Lapidando non si libera nessuno

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Analisi di un percorso. del Prof. Claudio Raspollini
Advertisements

«Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più»
Domenica XXI Tempo Ordinario
Domenica XXlV Tempo ordinario
Con lAdagio di Eleni Karaindrou ricordiamo ogni passo della vita Anno B 27 tempo ordinario.
Spogliati come Francesco d’Assisi diciamo il “Padrenostro”(Liszt)
Celebrazione della Prima Confessione
dal buio del peccato alla LUCE del Perdono!
DOMENICA 2 Anno B.
di Arvo Pärt, invita all’incontro con Gesù
13 giugno 2010 Domenica XI tempo ordinario anno C.
VENDI QUELLO CHE HAI E SEGUIMI
FANCIULLA, IO TI DICO: RISORGI !.
Verso le altezze della mistica paolina
Dialogando con il Padre nostro.
Per te … tutto il bene del mio cuore!.
MARIA: la donna del “SI”
Mentre Gesù istruiva nel tempio, gli scribi ed i farisei, condottagli una donna che avevano sorpreso in adulterio, gli avevano detto: "... Mosè, nella.
Padre nostro PER RAGAZZI Preghiamo insieme come Gesù ci ha insegnato
P R E C I S A Z I O N E Queste NON sono le letture della Messa originali: si tratta di mie rielaborazioni, comunque molto aderenti ai testi. I S T R U.
Nella liturgia di questa domenica, il profeta Isaia ricorda che Dio è con il suo popolo. Il Signore gli chiede di non attaccarsi al passato, ma.
PADRE NOSTRO CHE SEI NEI CIELI Gesù ci fa conoscere Dio.
Ho bisogno d’incontrarti nel mio cuore, di trovare te di stare insieme a te
Ci stai?.
Parola di Vita Marzo 2013.
Alcuni buoni motivi per conoscere Gesù.
I 5 linguaggi del perdono Parrocchia San Giovanni Evangelista - Verona
11.00.
IL REGNO È IN MEZZO A NOI FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO vangelo di Luca IL REGNO È IN MEZZO A NOI Mettiamo sulla bocca delladultera e di tutti i peccatori.
AMARE DIO E GLI UOMINI ! B E L L A N O T I Z I A
U N A R O C C I A S I C U R A ! P R E C I S A Z I O N E Queste NON sono le letture originali della Messa : si tratta di mie rielaborazioni, comunque abbastanza.
Mese della Vergine Maria
SEI FELICE COSI’?.
Anno A 19 giugno 2011 Prima domenica dopo la Pentecoste La Santissima Trinità Prima domenica dopo la Pentecoste La Santissima Trinità.
Parola di Vita Aprile 2014.
Giovedì 24 ottobre Incontro con il Gruppo Giovani di Grassobbio PAROLA E PAROLA.
Dio ha posto la sua dimora…
Percorriamo la Via della Croce con i nostri fratelli in guerra
La consegna del Padre Nostro
LA BELLEZZA DI ESSERE IN LUI
... la Verità, la Responsabilità, la Missione
La quinta settimana di Quaresima ci invita a meditare su l’amore di Dio per i peccatori ed il bisogno di perdonare e non condannare gli altri.
3° incontro
Quaresima Allargare Il Dio degli albori degli universi vi ha creati per i valichi rischiosi, per le grandi messi e per i percorsi di infinito! Perché,
AMATE GLI ALTRI ! B E L L A N O T I Z I A
Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene,
Occhiali nuovi Non vedo molto bene da vicino, Signore. Almeno le cose che mi riguardano: i miei errori, i miei difetti. Mentre inquadro benissimo.
9.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di Piazza san Pietro nella V c Domenica di Quaresima.
Entriamo nel Cenacolo del nostro intimo ascoltando la musica d’Arvo Pärt II di PASQUA Monges de Sant Benet de Montserrat.
FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO
IL REGNO È IN MEZZO A NOI FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO vangelo di Luca IL REGNO È IN MEZZO A NOI Pasqua nel Sepolcro FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO.
Monges de Sant Benet de Montserrat Ricordiamo l’ Amore che Gesù ci ha manifestato ascoltando: T. L. di Victoria II Pasqua B 2009.
La musica di “El pescador” ci fa’ rivivere la CHIAMATA Monges de Sant Benet de Montserrat 10 ANNO A.
Ti racconto la croce Lo sguardo degli uomini verso Gesù.
QUELLO CHE HAI OGGI… …DI CHI SARÀ DOMANI?
QUINTA DOMENICA DI QUARESIMA
Inno di lode a Dio. Inno di lode a Dio GESU’ TU SEI UN AMICO DAVVERO SPECIALE LA DOMENICA MATTINA HAI SEMPRE UN SACCO DI COSE BELLE DA DIRE PROPRIO.
xXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
Esercizi spirituali 2015 Con quale emozione sono arrivato?
IL REGNO È IN MEZZO A NOI FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO vangelo di Luca IL REGNO È IN MEZZO A NOI IL CAMMINO FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO.
Diocesi di Teano - Calvi
Gesù ci perdona sempre. Gesù ci perdona sempre.
Anno C Quinta domenica di Quaresima Quinta domenica di Quaresima 13 marzo 2016 Musica: Salmo “A Te levo i miei occhi” Sinagoga ebraica (2’16) Deserto.
Ascoltando “Elevati cuore» di Mendelsshon, sentiamo la gioia del perdono di Gesù all’adúltera Gerusalem me IL REGNO È IN MEZZO A NOI FIGLIO, QUELLO CHE.
IL SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE I IL MISTERO DEL PECCATO.
Capitolo 16 1 Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. 2 Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, verrà l'ora in cui chiunque vi ucciderà.
Capitolo 7 1 Dopo questi fatti Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più andare per la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo.
Capitolo 8 1 Gesù si avviò allora verso il monte degli Ulivi. 2 Ma all'alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi,
XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C Lc 7,36-8,3.
V DOMENICA DI quaresima ANNO C Giovanni 8,1-11. In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi.
Transcript della presentazione:

