EFFICIENZA ENERGETICA E RISPARMIO ENERGETICO

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EFFICIENZA ENERGETICA E RISPARMIO ENERGETICO Università degli Studi di Siena Diritto europeo dell’ambiente e del paesaggio Siena, 18 dicembre 2012 EFFICIENZA ENERGETICA E RISPARMIO ENERGETICO Dott.ssa Francesca Volpe Università di Siena www.elt.unisi.it francescavolpe@unisi.it

Efficienza e risparmio energetico: due concetti distinti Piano di Efficienza energetica 2011: efficienza energetica: utilizzo di meno energia mantenendo un livello equivalente di attività o servizi economici; risparmio energetico: concetto più ampio che comprende anche la riduzione del consumo mediante cambiamenti di comportamento o una diminuzione dell’attività economica. I due termini sono spesso usati in modo interscambiabile con il risparmio assimilato all’efficienza.

risorse naturali limitate Il paradigma della sostenibilità BIOSFERA ECONOMIA risorse naturali limitate crescita illimitata Fonte: elaborazione personale da Forum for the Future

“confusione insostenibile” Una “confusione insostenibile” (I) UE: UFFICIALE REALE protezione dell’ambiente uso sostenibile dell’energia aumento dell’efficienza e del risparmio energetico riduzione del consumo energetico sostenibilità crescita economica crescita del PIL aumento dell’efficienza energetica aumento del consumo energetico (effetto rebound) insostenibilità FINALITA’ STRUMENTI OBIETTIVO RISULTATO “confusione insostenibile”

Una confusione insostenibile (II) “L’aumento dell’efficienza energetica è misurato mediante l’intensità dell’energia, ossia l’energia utilizzata per unità prodotta. Il rafforzamento dell'efficienza energetica comporterà una riduzione del consumo energetico per prestazione, servizio o bene, ma non necessariamente un risparmio di energia in quanto tendiamo a riscaldare o raffreddare più case, percorrere in automobile più chilometri e utilizzare più dispositivi elettrici”. (Comunicazione Efficienza Energetica: conseguire l’obiettivo del 20%, nota n. 18) “Consapevole della contraddizione tra la maggiore efficienza risultante dall’introduzione delle forze del mercato e il conseguente calo dei prezzi e la spinta ad un incremento dei consumi indotta da prezzi più bassi, la Commissione [...]” (Libro Verde sull’efficienza energetica: fare di più con meno)

Consumo finale di energia per abitante (anno 2009) ELT Consumo finale di energia per abitante (anno 2009) Fonte: ENEA, Rapporto annuale efficienza energetica 2010

ELT Il potenziale al 2020 Il più elevato potenziale di risparmio energetico riguarda gli edifici (40% del consumo energetico nel 2008), seguiti da trasporti (32%) e industria (20%). Riducendo i consumi energetici del 20% entro il 2020, l’UE stima: abbattimento delle emissioni di ca. 800 milioni di tonnellate l’anno, con un risparmio di ca. 100 miliardi di euro; risparmio di ca. 1.000 euro all’anno per famiglia; creazione di 2 milioni di posti di lavoro. Fonte: Eurostat 2010

La normativa UE sull’efficienza energetica (I) ELT La normativa UE sull’efficienza energetica (I) In materia di efficienza energetica l’Unione Europea: nel 2006 ha previsto che gli Stati membri mirino a conseguire un obiettivo nazionale indicativo di risparmio energetico sul consumo finale di energia pari al 9% al 2016 (Direttiva 2006/32/CE); nel 2009 ha adottato una direttiva sulla progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all’energia (Direttiva 2009/125/CE);

La normativa UE sull’efficienza energetica (II) ELT La normativa UE sull’efficienza energetica (II) nel 2010 ha istituito un quadro per l’armonizzazione delle informazioni agli utilizzatori finali mediante l’etichettatura dei prodotti connessi all’energia (Direttiva 2010/30/UE) e ha promosso il miglioramento della prestazione energetica degli edifici, prevedendo che entro il 2020 gli edifici di nuova costruzione siano a “energia quasi zero” (Direttiva 2010/31/UE); nel 2011 ha adottato il Piano di Efficienza Energetica 2011 (Comunicazione(2011)109) inserito entro il “Programma Europa 2020 - una strategia per una crescita intelligente, sostenibile, inclusiva”; nel 2012 ha introdotto un target indicativo del 20% di efficienza energetica al 2020 (Direttiva 2012/27/UE).

Gap stimato tra obiettivo e proiezioni

Fonte: Commissione Europea - DG Energia, giugno 2011 Proiezioni al 2020 Fonte: Commissione Europea - DG Energia, giugno 2011

ELT Direttiva 2006/32/CE Direttiva 2006/32/CE (verrà parzialmente abrogata da giugno 2014 e poi soppressa da gennaio 2017): conseguimento al 2016 di un obiettivo nazionale indicativo di risparmio energetico del 9% sul consumo finale di energia di ciascuno Stato membro; gli stati trasmettono alla Commissione i Piani di Azione in materia di Efficienza Energetica (2007, 2011, 2014) con le misure previste di miglioramento dell’efficienza energetica.

