Cura posturale del neonato pretermine Elena Benich Anna Jeric Paola Ravalico Cecilia Sanesi Trieste 24 Aprile 2013
TEORIA SINATTIVA (Als 1982) PROCESSO INTERATTIVO GERARCHICO 4 Sottosistemi (in ordine di sviluppo) Neurovegetativo/autonomico (fondamento) Motorio (potente stabilizzatore) Stati comportamentali Attenzione – Interazione Autoregolazione
Segnali di stress
Cosa possiamo fare per farlo crescere bene? DEVELOPMENTAL CARE Cosa possiamo fare per farlo crescere bene? Proteggere e promuovere lo sviluppo neurologico Favorire la massima realizzazione del potenziale di sviluppo di ogni neonato e della sua famiglia Prevenire/ridurre le patologie dello sviluppo neuroevolutivo Rispettare la fragilità del neonato ed i suoi bisogni particolari dal p.d.v. neurocomportamentale Promuovere la maturazione e l’autoregolazione delle funzioni neurovegetative, motorie, sensoriali, cognitive e relazionali Ridurre lo stress/disorganizzazione, promuovere la stabilità, l’organizzazione, l’autoregolazione Far conservare energia per favorire la crescita Rispondere ai bisogni affettivi ed emotivi del piccolo paziente
MODALITA’ ASSISTENZIALI PERCHE’ RIDURRE LO STRESS ? (1) Aumentare stabilità: flusso ematico cerebrale, pressione arteriosa funzionalità respiratoria, cardio-circolatoria, digestiva organizzazione della motricità (stabilità, controllo) organizzazione stati comportamentali maturazione competenze relazionali
MODALITA’ ASSISTENZIALI MODALITÀ ASSISTENZIALI PERCHE’ RIDURRE LO STRESS ? CONSUMO ENERGETICO = DIMISSIONI INCREMENTO PONDERALE PRECOCI INTERVENTO ABILITATIVO COMPORTAMENTO DA COMPORTAMENTO STRESS DA AUTOREGOLAZIONE
MODALITA’ ASSISTENZIALI DEVELOPMENTAL CARE INDIVIDUALIZED FAMILY CENTERED Assistenza Personalizzata allo Sviluppo Neurocomportamentale del Nato Pretermine - Incentrata sulla Famiglia (Individualized, Family Focused, Developmental Care - H.Als)
Promozione della salute sistema neonato-genitori CARE AL NEONATO Medici NEONATO Caposala Infermieri Fisioterapisti GENITORI Psicologi Oper. Socio Sanitari CARE ALLA FAMIGLIA
L’OSSERVAZIONE COMPORTAMENTALE - COMPETENZE - DIFFICOLTA’ INDIVIDUA QUALI E QUANTE FACILITAZIONI DEFINISCE PROMUOVERE LO SVILUPPO NEUROCOMPORTAMENTALE DEL NEONATO ALLO SCOPO DI “ BRAIN CARE ”
OSSERVAZIONE dei segnali comportamentali INTERPRETAZIONE dei dati ASSISTENZA PERSONALIZZATA ALLO SVILUPPO NEUROEVOLUTIVO DEL NEONATO IN TIN (Als) OSSERVAZIONE dei segnali comportamentali INTERPRETAZIONE dei dati PROGRAMMAZIONE dell’assistenza personalizzata allo sviluppo
MODALITA’ ASSISTENZIALI DEVELOPMENTAL CARE INDIVIDUALIZED FAMILY CENTERED Assistenza Personalizzata allo Sviluppo Neurocomportamentale del Neonato Incentrata sulla Famiglia INTERVENTO ASSISTENZIALE Abilitativo Personalizzato Evolutivo
MODALITA’ ASSISTENZIALE ABILITATIVO Tempestivo Svolto in ottica preventiva Mirato a favorire la massima realizzazione del potenziale di sviluppo di ogni neonato
MODALITA’ ASSISTENZIALE PERSONALIZZATO Individuazione della priorità Condizioni cliniche del momento Età gestazionale Patologia
MODALITA’ ASSISTENZIALE EVOLUTIVO Il bambino cresce, modifica le sue esigenze, è in DIVENIRE, non è STATICO.