Lapidando non si libera nessuno Meditazione su Gv 8,1-11

un nuovo modo di essere e di agire di fronte alle persone Gesù ci insegna un nuovo modo di essere e di agire di fronte alle persone che consideriamo sbagliate, peccatrici e perse. Non abbiamo il diritto di continuare a "lanciare pietre" contro coloro che continuano ad essere esclusi da un sistema legalista che non privilegia le persone, ma le norme. Invitare al pentimento è una cosa; discriminare le persone non appartiene al Vangelo e tanto meno si addice a chi si ritiene discepolo di Gesù.

Gesù si avviò allora verso il monte degli Ulivi. Ma all'alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava. Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo, gli dicono: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo.

Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra. E siccome insistevano nell'interrogarlo, alzò il capo e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei». E chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi.

Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo. Alzatosi allora Gesù le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed essa rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù le disse: «Neanch'io ti condanno; va’ e d'ora in poi non peccare più». Gv 8,1-11

Una donna colta in flagrante adulterio (ah già, e l'uomo che era con lei? Mistero del maschilismo religioso!) portata davanti a Gesù per essere giudicata. Una trappola dei farisei (i benpensanti?) ben congeniata, in fondo: Gesù è un lassista? Oserà contestare Mosé? Dove andremo a finire! Senza regole come può esserci religione! Non c'è che dire: trappola splendida, pronta a scattare, a ricondurre a normalità (la nostra) l'eccesso (di Dio). Piovono pietre su questa donna.

Non ha un nome, né un volto: è una peccatrice. Non ha dignità, né ragioni: è una peccatrice. Va punita, ha trasgredito la legge. Piovono pietre nelle nostre parole: sempre indulgenti a giustificare noi stessi, impietosi nel giudicare i comportamenti degli altri. E il nostro tempo lo sa quanto le parole feriscono ed uccidono.

