… il dipinto è della fine del 1300…

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Transcript della presentazione:

… il dipinto è della fine del 1300…

… il tema risente del periodo della peste in questa regione…

… il nome dell' artista è sconosciuto così ho chiamato questo testo Pittura su legno…

… la vicenda segue i motivi del dipinto…

...il dipinto inizia vicino alle finestre del deposito delle armi …

… e finisce 4 metri più in là, dove gli ultimi avvenimenti si svolgono all’alba piovosa...

- Di qui non si entra!

-ti perdono solo perché non sai chi siamo

- È proibito passare il confine - È proibito passare il confine. Chi vuole sfidare il divieto lo fa a proprio rischio.

- E perchè non vengono tuo padre, o tuo fratello, o tuo marito a dirci che è vietato ?

- Mio fratello è malato, mio padre non è tornato dalla guerra e mio marito è morto.

- Allora entrerò e parlerò con tuo fratello e riconoscerà me e il mio padrone.

- Non lo fare!

- Ti capisco. Siamo sporchi e trasandati, ma non per questo siamo malfattori!

- Abbiamo la peste! Lo capisci? Siamo appestati!

- Ohi! La peste è una cosa schifosa e a dir poco spiacevole, ma il mio padrone…

- Il territorio è tutto infestato?

- Io non so niente, ma certo moriremo.

- Non io, comunque. - Anche tu e il tuo padrone. Non c'è scampo per nessuno…

…senti questo odore di fumo? Da stamattina ha impregnato tutta l' aria.

- Si, ora che me lo dici, sento un odore acre che mi punge il naso.

- Stamani hanno bruciato una strega laggiù, dove le tre strade si incrociano…

… pensavano che fosse lei la causa della peste…

…d’altronde ha ammesso di aver avuto rapporti carnali con il diavolo.

- Dio mio! Bisogna stare sempre attenti a quelle streghe...

- Intendo proseguire

Come si chiama il tuo padrone? - Si chiama Antonius Block…

…per dieci anni siamo stati in Terra Santa e ci siamo fatti mordere dai serpenti...

... azzannare dagli animali feroci, massacrare dai pagani…

...avvelenare dal vino, impestare dalle donne e annientare dalle febbri...

…tutto per la gloria del Signore! …

…Ora, mi rimproveri, padrone, ma ho ragione io…

…la nostra crociata è stata così stupida che soltanto un idealista poteva inventarla…

…Guardate il mio povero padrone! Non riesce più a parlare…

… quei sudici pagani lo hanno catturato in una bella domenica...

...mentre stava raccogliendosi in preghiera e poi gli hanno tagliato la lingua...

...Grazie a me…

La peste è forse più crudele di quello che abbiamo passato noi?...

…non credo! Io me ne infischio della peste!

- Dovreste obbedire e tornare indietro …

… Forse non avete mai visto gli occhi dei contagiati, le loro mani…

…e il sangue che schiuma intorno al naso e alla bocca…

…non avete mai visto il bubbone sotto la gola del malato che cresce…

…il marciume che fuoriesce dai corpi…

…su alcuni la piaga diventa grande come la testa di un bambino…

…e i corpi degli ammalati inaridiscono e si ritirano intorno al bubbone…

…cercano di strappare via il bubbone, si mordono le mani...

...fino a strapparsi le vene con le unghie…

…le loro urla arrivano oltre le nuvole.

Traballano e poi cadono in un ansimo continuo…

…e muoiono nei fossi, nelle stalle, sulle aie, sulla riva del fiume.

La gente fugge dai villaggi infestati, ma sono seguiti da un'ombra…

…quella di un signore severo. Nuove regioni vengono colpite…

…e sembra scorgere nel tramonto l'inesorabile cavaliere dell' Apocalisse.

- Dobbiamo andare avanti.

- Vado incontro alla morte e alla peste - Vado incontro alla morte e alla peste. Sento il richiamo dell'uccellino dell'aldilà…

…e così finiscono l'aria fresca, le notti quiete e i giorni assolati.

Addio, ragazza mia! …

...Il cavaliere ed io non abbiamo di che ricompensarti per i tuoi avvisi…

… mettilo in conto per quando ci rivedremo nei cieli, se mai ci verrai.