MODALITA’ ASSISTENZIALE FAMIGLIA Sostegno personalizzato al genitore ed alla famiglia (accoglimento, rassicurazione,…) Promozione della riappropriazione del bambino (holding, KMC) Promozione delle competenze genitoriali (comprensione del comportamento e dei bisogni del n., educazione alle fasi evolutive, coinvolgimento nelle cure, preparazione al ritorno a casa)
SISTEMA MOTORIO 23-28: marcata ipoposturalità, scarse comp. antigravitarie, graduale stabilizzazione di schemi estensori,con “apertura” ai cingoli, difficoltà linea mediana arti e capo. 29-35: maggior stabilità motoria, inizio comp. antigravitarie e, con facilitazioni, organizzazione sulla linea mediana. Ancora aperti i cingoli (–care posturale-) 36-40: graduale maturazione stabilità motoria e competenze antigravitarie Promuovere la stabilità neurovegetativa Promuovere i comportamenti motori di autoregolazione (mani al viso, alla bocca, mano-mano, grasping, bracing, suz. non nutrit.) Rispettare i tempi, le fasi di sviluppo e non anticipare gli appuntamenti motori Proporre una cura posturale adeguata Lettura segnali
SISTEMA DEGLI STATI COMPORTAMENTALI 24-27: stato unico, non ben definibile 28-30: lieve differenziazione del sonno leggero, brevi episodi di sonno profondo. Stati poco differenziabili, + chiari sonno/veglia 32: veglia + attenta e prolungata (inizia interazione visiva, facile esauribilità) pianto + variabile 34: stati di sonno + stabili, cicli sonno/veglia + chiari, + interazione visiva/uditiva, pianto + energico 36: chiari e definiti stati sonno/veglia e alternanza con pasti, + attenzione-orientamento – interazione, pianto + energico. TRANSIZIONE! Favorire e rispettare il sonno profondo Favorire lo stato di veglia tranquilla (stabilità post., micro-macro amb., 1 cosa alla volta) Promuovere l’addormentamento (contenimento fisico, movimenti ritmici, musica) Promuovere l’autoconsolabilità ( posture, contenimento, auto-contatto) Lettura segnali Il sonno profondo favorisce lo sviluppo del S.N.C. e la crescita del bambino
SISTEMA DI ATTENZIONE ED INTERAZIONE <29: sensibilità tattile, proprioc.,dolorifica, vestibolare, olfattiva/gustativa, uditiva. Linguaggio corporeo. Scarsa propositività 29-35: brevi momenti di attenzione, brevi interazioni sociali (1 cosa alla volta). + propositività 35-40: buona attenzione visiva e uditiva. Interazioni sociali + stabili. Linguaggio corporeo + ricco. Maggior propositività Individuare lo stato comportamentale adeguato ed i segnali di disponibilità Organizzare un setting adeguato (luci,rumore,traffico,postura, holding, wrapping) Proporre una cosa per volta (vista, udito, tattile) Modulare la voce e la mimica da parte del caregiver Prevedere momenti di riposo Rispetto dei tempi e del “time- out”
Gli strumenti della Care • Il nido • Holding • Handling • Wrapping Feeding • Cura posturale Cura del micro e macro ambiente
Nido 1
Nido 2
I neonati in TIN non sono deprivati di input sensoriali e motori, ma le esperienze sono inadeguate come tipo, qualità e quantità Difficoltà nell’organizzazione e nell’integrazione sensoriale e posturomotoria e nelle competenze interattive DATI LETTERATURA: - bambino con 4 mesi di degenza può subire fino a 483 cambiamenti assistenziali (Gottfreid -1985) - i neonati possono venir disturbati fino a 132 volte nelle 24 ore (Korones -1976)
HANDLING1 modalità di “maneggiare il bambino” durante le attività legate all’esecuzione di procedure medico infermieristiche e alla vita quotidiana (alimentazione, igiene, cambio di posizione, trasporto).
HANDLING2 OBIETTIVI Ridurre il dolore, lo stress e la disorganizzazione durante le manovre assistenziali e di accudimento Offrire, durante le attività di accudimento, esperienze tattili, cinestetiche e vestibolari positive Utilizzare le occasioni di handling per coinvolgere i genitori nell’accudimento
Developmental Holding Holding . Contenere con il corpo e con le mani il neonato per offrire confine, stabilità, organizzazione sulla linea mediana = prendersi cura dello sviluppo neurocomportamentale Developmental Holding Contenere il bambino in relazione alle fasi del suo sviluppo Holding con gli occhi Holding con le mani Holding in braccio
Developmental Holding1 Holding con gli occhi Fase critica, il bambino necessita di minori sollecitazioni tattili cinestesiche. I genitori si allenano a conoscere il linguaggio corporeo del loro bambino
Developmental Holding2 Holding con le mani ferme il neonato è in incubatrice, riesce a tollerare il contatto fisico-manuale del genitore (le condizioni cliniche, però, non permettono lo stare in braccio)
Developmental Holding3 Holding in braccio Sostenere il bambino attraverso il corpo e le mani dell’adulto Per le attività in braccio, fuori dall’incubatrice e dal lettino utilizzare il wrapping
Wrapping avvolgere il neonato in un lenzuolino in posizione flessa con le mani vicino al viso
Zakys Non consiglio molti prodotti - il Zaky è uno dei pochi che condivido con fiducia perché vedo i bambini rilassato e confortevole, con questo supporto quando non possono essere tra le braccia dei loro genitori. Una grande invenzione. Grazie ". Inga Warren, Londra (Regno Unito), International Trainer NIDCAP
ASSISTENZA PERSONALIZZATA ALLO SVILUPPO NEUROCOMPORTAMENTALE DEL NEONATO INCENTRATA SULLA FAMIGLIA Non significa PIU’ TEMPO PIU’ PERSONALE PIU’ SPAZI PIU’ COSTI ECONOMICI ma PIU’ CONOSCENZE………………..DISPONIBILITA’ IMPORTANTI BENEFICI IN TERMINE DI SALUTE DEL NEONATO e BENEFICI ANCHE PER IL PERSONALE DELLA TIN risultati migliori più soddisfazione
Grazie per l’attenzione Da Kabul
Instabilità del sistema motorio “Apertura” dei cingoli. Prevalenza dei patterns estensori sui flessori. Difficoltà nell’allineamento sulla linea mediana. Rigidità e fluttuazioni eccessive del tono.