L’EUROPA E LA MODERNITA’ Il termine età moderna vale esclusivamente per l’Europa (in modi e tempi diversi: es. Russia, est europeo). Ci sono però tratti distintivi. Radici cristiane medievali (identità politico-religiosa, S.R.I.) 2) struttura gerarchica per ordini (oratores, bellatores, laboratores) Nobiltà con ruolo di collaborazione con il sovrano (differenza tra monarchia e dispotismo) 3)capacità di uscire dall’isolamento e di superare i limiti geografici (coscienza di superiorità, idea di un primato europeo che fino ad allora non esisteva, costruito su scienza, tecnica, dominio degli uomini e della natura). Eurocentrismo riflesso ideologico del colonialismo. Il mutamento avviene tramite grandi processi. 1) transizione dall’economia feudale a quella capitalistica 2) trasformazione della famiglia (da allargata a nucleare) 3) affermazione della libertà di coscienza 4) trasformazioni politiche e istituzionali (stato moderno) 5) rivoluzione scientifica. L’uomo europeo si sente «moderno» rispetto al medioevo, collegato all’antico con l’obiettivo di superare i «classici» (idea di renovatio sia culturale, sia religiosa, poi anche politica).
EUROPA E MEDITERRANEO Mediterraneo è parte dell’Europa. Europa nordica e mediterranea (falso problema). In realtà Mediterraneo per millenni zona di conflitti, incontri, scambi. Difficoltà di individuare pluralità mediterranea anche da parte dei sociologi (perché contaminazioni e integrazioni reciproche). Genesi meticcia dell’Europa. Per esempio distinzione antropologica tra famiglia cristiano occidentale (discendenza bilineare, monogamia, relativa eguaglianza dei sessi e famiglia islamico-orientale (discendenza patrilineare, poligamia, netta separazione sessi). Intreccio religioso delle grandi fedi mediterranee (ebraismo, cristianesimo, islamismo, radice comune il monoteismo). Tra VIII e XI secolo la civiltà dominante è l’islam, che realizza un’ecumene economica (Maometto vs Carlo Magno). Ponte tra occidente ed estremo oriente. Veicolo di saperi scientifici e tecnici. Occidente arretrato. L’Islam però si disinteressa della rinascita urbana europea dopo il Mille e dello sviluppo economico e culturale che ne che ne consegue. Ne paga le conseguenze con la rivalsa europea.
LA SPAGNA DEGLI “AUSTRIAS”: IL CINQUECENTO.I° Carlo V (1516-1556). Origini fiamminghe. Re di Spagna (1516) imperatore (1519). Politica interna: contrasti con le Cortes (rivolta delle Comunidades-Castiglia e Germanias-Valencia, 1520-21). L’alta nobiltà appoggia re (grandes, titulos). Problema della nobiltà povera (hidalgos). Organizzazione amministrativa (Consejos-letrados). Difficoltà di armonizzare tutte le componenti dell’impero in una strategia comune (Spagna, Italia, Paesi Bassi, Austria, Germania, colonie). Carlo V (1516-1556): origini fiamminghe. Re di Spagna (1516) imperatore (1519). Politica interna: contrasti con le Cortes (rivolta delle Comunidades-Castiglia e Germanias-Valencia, 1520-21). Organizzazione amministrativa (Consejos e letrados). L’idea imperiale (Mercurino di Gattinara). Difficoltà di armonizzare le diverse componenti dell’impero (Spagna, Italia, Germania, Paesi Bassi, Austria, colonie americane). Politica estera: buoni rapporti con Portogallo (sposa Isabella di Portogallo). Lotta con la Francia per egemonia europea e in Italia (ducato di Milano e Meridione, Pavia 1525). Contrasti con il papa (Sacco di Roma 1527). Difesa del Mediterraneo (spedizioni a Tunisi 1535 e Algeri 1541). Lotta contro i protestanti tedeschi e contro i Turchi. L’abdicazione e la divisione dell’impero: a Filippo II i domini spagnoli, a Ferdinando II titolo imperiale e domini austro-boemi. Dieta di Augusta (1555).
