Effetto Volta e Pila di Volta e altre pile - Cenni di teoria

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
La pila e l’effetto Joule
Advertisements

Corrente continua 2 6 giugno 2011
ELETTRICITA’ E MAGNETISMO
FENOMENI ELETTROMAGNETICI
Celle galvaniche (pile)
Elettrochimica.
RESISTORI IN SERIE E IN PARALLELO
I CONDENSATORI Il condensatore
L’Elettricità.
Capacità elettrica Cioè dove C è la capacità del conduttore
Energia e potenza nei circuiti elettrici
A. Martini Arrivati a questo punto, sono in grado di spiegarti il motivo per cui due fili paralleli, percorsi da corrente, interagiscono con una forza.
Elettricità e magnetismo
Prof. Antonello Tinti La corrente elettrica.
La capacità elettrica Prof. Antonello Tinti.
Corrente elettrica Si consideri una sezione A di un conduttore e sia dq la carica elettrica totale che attraversa la sezione A in un intervallo di tempo.
La batteria della figura ha una differenza di potenziale di 10 V e i cinque condensatori hanno una capacità di 10 mF. Determinare la carica sui condensatori.
Circuiti Elettrici.
Valitutti, Tifi, Gentile
Corrente e resistenza Cap. 27 HRW
21 CAPITOLO Elettrochimica Indice L’elettrochimica e i suoi processi
LEMON’S BATTERY CHE COS’È? DA COSA È COSTITUITA? COME SI CREA?
La fisica del diodo e del transistor BJT
CIRCUITI IN CORRENTE CONTINUA
Prof. Francesco Zampieri
L'elettrochimica si occupa dei processi che coinvolgono il trasferimento di elettroni: le reazioni di ossido-riduzione (dette comunemente redox). In particolare,
Chimica e didattica della chimica
Cenni teorici. La corrente elettrica dal punto di vista microscopico
7. La corrente elettrica nei metalli
5. Fenomeni di elettrostatica
Per comprendere questa distinzione occorre tornare alla natura della materia, ossia agli atomi da cui è composta: esistono atomi i cui nuclei trattengono.
La corrente elettrica Realizzazione a cura del Prof. Francesco Porfido.
CONDUTTORI I conduttori sono sostanze che consentono alle cariche elettriche di spostarsi agevolmente al loro interno Gli elettroni periferici che si muovono.
Reazioni di ossido-riduzione e elettrochimica
Ossidante acquista e- dal riducente che perde e-
LA PILA A LIMONE “Esperimento di scienze”
Elettrolisi di NaCl fuso
CORRENTE ELETTRICA, LEGGE DI OHM, RESISTENZE IN SERIE E IN PARALLELO E LEGGI DI KIRCHOFF PER I CIRCUITI In un condensatore la carica Q = C DV che può accumulare.
L'ELETTRICITA'.
8. La corrente elettrica nei liquidi e nei gas
La corrente elettrica.
Idea 9 Elettrochimica.
INDUZIONE ELETTROMAGNETICA
Cu(s) + Zn2+(aq)  Cu2+(aq) + Zn(s)
LEGGE DI COULOMB, CAMPO E POTENZIALE ELETTROSTATICO
La corrente elettrica continua
DG0 = -zFDE0 DG0 > 0 DG0 < 0 3Cr2+ 2Cr3+ + Cr 2Cu+ Cu2+ + Cu
Tipi di conduttori Elettroliti Composti a struttura ionica
Elettrochimica I potenziali di riduzione
I Meccanismi Della Conduzione: Soluzioni, Gas, Semiconduttori
Il campo magnetico.
Energia elettrica Si fonda sulla costituzione dell’atomo che è costituito da particelle più piccole : neutroni (carica neutra) e protoni (carica +) che.
La pila a secco (zinco-carbone)
Grandezze elettriche.
I CONDENSATORI.
Normalità La quantità di sostanza coinvolta in una reazione chimica viene determinata in base ai relativi equivalenti chimici. In chimica, la normalità.
Le reazioni di ossido-riduzione
13 – Elettrochimica.pdf – V 2.0 – Chimica Generale – Prof. A. Mangoni– A.A. 2012/2013 Reazioni redox ed elettrochimica Nelle reazioni di ossidoriduzione.
Corrente elettrica Cariche in movimento e legge di Ohm.
IL LEGAME CHIMICO.
Transcript della presentazione:

Effetto Volta e Pila di Volta e altre pile - Cenni di teoria Tutto comincia con Galvani che crede di aver trovato l’elettricità animale. Volta ribatte con tre semplici, eleganti esperimenti con diversi conduttori

Toccare il piatto dell’elettroscopio col rame o col ferro non è la stessa cosa, anche se due sfere uguali di rame o ferro hanno la stessa capacità (che dipende invece dal mezzo in cui si trovano). Si noti lo strumento inventato da Volta per evidenziare piccoli potenziali: è chiamato elettroscopio condensatore. Caricato il piatto in basso (che sostituisce il pomo) quello sopra si carica per induzione. Se poi viene allontanato C diminuisce ma, essendo Q = CV = costante, V aumenta tanto da poter vedere le foglie divaricare.

Qui per la 1°volta entrano in gioco i liquidi, che Volta chiama conduttori di 2° specie (i metallo sono di 1°). E’ proprio grazie ad essi che Volta propone al mondo per la 1°… volta la corrente elettrica nell’anno 1801. Tra due metalli diversi si crea solo una differenza di potenziale in quanto la corrente richiede energia che si libera soltanto con le reazioni chimiche liquido – metallo.

Ecco perché si chiama pila! Volta le faceva molto alte per avere alte d. d. p. In esse ci sono infatti tante elementi di pila messi IN SERIE (come elefanti in fila dove la proboscide [+] di chi sta dietro si attacca alla coda [-] di chi è davanti). Cosi facendo le d. d. p. si sommano. Collegando poi due pile uguali “+ con +, – con –” la tensione (i Volt) non cambia mentre raddoppia la corrente (gli Ampere). Questo nuovo tipo di collegamento è detto IN PARALLELO.

Così giustifichiamo l’Effetto Volta: il rame ruba elettroni allo zinco (ma il furto è un …lavoro di estrazione!) Tra due metallo gli elettroni di conduzione (uno per atomo, in genere) gli elettroni possono passare mentre non riescono invece ad abbandonare i due metalli. Gli elettroni esterni (trattenuti dai nuclei che stanno sotto) formano infatti una barriera. Per vincerla ci vogliono altre armi. Ecco ora le spiegazioni per chi vuol saperne di più.

Ma, nella sostanza, come si passa dall’Effetto Volta alla Pila ? Ecco qualche spiegazione introduttiva in proposito

Naturalmente la pila di Volta è oggi un pezzo da museo (e per ottenerla basta ad es. infilzare una patata con un chiodo e un pezzo di filo di rame) La pila Leclanché (oggi largamente superata da tante altre, ad es. le pile alcaline al Ni-Cd) è la classica pila a secco, quella dei nostri nonni. Resiste invece il vecchio accumulatore al piombo, ancora usato in tutte le auto.

Concludiamo accennando alla fondamentale teoria di Nerst, dove ad ogni reazione ox-redox è associato un potenziale (per soluzioni molari e t ambiente = 25° C = cost.) AD es. Zn Zn++ + 2 e- (-0,76 V) Cu  Cu++ + 2 e- (+0,34 V) da cui, nella pila Daniell, segue subito, a T ambiente: DV = 1,1V . Lo zero di questa scala, che va da: Li Li+ + e- (-3,03 V) a: 2 F -  F2 (+ 2,87 V) corrisponde ad aver posto: H  H+ + e- (0,00 V). L’elettrodo a idrogeno è cioè assunto come potenziale ox–redox nullo.