Gli indicatori di bilancio per la lettura e l’interpretazione delle performance economiche e finanziarie (1) L’analisi della performance economica e finanziaria delle imprese turistiche si fonda principalmente: 1. Sull’individuazione di appositi indicatori 2. Sulla determinazione di tali indicatori Attraverso le elaborazioni dei bilanci possono essere costruiti numerosi indicatori La significatività delle informazioni che possono essere tratte dall’analisi tuttavia non dipende dal numero di indicatori, bensì dalla capacità degli indicatori stessi di mettere in evidenza le relazioni fra i valori che consentono di leggere il bilancio in modo sistemico ed integrato
Gli indicatori di bilancio (2) Nell’analisi di bilancio possono essere utilizzati: gli indici - quozienti gli indici – differenze I primi, detti anche indicatori composti, sono quozienti aventi al numeratore ed al denominatore poste di C.E. e S.P. Il loro calcolo solleva problemi metodologici che si manifestano quando si rapportano dati economici a dati patrimoniali. I valori reddituali rappresentano quantità “flusso” e riguardano un arco di tempo limitato, mentre i valori patrimoniali costituiscono “quantità fondi” e si riferiscono alla data di chiusura dell’esercizio. Il rapporto tra quantità non omogenee fra loro sotto il profilo della loro natura rende gli indici – quozienti di incerta significatività ed obbliga gli analisti, prima di procedere al calcolo degli stessi, a dinamicizzare i valori dello S.P.
Gli indicatori di bilancio (3) I secondi, detti anche indicatori semplici derivano da somme o differenze tra quantità. L’efficacia informativa ed interpretativa degli indicatori di bilancio si fonda: sul confronto del loro andamento nel tempo (riferito alla singola impresa) e/o sul confronto del loro andamento nello spazio (riferito a più imprese dello stesso settore) L’analista non è interessato al valore assoluto degli indici, bensì alla loro evoluzione nel tempo e nello spazio. Quest’ultima, pur con i limiti insiti nell’analisi, può rappresentare un punto di riferimento per esprimere giudizi sulle singole realtà aziendali.
Gli indicatori di bilancio (4) L’analisi della performance economica, finanziaria e patrimoniale può essere svolta grazie all’ausilio delle seguenti classi di indicatori: indicatori di struttura del capitale e di indebitamento indicatori di equilibrio finanziario orizzontale indicatori di redditività indicatori di efficienza e produttività indicatori di sviluppo Ciascuno di noi con la propria sensibilità e la propria fantasia potrebbe individuare n indicatori di bilancio, n rapporti, n somme, n modalità di aggregazione di variabili economiche-finanziarie, in realtà però gli indicatori di bilancio vengono calcolati per soddisfare determinate finalità conoscitive, quindi la prassi suggerisce l’utilizzo degli indicatori di bilancio sopraelencati.
Indicatori di struttura del capitale e di indebitamento (5) Gli indicatori di composizione degli impieghi e delle fonti rappresentano il punto di partenza dell’analisi in quanto forniscono una prima immagine della struttura del capitale dell’azienda. Questi mettono in evidenza da un lato, il peso che le diverse categorie hanno, in termini percentuali, sullo stesso capitale investito; dall’altro il peso delle diverse fonti di finanziamento sul totale delle fonti di finanziamento L’interpretazione della performance patrimoniale si ottiene dall’analisi verticale dello S.P., ossia dall’analisi dell’evoluzione nel tempo dell’incidenza percentuale di singole poste o di aggregati patrimoniali rispetto al totale delle risorse investite. L’analisi dello S.P. percentualizzato riferito ad una serie di esercizi consecutivi consente l’apprezzamento dell’evoluzione subita dalla struttura degli impieghi e delle fonti.
Schema di Stato Patrimoniale finanziario (6) Impieghi % Fonti % L.I./K L.D./K D/K I/K K/K = 100% P.B./K P.C./K C.N./K K/K = 100% Legenda: L.I. = liquidità immediate P.B. = passività a breve L.D. = liquidità differite P.C. = passività consolidate D = disponibilità C.N. = capitale netto I = immobilizzazioni K = totale fonti K = totale capitale investito
Indicatori di struttura del capitale e di indebitamento (7) Una struttura patrimoniale è elastica se possiede un’elevata attitudine a variare la composizione qualitativa e quantitativa delle risorse. Un’impresa può quindi essere definita con una struttura degli impieghi rigida sul piano finanziario se è caratterizzata da una forte presenza di fattori produttivi pluriennali (attivo immobilizzato). Il contrario si riscontra in presenza di un elevato peso dell’attivo circolante sul totale degli impieghi. Le imprese alberghiere, caratterizzate da un’elevata incidenza del valore del fabbricato (la struttura alberghiera) sugli investimenti complessivi, sono rigide strutturalmente. Mentre i tour operator e le agenzie di viaggio, presentando un elevato ammontare di attività liquide sul totale degli impieghi, risultano avere strutture degli impieghi elastiche. L’analisi dell’elasticità e della composizione degli impieghi può essere completata attraverso la considerazione dell’indicatore del grado di ammortamento
Indicatori di struttura del capitale e di indebitamento (8) In riferimento agli indicatori di elasticità delle fonti è possibile affermare che essi si collegano al diverso peso che le fonti a breve hanno rispetto a quelle permanenti. In linea di principio, quanto più elevato è il peso delle fonti a breve sui mezzi stabili, quanto maggiore è il grado di elasticità della struttura finanziaria. Tuttavia se si considera, invece, la capacità potenziale dell’impresa a procurarsi capitali rivolgendosi a nuovi canali del mercato finanziario, il grado di elasticità finanziaria è inversamente correlato al grado di indebitamento complessivo.
Indicatori di struttura del capitale e di indebitamento (9) Indici di composizione degli impieghi e delle fonti: rappresentano il punto di partenza dell’analisi in quanto forniscono una prima immagine della struttura del capitale dell’azienda. Gli indici di composizione relativi agli impieghi esprimono il grado di elasticità del capitale investito Gli indici di composizione delle fonti indicano il grado di elasticità delle fonti di finanziamento
Indicatori di struttura del capitale e di indebitamento (10) Una struttura patrimoniale è elastica se possiede un’elevata attitudine a variare la composizione qualitativa e quantitativa delle risorse. Un’impresa può giudicarsi con una struttura degli impieghi rigida sul piano finanziario quando…………………………. Un’impresa può giudicarsi con una struttura elastica degli impieghi sul piano finanziario quando ………………………………. Un’impresa può giudicarsi con una struttura rigida delle fonti sul piano finanziario quando…………………………….. Un’impresa può giudicarsi con una struttura elastica delle fonti sul piani finanziario quando ……………………………..
Indicatori di struttura del capitale e di indebitamento (11) Per valutare l’evolversi dell’adeguatezza strutturale degli impieghi e delle fonti di finanziamento è opportuno riferirsi agli indici di intensità del capitale. Questi indicano il peso percentuale di singole voci o di aggregati patrimoniali (liquidità, crediti, scorte, debiti a breve, debiti totali, ecc.) sul totale dei ricavi. Essi forniscono una misura di quante risorse sono necessarie per generare un’unità di fatturato con un certo tipo di struttura.
Indicatori di struttura del capitale e di indebitamento (12) Altri indicatori: Capitale di terzi /capitale proprio Indice di leva finanziaria = Capitale investito/Capitale proprio Grado di copertura degli oneri finanziari = Utile netto + Imposte + Oneri finanziari/ Oneri finanziari R.O.D. = Oneri finanziari/Capitale a credito