Introduzione alla ricerca Analisi della qualità televisiva nell’emittenza locale piemontese Dal 2008 l’Osservatorio di Pavia svolge un’indagine periodica sui palinsesti di una ventina di emittenti piemontesi che hanno sottoscritto il Codice La buona tv in Piemonte redatto dal Co.Re.Com. Piemonte in un’ottica di incoraggiamento della qualità televisiva locale
Introduzione alla ricerca Analisi della qualità televisiva nell’emittenza locale piemontese In questa indagine, nella valutazione della qualità televisiva confluiscono due dimensioni: 1)La composizione e le caratteristiche dei palinsesti, con la considerazione di una serie di elementi che costituiscono le pre-condizioni di una televisione di qualit à 2)I contenuti e i principi espressamente formulati dal Codice
Composizione e caratteristiche dei palinsesti Elementi rilevati: 1)Distribuzione del tempo fra macro-generi televisivi: –Informazione –Intrattenimento –Pubblicità 2)Penetrazione di componenti promozionali nel corpo dei programmi 3)Tempo dedicato a programmi rispettivamente in versione originale e in replica 4)Origine dei programmi: autoproduzione o acquisizione esterna (acquisto, circuito, collaborazione tra emittenti, connessioni con tv satellitari, vendita o concessione gratuita di spazi, ecc.) 5)Aderenza alla dimensione locale nelle notizie dei telegiornali e nelle scalette dei programmi Analisi della qualità televisiva nell’emittenza locale piemontese
Mappa delle emittenti piemontesi (dati indagine 2009) Analisi della qualità televisiva nell’emittenza locale piemontese
I contenuti e i principi espressamente formulati dal Codice (1) 2.Realizzazione di spazi autogestiti affidati ad associazioni di cittadini Elementi rilevati: quota del tempo di palinsesto dedicato agli spazi autogestiti affidati ad associazioni di cittadini, misurato al netto delle repliche. Analisi della qualità televisiva nell’emittenza locale piemontese 1. Ricchezza dei palinsesti Elementi rilevati: quota di programmazione non pubblicitaria, ossia dedicata a programmi di informazione, di intrattenimento, o a spazi autogestiti da associazioni.
I contenuti e i principi espressamente formulati dal Codice (2) Analisi della qualità televisiva nell’emittenza locale piemontese 3. Presenza nella fascia protetta (ore ) di programmi specificatamente dedicati al pubblico dei minori (bambini e/o preadolescenti). Elementi rilevati: quota di tempo dedicato alla programmazione per minori nell ’ insieme del palinsesto (anche al di fuori della fascia protetta), misurato al netto delle repliche; quota di tempo della fascia protetta dedicata a programmi per minori; impegno di rete nella produzione di programmi per minori.
I contenuti e i principi espressamente formulati dal Codice (3) 4.Promozione della dignit à umana, del valore della famiglia, dei diritti dei bambini, parit à e pari opportunit à fra i sessi, solidariet à sociale, tutela dell ’ ambiente e diritti degli animali. 5.Valorizzazione della cultura con particolare e specifica attenzione alla diffusione della lettura, attraverso la segnalazione o la presentazione di libri nei programmi pi ù seguiti. 6.Presenza di un ’ informazione puntuale sull ’ offerta e lo stato dei servizi pubblici locali (trasporti, sanit à, lavoro, formazione, istruzione, cultura,etc.) e di un confronto sul loro funzionamento. 7.Valore dello sport con particolare attenzione alla presenza delle discipline considerate minori. 8.Attenzione al patrimonio storico, linguistico, artistico, ambientale del Piemonte nelle sue diverse realt à territoriali. Elementi rilevati: % di notizie dei telegiornali e numero dei programmi (di informazione o intrattenimento, contando esclusivamente gli originali ed escludendo dal computo le repliche) che hanno trattato/valorizzato ciascuna delle dimensioni suggerite. Analisi della qualità televisiva nell’emittenza locale piemontese
I contenuti e i principi espressamente formulati dal Codice (4) 9)Rispetto dei principi di obiettivit à, completezza, imparzialit à, lealt à nell ’ informazione 10)Apertura alle diverse opinioni e tendenze politiche, sociali, religiose, favorendone il libero confronto. Dimensioni analizzate (esclusivamente nell ’ Informazione): Presenza nei palinsesti di programmi di dibattito, che permettono ai vari punti di vista di esprimersi e confrontarsi direttamente Pluralismo politico e sociale: rappresentazione adeguata dei diversi punti di vista su temi controversi di rilevanza pubblica Pluralismo di genere: propensione a dare voce a soggetti femminili nelle interviste dei telegiornali Pluralismo religioso: rappresentazione di prospettive molteplici sui temi religiosi o sulle questioni etiche e sociali attinenti alla sfera religiosa Apertura dell ’ informazione alla voce della gente comune, che stimola la partecipazione popolare alla cosa pubblica Autonomia redazionale rispetto alle influenze commerciali (misurata dalla quota di informazione priva di contaminazioni pubblicitarie) Analisi della qualità televisiva nell’emittenza locale piemontese