Politecnico di Torino 26 Aprile 2012 TAV Torino – Lione: Quali opportunità e criticità ? 1 Il trasporto merci tra Italia e Francia: quale traffico in Val Susa? Il trasporto merci tra Italia e Francia: quale traffico in Val Susa? Andrea Allasio (Commissione Tecnica CMVSS ) Convegno Scientifico TAV Torino – Lione: Quali opportunita` e criticita`? Politecnico di Torino: 26 Aprile 2012
Politecnico di Torino 26 Aprile 2012 TAV Torino – Lione: Quali opportunità e criticità ? 2 Il trasporto merci tra Italia e Francia: quale traffico in Val Susa? Introduzione L’analisi mette a fuoco il traffico merci tra Italia e Francia, dovuto sia allo scambio tra i due paesi che a quello in transito, concludendo sulla direttrice della Val Susa e sulla necessità di una nuova linea, dal punto di vista dei flussi. Periodo di analisi: in cui le infrastrutture sono state costanti. La A32 infatti veniva aperta completamente solo nel I dati sono stati ricavati dai bollettini e dai report pubblicati da Alpinfo, in particolare: Tutto il traffico Italia-Francia: Alpinfo settore alpino A - Francia Tutto il traffico Italia-Svizzera: Aplinfo settore alpino A - Svizzera Tutto il traffico Italia-Austria: Alpinfo settore alpino B - Austria ovvero il solo traffico con l’Italia Alpinfo opera un survey per la UE sul traffico merci attraverso all’arco alpino Le basi dati sono le stesse utilizzate dalla Regione Piemonte nel report: IL TRAFFICO DELLE MERCI attraverso l’ARCO ALPINO OCCIDENTALE 2000 – 2009
Politecnico di Torino 26 Aprile 2012 TAV Torino – Lione: Quali opportunità e criticità ? 3 Il trasporto merci tra Italia e Francia: quale traffico in Val Susa? Traffico Merci attraverso l’arco alpino italiano Italia – Austria = Brennero, Tarvisio, Resia Italia – Svizzera = G.San Bernardo, Sempione, Gottardo, S.Bernardino Italia – Francia = Ventimiglia, Monginevro, Frejus, Mont Cenis, M.te Bianco Nel traffico attraverso all’arco alpino italiano si nota: Un forte incremento sulle direttrici della Svizzera e Austria (+88%) in 13 anni (61.7Mt nel 1994 e 116 Mt nel 2007) L’effetto della crisi economica Una stasi del traffico verso la Francia, con un calo negli ultimi 3- 4 anni - 16% dal 2001 al 2010 includendo Ventimiglia -33% escludendo Ventimiglia
Politecnico di Torino 26 Aprile 2012 TAV Torino – Lione: Quali opportunità e criticità ? 4 Il trasporto merci tra Italia e Francia: quale traffico in Val Susa? Traffico Merci attraverso l’arco alpino italiano Il motivo del aumento di traffico Sud-Nord: Il mercato verso l’Asia ed i paesi emergenti Un cambio di mercati, di tipologie di merci e di flussi
Politecnico di Torino 26 Aprile 2012 TAV Torino – Lione: Quali opportunità e criticità ? 5 Il trasporto merci tra Italia e Francia: quale traffico in Val Susa? Traffico Merci: M.te Bianco La necessità di correggere l’anomalia causata dall’incidente del M.te Bianco nel 1999, che ha causato lo spostamento del traffico solo sul Frejus T4 Non si nota incremento significativo in alcuna della altre direttrici L’intenzione è quella di eliminare “il grosso” dell’anomalia che in quegli anni ha dato l’errato spunto a supporre che il traffico al T4 crescesse vertiginosamente e ci fosse realmente bisogno di una nuova infrastruttura.
