DIRITTO PUBBLICO COMPARATO

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Transcript della presentazione:

DIRITTO PUBBLICO COMPARATO Lezione II Il Regno Unito LUISS G. Carli - De Petris – Diritto Pubblico comparato – Lezione II

Formazione dello Stato unitario britannico Atti legislativi di fusione delle diverse parti dell’ordinamento: Act of Union (1707): anglo-scozzese, nasce il Regno Unito di Gran Bretagna Act of Union (1801): britannico-irlandese, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda Irlanda indipendente nel 1921 Oggi: Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord Galles_ parte del R.U. già dal 1284 – Statutum Walliae Act of Government of Wales 1536 LUISS G. Carli - De Petris – Diritto Pubblico comparato – Lezione II

Natura della Costituzione britannica Una costituzione “non scritta”? Le conventions of the Constitution Gli “usi e costumi” del Parlamento Le fonti scritte Il Common Law Le fonti comunitarie Manca una classica costituzione scritta come Grundnorm Ci sono in primo luogo le Conventions of the Constitution, fonti non scritte. Altrettanto per gli usi e costumi. Tra le fonti scritte: Magna Charta (1215), i vari Bill of Rights, le leggi del Parlamento (acts of Parliament) con rango di Statute Law Common Law: diritto di origine giurisprudenziale, enunciato e non scritto. Rapporto con l’Equity, di natura regia. Integrazione fondamentale del sistema normativo complessivo, che spiega la sua flessibilità e capacità di adattamento al futuro. Fonti comunitarie: base sono European Communities Act 1972 e Human Righst Act 1988, ingresso della CEDU nel sistema normativo del RU. Unica eccezione: la costituzione scritta dell’Instrument of Government del 1653-60 (O. Cromwell). Comunque costituzione nel RU è sedimentazione ed integrazione di strumenti e fonti normative differenti. L’evoluzione storica è l’elemento portante per la comprensione della natura dell’ordinamento costituzionale britannico. LUISS G. Carli - De Petris – Diritto Pubblico comparato – Lezione II

Evoluzione del ruolo del Re Nei vari regni europei dell’epoca (1100-1200) i Re riuniscono periodicamente signori feudali e dignitari (religiosi e laici) Assemblee prive di poteri rappresentativi o deliberativi Inghilterra: Parlamento sede di riunione del Consiglio del Re, ma con poteri propri Magna Charta (1215): riconoscimento di poteri a feudatari e ChiesaImposizione fiscale legittima solo se con il consenso del Parlamento No taxation without representation Regolarizzazione della convocazione del Parlamento In Italia meridionale, Francia, Inghilterra, Spagna, Portogallo, Paesi Bassi: Riunione periodica dei dignitari e signori locali da parte del Re Scopo della riunione: scambio di posizioni su questioni di interesse comune, ma anche volontà del re di rendere nota una propria deliberazione e darvi maggiore solennità. Il Re al massimo ascoltava le richieste (petizioni) dei feudatari e dignitari, scegliendo o meno di aderirvi con il suo placet. Spesso i dignitari e feudatari erano sostituiti da rappresentanti dei ceti, imprenditori, piccoli proprietari, che andavano semplicemente a riferire la posizione del gruppo di riferimento senza potersene distaccare (mandato imperativo). Quelli che alcuni definiscono “Parlamenti medievali”, dunque, non erano assemblee con poter deliberativi né avevano funzione rappresentativa in senso moderno. In Inghilterra il Parlamento ha poteri propri: inoltre nel 1215 feudatari e Chiesa riescono ad imporre dei vincoli al Re con la Magna Charta, malgrado le forti difficoltà. Inoltre: imposizione dell’obbligatorietà della convocazione periodica del Parlamento: acquisizione del principio “No Taxation Without Representation”. LUISS G. Carli - De Petris – Diritto Pubblico comparato – Lezione II