Povero piccolo Jons. Come è buio il bosco...

sento come un granchio che mi stringe il cuore ...sento come un granchio che mi stringe il cuore! E se provassi a cantare: ...

… «Nel mare vanno | pesci e vascelli | Ma qui la peste | falcia i fuscelli»…

Basta! Hai paura eh, piccolo Jons ?...

No, invece non hai paura, vero piccolo Jons?...

Sì! Ho cosi paura che mi potrebbe venire la diarrea da un momento all'altro…

…se le mie viscere non fossero vuote come l'infinito…

Chi sei, bella ragazza? Non hai paura del buio?

- Possiamo farci compagnia ?

- Io e il mio padrone volevamo proprio fermarci a riposare…

…abbiamo fatto a piedi tutta la strada dalla Terra Santa...

...e siamo un po' stanchi.

- Se è cosi, mi riposo anch'io.

- Mi faresti compagnia là tra i cespugli ? - Perché?

Potremmo raccogliere i mirtilli... È tanto che non lo faccio.

- Se tu sapessi chi sono, non mi proporresti di raccogliere mirtilli o qualche altra cosa.

- Posso domandarti chi sei? - Sono la strega che hanno bruciato stamattina.

- Se tu fossi morta non saresti qui. - Certo che lo sono.

Allora sei un fantasma! Ma io non ci credo quindi non esisti…

…e se non esisti non puoi neppure stare qui a disturbarci…

…a meno che non siamo fantasmi anche noi…

…e se è così non ci capisco più niente e me ne infischio fino all’Ultimo Giudizio…

- Può succedere prima che tu te lo aspetti. - Allora terrò di certo un discorso…

Racconterò tutto dal mio concepimento e poi griderò: “È giusto ?”…

E allora le capre e le pecore beleranno: ...

“È proprio ingiusto!” E Nostro Signore rimarrà desolato …

…e porrà fine al giudizio e ci farà uscire...

Hai detto qualcosa? -C’eravate alla mia esecuzione?

- In quel momento ero fuori città.

- Mi sono addormentata all’alba…

...quando la folla fuori della prigione mi ha svegliata…

...allora mi sono messa a piangere...

...ma tutto era stato ormai deciso…

…mi sono arrampicata fino alla finestrella e ho guardato il cortile: ...

...c’era già la carretta e anche il prete, ma non vedevo il boia...

…stavo lassù e guardavo la gente. Distinguevo le facce...

...le voci mi entravano negli orecchi come richiami di uccelli malvagi…

…guardando le mie mani che si aggrappavano al muro...

...mi sono accorta che le unghie erano spezzate e nere di sangue…

…ho sentito delle voci più nitide che venivano dal corridoio…

…poi la porta si è aperta e sono caduta...

...e mi sono trovata su delle tavole che puzzavano di paglia marcia.

Mi hanno afferrato e mi hanno messo al collo un collare di ferro…

…non potevo parlare, gridare e neppure camminare...

...ma loro mi tiravano con la catena e dovevo seguirli per forza…

…mi trascinarono per una scala di pietra...

...e ogni volta che cadevo, mi sembrava di soffocare…

... però non mi misero le mani addosso come le altre guardie…

...non mi sghignazzavano dietro. Stavano in silenzio …

...avevano paura perché sapevano che Lui mi stava vicino.

La porta si è spalancata, la luce del sole mi ha picchiato negli occhi.

Stavo seduta sul carro con le spalle voltate ed ero legata...

...costretta a tenere la testa piegata contro il petto…

…e ogni volta che il carro si scuoteva, avevo male...

... perché il ferro mi serrava la gola. Ma non ho gridato...

...il dolore mi ha aiutato...

...le pietre della strada mi hanno aiutato e il rumore delle ruote mi ha aiutato...

...non c'era niente davanti a me e niente dietro di me.

Tenevo gli occhi chiusi e il sole mi trapassava le palpebre...

...sentivo il rumore dei passi e c’era molta polvere.

Sentivo il respiro della gente intorno a me...

...avvertivo il battito dei loro polsi e il dilatarsi dei loro occhi…

C’era un gran silenzio. All'incrocio mi hanno slegata.