Politecnico di Torino 26 Aprile 2012 TAV Torino – Lione: Quali opportunità e criticità ? 6 Il trasporto merci tra Italia e Francia: quale traffico in Val Susa? Traffico Merci: M.te Bianco e Frejus
Politecnico di Torino 26 Aprile 2012 TAV Torino – Lione: Quali opportunità e criticità ? 7 Il trasporto merci tra Italia e Francia: quale traffico in Val Susa? Traffico Merci: Traffico attraverso le Alpi e la sua ripartizione La % di traffico in transito Italia Svizzera e Italia Austria è significativa, superiore al 70% per entrambi. La % di traffico in transito tende ad aumentare, nonostante la crisi economica Segno di un traffico tipico di un Corridoio merci, alimentato dagli scambi con Asia/Nord Africa attraverso ai porti Italiani La % di traffico in transito Italia Francia è globalmente medio/bassa In calo dal 1994, in cui era circa 20 Mt pari a 42% del traffico totale, a 13.6 Mt nel 2010, pari al 32% del traffico totale. Il calo è associato anche allo spostamento delle direttrici di transito, negli anni ’90 era predominante la direttrice del M.te Bianco, attualmente è preponderante quella di Ventimiglia (vedi pagine seguenti) Risente della crisi economica; nel 2010 il traffico totale aumenta leggermente rispetto al 2009, quello in transito diminuisce.
Politecnico di Torino 26 Aprile 2012 TAV Torino – Lione: Quali opportunità e criticità ? 8 Il trasporto merci tra Italia e Francia: quale traffico in Val Susa? Traffico Merci. Ripartizione traffico Italia – Francia/Svizzera/Austria
Politecnico di Torino 26 Aprile 2012 TAV Torino – Lione: Quali opportunità e criticità ? 9 Il trasporto merci tra Italia e Francia: quale traffico in Val Susa? Traffico Merci: Italia-Francia, La direttrice del Monte Bianco Il traffico merci è globalmente in calo da 14.5 Mt del 1994 a 8,7Mt del 2010 (-39%) Anche il traffico in transito è in calo, nel 1994 era il 60% del traffico totale nel 2010 si è ridotto al 20%.
Politecnico di Torino 26 Aprile 2012 TAV Torino – Lione: Quali opportunità e criticità ? 10 Il trasporto merci tra Italia e Francia: quale traffico in Val Susa? Traffico Merci: Italia-Francia, La direttrice di Ventimiglia A Ventimiglia il transito è aumentato del 85% in 17 anni ( ) La % di traffico in transito (attualmente intorno al 60%) è tipicamente da/per Spagna/Portogallo, ovvero non interessato a passare dal Frejus Il traffico è prevalentemente su Strada. Quello ferroviario è pari a un paio di coppie di treni al giorno perché la linea Savona Ventimiglia ha ancora un tratto di una ventina di Km a binario unico. Il traffico è incoraggiato dall’assenza di esosi pedaggi tipici dei tunnel; Frejus T4 (269 284 € per corsa semplice), M.te Bianco (284 315 €) e AF ( €) Peccato che il governo non investa nel completamento del raddoppio.
Politecnico di Torino 26 Aprile 2012 TAV Torino – Lione: Quali opportunità e criticità ? 11 Il trasporto merci tra Italia e Francia: quale traffico in Val Susa? Traffico Merci: Italia – Francia La direttrice della Val Susa Globalmente in diminuzione dal % (da 35.8 a 15.4 Mt) sul traffico reale -35% (da 23.7 a 15.4 Mt) se non ci fosse stato l’incidente al M.te Bianco Sulla direttrice Torino – Lione dal 1997, escludendo quindi il Monginevro -34% (da 22.7 del 1997 a 14.9 Mt del 2010) La % di traffico in transito è inferiore al 30%, in calo e attualmente intorno al 10% Tipico di un traffico di scambio Italia/Francia. La ferrovia storica, con la sua capacità di 32 Mt anno (20 per LTF), sarebbe in grado di assordire tutto il traffico della Val Susa. Nota sul Monginevro: Il traffico viene rilevato solo dal 1999
Politecnico di Torino 26 Aprile 2012 TAV Torino – Lione: Quali opportunità e criticità ? 12 Il trasporto merci tra Italia e Francia: quale traffico in Val Susa? Traffico Merci: Italia – Francia, La direttrice della Val Susa; Frejus Il traffico ferroviario al Frejus è sceso del 60-65% dal 1997, in linea con la tendenza Italia-Francia. Il lavori di abbassamento del piano del ferro hanno inciso dal La % di merci in transito dal 41% del 1997 si è azzerata nel 2009, confermando la tendenza generale di spostamento dei transiti verso Sud (da/per penisola Iberica) Le merci al Frejus sono prettamente scambi tra Italia e Francia.
