1 I cantieri nella Torino-Lione: la presenza di materiali pericolosi Massimo ZUCCHETTI Politecnico di Torino Comunità Montana VSS Aprile 2012.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
RISCHIO OZONO DA APPARECCHIATURE DI FOTORIPRODUZIONE
Advertisements

Radiazioni Ionizzanti
Il Radon : cos’è, come si misura, come si interviene
I.I.S. Leopoldo Pirelli Relazione illustrativa
La Contaminazione radioattiva
Un po' di fisica nucleare: La radioattività
Conoscenze dirette Raccogliere informazioni dirette sull’interno della Terra non è possibile se non entro uno strato superficiale di appena 12 km. Infatti:
Generalità sugli artropodi
Convenzioni di scrittura
La rete di monitoraggio dei campi elettromagnetici in Piemonte
I “ferri del mestiere” nel laboratorio di chimica
Classificazione dati ARPA I dati che verranno analizzati successivamente sono stati presi dal sito: arpalombardia.it Dalle centraline di Busto Arsizio:.ACCAM.MAGENTA.
Prevenzione e Sicurezza Rischi Fisici
L’informazione statistica ufficiale per l’analisi economica
Chiara Andraghetti A.S. 2012/2013
Considerazioni sullinserimento dei giovani nellINFN Gruppo di lavoro: S. Falciano, A. Kievsky, S. Leone e il rappresentante nazionale: E. Vigezzi Assemblea.
Il nucleare non è il diavolo Il problema: esperimento EXCEL
Laboratorio di FISICA NUCLEARE
L’atmosfera La troposfera La stratosfera La termosfera L’esosfera
IL CICLO DELL’ACQUA IN ATMOSFERA
Studio relativo alla presenza di amianto naturale
0 PAGINE GIALLE Roma, marzo Per il 2006 è in corso il rinnovo dellaccordo con SEAT. A tal riguardo Poste Italiane provvederà ad assicurare lintera.
Vigili del Fuoco e radioattività
Limpronta ecologica Limpronta ecologica misura la quantità di superficie terrestre utilizzata da ogni persona per soddisfare i propri consumi e smaltire.
La radioattività Il nucleo atomico Struttura atomica
T.d.P. Monica MINNITI & T.d.P. Carmine DI PASCA
FISICA delle APPARECCHIATURE per MEDICINA NUCLEARE (lezione I)
Chimica e didattica della chimica
ARIA Il buco nell’ozono.
un problema per la salute negli ambienti confinati
RADIOPROTEZIONE: COSA e QUANDO
1 Val di Susa: sparisce lacqua, restano i disastri Massimo ZUCCHETTI Politecnico di Torino Comunità Montana VSS Maggio 2012.
Facoltà di Scienze e Tecnologie
L’apparato respiratorio
Situazione del mediterraneo
Perché gli abitanti della Val di Susa non vogliono il treno ad alta velocità? 1. La linea in costruzione da Torino a Lione è esclusivamente merci. I treni.
PROVINCIA DI BERGAMO Via Torquato Tasso, BERGAMO Codice Fiscale: Partita IVA: SETTORE 11 – EDILIZIA E INNOVAZIONE TECNOLOGICA.
Trasmutazioni degli elementi.
LATTIVITA DEL COORDINAMENTO SANITARIO VALLESUSA IN DIFESA DELLA SALUTE PUBBLICA Dott. Marco Tomalino 26 maggio 2012.
Un po' di fisica nucleare: La radioattività
PROBLEMI DI RADIOPROTEZIONE DOVUTI ALLA PRESENZA DI ROCCE URANIFERE
L'ENERGIA NUCLEARE.
IL GHIACCIO E I GHIACCIAI
Atomo: più piccola parte di un elemento
Piano di Sorrento, 10 marzo 2014
L’anidride carbonica Molecola di CO2
INQUINAMENTO DELL’ ARIA
Che cos’è e come si misura?
Esso permette di sfruttare diversi canali attraverso cui interagire con il mondo del web, offrendo delle proposte basate sulla multicanalità.  Store.
Presentazione PowerPoint Alberto Errico Virginia Minocci
RADON: KILLER SILENZIOSO
Il radon e le scuole COMUNE DI BRUSNENGO Provincia di Biella
LA FISSIONE E LA FUSIONE NUCLEARE
Per diffusione passiva
La Terra: un diario di 4 miliardi di anni ……………………………………………….e oltre.
ACQUA POTABILE "Si definisce potabile un'acqua limpida, inodore, insapore, incolore e innocua, priva cioè di microrganismi patogeni e sostanze chimiche.
Preso atto dell'alto livello di rischio che caratterizza gran parte del territorio italiano, si è provveduto ad un aggiornamento della normativa vigente.
L’Anidride Carbonica La CO2 è un ossido acido formato da un atomo di carbonio legato a due atomi di ossigeno. È una sostanza fondamentale nei processi.
LA GESTIONE DEI RIFIUTI IN ITALIA
La radioattività naturale e il radon
Dipartimento Provinciale di Pesaro Servizio Radiazioni/Rumore
INQUINAMENTO.
Città Metropolitane I tagli nel periodo
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
Che cos’è il Radon? è un gasnobilechimicamenteinerte, e può diffondere liberamente senza cambiare le proprie caratteristiche fisiche è un gas nobile, chimicamente.
RADIOATTIVITA’ Nucleone: protone (Z) o neutrone (N) Numero di massa (A): A = Z + N (Z = numero atomico)
1 “Il RADON e le Misure di Mitigazione” dott.ing. Danilo Tempia Ufficio Igiene Edilizia e Territorio MARANO VICENTINO 17 gennaio 2012 SERVIZIO SANITARIO.
IL GAS RADON NEI CASTELLI ROMANI INFORMARE PER CONOSCERE E BONIFICARE
Transcript della presentazione:

1 I cantieri nella Torino-Lione: la presenza di materiali pericolosi Massimo ZUCCHETTI Politecnico di Torino Comunità Montana VSS Aprile 2012

URANIO IN VALSUSA Studi sull’Alta Velocità Atti del Convegno di ott.2011 (Medicina Democratica n.200) Programma del Convegno di oggi Studi sull’Alta Velocità di ricercatori del Politecnico di To Ampia letteratura disponibile risalente agli anni 50/60/70

3

URANIO IN VALSUSA  1997 : L’ARPA di Ivrea preleva della roccia dalla miniera del comune di Venaus. Dall’analisi: -Presenza di radionuclidi della famiglia dell’ 238 U. -Attività misurata è intorno ai Bq/kg. -Rateo di dose di microsievert/ ora.

IL RADON Radioisotopo naturale prodotto dal decadimento dell’Uranio Radioisotopo naturale prodotto dal decadimento dell’Uranio gas nobile radioattivo: inodore, incolore, chimicamente quasi inerte, molto volatile; gas nobile radioattivo: inodore, incolore, chimicamente quasi inerte, molto volatile; decade in altri isotopi radioattivi, chimicamente attivi decade in altri isotopi radioattivi, chimicamente attivi inalati, come ioni liberi o legati al pulviscolo atmosferico, si fissano ai polmoni, esposti a radiazione α dovuta al loro decadimento inalati, come ioni liberi o legati al pulviscolo atmosferico, si fissano ai polmoni, esposti a radiazione α dovuta al loro decadimento Studi sui minatori d’uranio: induzione di neoplasie (p.es. tumore ai polmoni) Studi sui minatori d’uranio: induzione di neoplasie (p.es. tumore ai polmoni)

Caso di riferimento  Concentrazione di U pari a Bq/g (misurazioni condotte dall’AEM per la galleria di servizio di Venaus)  La dose, senza la ventilazione, supera la soglia d’intervento, arrivando a un elevato valore di circa 197 mSv/y, ma senza ricambio d’aria, quindi del tutto ipotetico.

RISULTATI del modello con il codice RESRAD ( Argonne Nat. Lab., USA )  La dose cresce proporzionalmente al valore di concentrazione di Uranio  Al crescere del ricambio d’aria la dose diminuisce  La dose diminuisce riducendo il tempo di permanenza nel tunnel.