Sopra i pini c'erano strisce di nuvole allungate come mani...

...allora mi è arrivato il fumo del fuoco…

...che veniva da un enorme rogo e tutti tossivano.

Il fuoco è divampato: una fiamma enorme che mi bruciava il viso.

Mi sono girata e mi sono accorta che dietro di me c'era Lui...

... ha sorriso, i suoi occhi sono diventati grandi e mi è venuto vicino…

…ho sentito il suo respiro contro la guancia e mi ha messo la mano sul fianco…

… mi sono girata verso il rogo e ho alzato le mani...

...mi sono drizzata sulle punte dei piedi e ho riso…

… ma il mio riso era quello di un bambino …

…poi ho cominciato a gridare e tra le grida sono comparse delle parole...

...come pesci che guizzano in un torrente.

…« Ecco la ruota è in moto | scorre la sabbia|...

...Grido d'uccelli notturni | ecco l'albero cade | la vipera trema| …

...| Ora la ruota si ferma | c’é solo silenzio|...

...|Bisogna saltare | la sabbia è finita |...

...dalla montagna giungono urla.| …

…E si spalanca | il greto del fiume. Ecco che ora | sono arrivati.»

Dopo mi hanno picchiata sul braccio e sono caduta…

…mi hanno legata alla scala sopra il fuoco...

...che mi è venuto incontro attaccandomi i vestiti.

Prima di finire sopra il rogo, già bruciavo come una torcia.

Si sono messi a cantare un salmo, ma ormai non avevo più paura.

Lui mi stava davanti e ci siamo immersi nel grande lago...

...Lui mi ha avvolto e non avevo più freddo.

- Scusate, avete visto mia moglie?

- Non abbiamo incontrato neanche un gatto.

- Che disdetta! - Hai perso la moglie?

- È scappata! Con un istrione!

- Ha dimostrato di avere pessimo gusto...

Se è così, penso che dovresti lasciarla andare.

- Sono d'accordo...

...ma intendevo ammazzarla di botte.

- Se è così il discorso cambia.

- Voglio accoppare anche l'istrione.

- Di quella razza ce ne sono già troppi...

...e anche se non avesse fatto nulla, bisognerebbe accopparlo lo stesso...

...per la semplice ragione che è un teatrante.

- Già! Mia moglie si è sempre interessata all'arte drammatica.

- Ecco il suo guaio.

Ma non il mio, perché ciò che è disgrazia per uno...

...può diventare fortuna per un altro. Tu sei sposato?

Troppe volte. Non riesco a tenere il conto...

...succede quando uno è sempre in viaggio.

- Ti assicuro che una donna sola è peggio di cento donne insieme...

...a meno che la disgrazia non abbia colpito me più di tutti gli altri...

...ma lo ritengo impossibile.

Eh, sì! È proprio un inferno con le donne e un inferno senza di loro...

...e in qualunque modo si ragiona, sarebbe logico ammazzarle...

- Lamentele continue e per cena un pastone da maiali, urla di marmocchi...

... perfide risate, botte e, per suocera, una parente del diavolo.

- (insieme) Su, dammi il bacio della buona notte!...

...Perché non mi ami come quando ci siamo conosciuti ?...

...perché non guardi la mia nuova camicia da notte?...

...Allora mi giro e comincio a russare!

È proprio così. - Sono d'accordo…

…poi è arrivato quel saltimbanco puzzolente...

...pieno di moine e con quel maledetto sonaglio.

Si dimenava come un gatto in amore...

...mentre la suocera gli reggeva il lume...

…ed eccomi con le corna così grandi che non passerei dalla porta della chiesa.

- E poi se la sono svignata.

Li stringerò con le tenaglie. Con la mazza gli batterò la testa.

- Per tutti i santi! Piangi?

- Sí, guardate un fabbro che si lamenta come un coniglio.

- Non ci capisco più niente - Non ci capisco più niente. Ti rendi conto che ti sei liberato di una megera?

- Tu non puoi capire!

- Ti senti ferito nell'orgoglio.

- Questo sarebbe il meno.

- Allora non sei un vero uomo! - Forse lui la ama.

Ha parlato il fantasma! Senti, strega affumicata...

...che ne sai tu dell'amore?

- E tu, cosa ne sai dell'amore?

- Tutto ciò che vale la pena sapere e anche un po' di più.

L'amore è una parola che vuol dire anche desiderio, ardore, libidine...

...più una maledetta somma di inganni, falsità, bugie e fregature in genere.

È la più nera delle pesti e se uno ne potesse morire...

...ci sarebbe almeno un po' di soddisfazione.

Ma l'amore passa quasi sempre...

...e soltanto pochi imbecilli muoiono per amore.

... È contagioso come il raffreddore. Ti succhia il sangue e le forze...

...ti leva l’indipendenza e la moralità, se ce l'hai.

È una smorfia faticosa che finisce in uno sbadiglio.

Se al mondo tutto è incompleto...

allora l'amore è la cosa più completa nella sua incompletezza!

Mi si è seccata la gola. Avresti un po' di liquore?...

... la tua tasca sporge in fuori.

- Fai pure!

- Ne vorrei un sorso anch'io. - E il mio padrone ne vuole un po'?

Non ho più amore per lei. La odio.

Bravo! L'odio è un nobile e valido sentimento...

...e rende le persone forti.

Si odia e si ammazza: una cosa onesta.

L'odio è una sensazione bella e ideale...

...e non ferisce soltanto chi lo subisce...

...ma soprattutto il disgraziato che lo prova.

- Attento a quello che dici: il bosco è buio e la notte vicina!

- Questo è il mio Vangelo: la mia pancia è il mio universo...

...la mia testa è la mia eternità, le mie mani due stupendi globi di sole...

...le mie gambe sono due dannate pendole del tempo...

...e i miei sporchi piedi la base della mia filosofia.

Il mio mondo è il mondo di Jons...

...credibile soltanto a me e ridicolo per tutti, anche per me...

...e non ha nessun interesse né per il cielo né per l’inferno.

- Povero me! Come sono depresso!

- Questo non mi ascolta. Ma che brontoli ?

- Mi è tornata in mente mia moglie, capisci? Lei è così bella...

...che per descriverla ci vorrebbe un violino.

- Proprio come ha fatto il buffone!

Il suo sorriso è come un liquore, i suoi occhi sono come mirtilli blu...

...e il suo didietro è come una pera succulenta.

È come un campo di fragole...

...le sue braccia sembrano due magnifici cetrioli.

- Fermati! Sei un pessimo poeta nonostante tu sia ubriaco...

...e il tuo elenco di vegetali mi annoia molto.

- Posso venire con voi?

Se non ti rimetti a frignare, se no scapperò io...

...c'è anche la strega. Ma guarda che compagnia !

- La luna si sta alzando. - A me, la luna non piace.

- Come stanno fermi stanotte gli alberi! - È perchè non tira vento.

- Volevo dire che stanno più fermi del solito. - Che succede?

Sono i pipistrelli che ci passano vicino.

- Che silenzio. Se almeno si potesse sentire il grido di una volpe !

- O una persona con una voce diversa.

La luce della luna è così forte che non ti fa vedere altro.

- È pericoloso rimanere sotto la luce della luna. Non lo sapete?

Qualcuno mi può indicare la via per il confine? Mi sono persa.

Se ci segui o se vai nella direzione opposta, arrivi alla Peste!

...A meno che la Peste non venga a cercarti.

- È proprio della peste che ho orrore - È proprio della peste che ho orrore. Ho preso il mio figlioletto dalla culla...

...e ho camminato tutto il giorno. Qualcuno ha del pane?

- Ecco un pezzo della mia ultima pagnotta...

...se riesci a rosicchiarlo, sei più brava di me. Ho due soli denti.

- Grazie! - Reggetevi bene perché è arrivata l'ora.

Chi si intravede dietro gli alberi se non la mia sposa con l’istrione ?

Sedetevi, perché ora ci sarà un processo!

Buonasera, moglie: vedo che fate una passeggiatina con il vostro cagnolino.

- Sei tu quel sudicio fabbro che offende la mia Kunigonda ?

- Si chiama Lisa! La stupida, la serpe, la cialtrona...

... l'infedele, dal sedere sonoro o qualunque altro sudiciume...

...meschino individuo sculettante.

Non ascoltarlo, mia Kunigonda! Fa solo versi che vengono dalla sua fogna...

...i suoi occhi sono come carboni ardenti.

Stai attento sennò con la spada ti faccio una scriminatura che ti arriva fino all'ombelico.

- Bada a te, sudicione profumato, sennò...

... ti faccio una scorreggia che ti manda dritto all'inferno...

...dove quelli come te possono leggere i loro monologhi...

...fino a far fumare gli orecchi al diavolo stesso!

- Bastardo, incrocio di randagi scabbiosi...

...se io fossi nei tuoi piedi mi vergognerei del tuo alito, della voce e di tutta la persona...

...e deciderei di liberare la natura dalla vista del mio vergognoso essere.

- Bravo! - Ora ti do due sberle che non riuscirai più a fare stravaganze tra i tuoi amici pagani.

- Ora ti do un calcio da farti schizzare le budella. - Non è un granché.

- Gente, guardate questa povera disgraziata...

...questa donna sconsolata! State a sentire questi uomini!...

...guardate questo istrione! E state attenti alla sua voce.

La mia voce! Già, il mio organo.

Dici che hai una voce! Hai perfino dei calli...

...ma questo non ti basta per affermare di essere umano.

Beh, è un buffone. Io propongo di farla finita coi discorsi...

...beviamo il liquore del fabbro e ammazziamo l'istrione.

- Signori, chiedo la vostra comprensione!

Quando questo individuo arrivò sussurrando le sue tiritere...

...non sapevo che fossero repliche del suo repertorio teatrale.

Quando mi abbracciò per la prima volta, non immaginavo...

...che era una scena già provata davanti a uno specchio polveroso.

Quando la sua barba mi faceva il solletico, non sapevo che era finta...

...non sapevo che il suo sorriso era una collezione di denti falsi...

...di quelli che si rompono a forza di stare in bocca.

...i suoi profumi erano rubati, le sue canzoni copiate...

...e i gesti che mi faceva glieli avevo già visti fare ad altri.

Quindi, si può dire che l'istrione sia una persona normale?

- Prova a bucarlo e vediamo se sanguina. - Ohimè !

Non c'è dubbio che mangia, che dorme, che russa...

...che rutta e che s'innamora proprio come qualunque demente.

- Non è stato né il mangiare, né il ruttare, né il dormire ad affascinarmi...

...ma tutto il resto, che non esiste nemmeno.

- Se credete che intenda tenere un discorso in mia difesa...

...vi sbagliate. Io sono un attore senza teatro...

...un pupazzo senza la casa delle bambole...

...un poeta senza poesie, un amante senz'amore...

...perfino i pidocchi mi disprezzano.

Va bene, getto la mia spada di legno: non intendo difendermi.

- Ma che fai! Devi batterti altrimenti non posso ammazzarti!

...almeno fammi arrabbiare come poco fa.

- Guarda: prendo il coltello e lo piazzo sul cuore...

...non devi fare altro che spingerlo dentro...

...e la mia irrealtà in un baleno si muterà in un’incontestabile realtà...

... cioè l'assoluta evidenza di un cadavere.

Fai qualcosa! Non stare li a pensare!

Non vedi che è una vergogna per te, oltre che per lui?

Finisci questo vigliacco! È lui a chiedertelo...

...se non lo fai tu lo faccio io! - Aiuto, muoio!

E dire che mi sono sposato con questa donna.

Vieni, andiamo. Non c'è altro da aggiungere.

Andiamo via anche noi. Mi è venuto il voltastomaco.

- Forse abbiamo mangiato qualcosa di sbagliato.

- Non abbiamo mangiato proprio niente. - Ho freddo.

- Guardate il cavaliere. È rimasto lì a guardare il buffone...

... e poi tutto a un tratto, sorride.

Io non ci trovo niente di comico in un imbroglione morto...

...e neanche in un imbroglione vivo.

Narratore: In questo momento l'istrione si alza e osserva il suo pugnale.

