, alla comunicazione efficace, (a partire dalla presenza di diversi contesti culturali), alle problematiche dell’immigrazione, ai sistemi scolastici dei paesi d’origine. verso una formazione in rete a cura di L.Zocchi e D.Cellie

Coinvolgimento delle famiglie Esistono vari gradi di coinvolgimento delle famiglie: si passa dalla fatica ad incontrare i genitori (e quindi dalla necessità di utilizzare i mediatori culturali per avvicinare le famiglie, informarle su alcuni aspetti anche molto pratici della scuola italiana) a situazioni di predisposizione da parte della scuola di occasioni di incontro (feste) e apprendimento (corsi rivolti ai genitori, in particolare le madri) a situazioni in cui i genitori entrano nella scuola come mediatori culturali e con forme di volontariato per l’integrazione degli alunni stranieri. a cura di L.Zocchi e D.Cellie

Raccordi con il territorio Fra i raccordi con il territorio assumono particolare importanza: la pratica di tirocinio di studenti dell’istituto magistrale o dell’Università di Udine, Facoltà di Scienze della Formazione le consulenze con la Facoltà di Scienze politiche e Diplomatiche dell’Università di Trieste (sede di Gorizia) o con la Facoltà di Scienze della formazione dell’Università di Trieste il reparto di Neuropsichiatria di Pordenone le strutture dell’extrascuola: oratorio, ricreatorio, servizi di doposcuola gestiti dai Comuni nei quali sono inseriti stranieri.   a cura di L.Zocchi e D.Cellie

a cura di L.Zocchi e D.Cellie Offerta formativa Solo in alcune istituzioni scolastiche l’Offerta Formativa si connota in maniera specifica in risposta a precise esigenze del territorio, più o meno esplicitamente espresse, quindi anche ai bisogni degli immigrati. Le situazioni individuabili sono: l’intercultura come sfondo integratore delle attività, in particolare quelle aggiuntive (es. 20 novembre, giornata senza cartella : 21 marzo, Barriera senza Barriere…) attenzione agli aspetti comunicativi della lingua / delle lingue come prevenzione al disagio: sviluppo delle competenze in italiano lingua 2 ma anche in inglese e ancora nei linguaggi poetici e non verbali. attenzione allo sviluppo di conoscenze delle tradizioni e culture locali per facilitare l’integrazione e lo scambio   a cura di L.Zocchi e D.Cellie

Valutazione dei progetti di intercultura Il progetto di valutazione tiene conto dei seguenti aspetti: a. aspettative e finalità del S.A.I. b. aspettative e finalità della Direzione Regionale c. sviluppo della progettualità delle scuole d. progressi degli alunni negli apprendimenti e. ripetibilità delle esperienze f. costruzione di percorsi/curricoli interculturali g.miglioramento dell’integrazione con il territorio   a cura di L.Zocchi e D.Cellie

a cura di L.Zocchi e D.Cellie c) in raccordo con quanto previsto dal progetto Pro.Va.Re si procederà ad un’analisi approfondita sulle attività progettuali e/o trasversali di natura interculturale presenti nei POF delle 10 scuole. Si esamineranno in particolare: -    la diffusione delle iniziative in tutti i plessi e in tutte le classi -   l’integrazione fra le iniziative rivolte agli immigrati e le attività di tutti gli studenti -  le forme di integrazione, collegamento e scambio con il territorio -    gli importi utilizzati rispetto al budget complessivo d’istituto d) in raccordo con quanto previsto dal progetto Pro.Va.Re si provvederà a tabulare gli esiti delle valutazioni quadrimestrali, confrontando i dati di successo /insuccesso degli alunni immigrati rispetto al proprio percorso individuale e ponendo il gruppo degli alunni immigrati a confronto con gli altri alunni della classe. a cura di L.Zocchi e D.Cellie

a cura di L.Zocchi e D.Cellie e-f) si ritiene fondamentale, per assicurare la replicabilità e generalizzazione delle esperienze, di acquisire e sviluppare materiali e strumenti di lavoro per l’attività in classe, corredati dalla programmazione educativo-didattica per la realizzazione della quale sono stati utilizzati. Sarà compito del gruppo tecnico di valutazione effettuare un’analisi ed esprimere una valutazione dei materiali raccolti. g) si rileveranno dai progetti delle scuole, le modalità di scambio e collaborazione con enti, istituzioni, ed associazioni presenti sul territorio. Si richiederà al dirigente scolastico di evidenziare in una breve relazione prevista a conclusione del progetto SAM 2002-03 anche tale aspetto. a cura di L.Zocchi e D.Cellie