LUISS G. Carli - De Petris – Diritto Pubblico comparato – Lezione II Segue: Inghilterra XV secolo: Parlamento suddiviso in Camera dei Lords (alta aristocrazia) e Camera dei Comuni (rappresentanti di Borghi e città, più piccola nobiltà laica ed ecclesiastica) Consenso del Parlamento per l’imposizione di tributi Distinzione tra Gubernaculum (attività di governo, in cui il re è autonomo ed irresponsabile) e Jurisdictio (amministrazione della giustizia, in cui la legge vincola i giudici anche se in contrasto con l’autorità regia) Teoria della divisione tra Gubernaculum e Jurisdictio alla base del conflitto tra autorità regia e Parlamento, e della peculiarità dell’assetto giuridico assunto dall’Inghilterra. Ruolo del diritto comune (common law) rispetto all’amministrazione della giustizia, ma anche rispetto alla delimitazione della sfera di autorità regia Affermazione del ruolo del Parlamento rispetto al potere del re: sottolineare le caratteristiche vicende storiche per spiegare l’evoluzione dell’ordinamento inglese in quel senso. Vedi tra breve LUISS G. Carli - De Petris – Diritto Pubblico comparato – Lezione II

Gubernaculum e Jurisdictio Descrizione del modello: la distinzione tra G. e J. È funzionale a teorizzare l’esistenza di una sfera esistenziale e politica svincolata dalla assoluta autorità del sovrano. Se esiste un ambito in cui il potere del re non può essere esercitato se non in conformità con leggi “superiori”, allora le stesse leggi superiori possono limitare l’autorità del sovrano. In base a quale sarà la fonte di legittimazione delle leggi superiori (diritto comune del regno, diritto naturale) si creeranno modelli teorici di ripartizione delle sfere di influenza della sovranità. Allo stesso tempo, nel momento in cui si ammette che il potere regio può essere limitato dall’azione dei magistrati che applicano la legge, si dice che il potere giudiziario è titolare per alcuni versi di una autorità distinta ed indisponibile da parte del potere del re. Il re “amministra” il quotidiano, ma non può disporre dei principi fondamentali dell’ordinamento che governa. Il caso della Magna Charta è emblematico: si tratta di un documento, sottoscritto dal re (Giovanni Senzaterra) con cui egli accetta di limitare i propri stessi poteri, e gli impone una periodica convocazione del Parlamento (spiegare, il parlamento dell’epoca, 1215). Attività di governo (Rex legibus solutus) Re limitato dai giudici (che operano secondo la legge) LUISS G. Carli - De Petris – Diritto Pubblico comparato – Lezione II

Firma della Magna Charta Libertatum Spiegare la portata dell’evento. 1215: Re Giovanni Senza Terra sottoscrive la Magna Charta LUISS G. Carli - De Petris – Diritto Pubblico comparato – Lezione II