Quasi si vergogna perché è un pugnale di scena e perché non è morto davvero.

Allo stesso tempo è lusingato dalla credulità degli altri e dal risultato della scena.

Rimane solo con la sua vergogna e la sua soddisfazione...

...nonostante il pubblico sia sparito tra gli alberi.

A un tratto si stanca di provare vergogna e di sentirsi lusingato...

...ma si sente superiore per aver provato sentimenti cosí nobili.

Nell'inorgoglirsi gli viene il mal di testa...

...e scopre che è sciocco rimanere nel mezzo di un bosco buio...

...solo in compagnia di un mal di testa...

...che gli viene da nobili sentimenti di vergogna.

Perciò smette di pensare e fa un grande passo verso oriente.

- Sono venuta a portarti da un signore nero e severo.

Dice di aver bisogno del suono del tuo liuto.

Stasera dovrai suonare per il ballo.

- Non ho tempo. - Il severo signore se lo aspettava...

... e sostiene che stai mentendo.

- Ho il mio spettacolo. - È rimandato.

- Il mio contratto... - È disdetto.

- I miei figli, la mia famiglia... - Se la cavano meglio senza di te.

- Non ci sono altre vie di uscita?

- Nessuna scappatoia, nessuna eccezione ? - No.

- Deve essere un signore molto severo. - È un signore severo.

Andiamo a cercarlo prima che s'infuri. Ma perché sospiri ?

- Sospiro e basta. È proibito anche questo?

Narratore: I viandanti sono molto stanchi.

Sono arrivati in una radura del bosco dove si lasciano cadere.

Restano sdraiati in ascolto del proprio respiro, del proprio battito e del vento.

Maria sta in disparte con il bambino e guarda la luce della luna...

...che non è più ferma e pallida ma cangiante e carica di mistero.

- Quella mattina la Vergine Maria arrivò al pozzo per attingere acqua.

Le lucertoline scattavano tra le zone di luce e di ombra.

La fanciulla era smagrita in volto e i suoi occhi sembravano più grandi.

Quella mattina, sotto il sole sentiva il peso del bambino che aveva in grembo...

...e piangeva un po‘. Le lacrime cadevano giù dentro l’acqua.

Quando finì di piangere, si sentì sollevata e divenne quasi allegra.

Tirò su la brocca. Il sole faceva scintillare l'acqua che le bagnava i piedi nudi.

Si lavò le lacrime che le bruciavano le guance...

...e bevve acqua fresca con le mani unite.

In quel momento sentí il bambino muoversi nel grembo...

...e fece una bella risata, da sola.

Poi drizzò la schiena e sollevò la brocca.

Salì verso la casa del falegname...

...camminando nella luce e nel calore del sole.

I suoi piedi si muovevano come in una danza.

...dalle strade si sentiva l'abbaiare dei cani e i pastori richiamare le pecore all’ombra.

Questa era la mia canzone su Maria Vergine

Narratore: Ora alzatevi, fate ancora un giro e siete arrivati.

- Finalmente!

Narratore: Siete tornati al punto di partenza, alla pietra di confine.

Ora state aspettando in questa veglia mattutina.

Il vento si è rafforzato e le nuvole si ammassano sulla linea dell'orizzonte.

- Chi è quella donna laggiù? - Sono la moglie di Antonius Block.

Ho lasciato il nostro castello a causa della peste:

...sono stata l’ultima a lasciare la mia terra.

- E che ci fai qui? - Vedete quei fuochi? Sentite quelle voci?

Sono i soldati che hanno sbarrato il confine che divide il paese Sono i soldati che hanno sbarrato il confine che divide il paese. Sono dappertutto!

Dalla zona infestata dalla peste non può uscire nessuno Dalla zona infestata dalla peste non può uscire nessuno. Dobbiamo solo aspettare.

Che cosa dobbiamo aspettare? La peste!

Povero Antonius Block, non mi riconosci?

Torni soddisfatto da una bella crociata? Hai ucciso molti pagani?

Avete spezzato tante spade? Avete pregato sul Santo Sepolcro?

Avete stuprato tante donne?

- Non è... Non è... - Hai freddo?

