Si può parlare di EGOCENTRISMO nell’adolescenza?

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Eccesso di informazioni Difficoltà di selezione Variabilità mondo del lavoro Aspirazione al lavoro ideale Velocizzazione delle scelte Ritardo di accesso.
Advertisements

Pone laccento sulla salute e sul funzionamento piuttosto che sulla disabilità È uno strumento per misurare il funzionamento delle persone NELLA società,
In che cosa ritengo di essere capace Come mi giudico in relazione agli altri Quali caratteristiche penso di possedere e che ruolo possono giocare Come.
LA COMUNICAZIONE E IL CONSENSO INFORMATO IN PEDIATRIA
Le variabili che influenzano l’acquisto dei beni o servizi sono:
La valutazione personalizzata Alessandra La Marca.
Teoria culturale e cognitiva
Prof.ssa Eugenia Scabini
Significati dell’esperienza lavorativa
Esistenza di una molteplicità di teorie e di approcci Quali teorie studiamo? non tutte Alcune visioni o teorie significative ðstorico ðcognitivo ðprogettuale.
La costruzione dell’identità nel bambino in affido
PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI
Disposizioni della mente PRESENTAZIONE
La Scuola dell'Infanzia
“STAR BENE MANGIANDO” UN PERCORSO FORMATIVO DI EDUCAZIONE ALLA CULTURA ALIMENTARE Anno scolastico 2007/08 Dott.ssa N. Fascella Dott.ssa G. Cinà Cinà-Fascella.
Lo sviluppo Cognitivo.
Competenze interculturali
LA COMUNICAZIONE con l’adolescente.
Modelli psicologici prevalenti nell’ambito della psicologia della salute
La scuola Epistemologico-genetica
L’apprendimento trasformativo
Transizioni al lavoro e socializzazione occupazionale
Che cos’è la Psicologia sociale?
INDICE CONCEZIONE DI SVILUPPO FASE PRENATALE
A seconda delle situazioni, le cause possono essere attribuite a:
ALTRUISMO azioni che un individuo può compiere a vantaggio di una o più persone senza aspettarsi alcuna ricompensa esterna concreta MA azione tesa a produrre.
l’evoluzione spirituale dell’adulto”
“Peter Pan non abita più qui: disabilità intellettiva e adultità”
L’IDEALISMO HEGELIANO
DIDATTICA DELLA FORMAZIONE 8 MARZO 2011 Formazione e Professionalità
Laccezione positiva del concetto di rischio Il rischio non deve essere visto necessariamente come pericolo o fonte di danno evolutivo Rischio come opportunità
La costruzione sociale del corpo
Rilievi critici alla teoria di Piaget
Le simulazioni La simulazione per: scoprire e vivere ciò che altrimenti non appare, non si prova provare situazioni difficili o pericolose in ambiente.
La ricercazione partecipativa
SEI EDUCAZIONI ALLA CONVIVENZA CIVILE
IL CURRICOLO: MOTIVAZIONE E ORIENTAMENTO I motivi di una scelta Lorientamento è un processo unitario che si inserisce nel contesto educativo come una modalità
SVILUPPO COGNITIVO E APPRENDIMENTO IN ADOLESCENZA
Le teoriche del nursing
La teoria dello sviluppo sociocognitivo di Vygotskij
L’esperienza soggettiva delle emozioni La felicità
Valentina Russo Silvia Stomeo Francesca Romana Rossi Francesca Fortunato Luana Giannotti Erika Riolo Sidney Strauss.
Lo sviluppo cognitivo secondo Jean Piaget youtube
LA PERCEZIONE VISIVA QUANDO GUARDIAMO UN OGGETTO ENTRANO IN GIOCO:
LA DURATA DELL’ADOLESCENZA
META-ANALISI Perchè una favola? La favola consente di esprimere anche in poche righe la generatività di una narrazione. Il passaggio da una situazione.
Psicologia dello sviluppo
Il curricolo ?... Spunti di riflessione.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA DIDATTICA SPECIALE A.A. 2010/11 II Semestre.
Psicologia dei gruppi e delle organizzazioni
Stadio preoperatorio.
I “ferri del mestiere”: metodi di ricerca in Psicologia dello Sviluppo
LO SVILUPPO COGNITIVO.
? 1,5,8, 6,9 3 ! RITMO, STRUTTURA NUMERI: CONSIDERAZIONI SPERIMENTALI PER LO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO MATEMATICO E DELLE STRUTTURE LOGICHE NEL BAMBINO DELLA.
Il Gioco.
Corso di Sociologia della comunicazione Prof. Giovanni Ciofalo a.a
GESTIONE CLASSE DISPERSIONE SCOLASTICA INCLUSIONE SOCIALE
Conoscenze, abilità, competenze
LA VALUTAZIONE DEL CASO. La valutazione come funzione del sistema percettivo Insieme di variabili psicofisiche e culturali che consentono di entrare in.
Cognitivismo / information processing (IP) Mappe concettuali Preconoscenze e comprensione significativa metacognizione.
Lo sviluppo del gioco nel bambino
PROGETTO “DIRITTI A SCUOLA” 2011/2012 Progetto A –ambito linguistico Progetto A –ambito linguistico laboratorio di animazione alla lettura “Pinocchio,che.
CAPITOLO 6 La ricerca scientifica in Psicologia ‘è scientificamente dimostrato che…’. Cos’è una scienza? ‘la scienza è un modo di ottenere conoscenze in.
AFFETTIVITÀ & SESSUALITÀ NELL'ERA DI INTERNET
A piccoli passi Laura Capantini Psicologia dello sviluppo – un’introduzione – da tre a undici anni.
Catanzaro 13 febbraio Famiglia Insegnanti Contesti frequentati Allenatore Amici Interessi Individuo.
La scuola Epistemologico-genetica A cura di Eleonora Bilotta.
Piaget i 4 fattori permettono il costituirsi di strutture cognitive o sistemi cognitivi che sono di tipo: Sensomotorio (0-18/24 mesi circa) Preoperatorio.
La fabbrica delle storie
Transcript della presentazione:

Si può parlare di EGOCENTRISMO nell’adolescenza? Per Piaget ogni stadio si accompagna ad una forma di egocentrismo cognitivo, dovuta al fatto che durante la transizione la persona non si è ancora impadronita a sufficienza delle nuove strutture mentali e riesce solo ad applicarle al proprio modo di vedere. Nell’adolescente questo fenomeno si articola in tre modalità: 1 – forma ingenua di idealismo, sopravvalutando le conseguenze del proprio pensiero.

In questo caso l’adolescente cerca di ottenere un inserimento sociale non solo adattandosi alla società, ma anche cercando di modificare la società in base ai propri bisogni, teorizzazioni e punti di vista. 2 – sui concetti astratti il pensiero ipotetico-deduttivo riflette solo per categorie assolute (bianco/nero). 3 – è inizialmente in grado di riunire i propri pensieri in un sistema, ma è incapace di includere nelle proprie riflessioni il pensiero degli altri.

Egocentrismo adolescenziale Il primato del possibile sul reale si manifesta anche nella tendenza a costruire con il pensiero delle realtà diverse da quelle che vivono, da queste essi ricavano delle conseguenze coerenti e disegnano così dei mondi possibili. A questi mondi confrontano quello in cui vivono, ricavandone il desiderio di agire per la sua trasformazione = quindi l’adolescente cerca non solo di adattare il suo io all’ambiente ma questo’ultimo al suo io. E’ quindi portato a riflettere sulla sua attività futura nel corpo sociale e sui mezzi di cui può disporre per trasformarlo. Sopravvalutando però la forza e il potere del suo pensiero, senza tener conto della complessa articolazione della realtà e dei molteplici moventi delle azioni umane. La trasformazione del mondo, le innovazioni sociali e politiche possono sembrare obiettivi di facile raggiungimento in cui impegnarsi con un’ambizione tanto ingenua quanto smisurata.

Pubblico immaginario e fiaba personale La riflessione, resa possibile dalle operazioni formali, viene esercitata sul proprio stesso pensiero e su quello altrui, ma (egocentricamente) si ha difficoltà a differenziarli, dando così per scontato che ciò che si trova al centro delle nostre preoccupazioni sia altrettanto interessante anche per gli altri. Gli adolescenti si creano così un pubblico immaginario dal quale pensano di essere rimproverati o ammirati, ed al quale attribuiscono in questo modo amplificando, lo stesso atteggiamento che essi stessi hanno nei propri confronti.

-Alla convinzione di essere al centro di tanta attenzione è da ricondursi anche la fiaba personale = l’idea, presente in molti adolescenti, di essere diversi da tutte le altre persone, con interessi e sentimenti che pochi sono in grado si comprendere. la convinzione della propria unicità però può alimentare l’idea di essere immuni dai rischi che incombono sui comuni mortali (rimanere incinta, vittime di incidenti..)

Cambiamenti nell’immagine di sé Nell’adolescenza si riscontra una proliferazione dei Sé, cioè se si chiede di descrivere se stessi in rapporto con le altre persone emergono caratteristiche diverse e talora contrastanti a seconda dei contesti relazionali a cui si riferiscono -A 15 anni questa percezione è massima e si accompagna a un senso di confusione e di malessere, a interrogativi su quale sia il vero Sé, e a un bisogno di coerenza = è questo il periodo in cui cominciano a preoccuparsi molto di quello che gli altri pensano di loro (fenomeni pubblico immaginario e favola personale)

-A 17 anni c’è una minore percezione sia di attributi contrastanti sia di conflitti e di emozioni negative. Conciliano caratteristiche opposte mediante concetti che consentono di integrarle (utilizzando per la descrizione termini come flessibile, adattabile, di umore variabile) oppure affermando che è naturale essere diversi nel contesto di relazioni diverse o nella stessa. l’immagine di sé è influenzata anche dai processi di socializzazione: nelle situazioni interpersonali hanno modo di sperimentare ruoli diversi, scoprire aspetti diversi si sé, e ricevere di rimando una varietà di informazioni circa il loro modo di apparire agli occhi degli altri

Come può essere superato l’egocentrismo adolescenziale? Nel confronto con i compagni, ove spesso scopre, criticando le teorie dei compagni, la fragilità delle sue (Piaget, 1932). Il lavoro e l’esperienza: da riformatore a realizzatore (Inhelder e Paiget, 1955).

Sperimentazione, differenziazione e identificazione rappresentano quindi quegli “strumenti del mestiere” attraverso cui i giovani, sulla scia dei processi maturativi fisici, cognitivi, morali e sociali che caratterizzano questa fase di vita, ricercano e danno coerenza al sé, definendo il proprio sistema di scopi e credenze, che guiderà le scelte di vita futura.