Evoluzione dell’assetto normativo e forma di governo Il periodo medievale: la Lex Angliae e le consuetudini assembleari 1600: grandi accelerazioni 1700: spirito contrattualista e mutamento della forma di governo 1800: sovranità del Parlamento e dinamismi evolutivi Medioevo: le consuetudini assembleari basate sulla Law of the Land sono il retroterra giuridico su cui si innesta la dominazione normanna, che adotta come proprie queste tradizioni giuridiche. Innesti della produzione normativa normanna sul sustrato anglosassone solo per gradi: Trattati di Ranulf de Granville e Henry de Bracton, basi del sistema costituzionale inglese. Diffusione della amministrazione della giustizia da parte del Re attraverso le Corti prima itineranti e poi stabilizzate in un preciso ceto professionale. Emergere di necessità di spazi di autonomia sia territoriale (autogoverno locale) che giuridico-politica: concessione spesso indotta di carte di diritti che limitano soprattutto il potere della Corona. Affermazione dei Parlamenta locali, assemblee che coadiuvano il sovrano nella amministrazione del suo regno, antesignane del futuro parlamento che come assemblea dal XIII secolo si sarebbe riunita nei pressi dell’Abazia di Westminster. Carte della libertà: Magna Charta (1215) si afferma anche per la momentanea debolezza della Corona dovuta al sovrano di turno Giovanni senza Terra. 1297 Confirmatio Chartarum di Edoardo I che riepiloga tutte le carte fino ad allora concesse. Ribadito il ruolo del Parlamento, rappresentanza censitaria: no taxation without representation. 1600: Guerra Civile del 1642-1651, con varie fasi, Momento di tensione tra Corona e Parlamento. Aspirazioni assolutistiche degli Stuart (Carlo I). 1642-46 scontro diretto Corona – Parlamento. 1646 – 49 culmine l’esecuzione di Carlo I Stuart. 1649 Instaurazione del Commonwealth repubblicano con O. Cromwell, con abbandono della monarchia. Instrument of Government (1653-60) avvento al trono di Carlo II Stuart e restaurazione. II Rivoluzione: ricostituzione del sistema bipolare tra Tories e Whigs, concordi nell’accettare la forma monarchica ma dissenzienti sul ruolo del Parlamento rispetto alla Corona. Ricondotto il conflitto in alveo istituzionale parlamentare. Ancora: ruolo del diritto giurisprudenziale centrale per la stabilità del Common Law. Fuga di Carlo II: Dichiarato abdicante dal Parlamento. Scongiurata nuova guerra civile, 1688-89 “grande ribellione” contributi di Hobbes e Locke. 1700: un contrattualismo che significa condivisione della visione di fondo del sistema permette alla forma di governo monarchica di evolverse pacificamente senza degenerare in momenti rivoluzionari. Da monarchia costituzionale a monarchia parlamentare: affermazione del ruolo del Premier con Robert Walpole. 1688: attribuzione della corona inglese a Guglielmo d’Orange, olandese della casa di Hannover, protestante, che si impegna a sottoscrivere il Bill of Rights che acquisisce rango di documento costituzionale. Ricapitolazione delle libertà sanzionate dal Parlamento. 1701: Act of Settlement, nuova forma di governo basata sulla dinastia protestante e i privilegi parlamentari. 1716: Septennial Act, 7 anni fissata la durata della legislatura. Collocazione della sovranità? Risposta: King in Parliament, sorta di trust tra Corona e Parlamento, integrata dal ruolo del diritto giurisprudenziale di Common Law. Molto più in là Albert Venn Dicey nella Introduction to the study of the Law sancisce la supremazia del Parlamento. Prima di Dicey, Walter Bagehot nel The English Constitution (1867) il tradizionale sistema vittoriano restava ancora legato alle caratteristiche delle ere costutuzionali precedenti. Ma si andavano delineando fattori che spingevano il sistema ad evolvere: Le riforme elettorali che ampliavano il suffragio (1832, 1867, 1884, 1919 suffragio elettorale maschile) Legislazioni sindacali e sociali (1876 Trade Union Act) Riforme del sistema giudiziario di common Law (Judicature Acts 1873, 1875) LUISS G. Carli - De Petris – Diritto Pubblico comparato – Lezione II

Evoluzione dell’assetto normativo e forma di governo 1900: Affermazione e consolidamento del Governo del Premier Principali fattori di cambiamento: Introduzione della Devolution Modifica del ruolo della House of Lords Ridimensionamento del ruolo della Corona Personalizzazione del ruolo del Primo Ministro Sviluppo del sistema di partiti Cessazione del bicameralismo paritario Affermazione del Welfare State Il Premier diventa il centro delle attività istituzionali, abbandonando il principio del King in Parliament, ma senza alcuna legge a formalizzare questo cambiamento. La Devolution ammette il passaggio al decentramento di alcune funzioni di governo. Assemblee parlamentari decentrate in Scozia, Galles, Irlanda del Nord e Greater London. House of Lords Act (1998) radicalmente trasformata nella composizione, eliminando i Pari ereditari. Con il Constitutional Reform Act (2005) introdotto il principio della creazione di una Corte Suprema ad hoc come ultima istanza giurisdizionale, sottraendo la competenza finora riconosciuta alla HoL. Indirizzo politico (scioglimento, nomina dell’esecutivo, lettura del royal speech all’inaugurazione dell’anno parlamentare tutti atti esercitati dalla Corona ma su volontà del Primo Ministro) Modifica del sistema elettorale, centralità dei partiti e dei loro vertici organizzativi: riflesso sull’assetto istituzionale ed il ruolo del governo. Parliamentary Act 1911 preminenza della House of Commons nella legislazione. Avvento dello Stato sociale, crescita del ruolo della sfera pubblica e dello Stato, crisi del Cabinet System e avvento del Party Government Nuovo ruolo di guida delle istituzioni e del Governo in particolare. LUISS G. Carli - De Petris – Diritto Pubblico comparato – Lezione II

