– – – ENERGY MANAGER NEL SETTORE ALBERGHIERO OTTIMIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI AI FINI DEL RISPARMIO ENERGETICO
– – – ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI PROBLEMI ENERGETICI NEGLI IMPIANTI POSSIBILI INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO
– – – IMPIANTI TECNOLOGICI IMPIANTO ELETTRICO IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE E PRODUZIONE ACS IMPIANTO IDRICO IMPIANTI DI DEPURAZIONE …. rete di scarico …. impianto di trattamento acqua piscina …. impianti ricircolo vasche – fontane etc
– – – ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI SUDDIVISIONE E GESTIONE DEI CIRCUITI …. ANALISI DI UN CASO CON DISPENSE IN PDF ON LINE (saranno inviate ai corsisti a cura del docente)
– – – CRITICITA’ IMP. ELETTRICO STRUTTURA IMP. ELETTRICO ORIGINE QUADRI CONDUTTURE UTENZE Gruppo Misura (non interessa) Cabina Elettrica Utente (interessa) Atti a contenere apparecchi di protezione (interessa) Distribuzione Energia elettrica (interessa)
– – – CABINA ELETTRICA Apparecchiature di protezione in arrivo (lato MT) Trasfromatore MT/BT Apparecchiature di protezione partenze (lato BT) CRITICITA’ IMP. ELETTRICO - cabina
– – – Dissipazione nelle apparecchiature (sia lato MT che BT) resistenze di contatto conduttori-serracavo (per allentamento morsetti) dissipazione di potenza per effetto Joule RI 2 (anche riscio incendio) perdita di energia elettrica trasformata in calore Esempio Utenza con fabb. di 300KWh in BT In=480° Resistenza di contatto 0,001ohm Potenza dissipata 0,001x480 2 = 230Wh Riferito alle sole ore di max assorbimento: 10h Dissipo 230x10x365= 840KW anno CRITICITA’ IMP. ELETTRICO – serraggio conduttori
– – – DISSIPAZIONE NEL TRASFORMATORE Perdite tipiche del trasfromatore (Ferro, Rame) Perdite a vuoto determinate da elevata I 0 (2%..4% di I n ) per sovradimensionamento del trasformatore I 0 basso fattore di potenza a vuoto cos 0 POSSIBILITA’ DI RIDUZIONE DELLE PERDITE Rifasamento a vuoto ….vedremo cosa significa Permette di compensare in buona parte le perdite a vuoto Innalza il cos 0 CRITICITA’ IMP. ELETTRICO - trasformatore
– – – CRITICITA’ IMP. ELETTRICO – quadri elettrici ARMADI METALLICI O IN POLIESTERE ATTI A CONTENERE TUTTE LE APPARECCHITURE DI MISURA E PROTEZIONE PUNTI AD ALTA COCNTRAZIONE DI POTENZA DA CUI SI DERIVANO I VARI CIRCUITI ELETTRICI SI HA SEMPRE DISSIPAZIONE ENERGETICA DOVUTA AL SERRAGGIO DEI CONDUTTORI NEI MORSETTI
– – – CRITICITA’ IMP. ELETTRICO – conduttori DEVONO ESSERE DIMENSIONATI SECONDO LE INDICAZIONI DELLE N.CEI 64-8 MAX CADUTA DI TENSIONE: 4% DI V n CADUTA DI TENSIONE LEGGE DI OHM V=RI R: RESISTENZA DEL CONDUTTORE R=ρxL/S Dipende sia dalla lunghezza che dalla sezione Il passaggio della corrente nel conduttore determina una dissipazione per effetto joule P=RxI 2.
– – – La lunghezza è un fattore non modificabile: distanza del/dei punti da alimentare S: sezione del conduttore può essere modificata non eccedendo il fattore DENSITA’ DI CORRENTE J=I/S Spesso i conduttori sono sotto dimensionati Sezioni insufficienti per la corrente da trasportare Errori di progettazione Mutate condizioni di esercizio CRITICITA’ IMP. ELETTRICO – conduttori
– – – PROBLEMI DETERMINATI DA CONDUTTORI SOTTODIMENSIONATI BASSA SEZIONE AUMENTA R AUMENTANO LE PERDITE PER EFFETTO JOULE: RxI 2 SURRISCALDAMENTO DEI CONDUTTORI PRINCIPIO DI INCENDIO CRITICITA’ IMP. ELETTRICO – conduttori
– – – SOLUZIONE I^ VERIFICARE SEZIONE DEL CONDUTTORE DEVE RISPETTARE QUANTO RICHIESTO DALLA N. cei 64/8 CALCOLO DELLA CADUTA DI TENSIONE ΔV= KxIx(R L cosφ + X L senφ) R L ed X L resistenza e reattanza totale della linea K=1 monofaseK=1,73 trifase CONDIZIONE MINIMA: ΔV < 4%V N II^AUMENTARE SE NECESSARIO LA SEZIONE COSTI? CRITICITA’ IMP. ELETTRICO – conduttori
