L’origine delle monarchie europee nel basso medioevo UN LUNGO PROCESSO DI FORMAZIONE Integrazione / “Crisi poteri universali” Immagini utilizzate a mero scopo didattico
UNA LENTA TRASFORMAZIONE Le prime “monarchie” (stati governati da re/sovrani), come comunemente le intendiamo, si sono formate nel basso Medioevo Esse sono il frutto di un lungo processo che parte dalle monarchie dette “feudali” e giunge poi alla fine del medioevo alle monarchie dette “nazionali” o “moderne”
GLOSSARIO: alcuni termini di base NAZIONE: insieme di individui che parlano la stessa lingua e condividono usi, costumi, tradizioni su un dato territorio
GLOSSARIO: le monarchie feudali Le monarchie feudali erano dominazioni relativamente piccole che non coincidevano necessariamente con una “nazione”
Sono sorte fra alto/basso medioevo; si consolidano nei secc. XII-XIII Si possono considerare “figlie” del feudalesimo e dei legami di vassallaggio: il loro governo si basava originariamente su legami diretti e personali tra il re/sovrano e i suoi vassalli maggiori, ovvero i grandi “feudatari” (= titolari di feudo concesso dal re, ad es. ducato, contea…ecc)
I feudatari si impegnavano nella difesa militare e amministravano i feudi Nel basso medioevo il legame degenerò nel “particolarismo” feudale”: i feudatari gestivano sempre più a titolo “personale” Il potere del re, dunque, non era né forte né accentrato
Ad es. Monarchia franca…(Capetingi..): territorio limitato da presenza di contee e ducati Monarchia normanna (nella penisola italiana…), formalmente addirittura “vassalla” del Papa Le prime monarchie che da “feudali” si trasformarono in senso “moderno” furono quella inglese e quella francese
GLOSSARIO: LE MONARCHIE NAZIONALI Si formano grazie ad un processo che si svolge nel Basso Medioevo e terminerà completamente nell’epoca moderna (XVI-XVII sec.) Sono dominazioni territorialmente più vaste, progressivamente coincidenti con le “nazioni” Utilizzano un esercito proprio I re/sovrani governano sempre più tramite funzionari (dipendenti) I re/sovrani cercano di limitare i poteri personali e particolari dei feudatari Il potere del re è via via più forte e accentrato
Dunque il processo di formazione che porta alle MONARCHIE NAZIONALI è concomitante ad un processo di smantellamento / neutralizzazione della feudalità
Le origini della monarchia inglese Abitanti e gruppi etnici più antichi in Inghilterra: Britanni (dall’epoca romana) Angli / Sassoni (vi si erano insediati dal VI sec.d.c.) Il cristianesimo fu forza unificante: vi si erano convertiti (grazie ai monaci benedettini) e si erano uniti
Il regno anglo-sassone aveva un re debole La nobiltà feudale era influente Edoardo il Confessore (1003/1066) fu l’ultimo re della dinastia anglosassone ma aveva ricevuto usi e tradizioni normanne, poiché era cresciuto in Normandia La nobiltà feudale anglosassone intendeva proseguire nel solco delle proprie tradizioni, per cui evitò che la dinastia proseguisse Nominò erede al trono un nobile (Harold Godwinson)
Nel frattempo, Guglielmo, duca di Normandia (e vassallo del re di Francia, dove regnavano i Capetingi), aspira anch’egli il trono d’Inghilterra
I “limiti” della monarchia francese La dinastia dei Capetingi, titolare del “regno” di Francia, estendeva in realtà i propri domini solo sull’area parigina e nel medio corso della Loira Il resto del territorio “nazionale” francese era occupato da ducati e contee, tra cui quella normanna Formalmente i Normanni erano dunque vassalli del re di Francia, ma erano molto potenti
Guglielmo (detto “il Conquistatore”), Duca di Normandia Invade l’Inghilterra con cavalieri e arcieri Sconfigge gli Anglo- sassoni (1066) Fonda la monarchia inglese
I re inglesi … che parlano francese! Re Enrico II Plantageneto / Anjou (succeduto a Guglielmo I, Guglielmo II ed Enrico I) era figlio di Matilde d’Inghilterra, già moglie di Enrico I d’Inghilterra Aveva sposato una francese, Eleonora, duchessa d’Aquitania (1154), a sua volta moglie in prime nozze del re di Francia Luigi VII, incoronato nel 1137, dal quale poi si separò (Sulla figura di Eleonora di Aquitania, cfr. breve approfondimento sul manuale)
Così, anni dopo la conquista del regno di Inghilterra da parte dei Normanni, i possedimenti del re di Inghilterra sul territorio francese sono aumentati, inglobando la contea di Anjoù e le terre di Aquitania, appartenenti alla moglie di Enrico II, Eleonora Enrico II suscitò un conflitto con la Chiesa cattolica rappresentata dall’Arcivescovo di Canterbury, già suo cancelliere (vedi libro di Storia)
POSSE= DIMENTI INGLESI SU TER= RITORIO FRANCESE (Anjou, Aquitania, Normandia) E TERRITORIO DELLA LA CORONA
I successori di Enrico II Enrico II ebbe due figli: Riccardo “Cuor di Leone” Giovanni ”senza terra” (VEDI VICENDE SUL MANUALE…) Dopo la battaglia di Bouvines (1214) e grazie alla politica espansionistica del re Filippo Augusto, i possedimenti inglesi in Francia diminuirono (persi il Berry,Turenna , Anjoù) Ma l’Aquitania e altri territori rimanevano feudi del re di Inghilterra
Giovanni senza terra dovette assecondare i baroni e concedere loro la “Magna Charta” (cfr. manuale e documento)