“possibilità di attingere l’eterno nell’istante” TEMPO Accezione quantitativa (successione cronologica, oggettivizzazione) Accezione qualitativa (durata) “possibilità di attingere l’eterno nell’istante” (H. Bergson)
TEMPO Tempo ed educazione: il divenire personale Recupero della memoria
QUALE IMPEGNO EDUCATIVO? Recuperare il valore formativo dell’esperienza
ESPERIENZA Erlebnis Erfahrung esperienza esperienza vissuta accumulata
CRISI DELL’ESPERIENZA “Fine dell’esperienza” (W. Benjamin) “Propagazione virale delle immagini (A. Gautier, H.P. Jeudy) “Vettore velocità” (P. Virilio) “Tempo improprio” (G. Marramao)
SFIDE EDUCATIVE Apprendere dall’esperienza Riflettere sull’esperienza e indagare la nostra esistenza Andare alla ricerca del significato Coltivare la memoria Aver coscienza dell’irreversibilità
S. AGOSTINO Confessioni “È inesatto dire che i tempi sono tre: passato, presente e futuro. Forse sarebbe corretto dire che i tempi sono tre: presente del passato, presente del presente, presente del futuro. Queste tre specie di tempi esistono in qualche modo nell’animo e non vedo altrove: il presente del passato è la memoria, il presente del presente è l’intuizione, il presente del futuro l’attesa”
Il presente ha legami “generativi” con il passato e il futuro Accelerazioni, mutamenti frenetici delle dinamiche temporali odierne Divergenza profonda passato e futuro
“Il tempo del moderno è il prestissimo; le impressioni si cancellano” CONSEGUENZE Appiattimento sul presente Riduzione dell’attesa Incertezza, assenza di punti di riferimento “Il tempo del moderno è il prestissimo; le impressioni si cancellano” F. Nietzsche
QUALE SENSO HA LA STORIA? Riscoprire la propria storicità Ridefinire il presente Presente come luogo di avveramento dell’essere Tempo dell’impegno
QUALE MEMORIA? Cieca furia collezionista; uomini come “enciclopedie ambulanti” Difficoltà di sedimentazione Mancanza di una ricerca del senso Oblio di partenza, per moltiplicazione degli stimoli
MEMORIA E NUOVE TECNOLOGIE “gli uomini cesseranno di esercitare la memoria, perché fidandosi dello scritto richiameranno le cose alla mente non più dall’interno di se stessi, ma dal di fuori, attraverso segni estranei” (Platone, Fedro)
QUALE MEMORIA? Ossessione archivistica Infallibilità? Il necessario oblio (rinnovamento) Passato “artificiale” Alterazione del ciclo temporale (passato-presente-futuro) Difficile distinzione tra realtà e simulazione Industrializzazione dell’oblio
QUALE IMPEGNO EDUCATIVO? Ripristinare il ruolo attivo della coscienza Resistere al dominio delle menti e all’esercizio di potere Elaborare visioni più complesse delle nuove tecnologie Non disattendere le questioni di senso Non confondere lo strumento con il contenuto Esercitare un pensiero meditante Recuperare le relazioni Narrare le esperienze