LA SPAGNA DEGLI “AUSTRIAS”: IL CINQUECENTO. II° Filippo II (1556-1598). Educazione spagnola. La Castiglia eredita la missione imperiale (difesa del Cattolicesimo, lotta a eretici e infedeli). Madrid capitale (1561). Le residenze (L’Escorial). Monarchia cattolica con aspirazioni universali. Politica interna: il governo personale ( Yo el rey), polisinodia (governo dei Consigli). Egemonia della Castiglia (castiglianizzazione). Controllo e repressione delle minoranze etniche (ebrei, moriscos, conversos) e religiose (alumbrados e luterani). Potere dell’Inquisizione e principio della “limpieza de sangre “. Annessione del Portogallo (1580). Politica estera: tregua con la Francia (1559). Egemonia spagnola in Italia. Rivolta dei Paesi Bassi (1566) e guerra contro i calvinisti. Crociata contro i Turchi (Lepanto 1571). Guerra contro l’Inghilterra (sconfitta dell’Invincible Armada 1588). Pace con la Francia (1598). Crisi economica: prima bancarotta (1557). L’economia spagnola in mano agli stranieri (el siglos de los genoveses ). L’argento americano va fuori dalla Spagna.
LA SPAGNA DEGLI AUSTRIAS. IL SEICENTO Filippo III (1598-1621). Inizia l’età dei validos . Rivincita della grande aristocrazia. Duca di Lerma (spostamento della capitale a Valladolid, 1602-1605). Cacciata dei moriscos , 1609 . Pax hispanica (tregua con Olanda). Patto di famiglia tra i due rami Asburgo. Madrid e la corte barocca. Crisi economica (gli arbitristas). Filippo IV (1621-1665). Il conte-duca di Olivares. La ripresa della politica di grandezza. A Palace for a King (Buen Retiro). La guerra dei Trent’Anni (1618- 1648). La Spagna contro tutti. Fallimento dell’ Union de las Armas. Rivolte del Portogallo, della Catalogna, di Napoli, 1640-47). Declino (pace dei Pirenei, 1659). Carlo II (1665-1700). Reggenza di Marianna d’Austria. Fazioni di corte. Strapotere nobiliare. Mancanza di eredi. Il trono ai Borboni. Guerra di successione spagnola (1700-1713). I Borboni (Filippo V). Riforme amministrative e fiscali (il modello francese). Fine dell’autonomia aragonese (1707). La Nueva Planta e le intendenze (1715). Abolizione dei Consigli e nascita dei Dipartimenti di Stato (ministeri).
LA SPAGNA DALL’ILLUMINSMO ALLA RESTAURAZIONE. Conseguenze pace di Utrecht (perdita domini italiani, Paesi Bassi, Minorca e Gibilterra). Tentativo di rivincita fallisce (un’italiana sul trono spagnolo, Elisabetta Farnese). Patto di famiglia tra i Borbone. Guerra di Successione polacca (Napoli e Sicilia tornano ai Borboni sotto Carlo III). 1744 muore Filippo V, succede Ferdinando VI (1744-1759). Guerra di Successione austriaca. Carlo III re di Napoli (1735-1759) e di Spagna (1759-1788). Riformismo illuminato. (leggi, finanza). Antonio Genovesi e la nascita dell’economia politica (giunta di commercio). Limitazione privilegi del clero. Politica mercantilistica manifatture regie (Capodimonte). Reggia di Caserta. Promuove le ricerche archeologiche (scavi di Ercolano e Pompei). Illustracion . Cacciata dei Gesuiti (il caso del Paraguay).
EL SIGLO DE ORO (1560-1660) Cultura popolare e cultura elitaria (un fenomeno ibrido). Valori popolari (amore per vita e natura, materialismo, erotismo, violenza) passano nella cultura scritta (Lazzarillo, Quijote). Diffusione della cultura. Chiesa (gesuiti). Università (Salamanca, Valladolid, Alcalà de Henares, Collegi). Formazione dei funzionari (letrados).
LA FRANCIA DEL CINQUECENTO Carlo VIII e la rêve italienne (spedizione a Napoli 1494). Lega antifrancese. Le «terribili guerre d’Italia» (Machiavelli). Luigi XII e la lotta per la Lombardia (1500-1512). Papa Giulio II e la Lega Santa: «fuori i barbari!». Il breve intermezzo svizzero. Francesco I (1515-1547). La Francia potenza continentale. Uno stato coeso e popolato (Machiavelli Discorso delle cose di Francia ). Alleanza con turchi e protestanti. Guerra alla Spagna. Accentramento amministrativo (funzionari e Parlamenti. Il francese lingue ufficiale (ordinanze di Villers-Cotterets, 1539). Esercito e finanza. Repressione dissidenza religiosa. Mecenatismo (l’arte italiana in Francia: Leonardo, Rosso Fiorentino, Benvenuto Cellini, la scuola di Fontainbleau). La letteratura: Rabelais e l’Antirinascimento (Gargantua et Pantagruel, 1532-34). La poesia classicista (P.de Ronsard e la Pléiade). Michel de Montaigne (gli Essai). Enrico II (1547-1559). La corte istituzione della monarchia. Reggenza di Caterina de’Medici. La corte diventa sedentaria (la reggia del Louvre). Cattolici e ugonotti. Monarcomachi e Politiques (Jean Bodin e i Livres de la Republique 1576). Guerre di religione (1562-1598). Massacro di San Bartolomeo (1572). Assassinio di Enrico III (1589). La corona passa a Enrico di Borbone (Enrico IV di Francia, 1594-1610). «Parigi val bene una messa». Pacificazione ed editto di Nantes (1598).
Enrico IV e la riorganizzazione dello Stato Enrico IV e la riorganizzazione dello Stato. Affermazione del potere regio verso la nobiltà. Tolleranza e politica di potenza (le grand dessein e la lotta agli Asburgo). Economia mercantilista (Sully). Politica urbanistica e abbellimento di Parigi (Louvre, Pont neuf, Place des Vosges). Reggenza di Maria de Medici (1610-1617). Politica estera filo spagnola. Influenza della grande nobiltà e dei principi del sangue. Splendore di corte (P.P.Rubens e i cicli dedicati alla «gloria di Maria de Medici» nel palazzo del Luxembourg). Luigi XIII (1617-1643). La politica di Richelieu. Obiettivo: rafforzamento della monarchia e della potenza francese in Europa. Lotta ai particolarismi (elites cittadine, nobili, protestanti). Riforma finanziaria e amministrativa (intendenti). La Francia nella guerra dei Trent’Anni . La reggenza di Anna d’Austria e di Mazzarino. Le Fronde (parlamentare e nobiliare). La pace di Westfalia (1648) e dei Pirenei (1659). La Francia potenza egemone europea. La presa di potere di Luigi (1661). «Lo stato sono io». Cultura. Libertinismo filosofico (Gassendi) e letterario (Cyrano de Bergerac- Molière). Il pensiero scientifico (Cartesio). L’arte: influenza italiana (manierismo e caravaggismo, Georges de la Tour). Il classicismo (Poussin e Lorrain).
IL SECOLO DI LUIGI XIV Il lungo regno (1661-1715). Governo «assoluto» senza primi ministri. Sistema dei Consigli e dei ministeri (Colbert finanze, Louvois guerra, Le Tellier interni). Politica estera. Ambizioni di gloria (le roy de guerre). Affermazione dello «spazio vitale» e dei confini naturali (Fiandre, Alsazia, Reno). Guerre di conquista: 1672-78, 1688-97). Contro la Francia si costituisce grande alleanza (Inghilterra, Olanda, Austria). Politica di potenza anche in campo coloniale: Louisiana (1682), India. Politica interna. Sottomissione dei Parlamenti e della nobiltà. Versailles e la società di corte (1683). Pressione fiscale e sforzo militare. Politica religiosa. Gallicanesimo (controllo regio sulla Chiesa francese). Lotta a giansenisti e ugonotti. Revoca dell’editto di Nantes (1685). Politica economica. Mercantilismo (colbertismo). Protezionismo commerciale, compagnie di navigazione, manifatture reali di lusso (Sèvres porcellane, Gobelins, arazzi Guerra di Successione spagnola (1700-1713). La Francia allo stremo. Problema della successione dinastica (morte prematura di figlio e nipote). Trono al bisnipote Luigi XVI(è minore e quindi reggenza del pro-zio Filippo d’Orleans (1715-1723).
LA “FABBRICA” DEL RE SOLE Versailles: immagine del potere regio. Il mito di Apollo e del re “sole”. La politica culturale: ricerca del consenso e controllo sociale. Lo stato promotore delle arti e delle scienze: Acadèmie française (Richelieu 1635) Académie des sciences, (Colbert 1666). Il classicismo (la polemica degli “antichi e dei moderni”). Il teatro (Corneille, Racine). Molière (“Tartufo”, “Il borghese gentiluomo”). Il «secolo d’oro» francese. Le arti al servizio della gloria del re: architettura (Le Vau e Mansart), pittura (Le Brun).
GLI ULTIMI BORBONE (1723-1793) Luigi XV (1723-1774). Governo del cardinale Fleury (1726-1743) : politica estera di equilibrio, pur con interventi militari (guerre di Successione polacca, 1733-38 e austriaca, 1740-48). Politica interna: pareggio di bilancio, infrastrutture, potenziamento navale (espansione della flotta). Governo personale (1743-1774). Tentativo fallito di riforma fiscale (tassare anche nobili e clero). Opposizione dei Parlamenti (attentato al re, 1757). Lotta a corte tra «devoti» e riformisti (influenza di Madame de Pompadour, 1745-64, amica dei philosophes ). Attentato Politica estera: il ribaltamento delle alleanze (Francia e Austria alleate, 1756). Guerra dei Sette Anni (1756-63). Lo scontro si sposta nelle colonie (guerra mondiale). La Francia perde il Canada, le Antille, le basi in India. Cresce ostilità verso la monarchia. Luigi XVI (1774-92). Politica estera : matrimonio austriaco (1770). Appoggio alle coline americane contro l’Inghilterra (pace di Versailles, 1783). Politica interna: crisi finanziaria (tentativo di riforme con Turgot).
L’INGHILTERRA MODERNA: I TUDOR (1485-1603). Fine della Guerra delle Due Rose (1455-1485). La Costituzione inglese: La Magna Charta (1214). Re e Parlamento ( Lords and Commons). Struttura amministrativa “leggera”: nobili, sceriffi e giudici di pace. Mancanza di esercito stabile. Economia agricola e pastorale (lana e open fields). Enrico VII (1485-1509). Transizione dal medioevo all’età moderna (Camera Stellata contro l’anarchia feudale). Rafforzamento finanziario e politico. Lotta con Irlanda e Scozia. Evoluzione della corte e del governo (Privy Chamber e Privy Council). Enrico VIII (1509-1547). Thomas Wolsey primo ministro (1509-1529). L’Inghilterra tenta politica di potenza in Europa inserendosi nel duello Francia-Spagna. Difficoltà finanziarie e contrasti col Parlamento. Riforma anglicana: causa di divorzio con Caterina d’Aragona, Atto di Supremazia (1534). Il re capo della Chiesa d’Inghilterra. Condanna di Thomas More (1535). Sequestro e vendita dei beni ecclesiastici. Riforma dottrinale in senso luterano. Resta la gerarchia episcopale. Rafforzamento potere sovrano (l’assolutismo Tudor). Lo sviluppo della corte (la reggia di Whitehall). Edoardo VI (1547-1553). Consiglio di Reggenza e lotta di fazioni. Guerra con Francia e Scozia. Common Prayer Book (1549). Rivolte e crisi economica. Maria (Bloody Mary), 1553-58. Alleanza con la Spagna. Tentativo di restaurare il cattolicesimo. Fondazione della prima compagnia commerciale privata (Compagnia di Moscovia).
ELISABETTA I (1558-1603). The Golden Age Figlia di Anna Bolena (seconda moglie di Enrico VIII). Educazione umanistica e protestante. Politica interna: affermazione potere sovrano e concordia tra i sudditi (Common Prayer Book sintesi tra tradizione cattolica e innovazioni protestanti; ricerca dell’uniformità religiosa e della tolleranza). Riforma del Consiglio privato (ruolo di Willam Cecil). Problema della successione. Opposizione cattolica (Maria Stuart e il conflitto scozzese). Rivolte interne e congiure. Il mito di Astrea e della Regina Vergine (propaganda e ricerca del consenso). Favore verso la nobiltà (l’Ordine della Giarrettiera). Politica estera: alleanza con protestanti francesi e olandesi (ugonotti). Guerra contro la Spagna (l’Invincible Armada , 1588). Crisi negli ultimi anni di regno (tensioni e congiure).
LA CORTE E LA CULTURA ELISABETTIANA I favoriti: Robert Dudley (conte di Leicester), Robert Devereux (conte di Essex). Relazioni, ma mai matrimoni. Il personale della bed chamber. Le “vestali della regina”. Il culto di Elisabetta simbolo delle virtù femminili (Susanna e Giuditta). Propaganda e ritrattistica. Le grammar school e la diffusione della cultura rinascimentale. Le Università (Oxford e Cambridge). Nicholas Bacon (guardasigilli) finanzia istituzioni scolastiche. La letteratura elisabettiana: il teatro (Shakespeare e Christopher Marlowe). La donna portatrice di valori e dotata di qualità, sia positive che negative (Porzia, Ofelia, Lady Macbeth, Giulietta, Allegre Comari di Windsor, Desdemona).