“Sul mare vanno | pesci e vascelli.| Ma qui la peste | falcia i fuscelli”.

Zitti! Non sentite niente? - Cosa?

- Sento cantare i galli nell'altro paese dove l'alba va incontro ai campi.

I fuochi si spengono. Il vento si calma. La pioggia comincia a cadere.

Ora aspettiamo qualcuno che viene verso di noi.

È un essere possente, un cavaliere, un signore.

È accompagnato da un ragazzo e da un giullare con un liuto sulla spalla.

Vengono verso di noi sotto una pioggia mattutina, in silenzio.

Buongiorno, gentiluomo! Siamo qui ad aspettarti.

Io mi chiamo Jons. Ho parlato molto durante questa camminata che non finiva mai.

Più in là c'è un povero cavaliere curvo su di sé con tanti pensieri per la testa.

E io sono la moglie di quel cavaliere. Siamo entrambi vittime della crociata.

Là c'è una piccola strega che, si dice, si è divertita con il diavolo.

L’hanno bruciata per quello in cui credeva.

Forse a quest' ora sarà molto delusa per quello che si aspettava.

- Io sono un fabbro e, se posso dirlo, abbastanza bravo.

Lei è mia moglie Lisa; fai un inchino al signore!

È un po' difficile da trattare, talvolta. Tra noi c'è stata un po' di battaglia...

...ma non più grave di quanto accade tra gente comune.

Tutta colpa di quell’istrione. Potete chiederglielo: è quello là.

- Sta zitta, Lisa. Là c’è una donna di nome Maria.

Ha corso giorni e notti per trovare scampo. Non per sé ma per il suo bambino.

Ora anche lei sta ad aspettare.

- ???...Ho pregato Dio e l’ho maledetto...???

- Io posso tradurre i suoni oscuri che escono dalla bocca senza lingua del cavaliere.

Ecco le parole che il cavaliere rivolge all’austero signore:

“Ogni mattina e ogni sera levo le mie braccia verso i santi e verso il Signore.

Spesso grido per essere ascoltato.

Ogni volta mi sento inondato da una grande certezza.

Attraverso caligini di apatia sento la vicinanza di Dio...

...che mi raggiunge come il rintocco di una grande campana.

Allora tutto il mio essere vibra, chiamo attraverso i fondali delle tenebre...

...e il mio grido diventa un bisbiglio: per la tua gloria, oh Dio, io sto vivendo!

Questo è il mio grido nella notte.

Allora succede qualcosa nei miei nervi percorsi dallo spavento.

La certezza si spegne, come la fiamma di una candela.

La grande campana tace. Il buio si fa più denso e dalla bocca penetra dentro di me.

E, come belve accovacciate, come serpenti luccicanti, come uccelli malvagi...

...escono le maledizioni dal fondo delle mie viscere, dai miei capelli e dai miei occhi.

Allora il buio diventa striato di sangue e si riaprono le mie ferite.

- Per rispetto verso il severo signore, ti prego di farla finita con questi borbottii.

Fuori dal buio dove affermi di trovarti e dove probabilmente ci troviamo tutti...

...non incontrerai nessuno che voglia ascoltare i tuoi lamenti...

...o commuoversi per le tue sofferenze.

Asciuga le tue lacrime e guardati nello specchio della tua indifferenza.

Avrei dovuto darti un' erba che ti purgasse dai tuoi problemi di eternità...

...ma ormai è troppo tardi.

Gusta per gli ultimi momenti il privilegio di guardarti intorno.

- Taci! Taci! - Starò zitto, ma controvoglia.

Poco fa mi sono un po' intimidito, lo ammetto.

Se devo crepare va bene, ma con tutto il rispetto per il severo signore...

...non sono d'accordo.

- Silenzio! L 'istrione sta accordando il suo strumento.

Il severo signore della morte c'invita a danzare. Prendiamoci per mano...

...e componiamo la danza in una lunga fila.

Per primo procede il signore severo e subito dopo il giullare.

Ci allontaniamo dall'alba e volgiamo verso i paesi più bui...

...mentre la pioggia ci deterge la faccia ???...

...Disponetevi per la danza, amici miei.

Il severo signore è molto esigente e la musica è già...