– – – CRITICITA’ IMP. ELETTRICO – conduttori
– – – CRITICITA’ IMP. CLIMATIZZAZIONE STRUTTURA IMP. CLIMA CENT. CLIMA DISTRIB.NE ARIA - ACQUA TERMINALI Pompa di Calore el. Pompa di calore ad ass. Caldaia+chiller Pompe Tubazioni Regolazione VENTILCONVETTORI PANNELLI RADIANTI BOCCHETTE ARIA TUTTI RESPONASBILI DI DISPENDIO ENERGETICO
– – – POMPA DI CALORE CONVIENE ADOTTARE MODELLI CON INSERIMENTO DEI COMPRESSORI A GRADINI, O MEGLIO CON AZIONAMENTO AD INVERTER Una specifica logica di controllo modula la tensione di alimentazione in funzione del carico termico da soddisfare Assorbo meno potenza CRITICITA’ IMP. CLIMATIZZAZIONE
– – – ALTRO ACCORGIMENTO: MODULARE LA TEMPERATURA DELL’ACQUA DI MANDATA IN FUNZIONE DELLA TEMPERATURA ESTERNA CRITICITA’ IMP. CLIMATIZZAZIONE – modulazione temp acqua TERMOREGOLAZIONE CLIMATICA
– – – CRITICITA’ IMP. CLIMATIZZAZIONE – azionamento pompe
– – – CRITICITA’ IMP. CLIMATIZZAZIONE – modulazione temp acqua
– – – GRUPPI POMPAGGIO ADEGUATAMENTE DIMENSIONATI PER PREVALENZA E PORTATA DEL CIRCUITO SERVITO UN DIMENSIONAMENTO ERRATO COMPORTA UNO SPRECO DI ENERGIA ELETTRICA CRITICITA’ IMP. CLIMATIZZAZIONE – pompe
– – – CONVIENE UTILIZZARE POMPE CON AZIONAMENTO AD INVERTER QUESTE REGOLANO LA PORTATA DEL FLUIDO IN FUNZIONE DEL FABBISOGNO (richiesta nel circuito) MODULANO ANCHE LA POTENZA ELETTRICA RICHIESTA IN FUNZIONE DELLA PORTATA DI FLUIDO DA GARANTIRE (risp 30%) CRITICITA’ IMP. CLIMATIZZAZIONE – azionamento pompe
– – – MANUTENZIONE DELLE POMPE CONTROLLO QUADRI DI AVVIAMENTO CONTROLLO VENTILAZIONE CONTROLLO STATO CUSCINETTI CRITICITA’ IMP. CLIMATIZZAZIONE – azionamento pompe
– – – CRITICITA’ IMP. CLIMATIZZAZIONE – distribuzione PERDITE DI CALORE PER ISOLAMENTI NON ADEGUATI SPRECO DI ENERGIA PER MANCATA DIVISIONE RETE IDRONICA (CANALI ARIA) Quindi impossibilita’ a gestire le zone termiche Applicazione di valvole motorizzate ON/OFF a tre vie DIAMETRI ADEGUATI E BASSA VELOCITA’ PER LIMITARE LE PERDITE DI CARICO MAGGIORE POT. POMPE
– – – CRITICITA’ IMP. CLIMATIZZAZIONE – unita’ terminali IMPIANTI A TUTT’ARIA: DIFFICOLTA’ A MODULARE LE PORTATE SERVONO SERRANDE MOTORIZZATE (molta manutenzione) IMPIANTI IDRONICI TERMINALI VENTILCONVETTORI REGOLAZIONE IN AMBIENTE TERMOSTATO CTR VELOCITA’ MODULO PORTATA ACQUA
– – – CRITICITA’ IMP. PRODUZIONE ACS OTTIMO ISOLAMENTO TUBAZIONI DIAMETRO ADEGUATO BASSE VELOCITA’ DEL FLUIDO LA COMPLESSITA’ DEL CIRCUITO PUO’ DETRMINARE PERDITE ECCESSIVE CON CONSEGUENTE NECESSITA’ DI POMPE Più POTENTI
– – – CRITICITA’ IMP. IDRICO STRUTTURA IMP. IDRICO GRUPPO POMPAGGIO DISTRIB.NE ARIA - ACQUA UTENZE Pompa di sollevamento tubazioni
– – – PROBLEMATICHE SIMIL ALL’IMPIANTO CLIMA ADEGUATAMENTE DIMENSIONATI PER PREVALENZA E PORTATA DEL CIRCUITO SERVITO LA PORTATA VARIA DI FREQUANTE IN FUNZIONE DEL NUMERO DI UTENZE IN USO ANCHE LA PREVALENZA RISENTE DI FATTO DI QUALE UTENZA E’ IN USO (cambia il percorso) QUASI SEMPRE LA POMPA LAVORA FUORI DAL PUNTO DI LAVORO ELEVATI SPRECHI DI ENERGIA CRITICITA’ IMP. IDRICO - pompe
– – – CONVIENE UTILIZZARE POMPE CON AZIONAMENTO AD INVERTER QUESTE REGOLANO LA PORTATA DEL FLUIDO IN FUNZIONE DEL FABBISOGNO (richiesta nel circuito) MODULANO ANCHE LA POTENZA ELETTRICA RICHIESTA IN FUNZIONE DELLA PORTATA DI FLUIDO DA GARANTIRE (risp 30%) CRITICITA’ IMP. IDRICO – azionamento pompe PIU’ CHE MAI NECESSARIA UNA POMPA A PORTATA VARIABILE CON AZIONAMENTO AD INVERTER
– – – SPRECO DI ENERGIA PER MANCATA DIVISIONE RETE IDRONICA (CANALI ARIA) Quindi impossibilita’ a gestire le zone termiche DIAMETRI ADEGUATI E BASSA VELOCITA’ PER LIMITARE LE PERDITE DI CARICO MAGGIORE POT. POMPE CRITICITA’ IMP. IDRICO - tubazione
– – – Grazie per l’attenzione Dott. Ing. Sergio Romanò Cell Telefax: