I SETTORI AD ALTA INTENSITÀ DI CAPITALE E TECNOLOGIA

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
La struttura del Rapporto
Advertisements

LA DIFFICILE USCITA DALLA CRISI
Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale - Universita di Pavia 1 Caduta non guidata di un corpo rettangolare in un serbatoio Velocità e rotazione.
Osservatorio del Credito in provincia di Palermo
1 MeDeC - Centro Demoscopico Metropolitano Provincia di Bologna - per Valutazione su alcuni servizi erogati nel.
TAV.1 Foto n.1 Foto n.2 SCALINATA DI ACCESSO ALL’EREMO DI SANTA CATERINA DEL SASSO DALLA CORTE DELLE CASCINE DEL QUIQUIO Foto n.3 Foto n.4.
ASSONAVE Lettera-Notiziario n. 2 – 2011 Edizione Flash Situazione del mercato mondiale al 31 Marzo 2011 * * Elaborata dallEnte Studi e Analisi Sistema.
1 Pregnana Milanese Assessorato alle Risorse Economiche Bilancio Preventivo P R O P O S T A.
Indagine Congiunturale 2011 Confcooperative Emilia Romagna CONFERENZA STAMPA CONFCOOPERATIVE EMILIA ROMAGNA Bologna, 30 Luglio 2013.
Ciclo di Incontri I supporti strutturali allimprenditoria nelle nuove sfide del mercato 7 ottobre Primo Seminario - Il mercato del credito: analisi.
La posizione dellItalia sui mercati mondiali alla luce dei cambiamenti in atto Lucia Tajoli Politecnico di Milano Milano, 8 luglio 2011.
Frontespizio Economia Monetaria Anno Accademico
CRISI E RIPRESA NEI PRODOTTI DI GAMMA MEDIO-ALTA Roberto Monducci Filippo Oropallo Istituto nazionale di statistica Intervento al convegno su: Esportare.
OSSERVATORIO DEL SETTORE TESSILE ABBIGLIAMENTO NEL DISTRETTO DI CARPI
Le cooperative sociali aderenti a Legacoop Alcune anticipazioni sui risultati dellesercizio 2009 ASSEMBLEA NAZIONALE DEI DELEGATI Roma, 25 novembre 2010.
EIE 0607 V / 1 sussidio unitario fisso allesportazione si avrà commercio se e solo se | P B AUT - P A AUT | > tc - P B = P A + tc – (A è il paese esportatore)
EIE 0607 III / 1 A B P a = 30 P b = 35 t = 2, tc = 1 Questo può essere un equilibrio? No! Politiche di un paese importatore: una tariffa allimportazione.
ELEZIONI REGIONALI 2010 PRIMI RISULTATI E SCENARI 14 aprile 2010.
Leconomia lucana nel 2002 e le prospettive per il 2003 Centro Studi Unioncamere Basilicata Matera, 5 maggio 2003.
Indagine trimestrale sulla industria manifatturiera in provincia di Ravenna - Imprese con oltre 10 addetti - 1° semestre 2005 Ravenna, 16 settembre 2005.
Ferrara, 10 maggio dati strutturali Demografia delle imprese Imprenditoria femminile Impr.extracomunitaria Imprese artigiane Non profit Occupazione.
Ufficio Studi La subfornitura toscana nei settori tecnici Meccanica, elettronica, plastica e gomma Cristina Marullo Unioncamere Toscana - Ufficio.
Ufficio Studi UNIONCAMERE TOSCANA 1 Presentazione di Riccardo Perugi Ufficio Studi UNIONCAMERE TOSCANA Firenze, 19 dicembre 2000.
