IL LINGUAGGIO VERBALE.

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Transcript della presentazione:

IL LINGUAGGIO VERBALE

Linguistica Generale (cosa sono, come sono fatte e come funzionano le lingue) Storica (l'evoluzione delle lingue nel tempo)

Le tre categorie della comunicazione Comunicazione in senso stretto Emittente intenzionale\ricevente intenzionale Passaggio di informazione Emittente non intenzionale\ricevente intenzionale Formulazione di inferenze Nessun emittente\interpretante

La classificazione dei segni INDICI SEGNALI ICONE SIMBOLI SEGNI Motivati naturalmente\non intenzionali Motivati naturalmente\usati intenzionalmente Motivati analogicamente\intenzionali Motivati culturalmente\intenzionali Arbitrari\intenzionali

Il linguaggio verbale è composto da segni Il linguaggio verbale è composto da segni linguistici, prodotti intenzionalmente dall'emittente e interpretati dal referente perché riconducibili a un codice. Per codice si intende l'insieme di corrispondenze, fissate per convenzione, fra qualcosa e qualcos'altro.

LE PROPRIETÀ DELLA LINGUA\1 Biplanarità Arbitrarietà Doppia articolazione Trasponibilità di mezzo Linearità Discretezza

LE PROPRIETÀ DELLA LINGUA\2 Plurifunzionalità Riflessività Produttività e ricorsività Distanziamento e libertà da stimoli Trasmissibilità culturale Complessità sintattica Equivocità

Biplanarità del segno ◄ SIGNIFICANTE: è la parte fisicamente percepibile del segno , il “qualcosa che sta per qualcos'altro, l'espressione. SIGNIFICATO: è l'informazione veicolata dalla parte percepibile, il “qualcos'altro, il contenuto.

Arbitrarietà ◄ Non c'è alcun legame motivato naturalmente fra il significato e il significante, ma l'associazione è convenzionale Quattro tipi o livelli diversi di arbitrarietà 1. Rapporto tra segno e referente 2. Rapporto tra significante e significato 3. Rapporto tra forma e sostanza del significato 4. Rapporto tra forma e sostanza del significante

Arbitrarietà\2 I rapporti fra il segno e la realtà si possono presentare sotto la forma grafica del cosiddetto triangolo semiotico, formato da significante, significato e referente (l'elemento della realtà esterna a cui si riferisce il significante) Una parziale eccezione all'arbitrarietà del segno sono le onomatopee, gli ideofoni e il fonosimbolismo

Doppia articolazione Prima articolazione: il significante di un segno linguistico è scomponibile in unità, dette morfemi, che sono ancora portatrici di significato e che vengono riutilizzate per formare altri segni Seconda articolazione : i morfemi (o unità minime di prima articolazione) sono a loro volta scomponibili in unità più piccole non dotate di significato, dette fonemi, che combinandosi assieme danno luogo alle unità di prima articolazione La doppia articolazione comporta economicità di funzionamento del sistema linguistico e la combinatorietà della sua struttura

Trasponibilità del mezzo Il significante dei segni linguistici può essere trasmesso per via fonico-acustica, cioè il PARLATO via grafico-visiva, cioè lo SCRITTO Priorità del parlato antropologica ontogenetica (relativa al singolo individuo) filogenetica (relativa alla specie umana) Priorità dello scritto sociale e culturale

Trasponibilità di mezzo\2 Vantaggi del parlato rispetto allo scritto utilizzo in qualsiasi condizione ambientale impiego contemporaneo ad altre attività localizzazione della fonte di emittenza ricezione contemporanea alla produzione del messaggio trasmissione rapida e simultanea a più destinatari evanescenza del messaggio, non occupa spazio ridotto consumo di energia

Sistemi di scrittura

Linearità Discretezza Per linearità del segno si intende che il significante viene prodotto, si realizza e si sviluppa in successione, nel tempo e/o nello spazio Discretezza Per discretezza dei segni si intende il fatto che la differenza fra gli elementi strutturali della lingua è assoluta, non quantitativa o relativa

Plurifunzionalità della lingua R. Jakobson propone uno schema composto da sei classi di funzioni, collegate ai sei fattori necessari della comunicazione