I Piani di Azione: visione d’insieme ELT I Piani di Azione: visione d’insieme Dal documento di sintesi dei Piani del 2007 emerge: quasi tutti gli Stati hanno introdotto un obiettivo indicativo nazionale di risparmio energetico del 9% al 2016 (Italia 9,6%); grande attenzione al risparmio energetico negli edifici; scarsa considerazione dei settori trasporti e agricoltura; gap tra l’impegno politico dichiarato e le misure concretamente adottate; auspicabile un maggiore coinvolgimento del livello locale.

“The story of electronics” https://www.youtube.com/watch?v=HYYn-b7vQhY

Eco-design La Direttiva 2009/125/CE fissa un quadro per l’elaborazione di specifiche comunitarie per la progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all’energia. Tali prodotti, per poter essere immessi sul mercato, devono rispettare le specifiche per la progettazione ecocompatibile, riportare la marcatura CE, essere corredati da dichiarazione CE di conformità. Le misure di esecuzione con le relative specifiche sono dettate da successivi regolamenti. Il fabbricante deve elaborare il profilo ecologico del prodotto e compilare un modulo di documentazione tecnica per la valutazione della conformità del prodotto alle prescrizioni. L’importatore deve garantire la rispondenza del prodotto alle norme della Direttiva.

Etichettatura energetica (Energy label) La Direttiva 2010/30/UE istituisce un quadro per l’armonizzazione delle misure nazionali sull’informazione degli utilizzatori finali sul consumo di energia e di altre risorse essenziali dei prodotti che hanno un notevole impatto diretto o indiretto sul consumo di energia. Il consumo è classificato in classi da A+++ fino a G. Le specifiche per ogni categoria di prodotto sono definite da successivi regolamenti. I fornitori devono fornire un’etichetta e una scheda di prodotto, i distributori devono esporre l’etichetta e presentare la scheda di prodotto.

Energy label e Ecolabel

Prestazione energetica edifici In base alla Direttiva 2010/31/UE, gli Stati Membri: fissano requisiti minimi di prestazione energetica per gli edifici e gli elementi edilizi dell’involucro (con impatto significativo sulla prestazione energetica dell’involucro e quando sono sostituiti o rinnovati) per raggiungere livelli ottimali in funzione dei costi; provvedono affinché entro il 31/12/2020 tutti gli edifici di nuova costruzione e dal 31/12/2018 gli edifici di nuova costruzione occupati da enti pubblici e di proprietà di questi ultimi siano edifici a energia quasi zero; istituiscono un sistema di certificazione energetica degli edifici con attestato di prestazione energetica (la prestazione energetica è il fabbisogno energetico per riscaldamento e rinfrescamento che consente di mantenere la temperatura desiderata dell’edificio e coprire il fabbisogno di acqua calda).

Il Piano di Efficienza Energetica 2011 ELT Il Piano di Efficienza Energetica 2011 Nel Piano di Efficienza Energetica 2011 viene proposta una strategia a due fasi: prima fase - gli Stati membri individuano targets indicativi, l’UE ne monitora l’implementazione e nel 2013 fornisce una valutazione dei risultati raggiunti; seconda fase - se dalla valutazione 2013 dei risultati nazionali emerge che il target UE del 20% probabilmente non sarà raggiunto, la Commissione propone targets nazionali vincolanti per il 2020. Il principio guida del Piano di Efficienza Energetica 2011 è proporre misure vincolanti e non targets nazionali vincolanti.

Direttiva 2012/27/UE (I) La Direttiva 2012/27/UE: prevede la promozione dell’efficienza energetica al fine di garantire il conseguimento di un risparmio del 20% di energia primaria nel 2020 rispetto alle previsioni = risparmio di 368 Mtep di energia primaria a fronte di un consumo previsto di 1842 Mtep. La Commissione valuta i progressi compiuti dagli Stati e formula raccomandazioni.

Direttiva 2012/27/UE (II) Gli Stati Membri: fissano obiettivi nazionali indicativi di efficienza energetica; istituiscono un regime nazionale obbligatorio di efficienza energetica; stabiliscono sanzioni in caso di inosservanza delle disposizioni nazionali; riferiscono alla Commissione sui progressi realizzati; entro il 30/04/2014 e poi ogni tre anni presentano Piani di Azione Nazionali per l’efficienza energetica.