Politecnico di Torino 26 Aprile 2012 TAV Torino – Lione: Quali opportunità e criticità ? 13 Il trasporto merci tra Italia e Francia: quale traffico in Val Susa? Traffico Merci: Frejus Andando indietro al 1980, e` ben visibile l’effetto dell’apertura di T4 e A32 La linea storica e` in grado di trasferire tutte le merci per diversi decenni
Politecnico di Torino 26 Aprile 2012 TAV Torino – Lione: Quali opportunità e criticità ? 14 Il trasporto merci tra Italia e Francia: quale traffico in Val Susa? Traffico Merci: La ripartizione modale sull’arco alpino italiano La ripartizione modale del trasporto merci tra Italia e Svizzera/Austria non può essere paragonata direttamente a quella francese; l’assetto delle infrastrutture e` diverso. Per fare un paragone, occorre confrontare l’andamento di Austria e Svizzera, calato nelle loro infrastrutture La media del trasporto modale negli anni via Svizzera ed Austria risulta esser 53.8 Mt/anno su strada e 36.7 su ferrovia. Trascurando le quote trasportate sulle infrastrutture secondarie, questo porta ad una media di 17.9 Mt/anno per un’autostrada e 9.2 Mt/anno per una ferrovia a doppio binario.
Politecnico di Torino 26 Aprile 2012 TAV Torino – Lione: Quali opportunità e criticità ? 15 Il trasporto merci tra Italia e Francia: quale traffico in Val Susa? Traffico Merci: La ripartizione modale sull’arco alpino italiano La quota modale tra Italia e Francia, corrispondente alle medie di Svizzera e Austria risulta essere 14.6% (3 autostrade a 17.9 Mt/anno e una ferrovia a 9.2Mt), ovvero: % ferrovia = 9.2/( x 3) = 14.6% La quota modale tra Italia e Francia ha superato la media del 14.6% fino al 2004, in cui era 15% (6.9Mt su rotaia e 40.3 Mt su strada); la successiva riduzione è dovuta a: la limitazione al transito di convogli per i lavori di abbassamento del piano binari sulla linea storica (i.e. sull’unica linea efficiente, visto che l’altra a Ventimiglia ha un binario unico). Al progressivo spostamento del traffico merci da Nord/Ovest a Sud/Ovest, Non necessariamente l’aggiunta di una ferrovia corrisponde and un incremento della quota modale su rotaia, dipende se c’è traffico, specie in transito (tipicamente a lunga percorrenza), se il mercato lo fa crescere, dal costo del servizio e ovviamente da politiche di contingentamento per quello su strada. Come visto nella trattazione del traffico merci, non è il caso della Torino-Lione; il traffico e` in calo su tutto il versante francese e il mercato con l’Asia crescerà ancora.
Politecnico di Torino 26 Aprile 2012 TAV Torino – Lione: Quali opportunità e criticità ? 16 Il trasporto merci tra Italia e Francia: quale traffico in Val Susa? Traffico Merci: Conclusione Il volume di traffico e la tendenza non giustificano la NLTL né l’opzione Low Cost, visto che la capacità della linea è 32 Mt (8 volte la quantità transitata nel 2010) La bassa percentuale di merci in transito non giustifica la denominazione di “corridoio merci” all’asse Torino – Lione Le merci sulla direttrice della Val Susa rappresentano scambi tipici tra Italia e Francia e varieranno pertanto solo in funzione della reciproca domanda di merci. Sia con l’opzione Low Cost che con l’intera linea, la velocità delle merci non varierà significativamente (Velocità di progetto = 100km/h), la logistica rimarrà la stessa (e.g. Aiton-Orbassano), è pertanto il mercato catturabile dal trasporto ferroviario (incluso AF) non crescerà come le aspettative dei promotori. La NLTL non aumenterà la quota modale su rotaia tra Italia e Francia, Non catturerà mai una parte significativa di traffico con la penisola Iberica Dal punto di vista dei flussi merci la NLTL non e` necessaria.
Politecnico di Torino 26 Aprile 2012 TAV Torino – Lione: Quali opportunità e criticità ? 17 Il trasporto merci tra Italia e Francia: quale traffico in Val Susa? Informazioni addizionali
Politecnico di Torino 26 Aprile 2012 TAV Torino – Lione: Quali opportunità e criticità ? 18 Il trasporto merci tra Italia e Francia: quale traffico in Val Susa? Dati