Fasi di uno studio Disegno dello studio = decidere obiettivi e metodi Preparazione dello strumento di raccolta dati (questionario) Verifica dello strumento di raccolta dati Raccolta dati Verifica della qualità dei dati Analisi descrittiva Altre analisi
Campionamento Raramente in uno studio epidemiologico è possibile esaminare ogni singolo individuo dell'intera popolazione. Spesso si è limitati dalle risorse disponibili (economiche, di personale, di laboratori ecc.); in altre occasioni l'intera popolazione da studiare non è fisicamente raggiungibile o addirittura non è del tutto nota . In altri casi, il numero di individui che compongono la popolazione da studiare è talmente elevato che lo studio di ognuno di essi è fattibile solo teoricamente.
Campionamento L'esame di un campione, ossia di un numero ridotto di osservazioni dell'intera popolazione consente di superare questi problemi. Un campione non è altro che un insieme di elementi tratti da una popolazione (o "universo"). Un universo consiste della totalità degli elementi che hanno certe caratteristiche.
Scavando fra le leggi di Murphy, si può trovare il Postulato di Pirsig, che esprime lapidariamente l'utilità dell'inferenza
Nello schema A sono raffigurati due bersagli Nello schema A sono raffigurati due bersagli. A1 è il risultato di 17 tiri effettuati da un buon tiratore con un buon fucile. I fori hanno una disposizione casuale, ma tendono a disporsi attorno al centro del bersaglio. A2 è stato utilizzato dallo stesso tiratore, ma con un fucile con il mirino disassato. I fori hanno una disposizione casuale, ma tendono a disporsi attorno ad un punto che NON corrisponde al centro del bersaglio. Se non si conosce la vera posizione del centro bersaglio (schema B) e si prova ad "inferire" (ossia ad indovinare) la posizione del bersaglio nel momento in cui sono stati sparati i colpi, si collocheranno i bersagli come indicato nello schema C: con il campione di colpi di sinistra (C1) l'inferenza sarà attendibile. Al contrario, utilizzando il campione distorto (C2), si riterrà che il centro del bersaglio sia spostato rispetto al reale.
Il principio generale di un buon campionamento prevede di utilizzare il principio dell'estrazione a sorte, ossia quello della casualità assoluta, in modo tale che ciascun membro della popolazione abbia la stessa probabilità di entrare a far parte del campione. In tal caso il campione viene detto «randomizzato» o «casuale».
Campionamento casuale semplice
Campionamento stratificato
Campionamento sistematico
Campionamento a cluster
Epidemiologia analitica: Perché? Epidemiologia descrittiva: Chi? Dove? Quando? Epidemiologia analitica: Perché? Epidemiologia sperimentale: Funziona?
Epidemiologia analitica Indaga sulle relazioni causa-effetto Cerca di dimostrare l’esistenza di un’associazione significativa fra causa ed effetto: Associazione causale = la causa determina un incremento del rischio Associazione indiretta = è mediata da un altro fattore Associazione spuria = dovuta al caso o ad un errore nello studio
Associazione statistica Forza = valore della misura di associazione Coerenza = è confermata da altri studi Relazione temporale = la causa precede l’effetto Plausibilità biologica Relazione dose-risposta Reversibilità
Gli studi analitici malattia malattia tempo retrospettivo prospettico Inizio dello studio