Direttiva 2012/27/UE (III) AMBITI DI INTERVENTO MISURE Ristrutturazioni di immobili e ruolo esemplare degli edifici degli enti pubblici strategia per la ristrutturazione degli edifici dal 2014 ristrutturazione annuale del 3% degli edifici pubblici sopra certe metrature Appalti pubblici acquisto esclusivamente di prodotti, servizi ed edifici ad alta efficienza nei limiti di coerenza con fattibilità economica, sostenibilità, concorrenza, idoneità tecnica Regimi nazionali obbligatori di efficienza energetica distributori di energia e società di vendita al dettaglio devono risparmiare ogni anno almeno l’1,5% delle vendite medie annue di energia ai clienti finali di tutti i distributori di energia o tutte le società di vendita di energia al dettaglio realizzate nell’ultimo triennio precedente al 1° gennaio 2013 Audit energetici promuovere per i clienti finali audit energetici di elevata qualità

Prontuario per “acchiappa bufale” (I) ELT Prontuario per “acchiappa bufale” (I) “Le rinnovabili non potranno mai essere sufficienti a soddisfare il fabbisogno energetico” E’ tecnicamente possibile uno scenario 95% rinnovabili al 2050 con le tecnologie attualmente disponibili ed un costo non superiore al 2% del PIL mondiale annuo. (WWF e Ecofys, The energy report 100% renewable energy by 2050, 2011; M. Jacobson, M. Delucchi, Providing all global energy with wind, water, and solar power, 2011) https://www.youtube.com/watch?v=H3EJzkbSMIg FALSO “La bolletta dell’energia elettrica in Italia è cara, tutta colpa delle rinnovabili” Incentivi rinnovabili + incentivi assimilate (A3) + contributi per dismissione nucleare (A2 e MCT) + servizio di interrompibilità+sussidi fonti fossili isole minori (UC4) FALSO “L’energia da fonti rinnovabili non ha alcun impatto ambientale” (Minime) emissioni, consumo di suolo e acqua, distruzione di habitats, consumo di materie prime, smaltimento materiali FALSO “Le pale eoliche deturpano il paesaggio” “I tralicci dell’alta tensione invece no?” ?

Prontuario per “acchiappa bufale” (II) Il risparmio energetico è un concetto più ampio, che comprende anche cambiamenti nello stile di vita Efficienza energetica=“fare di più con meno” Risparmio energetico=“fare meglio con meno” “Efficienza energetica e risparmio energetico sono la stessa cosa” FALSO “Aumentare l’efficienza energetica fa automaticamente diminuire i consumi energetici” FALSO Effetto rebound “La tecnologia ci salverà” ? Entropia – iniquità distributiva

Riflessioni conclusive: un nuovo paradigma energetico Per rendere realmente sostenibile l’uso di energia: ripensare il modello di sviluppo; volontà politica e informazione – formazione - sensibilizzazione diffusa; regolazione certa e semplificata; risparmio energetico; efficienza energetica; fonti rinnovabili di energia; riconversione dei processi ed eco-progettazione dei prodotti; smart grids.

Riflessioni conclusive: a ognuno la propria parte (I) Compito dei decisori politici è intraprendere quanto prima la strada della sostenibilità del paradigma energetico: ritardare l’azione è un finto risparmio: per ogni dollaro di investimento evitato nel settore elettrico prima del 2020, sarà necessario investire 4,3 dollari in più negli anni successivi per controbilanciare l’aumento delle emissioni (IEA, 2011); transizione dalla mentalità fossile a quella rinnovabile a lenta crescita entropica; equità distributiva; programmi di efficienza e di risparmio energetico; semplificazione normativa e amministrativa.

Riflessioni conclusive: a ognuno la propria parte (II) Compito di ognuno di noi: modificare le proprie abitudini energetiche ridurre dispersioni di calore (da tetto, finestre, porte); abbassare il termostato, anche di un solo grado; scegliere lampadine ed elettrodomestici ad alta efficienza; pulire il condensatore del frigorifero (la polvere fa aumentare i consumi del 30%) e sbrinare (la brina forma strato isolante); utilizzare lavatrice e lavastoviglie a pieno carico; applicare riduttori di flusso ai rubinetti; spengere le apparecchiature e gli stand by (utili le prese multiple con interruttore spegnimento); acquistare e smaltire consapevolmente (leggere le etichette aiuta); valutare passaggio a fornitore di elettricità da rinnovabili;

Riflessioni conclusive: a ognuno la propria parte (III) sollecitare i decisori politici; sollecitare le aziende; informarsi ed informare IEA (International Energy Agency) IRENA (International Renewable Energy Agency) EIA (Energy Information Administration) OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development) ASPO (Association for the Study of Peak Oil) GSI (Global Subsidies Initiative) EEA (European Environment Agency) EUROSTAT (Ufficio statistico UE)

EFFICIENZA ENERGETICA E RISPARMIO ENERGETICO Università degli Studi di Siena Diritto europeo dell’ambiente e del paesaggio Siena, 18 dicembre 2012 EFFICIENZA ENERGETICA E RISPARMIO ENERGETICO Dott.ssa Francesca Volpe Università di Siena www.elt.unisi.it francescavolpe@unisi.it