IL PIANETA TERRA A cura di Matteo Ziino Nicola Tomeo Vanessa Capuano Susanna Rossi Isabella Varrà
Il pianeta blu La Terra è coperta per i due terzi della sua superficie di acqua, mentre la restante parte è occupata delle terre emerse. La superficie terrestre è in continuo cambiamento a cause delle forze che generano nuova terra e di quelle che la consumano.
La Terra nello spazio La Terra è una pianeta che orbita attorno alla sua stella, il Sole. Oltre alla Terra altri pianeti ruotano attorno al Sole, formando un complesso denominato Sistema Solare. Il Sistema Solare si trova a sua volta nella galassia chiamata Via Lattea
La Terra dallo spazio Guardando la Terra dallo spazio ad occhio nudo questa ci apparirebbe perfettamente liscia ed inabitata, in quanto le montagne, come gli insediamenti umani, sono troppo piccole per essere viste dallo spazio senza l’uso di strumenti particolari.
I colori della Terra Sempre guardando la Terra dallo spazio, questa ci apparirebbe colorata di blu nelle zone coperte da grandi distese d’acqua, mentre le terre emerse apparirebbero giallo-verdi-marroni.
La sfera terrestre Grazie alle tecnologie attuali sappiamo che la Terra è una sfera leggermente schiacciata ai poli Dato che la Terra non è una sfera perfetta, le sue misure variano leggermente a seconda del punto di rilevazione
Le misure della Terra Oggi sappiamo che: Il raggio equatoriale terrestre misura 6378 km, quello polare 6358 km. Il diametro equatoriale misura 40.076 km, quello polare 40.009 km. La superficie totale è di 510.100.000 km2 La densità media è di 5,5 g/cm3
Localizzare un punto Per stabilire un punto sulla superficie terrestre è necessario l’utilizzo un sistema di riferimento. Questo sistema è costituito da una serie di circonferenze chiamate paralleli e meridiani.
I paralleli I paralleli sono le circonferenze virtuali che si ottengono suddividendo la Terra con piani perpendicolari rispetto all’asse terrestre. La circonferenza più grande è chiamata Equatore, e da questa inizia la numerazione delle altre.
I meridiani I meridiani si ottengono tagliando la Terra con piani passanti per l’asse terrestre. Il Meridiano Fondamentale, quello da cui parte la numerazione degli altri, è quello passante per Greenwich. Dal lato opposto della Terra si trova l’Antimeridiano
Le coordinate geografiche Avendo il sistema di riferimento si può quindi localizzare un punto sulla superficie terrestre, ovvero determinare le sue coordinate geografiche. Questo si fa grazie alle misure di longitudine e latitudine.
La latitudine La latitudine è la distanza tra l’equatore ed il punto da localizzare. È espressa in gradi ed è necessario specificare anche nord o sud a seconda se il punto è nell’emisfero boreale o australe
La longitudine La longitudine è la distanza espressa in gradi tra il meridiano fondamentale ed il punto da localizzare. È necessario specificare est (E) od ovest (W) a seconda della posizione del punto dal meridiano fondamentale.
Il Sole Il Sole, la nostra stella, è una gigantesca sfera di gas incandescente . Anche se è fatto di gas e perciò è meno denso della Terra, il Sole è talmente grande che la sua massa è molto maggiore di quella del nostro pianeta.
La rivoluzione intorno al Sole Sotto l’influenza dell’attrazione gravitazione del Sole la Terra si muove nello spazio seguendo una traiettoria (o orbita) che gira intorno al Sole e richiude su se stessa: questo movimento è chiamato rivoluzione
La Terra intorno al Sole Il moto di rivoluzione della Terra ha tre caratteristiche principali: l’orbita ha la forma di una ellisse, di cui il Sole occupa uno dei fuochi. Il moto di rivoluzione avviene sempre in uno stesso piano, che gli astronomi chiamano piano dell’eclittica; Durante la rivoluzione la velocità con cui la Terra si sposta non è costante: il moto più rapido quando la Terra è vicina al Sole, più lento quando è lontana.
La rotazione terrestre Mentre orbita attorno al sole, la Terra ruota attorno al suo asse di rotazione, che passa per due chiamati poli. I poli sono gli unici punti che rimangono perfettamente fermi durante la rotazione terrestre.
La scansione del tempo Il tempo impiegato dalla Terra per una rotazione viene chiamato giorno, che corrisponde a 24 ore, mentre quello impiegato per una rivoluzione viene chiamato anno, che corrisponde a 365 giorni e 6 ore.
Anni bisestili Queste 6 ore in più ogni rivoluzione vengono “smaltite” ogni 4 anni aggiungendo un giorno all’anno nel mese di febbraio. Questi anni di 366 giorni vengono chiamati bisestili.
Luce e buio sulla terra La Terra, ruotando, genera il succedersi del dì e della notte, in quanto durante la rotazione presenta via via una faccia diversa al Sole.
L’inclinazione dell’asse L’asse di rotazione terrestre è inclinato di circa 66° rispetto al piano dell’eclittica. Questa inclinazione rimane sempre costante.
Gli effetti dell’inclinazione Uno degli effetti dell’inclinazione dell’asse terrestre è la variazione delle durata del dì e della notte. Questo perché l’area illuminata dalla luce solare (detta circolo di illuminazione) varia a seconda dell’angolazione con cui la Terra si presenta al Sole durante l’anno.
Risposte alle domande Qual è il procedimento per il calcolo della velocità di rotazione terrestre? Qual è il procedimento per il calcolo della velocità di rivoluzione terrestre? Come mai le stagioni climatiche sono in ritardo rispetto a quelle astronomiche?
Procedimento per il calcolo della velocità di rotazione terrestre Per calcolare la velocità di rotazione terrestre bisogna dividere la circonferenza all’equatore per il tempo impiegato per una rotazione. Con questo calcolo si può stabilire che la terra ruota su se stessa a circa 1700 km/h.
Procedimento per il calcolo della velocità di rivoluzione terrestre Per calcolare la velocità rivoluzione terrestre bisogna calcolare la misura dell’ellisse immaginaria che rappresenta l’orbita della Terra per il tempo impiegato per una rivoluzione. Questo calcolo da come risultato una velocità di circa 30 km/s, pari a circa 10.800 km/h
Come mai le stagioni climatiche sono in ritardo rispetto a quelle astronomiche? Il ritardo fra stagioni climatiche e astronomiche è da attribuirsi all’enorme inerzia termica della Terra.
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