Toxoplasmosi Aggiornamento Marzo 2014 Dott Carlo Corchia

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Tavola Rotonda Counseling Preconcezionale e Stili di Vita Linee Guida
Advertisements

AREA DI EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE
Citomegalovirus Dott. Amelia Forte Dott. Aniello Di Meglio
La rosolia nella donna in gravidanza
Epatite E.
Infezioni embriofetali
Considerazioni ed informazioni pratiche Diapositive rivedute e corrette il 15 Settembre 2010.
Diapositive rivedute e corrette il 15 Settembre 2010
Malattie croniche Il diabete (tipo 1 o tipo 2) pregestazionale
Diapositive rivedute e corrette il 15 Settembre 2010
INCONTRO SCIENTIFICO Gestione dei Rifiuti Napoli 03 luglio 2008 OSPEDALE MONALDI.
Composizione vaccini HPV
Dott.ssa Elisabetta Muccioli
Streptococco Beta emolitico
Embriopatia rubeolica
Dott.ssa L.L. Mazzarelli & Prof. P. Martinelli
Toxoplasma Dott. Carmine Sica Dott. Aniello Di Meglio
MALATTIE INFETTIVE E GRAVIDANZA Prof. A. Gulisano
Il sistema di sorveglianza nazionale, dal 2005
Perché il bambino è più vulnerabile dell’adulto ai rischi ambientali?
IL FOLLOW-UP DEI TUMORI COLORETTALI
Diabete in gravidanza tipo 1 tipo 2 • Diabete preesistente
Papillomavirus (HPV - Human PapillomaVirus)
Dottorato in Medicina materno-infantile, Pediatria dellEducazione e dello Sviluppo, Perinatologia – Settembre 2008 Promozione del benessere di madri e.
QUALITA’ DELL’ATTACCAMENTO MADRE-BAMBINO NEL CASO DI
Piano di eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita Anni
La gestione di un caso di morbillo
Andamento della campagna straordinaria di vaccinazione Piano Nazionale di eliminazione del morbillo e della rosolia congenita
HPV e vaccino Prof. Carlo Penna
Giornata mondiale contro l’AIDS
Strategia per l’offerta attiva della vaccinazione anti-HPV in Piemonte
Assessorato alla Tutela della Salute e Sanità Direzione Sanità 8 a settimana 2010 dal 22 al 28 febbraio Le sindromi influenzali in Piemonte.
Principi e basi della diagnostica virologica
Piano Nazionale di Eliminazione del Morbillo e della Rosolia congenita
Gli argomenti da affrontare
EPATITE A.
PERCORSI INTEGRATI tra Ospedale e Territorio
Ittero neonatale Cause dell’iperbilirubinemia fisiologica neonatale:
IPOTIROIDISMO SUBCLINICO
l’epatite A Una malattia “emergente” nei Paesi Occidentali
Principali rischi e consigli per la salute delle nuove italiane 8 MARZO 2014 Centro Affari e Convegni - Arezzo Dr. Danilo Tacconi UO Malattie Infettive.
Algoritmo diagnostico-terapeutico tubercolosi pediatrica
Gianluigi Pilu Clinica Ostetrica e Ginecologica: lezione 7 Alloimmunizzazione eritrocitaria materna Gianluigi Pilu
PREVENZIONE DELLE INFEZIONI DA STREPTOCOCCO β EMOLITICO DI GRUPPO B
Citomegalovirus Aggiornamento Marzo 2014 Dott Carlo Corchia
Epilessia e Farmaci Antiepilettici
Bevande Alcoliche Dott Carlo Corchia Già Primario Neonatologia Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Direttore ICBD – Alessandra Lisi International Centre on.
Ipertensione Cronica Aggiornamento Marzo 2014 Dott Carlo Corchia
Vaccinazione anti-rosolia
Patologie della Tiroide
Varicella Aggiornamento Marzo 2014 Dott Carlo Corchia
Adriana Ammassari 9 Maggio 2014 INMI “L. Spallanzani”
La rosolia nella donna in gravidanza
Convegno “Dall’infezione HPV alla gestione del pap test anomalo e delle patologie HPV correlate” Introduzione ai lavori Dott.ssa Fiorenza Cartellà Coordinatore.
APRILE 2014 IL MESE DELLA PREVENZIONE
Colloquio preconcezionale. Che fare?
Conoscerla per evitarla
INFEZIONI IN GRAVIDANZA
NUOVA STRATEGIA DI PREVENZIONE DEL CANCRO DEL COLLO DELL’UTERO.
Commissione vaccini SIAIP
Infermieristica: Ginecologia e Ostetricia (Corso: 0167, Insegnamento: 21343) 15. Restrizione di crescita fetale e infezioni in gravidanza Gianluigi Pilu.
CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA Ancona 1° ottobre 2007 La conferma di laboratorio della rosolia Patrizia Bagnarelli. Istituto.
Prevalenza delle infezioni in gravidanza e rischio di trasmissione verticale Dott.ssa L.L. Mazzarelli & Prof. P. Martinelli Dott. Aniello Di Meglio Dott.
La genetica clinica costituisce la parte applicativa di tutte le conoscenza ed attività genetiche a vantaggio della salute della singola persona e dell’intera.
Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia Clinica Ostetrica e Ginecologica Lezione 13: Diabete in gravidanza, infezioni TORCH, HIV, GBS Gianluigi.
Infezioni del feto e del neonato.
Infezioni in gravidanza
MALATTIE INFETTIVE IN GRAVIDANZA.
Infezione congenita da Cytomegalovirus (cCMV) Incidenza 1% nati vivi Danno permanente SNC.
Promozione di screening pediatrici per la diagnosi precoce di malattie invalidanti Piano della Prevenzione Regione Emilia Romagna Modena, 3 novembre.
Transcript della presentazione:

Toxoplasmosi Aggiornamento Marzo 2014 Dott Carlo Corchia Già Primario Neonatologia Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Direttore ICBD – Alessandra Lisi International Centre on Birth Defects and Prematurity; Centro Collaborativo OMS, Roma

Toxoplasmosi - raccomandazione Tutte le donne che hanno un progetto riproduttivo devono eseguire il test immunologico per la toxoplasmosi L’esecuzione del test per la toxoplasmosi nel periodo preconcezionale ha due obiettivi: Rassicurare le donne che risultano positive ed evitare ulteriori test in gravidanza Fornire alle donne suscettibili (senza anticorpi specifici) consigli su come evitare l’infezione durante la gravidanza

L’evidenza dell’efficacia degli interventi Test immunologico per le donne con un progetto riproduttivo nessuno studio Evitare ulteriori test in gravidanza Consigli su come evitare l’infezione durante la gravidanza Nessuno studio in epoca preconcezionale Studi durante la gravidanza metodologicamente deboli i risultati non escludono la possibilità che gli interventi siano in qualche modo efficaci (Gollub et al, 2008) l’efficacia della prevenzione primaria della toxoplasmosi congenita non è stata adeguatamente studiata; evidenza scarsa da RCT, maggiore da studi osservazionali (Di Mario et al, Cochrane Review 2013)

Analisi del testo delle raccomandazioni - 1 “Test per le donne con un progetto riproduttivo”. Perché? La dimostrazione di un’avvenuta sieroconversione permette di rassicuare le donne sulla possibilità di un’infezione in gravidanza (Coonrod et al, 2008). Raccomandazione di “buon senso”, derivante dalle conoscenze epidemiologiche, cliniche e sierologiche dell’infezione da Toxoplasma. L’infezione a 2-4 settimane prima del concepimento può determinare la trasmissione al feto (Chemla et al, 2002; case report). N.B.: casi aneddotici di trasmissione al feto in madri con anticorpi in epoca preconcezionale (Dollfus et al, 1998). Parassitemia persistente per lunghi periodi? Reinfezione materna? Sistema immunitario? Nessuno studio di valutazione costo-efficacia del test in epoca preconcezionale.