Caso di riferimento  L’abbattimento della dose D sotto i due valori di riferimento stabiliti dalla legge è assicurato dai valori di ricambio d’aria R indicati:  D = 3 mSv/y  R = /h  D = 1 mSv/y  R = /h

 Il gruppo critico sono i lavoratori addetti allo scavo del tunnel.  Il rischio da radon è sottolineato dalla normativa vigente; anche in presenza di piccole concentrazioni di uranio, negli ambienti sotterranei si possono avere dosi non trascurabili.  I limiti posti dal D.Lgs. 241/2000 sono stringenti RADON - 1

 In presenza di quantità piccole di minerale di Uranio, il problema viene accentuato. I risultati ottenuti mettono in evidenza come il rischio da radon nell’ambiente sotterraneo considerato non sia trascurabile: si ha a che fare con una pratica di rilevanza radioprotezionistica, secondo la Legge vigente. I risultati ottenuti mettono in evidenza come il rischio da radon nell’ambiente sotterraneo considerato non sia trascurabile: si ha a che fare con una pratica di rilevanza radioprotezionistica, secondo la Legge vigente. RADON - 2

Vi sono situazioni in cui il Radon nel tunnel può superare il livello di azione. Vi sono situazioni in cui il Radon nel tunnel può superare il livello di azione. Esempio: concentrazioni molto basse di Uranio (pari a circa 26 Bq/kg - dati AEM - tali da far definire la roccia in questione di trascurabile radioattività) provocano concentrazioni di Radon nel tunnel tali che – per non superare il limite - sarebbe necessario ricambiare almeno ogni ora circa l’intero contenuto di aria del tunnel. Esempio: concentrazioni molto basse di Uranio (pari a circa 26 Bq/kg - dati AEM - tali da far definire la roccia in questione di trascurabile radioattività) provocano concentrazioni di Radon nel tunnel tali che – per non superare il limite - sarebbe necessario ricambiare almeno ogni ora circa l’intero contenuto di aria del tunnel. RADON - 3

In presenza di una legislazione in materia giustamente restrittiva, si raccomanda la massima cautela ed approfondimento, che può partire dall’affinamento del modello qui proposto. In presenza di una legislazione in materia giustamente restrittiva, si raccomanda la massima cautela ed approfondimento, che può partire dall’affinamento del modello qui proposto. Il modello non tiene conto di un fattore di rischio importante, cioè il trasporto del Radon attraverso le acque sotterranee. Il modello non tiene conto di un fattore di rischio importante, cioè il trasporto del Radon attraverso le acque sotterranee. RADON -4

 L’estrazione di alcuni milioni di m 3 di terreno comporterà portare in superficie materiale potenzialmente pericoloso che ora riposa nelle viscere delle montagne della Valsusa.  Lo scenario previsto è che il fenomeno della risospensione e l’azione meteo sullo smarino possano provocare la dispersione di parte di questi materiali nell’aria e nelle acque della Valle. LO SMARINO

 La radioattività contenuta nei milioni di m 3 che verranno portati all’esterno è difficilmente prevedibile, dato che difficilmente prevedibile è la natura e la qualità della roccia nella quale si andrà ad incocciare.  E’ stata fatta una valutazione di minimo, considerando un contenuto medio di radioattività assai basso, pari a soli 26 Bq/kg LO SMARINO

 Il modello messo a punto tramite il codice di dispersione di radioattività GEN II stima una dispersione di radioattività pari a circa un paio di migliaia di miliardi di Bequerel, ovvero, in unità più maneggevoli, circa 500 Curie.  Il modello fornisce anche una stima della dose alla popolazione della Valsusa in seguito a questi rilasci, stimandola in circa Svpersona impegnati in 50 anni LO SMARINO

 Si tratta di dati che situano il problema nell’ambito dei rischi rilevanti, sebbene di piccola entità considerando l’ampiezza della popolazione considerata.  Anche questo aspetto mette in evidenza la necessità di una cautela estrema e di grande attenzione nell’escavazione di tunnel e messa in atto di cantieri in zone uranifere o amiantifere anche deboli. LO SMARINO- Conclusioni

Amianto – Risposte del Governo

Uranio – Risposte del Governo

Uranio e Tantalio Tratto dai media:

Uranio e Tantalio