Riflessività La lingua si può usare come metalingua, cioè con la lingua si può parlare della lingua stessa (proprietà detta ‘riflessività’) La riflessività è unica e caratterizzante del linguaggio verbale umano

Produttività Ricorsività Con produttività si intende che con la lingua è sempre possibile creare nuovi messaggi e parlare di cose e esperienze nuove Ricorsività Ricorsività significa che uno stesso procedimento è riapplicabile un numero teoricamente illimitato di volte

Distanziamento Libertà da stimoli Per distanziamento si intende la possibilità della lingua di poter formulare messaggi relativi a cose lontane, nel tempo e/o nello spazio, dal luogo in cui viene prodotto il messaggio Libertà da stimoli La libertà da stimoli consiste nel fatto che i segni linguistici rimandano a un'elaborazione concettuale della realtà esterna, e non semplicemente da stati d'animo dell'emittente che inducano in modo automatico un certo comportamento

Trasmissibilità culturale Ogni lingua è trasmessa per tradizione all'interno di una società e cultura La lingua comprende una componente culturale-ambientale componente innata Il processo di interazione tra la componente innata e quella culturale deve essere completato dall'uomo entro i 12-13 anni, nella cosiddetta prepubertà linguistica

Complessità sintattica Il messaggio linguistico può presentare un alto grado di elaborazione strutturale, percepibile nella sintassi Fra gli aspetti che hanno rilevanza nella trama sintattica troviamo: l'ordine degli elementi le relazioni e le dipendenze tra elementi non contigui le incassature la ricorsività la presenza di parti del messaggio che danno informazioni sulla struttura sintattica discontinuità nella strutturazione sintattica

Equivocità La lingua è un codice tipicamente equivoco, perché pone corrispondenze plurivoche fra gli elementi di una lista e quelli della lista a questa associata Le corrispondenze possono riguardare un unico significante a cui si riferiscono più significati (fenomeno dell'omonimia e della polisemia) un unico significato a cui si riferiscono più significanti (fenomeno della sinonimia)

Il linguaggio verbale umano Definizione di lingua: La lingua si può definire come un codice che organizza un sistema di segni dal significante primariamente fonico-acustico, fondamentalmente arbitrari ad ogni loro livello e doppiamente articolati, capaci di esprimere ogni esperienza esprimibile, posseduti come conoscenza interiorizzata, che permette di produrre infinite frasi a partire da un numero finito di elementi.

Princìpi generali per l'analisi della lingua Tre distinzioni fondamentali per l'analisi linguistica fra diacronia e sincronia sistema astratto e realizzazione concreta asse paradigmatico e sintagmatico

Diacronia e sincronia Diacronia: la considerazione delle lingue e degli elementi della lingua lungo lo sviluppo temporale un operazione diacronica è l'etimologia Sincronia: la considerazione delle lingue e degli elementi della lingua facendo un “taglio” sull'asse del tempo, osservando come si presentano nello stato presente un operazione sincronica è lo studio della struttura sintattica delle frasi semplici o del significato delle parole oggi

Sistema astratto e realizzazione concreta La distinzione tra sistema astratto e realizzazione concreta si presenta secondo tre coppie oppositive: Langue e parole (F. de Saussure) Sistema e uso (E. Coseriu) Competenza e esecuzione (N. Chomsky)

Sistema astratto e realizzazione concreta Il termine LANGUE/SISTEMA/COMPETENZA indica l'insieme delle conoscenze mentali e regole condivise che costituiscono le nostre capacità di produrre messaggi in una data lingua Il termine PAROLE/USO/ESECUZIONE è l'atto linguistico individuale, la realizzazione concreta La terza entità intermedia è la NORMA, che specifica le possibilità del sistema che vengono attualizzate nell'uso dei parlanti in un certo momento storico (E. Coseriu)

Asse paradigmatico e asse sintagmatico ASSE PARADIGMATICO: riguarda le relazioni a livello del sistema ASSE SINTAGMATICO: riguarda le relazioni a livello delle strutture che realizzano le potenzialità del sistema

Asse paradigmatico e asse sintagmatico/2

Livelli di analisi linguistica Si possono individuare quattro livelli fondamentali di analisi linguistica: relativi al significante FONETICA/FONOLOGIA MORFOLOGIA SINTASSI relativi al significato SEMANTICA