Analisi del testo delle raccomandazioni - 2 “Evitare ulteriori test in gravidanza” È prassi controllare periodicamente la presenza di anticorpi anti- toxoplasma durante la gravidanza. Le donne sieropositive in epoca preconcezionale possono evitare di effettuare tali controlli. Se la donna è sieronegativa, in alcuni paesi europei, inclusa l’Italia (Linee guida gravidanza fisiologica 2010), viene data indicazione al controllo periodico del titolo anticorpale per evidenziare una eventuale sieroconversione. Ma alcune associazioni ostetriche ed agenzie nordamericane (come l’ACOG e il CDC) non raccomandano o non menzionano l’esecuzione del test in gravidanza neanche in questi casi.

Toxoplasmosi – norme igieniche per le donne suscettibili (norme di buon senso, formulate in base alle conoscenze di epidemiologia e delle modalità di trasmissione del toxoplasma; Ross et al, 2006) Mangiare solo carne ben cotta, affumicata o sotto sale Non mangiare insaccati (prosciutto e salame) e carne poco cotta o al sangue Lavare bene la verdura prima di mangiarla Usare guanti di gomma quando viene maneggiata la carne cruda o lavata la verdura, e quando si fa giardinaggio; lavare bene la superficie della cucina, dei piani di appoggio e gli utensili Evitare il contatto con le feci di un gatto che non sta sempre in casa e che può essersi nutrito con roditori o uccelli infetti; far pulire la lettiera da altri familiari

Esiti della toxoplasmosi congenita Morte intrauterina Prematurità Problemi neurologici (idrocefalo, calcificazioni cerebrali, microcefalia, etc.) Problemi oftalmici (corioretinite, retinite focale necrotizzante, cicatrici corioretiniche, etc.) Esiti e ricadute a distanza (oculari, neurologiche) Infezione subclinica: l’esito di un neonato asintomatico non può essere previsto La maggior parte (80-90%) dei neonati con T. congenita è asintomatica, ma esiti neurologici e retinici si possono manifestare a distanza

Toxoplasmosi - epidemiologia Assenza di protezione durante la gravidanza in Italia ≈ 60% Sieroconversione in gravidanza 0,2-0,3% in Campania (Stagni et al, 2009) Prevalenza in gravidanza 2,46 x 1.000 Toxoplasmosi congenita 1,38 x 10.000 Tasso di trasmissione 5,9%

Toxoplasmosi congenita Rischio di avere un bambino con infezione Il rischio di trasmissione aumenta mentre quello di malattia fetale grave diminuisce col progredire della gravidanza Settimana infezione materna Rischio trasmissione (%) Toxoplasmosi congenita Rischio di avere un bambino con infezione 13 sett. 6 61 Basso 26 sett. 40 25 Elevato 36 sett. 72 9 Adattata da Dunn e coll. Lancet 1999; 353:1829–33.

Toxoplasmosi, screening in gravidanza? IgM e IgG falsamente positive, soprattutto quando la prevalenza è bassa Ripetizione del test ogni 4-6 sett. se negativo Accuratezza dei test diagnostici per infezione fetale? amniocentesi (ricerca parassita; PCR) cordocentesi Perdite fetali (≈18 per evitare un caso di T.) Diagnosi prenatale Interruzioni di gravidanza Evidenza debole (studi di coorte) che il trattamento entro 3 sett. dalla sieroconversione sia più efficace del trattamento dopo 8 sett. per ridurre la trasmissione verticale: OR 0.48 (0.28-0.80) (SYROCOT 2007) Non c’è evidenza che il trattamento prenatale (spiramicina, pirimetamina + sulfadiazina) sia efficace per ridurre i danni al neonato infetto Le raccomandazioni per il trattamento dei neonati infetti si basano sull’esperienza clinica e non sull’evidenza scientifica. I neonati vanno trattati anche se asintomatici, e seguiti in follow-up (Kravetz 2010) Perdite fetali stimate da Bader et al, 1997: il numero riportato si riferisce allo screening universale con opzione di trattamento

Domande icbd@icbd.org Carlo Corchia Già Primario Terapia Intensiva Neonatale Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Alessandra Lisi International Centre on Birth Defects and Prematurity WHO Collaborating Centre Roma icbd@icbd.org