1. 2 CAMERA DI COMMERCIO PESARO E URBINO Elaborazione Servizio Statistica Fonti: ISTAT – Unioncamere – Tagliacarne – Infocamerere – Regione Marche – Comune.
La partita è molto combattuta perché le due squadre tentano di vincere fino all'ultimo minuto. Era l'ultima giornata del campionato e il risultato era.
GLI INDICATORI CHIAVE DELLA PROVINCIA Camera di Commercio di Perugia
IRES settembre 2004 Distribuzione del reddito e produttività Il calo della produttività, il declino dellItalia, la questione retributiva.
COMPLETAMENTI Mil.Tslc All
Cos’è un problema?.
La situazione economica della Toscana nel 2011 Il 2011 dal punto di vista di imprese e settori Firenze, 5 giugno 2011 Riccardo Perugi Unioncamere Toscana.
Grandi e medie imprese toscane e gruppi dimpresa Firenze, 16 maggio 2012 Unioncamere Toscana - Ufficio Studi Riccardo Perugi Massimo Pazzarelli (elaborazioni)
Economie locali e filiera della nautica da diporto Livorno, 24 febbraio 2012 Riccardo Perugi Unioncamere Toscana - Ufficio Studi.
CO-SST 0 ASSONAVE Lettera-Notiziario n. 3 – 2011 Edizione Flash Situazione del mercato mondiale al 31 maggio 2011 * * Elaborata dallEnte Studi e Analisi.
LA CRISI ECONOMICA: SITUAZIONE E PROSPETTIVE Luigi Campiglio Università Cattolica del S. Cuore 6 febbraio 2010.
ASSEMBLEA 2010 Roma, 22 febbraio Federsolidarietà Lazio oggi 419 aderenti 393 cooperative24 consorzi 60 % tipo A 40 % tipo B * Dati aggiornati.
Q UESTIONI ETICHE E BIOETICHE DELLA DIFESA DELLA VITA NELL AGIRE SANITARIO 1 Casa di Cura Villa San Giuseppe Ascoli Piceno 12 e 13 dicembre 2011.
Centro Congressi Ville Ponti, 12/05/2006 Il quadro strutturale delleconomia della provincia di Varese.
Comune di Ponte San Nicolò 1 Rendiconto Comune di Ponte San Nicolò 2 NOTE Nessun nuovo mutuo; Nessun nuovo mutuo; Bilancio e quindi Avanzo influenzato.
Blue economy Blue economy Maggio Universo di riferimento Popolazione italiana Numerosità campionaria cittadini, disaggregati per sesso,
1 Negozi Nuove idee realizzate per. 2 Negozi 3 4.
ORDINE DI CHIAMATA a 1minuto e 2 minuti PRINCIPALI TEMPI DELLA COMPETIZIONE ORDINE DI CHIAMATA a 1minuto e 2 minuti PRINCIPALI TEMPI DELLA COMPETIZIONE.
La situazione economica della Toscana nel 2012 Le dinamiche di imprese e settori Firenze, 11 giugno 2013 Riccardo Perugi Unioncamere Toscana - Ufficio.
Ministero del Lavoro D.G. Osservatorio del Mercato del Lavoro 20/04/ In breve… Con un andamento positivo sono gli indicatori del clima di fiducia.
4 a Giornata delleconomia Enzo Rodeschini Unioncamere Lombardia quarta giornata delleconomia – Crema 12 maggio 2006.
1 Questionario di soddisfazione del servizio scolastico Anno scolastico 2011/2012 Istogramma- risposte famiglie.
Estratto per la relazione del Dott. Trevisanato 30 maggio 2008.