Giudizi, silenzi, smorfie, tutti a dimostrare che c'è qualcosa di strano nell'altro, che comunque io sono, se non migliore, almeno non peggiore. L'altro è avversario perché diverso, non rientra nello schema che mi sono costruito. Diverso per razza, per storia, per sensibilità politica. Alzo i toni, urlo, critico, magari finisco anche sui giornali. L'altro è diverso: un muro divide le generazioni, i popoli, i pensieri...

Su Gesù, dì la tua: questa donna ha sbagliato,è chiaro, è evidente, bisogna fare qualcosa. E Dio tace. Tace perché conosce, tace scrivendo in terra (cosa? I peccati dei presenti) tace sconfortato dalla durezza del cuore dell'uomo. In cosa ha sbagliato Dio? Davvero la libertà dell'uomo può ridursi a questo? Un Dio libero e vero, un Dio tenero e adulto che vede l'umanità ridotta a chiassosa classe di adolescenti che si accusano l'un l'altro. Che tristezza nel cuore di Dio! Che tenacia! E scrive, e riflette. Che dire? Come portare questa gente (e noi) altrove? Nel modo di vedere di Dio,nei lidi pieni di luce di Dio?

Sì, è peccatrice, ha sbagliato. E allora? Chi non sbaglia? Chi è senza colpa? Gesù non giustifica, né condanna, invita ad alzare lo sguardo, ad andare oltre, a guardare col cuore la fragilità dell'altro e scoprirvi – riflessa – la propria. No, Dio non giudica. Ci giudicano la vita, la società, il datore di lavoro, noi stessi. Tutti ci giudicano, Dio no, Dio ama, e basta. E questa donna viene liberata. Salvata dalla lapidazione, viene ora salvata dalla sua fragilità. "Non peccare più" ammonisce Gesù. Anche lei viene invitata a guardare oltre ciò che pensava essere la soluzione ai suoi problemi.

No, Signore, nessuno può giudicare il fratello ergendosi a giudice, poiché è la misericordia l'unico modo che tu hai di vedere noi e i nostri fratelli... (d.Paolo Curtaz – grazie) Va: ho fatto fuggire tutti i tuoi accusatori, ti ho evitato ogni condanna. Puoi ritornare in pace nella tua casa, perché ti ho perdonato. Va, e non peccare più: prendi la decisione di non offendere più il Dio che ti ha creata, il Padre che ti ama immensamente, che ti vuole pura. Va, non lasciarti più sedurre dal male, condurre sulla via di una felicità illusoria; resisti alle tentazioni, preserva il tuo cuore da ogni smarrimento. Va, e non peccare più, per non ricadere in ciò che ti degrada, che infanga la tua vita, in ciò che ti rende schiava, che paralizza il meglio di te stessa.

Chiesa, amata Chiesa, fatta da perdonati, non da giusti. Chiesa fatta di gente che sa perdonare perché perdonata, che giudica con amore, senza ferire, guardando avanti, che indica una strada, non un tribunale. Quando vivremo di questo perdono che ci riempie il cuore saremo trasparenza di Dio per l'uomo contemporaneo che cerca, nel suo profondo, amore e luce in una società che ama solo i bravi e i giusti e dimentica la verità della nostra fragilità.

Mi sono reso conto della fragilità dei miei propositi. Ti prometto, Signore, uno sforzo verso il meglio, ma sento la mia debolezza. Mi sono reso conto della fragilità dei miei propositi. Meglio di me tu conosci la mia poca costanza nelle mie decisioni, ma vuoi ugualmente che le prenda ancora, contando sulla tua grazia. È alla tua volontà e non alla mia che è legata la mia fiducia; è la tua fedeltà che mi fa sperare nel progresso della mia. Vado quindi avanti, munito della tua potenza; in tutte le lotte mi sarai vicino per sostenere i miei passi, la mia perseveranza. Amen Elaborato da Antonio Barone