La forma di Stato moderna L’assenza di una dottrina dello Stato La Rule of Law Il ruolo centrale della Legge (Statute Law) Il peso del Common Law La sovranità parlamentare Il King/Queen in Parliament Successiva centralità del Cabinet e del Premier Dicey: Introduction to the study of the Law of the Constitution : fondazione del moderno pensiero costituzionale britannico Rule of Law: non tanto “stato di diritto” di matrice continentale: in UK il “dominio” o “primato della legge” non è il prodotto del dominio dello Stato, ma la vigenza di una legalità che ha nel sustrato socio-culturale del paese, di composizione molteplice, la vera ragion d’essere della sua esistenza. Differenze con modelli di carattere continentale. Anche l’ingresso di fonti normative esterne al patrimonio proprio inglese, come quelle comunitarie, si può in realtà interpretare come una rielaborazione di principi già presenti nella storia costituzionale inglese, come l’adesione alla CEDU nel 1988. La legislazione parlamentare è fonte fondamentale del costituzionalismo britannico: si pensi al ruolo conquistato dal Parlamento dopo la G. R. del 1688-89, al peso di certi statutes come l’Act of Settlement del 1701. Il diritto di matrice giurisprudenziale (Common Law) deve trovare un suo spazio nel sistema delle fonti scritte: ci sono stati vari momenti di tensione tra common law e Statute law, a cui corrispondono altrettante contrapposizioni tra chi voleva creare diritto attraverso l’interpretazione (judge-made law) e chi si riteneva legittimato a porre il supremo diritto dello Stato con leggi che non avrebbero mai dovute essere disapplicate dalle Corti. In realtà il Common Law si pone come limite sia alla Corona che al Parlamento, facendo leva sul ruolo della Lex terrae a cui si richiama direttamente. La corretta definizione del Rule of Law è allora non quello dello Stato di diritto, ma della centralità della Law, coarcervo di valori costituzionali più che supremazia di una certa fonte normativa, fondendo tre principi coesistenti: Supremazia della legge sull’arbitrio del monarca e oggi dell’Esecutivo Sostanziale eguaglianza di tutti i cittadini dinanzi alla legge, compreso chi esercita il potere pubblico Tutela giurisdizionale dei diritti attraverso il common law e le Corti. Comunemente si far risalire la sovereignty of Parliament agli eventi del 1600, la guerra civile, Cromwell e la GR. In realtà non ci sono riferimenti a questo, ed anche dopo la GR l’assemblea vittoriosa sulla corona e sul tentativo autoritario di Cromwell non ha mai considerato se stessa la esplicita espressione della sovranità. La sua funzione è quella di consolidare la centralità del Parlamento all’interno della formula “King in Parliament” che riunisce nello stesso soggetto giuspubblicistico Corona, Camera dei Comuni e dei Lord, sintesi tra principio monarchico e parlamentare. Passaggio da monarchia costituzionale a monarchia parlamentare. Rimane anche quando l’emergere della Premiership porta il Governo al centro della dialettica con il Parlamento, che si fonda sul rapporto tra maggioranza parlamentare/capo del governo e partito di riferimento/leader politico. In seguito centralità del modello del Governo del Premier: cruciale per questo l’avvento dei partiti di massa – ampliamento del corpo elettorale con le riforme del 1800 e 1900. Qualche ridimensionamento dalle assemblee legislative territoriali (Scozia e Galles). LUISS G. Carli - De Petris – Diritto Pubblico comparato – Lezione II

Sistema partitico e legge elettorale Le “origini”: Tories e Whigs Primo ‘800: crescita del movimento liberale L’affermazione del Labour Party (‘900) Cambiamento del modello di organizzazione dei partiti Istituzionalizzazione del ruolo dell’”Opposizione di Sua Maestà” e Governo Ombra L’articolazione del sistema partitico Il sistema elettorale: “First Past the Post” (Plurality System) Centralità dei collegi elettorali L’impatto sull’assetto e l’organizzazione dei partiti LUISS G. Carli - De Petris – Diritto Pubblico comparato – Lezione II

Parlamento ed Esecutivo La coincidenza tra Premiership del Governo e Leadership di partito: compenetrazione (e non antitesi) tra Parlamento e Governo Centralità del ruolo del Premier rispetto al Parlamento (scioglimento, patronage delle alte cariche statali, rimpasto e rimozione di membri del Governo) Malgrado il perdurare del “King/Queen in Parliament” ridimensionamento del ruolo della Corona Il bicameralismo anglo-britannico: House of Commons vs. House of Lords? Preminenza della H.o.C. sulla H.o.L. Camera dei comuni: esclusività del potere di bilancio, definitiva nel 1991. Tempi di lavoro del parlamento dettati dalla premiership. Legislazione in quattro fasi: Lettura generale formale; Analisi in commissione; Seconda lettura in aula con discussione del report della Commissione in dibattito parlamentare; Votazione e se approvato trasferimento a Camera dei Lords che delibera nello stesso modo. Graduale ridimensionamento del ruolo della Camera dei Lord. Sottrazione del potere di emanare money bills (1911); Ridotti spazi di intervento nel procedimento legislativo (1949) Riduzione del potere di respingimento di atti approvati dai Comuni; House of Lords Act (1998): abolizione dei Lords ereditari, avvio di processo che cerca una nuova funzione rappresentativa della Camera dei Lord (devolution?). Sottrazione della funzione della Camera dei Lords della funzione di suprema corte: creazione di una Supreme Court anche per il controllo di costituzionalità che avverrà nel prossimo futuro. LUISS G. Carli - De Petris – Diritto Pubblico comparato – Lezione II

LUISS G. Carli - De Petris – Diritto Pubblico comparato – Lezione II La Devolution Assetto originario dello Stato: fortemente centralizzato Prime forme di decentramento: conseguenza dello sviluppo del Welfare State (anni ’60) Ritorno al centralismo in era tatcheriana (1979-90) Devolution (1998): trasferimenti di competenze a governi sub-statuali Quattro assemblee monocamerali: Scottish Parliament, Welsh Assembly, Northern Ireland Assembly e Greater London Assembly Camera dei comuni: esclusività del potere di bilancio, definitiva nel 1991. Tempi di lavoro del parlamento dettati dalla premiership. Legislazione in quattro fasi: Lettura generale formale; Analisi in commissione; Seconda lettura in aula con discussione del report della Commissione in dibattito parlamentare; Votazione e se approvato trasferimento a Camera dei Lords che delibera nello stesso modo. Graduale ridimensionamento del ruolo della Camera dei Lord. Sottrazione del potere di emanare money bills (1911); Ridotti spazi di intervento nel procedimento legislativo (1949) Riduzione del potere di respingimento di atti approvati dai Comuni; House of Lords Act (1998): abolizione dei Lords ereditari, avvio di processo che cerca una nuova funzione rappresentativa della Camera dei Lord (devolution?). Sottrazione della funzione della Camera dei Lords della funzione di suprema corte: creazione di una Supreme Court anche per il controllo di costituzionalità che avverrà nel prossimo futuro. LUISS G. Carli - De Petris – Diritto Pubblico comparato – Lezione II