PARTE PRIMA Pil a prezzi costanti. Confronto principali paesi. Anni (1992=100) Fonte: Ns. elaborazioni su dati FMI.
Numero di imprese innovative nella chimica europea ItaliaGermania Imprese con R&S intra-muros 834 Imprese con R&S intra-muros continuativa
Chimica altri high tech totale industria 51,1 58,0 37,4 imprese innovative 82,0 87,0 50,0 di cui innovazione di prodotto (% sul totale imprese) di cui.
Totale Chimica Chimica di base e fibre Chimica fine e specialità 37,659,3 27,640,9 50,074,9 Chimica per il consumo42,457,2 Fonte: Eurostat, anno 2004 per.
-17 Aspettative economiche – Europa Settembre 2013 Indicatore > +20 Indicatore 0 a +20 Indicatore 0 a -20 Indicatore < -20 Unione Europea Totale: +6 Indicatore.
+21 Aspettative economiche – Europa Dicembre 2013 Indicatore > +20 Indicatore 0 a +20 Indicatore 0 a -20 Indicatore < -20 Unione Europea Totale: +14 Indicatore.
CONFERENZA REGIONALE SULLE DINAMICHE ECONOMICHE E DEL LAVORO Martedì 7 giugno 2011 Sala conferenze di Palazzo Grandi Stazioni Fondamenta S.Lucia - Venezia.
1 Fiepet 21 giugno 2010 I pubblici esercizi A cura dell’Ufficio Economico Confesercenti.
L’economia polesana: principali indicatori 2013 e primi dati 2014
Nuove informazioni statistiche su aspetti strutturali, performance e strategie delle imprese sui mercati esteri: spunti analitici e di policy Intervento.
Analisi statistiche IRES Anno d’imposta I contribuenti IRES -La dimensione dei contribuenti -La distribuzione dei redditi -Chi paga l’imposta -Il.
Conoscere l’impresa I CAMBIAMENTI STRUTTURALI DELL’ECONOMIA BRESCIANA E GLI IMPATTI SUL MONDO DEL LAVORO E DELLA FORMAZIONE Intervento Dott. Gianfranco.
Centro Studi Unindustria Frosinone, 19 giugno 2012 Tendenze e indicatori economici del Lazio.
I SETTORI DEL “MADE IN TUSCANY” Sistema moda Interni Lapideo Nautica.
1 Marzo 2012 Centro Studi Unindustria Il Sistema Tessile Moda e Abbigliamento nel Lazio.
Analisi statistiche IRPEF Anno d’imposta 2005 −IRPEF nel sistema tributario −I redditi medi −La distribuzione dei redditi −La tipologia dei redditi −Chi.
Napoli 14 giugno 2013 Complesso monumentale di Santa Chiara Sala Maria Cristina Presentazione del rapporto della Banca d’Italia su: L’economia della Campania.
Cremona, 29 ottobre I costi di produzione e di trasformazione del latte nel 2009 Il costo di produzione in Italia nel 2009 Il confronto con alcuni.
L’industria meridionale e la crisi
Indagine Congiunturale 2011 Confcooperative Emilia Romagna CONFERENZA STAMPA CONFCOOPERATIVE EMILIA ROMAGNA Bologna, 30 Luglio 2013.
L’industria meridionale e la crisi
L’economia italiana La struttura dell’economia italiana
IL GIOCO DEL PORTIERE CASISTICA. Caso n. 1 Il portiere nella seguente azione NON commette infrazioni.
Transcript della presentazione:

I SETTORI AD ALTA INTENSITÀ DI CAPITALE E TECNOLOGIA Siderurgia • Automotive • Trasportistica • Cartario

Ruolo del dei settori ad alta intensità di capitale Occupa circa 37mila addetti (40% dell’industria manifatturiera regionale) in 1150 unità locali Contribuiscono a circa il 3,5% valore aggiunto regionale (1% cartario, 0,8% automotive e trasportistica, 1,7% siderurgia e produzione prodotti in metallo) Struttura dimensionale mediamente elevata: Oltre il 45% degli addetti è impiegato in grandi imprese, meno dell’8% in piccole imprese

Alcune caratteristiche delle imprese Quota di imprese esportatrici Esportazioni per addetto (euro) Radicamento territoriale Produttività (euro) Dimensione media Settori ad alta intensità capitale 5.4% 31 605 35% 30 686 8 Made in Tuscany 18.4% 56 360 74% 24 147 6 Cluster emergenti 6.1% 68 498 51% 82 455 9 Totale regionale 3.8% 18 452 44% 28 105 3 I settori ad alta intensità di capitale sono caratterizzati da una dimensione media piuttosto elevata (quasi tre volte la media regionale), da una minore propensione alle esportazioni (solo il 5,4% delle imprese esporta) e con un valore di export procapite inferiore sia ai settori del Made in Tuscany sia ai cluster emergenti. Anche il radicamento territoriale è piuttosto basso: solo il 35% delle imprese operanti in Toscana ha sede nella regione. La produttività, seppur superiore ai settori del Made in Tuscany, è in linea con la media dei settori manifatturieri toscani , ma nettamente inferiore ai cluster emergenti.

Alcune caratteristiche delle imprese (2) Valore medio della produzione Incidenza costo del personale Risultato operativo su Ricavi Immobilizzazioni Immobilizzazioni immateriali Costi ricerca / costi produzione Diritti su brevetti Patrimonio netto Debiti entro anno / attivo circolante Debiti oltre anno / attivo circolante Alta intensità di capitale 14 356 698 11% 0% 6 132 027 564 118 0.2% 27 269 4 228 808 148% 46% Made in Tuscany 2 672 119 14% 3% 835 872 98 470 0.3% 2 927 788 383 108% 24% Totale Cluster emergenti 20 343 620 19% 8 643 899 2 379 530 1.0% 49 838 9 263 407 100% 8% Totale regionale 1 863 884 13% 1 236 622 130 506 7 844 831 652 111% 44% I settori ad alta intensità di capitale sono caratterizzati da - un valore medio della produzione piuttosto elevato (anche in conseguenza della elevata dimensione d’impresa); Una bassa incidenza del costo del personale (settori capital intensive); risultati operativi molto bassi; Immobilizzazioni piuttosto elevate (anche immateriali); costi di ricerca modesti, diritti su brevetti abbastanza elevati (indicano una certa maturità in questi settori?); patrimonializzazione piuttosto consistente; situazione debitoria particolarmente elevata, sia a breve che a lungo termine.

L’Export Mercati di sbocco Dinamica dell’export 79% Principali Paesi UE Resto Europa Nord America Centro Sud America Giappone Medio Oriente Asia Africa Australia Capital intensive 79% 8% 5% 1% 0% 2% Export totale 42% 16% 4% 7% 9% Stati Capital Intensive Totale Export Francia 13% 23% Germania 9% 16% Stati Uniti 7% 14% Spagna 5% 8% Regno Unito 4% Belgio 3% Australia Cina 2% Paesi Bassi Emirati Arabi Uniti 6% Turchia Brasile 1% Arabia Saudita Russia Austria India Algeria Polonia Corea del Sud I settori capital intensive concentrano il proprio export verso i Paesi Europei, in particolare nell’area comunitaria, che assorbe quasi l’80% delle esportazioni toscane Dinamica dell’export Dopo un periodo di forte crescita (2005-2007) l’export ha subito un deciso ridimensionamento negli anni 2007-2009, seguito da una ripresa che è avvenuta in maniera più debole rispetto al resto dell’economia, per poi tornare a diminuire nel periodo 2011-12, in controtendenza rispetto alla media regionale (NOTA: valori a prezzi correnti)

