Aspetti Emozionali e Relazionali del Soccorso A cura di:Sabrina Rossi, Maurizio Capelli, Alessandro Teveri
Aspetti emozionali del paziente Il dolore fisico La paura Il suono della sirena L’ansia dell’attesa
Il Paziente e il “suo” Soccorritore Molteplici aspetti rendono il paziente emotivamente fragile, ricordati che esiste il DIALOGO
Il Paziente e il “suo” Soccorritore Presentati in modo professionale Parlagli con toni pacati (ha già abbastanza paura) Tranquillizzalo Spiegagli ogni singola manovra prima di compierla Assumi un atteggiamento calmo e sicuro
Il Soccorritore e il “suo” Paziente La vittima che attende fiduciosa una figura professionale non può e non deve essere trattata come un numero. E’ una persona…è il “tuo” paziente
Il soccorritore e il bambino E’ sicuramente tra i più difficili soccorsi da gestire a livello emozionale. Oltre alla difficoltà di comunicazione, rispetto all’adulto il bambino è diverso per anatomia, fisiologia e specifica patologia (l’eziologia rispetto all’adulto è diversa). Queste componenti e altre variabili rendono particolare questo tipo di soccorso.
Il soccorritore e il bambino Avvicinati sorridente e con tono pacato ponendoti alla sua altezza Cerca di diventare un compagno di giochi – offri un giochino Conquista la sua fiducia Non far trapelare le “tue” paure Lascia che il papà o la mamma siano sempre al suo fianco
Il soccorritore e l’anziano Rispetto ad un paziente di età media, il soccorritore deve tener conto di ulteriori aspetti, tra i quali la paura della morte e il pudore
Il soccorritore e l’anziano Presentati in modo professionale Parlagli con toni pacati ma a voce alta e tranquillizzalo Spiegagli ogni singola manovra prima di compierla
Il soccorritore e l’anziano Assumi un atteggiamento calmo e sicuro Nel limite del possibile e senza intralci al soccorso consentigli il controllo sanitario da una persona dello stesso sesso Non ti infastidire quando ti chiede la vestaglia e il fazzoletto…
Il soccorritore e il malato terminale Il malato terminale è spesso un paziente che “spera” di morire per porre fine alle sue sofferenze e per non dare ulteriore “disturbo” ai familiari. Cosa può fare il soccorritore? Assolutamente nulla se non ascoltare con doveroso rispetto quanto la persona avrà voglia di dire
Il soccorritore e il paziente handicappato Fatte salve le problematiche di carattere sanitario da valutare per ogni singolo caso, ricordati che il portatore di handicap è un paziente come gli altri
Il soccorritore e il paziente handicappato Non eseguire manovre o spostamenti senza spiegare cosa stai facendo solo perché supponi che non capisca Se sei in difficoltà nel dialogo fatti aiutare dai familiari che lo accudiscono da sempre…per loro un gesto è una risposta Non assumere l’atteggiamento di chi prova pena Fai in modo che un paziente handicappato non ti faccia diventare un soccorritore handicappato
Il soccorritore e il paziente psichiatrico Spesso il paziente psichiatrico NON è consenziente pertanto viene portato con ASO o TSO verso una struttura ospedaliera
Il soccorritore e il paziente psichiatrico Può essere pericoloso per se stesso e per gli altri pertanto cerca di sapere prima di intervenire chi è il tuo paziente e quale tipo di reazione potrebbe avere
Il soccorritore e il paziente psichiatrico Osservalo Ascoltalo con interesse attivo Cerca di instaurare un dialogo senza essere invadente Limitati a domande pertinenti
Il soccorritore e il paziente sotto effetto di alcool o droghe Paziente che potrebbe essere lesionista e/o autolesionista prima di relazionarti con lui ricordati di osservare chiedere e capire con chi hai a che fare
Il soccorritore e il paziente sotto effetto di alcool o droghe Non è in quel momento in grado di capire e/o controllare le sue azioni, potrebbe quindi passare da momenti di tranquillità a momenti di violenza incontrollata. Se non è nota la sua “storia”, se non è consenziente, se hai anche un solo minimo dubbio sulle sue reazioni Attendi le forze dell’ordine
Figure professionali presenti sul luogo dell’evento Medici e/o infermieri Forze dell’ordine Vigili del fuoco Autorità locali
Figure professionali presenti sul luogo dell’evento Ricordati che ogni figura ha una competenza specifica Relazionati e collabora NON sostituirti a loro
I parenti delle vittime E’ quasi sempre sugli eventi urgenti che il rapporto con il parente della vittima diventa quasi inesistente e a volte anche brusco. La fretta, la necessità di rapidità di intervento sul paziente portano il soccorritore ad allontanare gli astanti purtroppo, a volte, in malo modo, e tra questi anche i familiari stretti.
I parenti delle vittime Sii comprensivo è il loro familiare Allontanali se necessario spiegando il motivo e con toni pacati Ricordati che non puoi fare diagnosi o dare le condizioni di salute; tranquillizzali rinviandoli per le condizioni cliniche al medico di pronto soccorso
I parenti delle vittime Se sai già di ripartire in “urgenza” avvisali e raccomanda loro di non seguire l’ambulanza mettendo a repentaglio la loro vita. Se tra gli astanti ci sono bambini fai in modo che vengano allontanati da un parente. Il familiare potrebbe fornire informazioni utili sulla vittima (ampia)
Aiuto psicologico al soccorritore Ci sono fattori che possono causare una situazione di stress nel soccorritore al punto da rendere necessario un supporto psicologico per esternare, capire e risolvere la situazione prima che possa diventare una condizione “grave”
Cause principali di stress psicologico Morte del lattante o del bambino Incidenti con molteplici feriti (stragi in autostrada ecc.) Incidenti con pazienti mutilati e/o decapitati Incidenti e/o malori con familiari amici o colleghi coinvolti
Stress psicologico Cosa Faccio? Al termine di eventi particolarmente gravi e/o importanti sarebbe opportuno effettuare un debriefing con personale competente. L’analisi delle varie fasi del soccorso, può aiutare ad evidenziare i fattori di stress e ad intervenire sull’eventuale demotivazione provocata al soccorritore.
A cura di:Sabrina Rossi, Maurizio Capelli, Alessandro Teveri SPAZIO ALLE DOMANDE A cura di:Sabrina Rossi, Maurizio Capelli, Alessandro Teveri