ALBA O TRAMONTO ?… dejacovo@libero.it
Quando la bellezza del Creato, ci regala immagini come queste, allora ci rendiamo conto di quello che ci è stato dato e di quanto siamo piccoli.
Una finestra spalancata sul mare racconta di dorati tramonti, albe tranquille di cieli sereni tavolozze di colori con pennelli di luce.
Sulla linea del mare, l’alba si annuncia con un lieve chiarore, poi, pian piano, l’apparir del sole viene a salutare un nuovo giorno.
Mai ti sarà dato di ammirare e apprezzare così tanta bellezza… nessun artista potrà riprodurre, sulle sue tele, l’intensità e i toni di questi colori.
Il mare che prima era una massa scura, ora si incendia di luce creando mille e mille riflessi d’oro con il suo continuo, lieve, moto ondoso.
Altri soggetti… in questo splendido quadro… candidi gabbiani che volano planando, fino a sfiorare la superfice del mare cercando di ghermire una nuova preda.
In questo quadro ci siamo anche noi, facenti parte di un disegno Divino, siamo qui, ansiosi di assistere ad un nuovo fantastico evento.
Una spiaggia, la rena ancora umida, ci ha visti vicini in attesa di ammirare l’alba ormai vicina, fissando per sempre nella mente, un così grande spettacolo.
Tenendoci per mano, a piedi nudi ci incamminiamo lungo la spiaggia, affondando i nostri passi nella sabbia bagnata, lasciando che l’acqua li venga a lambire.
Mentre il sole sale sulla linea dell’orizzonte, sull’acqua si crea una linea di fuoco, il cielo e il mare sono senza confini… allo sguardo appare un tutt’uno.
Poi il tramonto con i suoi intensi colori, le mille sfumature dal, giallo oro, al turchese… e mentre si allungano le ombre ti ritrovi a ringraziare non sai chi…
Mentre sei lì che pensi, ti ritrovi a guardar l’immenso, rimani in silenzio e ti par di vedere una mano, il cui indice ti invita a guardare su in alto, indicandoti: Il Cielo.
Allora ti è tutto chiaro… dietro tutto questo splendore, fatto di cose uniche e irripetibili, c’è la mano di Lui… la mano di Dio.
Poi, è un continuo dire grazie, che subito si traduce in preghiera, per tutto quello che ti è dato forse immeritato, così… gratuitamente.
Il ciclo del giorno volge al termine, il sole, giù all’orizzonte, è una sfera di fuoco, i suoi raggi penetrando le nubi creano giochi di luce e figure irreali.
E’ il momento di una quiete strana, il trambusto del giorno sembra spento, un gabbiano appollaiato su uno scoglio rivolto verso il sole, sembra ringraziare.
Domani si rinnoverà l’eterno ciclo, l’alba, forse, ci troverà addormentati, al risveglio lui ci sarà… come a guidare i nostri passi.
Progettazione e testo: F. De Jacovo Immagini: Online Musica: J. Sokoloff