Il lavoro Percentuale imprese che nel periodo 2008-2013 hanno incrementato o distrutto occupazione dipendente per macro-aree settoriali: Crea occupazione Stabile Distrugge Totale settori alta intensità capitale e tech 24% 39% 37% 100% made in Tuscany 17% 53% 30% cluster emergenti 11% 77% 12% Fonte: elaborazione su dati Sistema informativo Lavoro Toscana E all’interno dei settori ad alta intensità di capitale: Crea occupazione Stabile distrugge cartario 27% 41% 33% trasportistica 26% 40% 34% automotive 17% 28% 56% siderurgia 6% 45% 48% I settori ad alta intensità di capitale sono quelli che, complessivamente hanno presentato sia la maggior quota di imprese che distruggono occupazione, sia quelle che hanno creato occupazione. Ciò indica una certa eterogeneità all’interno del cluster. Il settore cartario e, in misura minore, la trasportistica hanno presentato una buona quota di imprese creatrici di occupazione (oltre un quarto), ma allo stesso tempo circa un terzo di imprese hanno distrutto occupazione

Localizzazioni produttive: siderurgia Barga Piombino Elevato grado di concentrazione territoriale. La metà degli addetti è attiva nel sistema locale di Piombino

Localizzazioni produttive: Automotive e trasportistica Pistoia Pontedera Livorno Poggibonsi Concentrazione territoriale elevata. Cluster specifici nei territori di Pistoia, Pontedera, Livorno, Poggibonsi (e aree limitrofe).

Localizzazioni produttive: Cartario Barga Concentrazione territoriale molto elevata. Alto grado di specializzazione nei territori di Barga, Castelnuovo Garfagnana, Lucca, Montecatini-Terme.

La chimica: un ulteriore segmento capital intensive? Occupa 15mila addetti in 1150 unità locali Pesa per l’1,3% del valore aggiunto regionale Una dimensione d’impresa piuttosto elevata, con prevalenza delle medie imprese (a differenza degli altri settori capital intensive, con prevalenza della grande impresa) Una dinamica occupazionale in marcato declino nel periodo 2004-2010

Alcune caratteristiche delle imprese Quota di imprese esportatrici Esportazioni per addetto (euro) Radicamento territoriale Produttività (euro) Dimensione media Chimica 41% 63,289 17% 36,007 16 Settori ad alta intensità capitale 5.4% 31 605 35% 30 686 8 Made in Tuscany 18.4% 56 360 74% 24 147 6 Cluster emergenti 6.1% 68 498 51% 82 455 9 Totale regionale 3.8% 18 452 44% 28 105 3 E’ un settore caratterizzato da una elevata dimensione media e una produttività che si avvicina alla media dei settori ad alta intensità di capitale. Come i settori ad alta intensità di capitale, anche la chimica è caratterizzata da un radicamento territoriale modesto. La performance estera è piuttosto marcata: il 41% delle imprese sono esportatrici, e le esportazioni per addetto sono molto elevate.

Alcune caratteristiche delle imprese (2) Valore medio della produzione Incidenza costo del personale Risultato operativo su Ricavi Immobilizzazioni Immobilizzazioni immateriali Costi ricerca / costi produzione Diritti su brevetti Patrimonio netto Debiti entro anno / attivo circolante Debiti oltre anno / attivo circolante Chimica 6,169,388 13% 5% 3,387,821 120,901 0.2% 8,723 1,668,948 145% 76% Alta intensità di capitale 14 356 698 11% 0% 6 132 027 564 118 27 269 4 228 808 148% 46% Made in Tuscany 2 672 119 14% 3% 835 872 98 470 0.3% 2 927 788 383 108% 24% Totale Cluster emergenti 20 343 620 19% 8 643 899 2 379 530 1.0% 49 838 9 263 407 100% 8% Totale regionale 1 863 884 1 236 622 130 506 7 844 831 652 111% 44% I settori della chimica sono caratterizzati da - un valore medio della produzione piuttosto elevato (anche in conseguenza della elevata dimensione d’impresa, al pari delle imprese del cluster ad alta intensità di capitale); Una moderata incidenza del costo del personale (settore capital intensive); risultati operativi superiori alla media regionale; Immobilizzazioni piuttosto elevate (anche immateriali); Incidenza dei costi di ricerca modesta; patrimonializzazione piuttosto consistente; situazione debitoria elevata, sia a breve che a lungo termine.