“Ascoltatelo”. In altri tempi, Dio aveva rivelato la sua volontà per mezzo dei “dieci comandamenti” della Legge. Adesso la volontà di Dio si riassume e si concretizza in un solo comandamento: ascoltate Gesù. L’ascolto costruisce la vera relazione fra i seguaci e Gesù. “Ascoltatelo”. In altri tempi, Dio aveva rivelato la sua volontà per mezzo dei “dieci comandamenti” della Legge. Adesso la volontà di Dio si riassume e si concretizza in un solo comandamento: ascoltate Gesù. L’ascolto costruisce la vera relazione fra i seguaci e Gesù. José Antonio Pagola Testo: Matteo 17, 1-9. Seconda domenica di Quareisma –A Commenti e presentazione: M.Asun Gutiérrez. Musica: Beethoven. Romanza per violíno.
Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Gesù ci invita al Tabor, a una esperienza gioiosa di Dio, a salire con Lui la montagna, a contemplare, svegli, la manifestazione del Padre. Salire la montagna, simbolo dell’immenso e maestoso, suppone elevazione, ritiro, desiderio di pulizia e di bellezza, silenzio gratificante, preghiera, pace, sforzo, tensione e sacrificio nell’ascensione, lotta contro la pigrizia, superamento... Sempre di più. Monte Tabor
La visione termina presto. Il Tabor è il punto di partenza, non un posto per sedersi. La salita, l’incontro con Dio, non solo non impedisce, ma avvia all’incontro con i fratelli., Ci aiuta a vincere i timori, ci dà forza e cor<ggio per andare avanti e per dare vita alla nostra fede in modo coerente e conseguente.. Gesù ci invita a non istallarci nelle nostre tende di separazione, egoismo, superficialità, comodità, abitudine... Ci spinge ad uscire dalle nubi a innestarci nella realtà della vita quotidiana, a continuare a vivere e ad annunciare ogni giorno la Buona Notizia con volto gioioso e “trasfigurato”. Siamo in cammino. Seguiamo Gesú, Egli ci precede e ci accompagna. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Pietro prese allora la parola e disse a Gesù: «Signore, è bello per noi restare qui; se vuoi, farò qui tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia».
stava ancora parlando quando una nuvola luminosa li avvolse con la sua ombra. Ed ecco una voce che diceva: Egli stava ancora parlando quando una nuvola luminosa li avvolse con la sua ombra. Ed ecco una voce che diceva: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo». La nube significa la vicinanza di Dio, luminoso, avvolgente, materno. Adesso il Padre non parla solo a Gesù: “Tu sei mio Figlio”. Parla a tutti noi: “Tu sei mio figlio”. Lui è la mia Parola. Quanto dice e fa è la mia Parola. Vivete la Parola di mio Figlio e sarete figli. Vivetela, e sarete Parola. Sarà questa la vostra Trasfigurazione. Che cosa faccio per conoscere meglio e trasformare in vita il messaggio di Gesù? Ascolto la sua voce in ogni persona e negli accadimenti quotidiani? Mi sento “figlio amato” in ogni circostanza della mia vita?
Dalla mia fiducia in Gesù nasce la mia fede nel suo Dio. Non ha altre origini. José Enrique Ruiz de Galarreta All'udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò e, toccatili, disse: «Alzatevi e non temete». Sollevando gli occhi non videro più nessuno, se non Gesù solo. La Legge e i Profeti sono scomparsi. Resta solo Gesù, la sua Voce, la sua Parola, la sua Persona. Tenero il gesto di Gesù, che si avvicina e tocca i terrorizzati, intorpiditi discepoli: mostra dolcezza e desiderio di trasmettere sicurezza e fiducia. Così si avvicina a noi, ci tocca e ci libera da ogni tremore, dissipa ogni angustia e ci dona la serenità. Non è sempre facile cogliere e accettare che “solo Gesú basta”. Può essere più facile dare importanza alla legge, al tempio, al culto, alle immagini, ai santi quotati, a chi consideriamo rappresentazione di Dio... E’ fondamentale rivolgerci a Gesù, solo a Gesù, luce e motore della nostra vita. Vedere e ascoltare niente, fuori di Lui. Il solo che dobbiamo seguire e ascoltare.
E mentre discendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, finché il Figlio dell'uomo non sia risorto dai morti». Gesù non vuole che si divulghi il suo messianismo, mentre vede gli animi impreparati. Solo alla luce della Risurrezione sarà possibile comprendere la Trasfigurazione in tutto il suo senso e la sua profondità. Lo squarcio di gloria pasquale anticipata, potrà essere compreso solo nell’annuncio pasquale. Il deserto della Quaresima, con la sua gioia e sofferenza, salute e debolezza, amicizia e solitudine, successi e fallimenti, luce e oscurità... ha come meta la gioia della Pasqua. Sappiamo che il processo termina con la vittoria e la gloria di Gesú e la nostra. Tutto conduce alla Vita.
Quando ti sei dimenticato di te stesso, quando ti sei speso nel servizio degli ultimi, quando hai accettato la sofferenza come compagna, quando hai accolto la sconfitta, quando non pretendi di vincere, quando hai condiviso ciò che ti era necessario, quando hai accettato di rischiare per il povero, quando hai asciugato le lacrime dell’innocente, quando hai riscattato qualcuno dal suo inferno, quando sei penetrato nel cuore del mondo, quando hai posto il tuo volere nelle mani di Dio, quando ti sei purificato dal tuo orgoglio, quando ti sei vuotato dal tuo accumulare il superfluo, quando ti senti ferito... brilla in te, gratis, la luce di Dio, senti la sua presenza che irradia freschezza primaverile, e il suo profumo ti avvolge e ti rianima. Non hai più bisogno di altri tesori. Dio ti accompagna, ti parla, ti protegge. Ti senti immerso in un mare di dolcezza... E non ti trovi “nella nube”, è un Tabor che ti si presenta gratuitamente, perché tu gada il presente e cammini sicuro, senza timori. Ulibarri Fl. Ulibarri Fl.