Inf: Vergamini Rossano 2014

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Protocollo Operativo per: EMERGENZE DI PROTEZIONE CIVILE
Advertisements

Progetto Sperimentale Home Care
S.S.U.Em 118 S.ervizio S.anitario ( di ) U.rgenza ( ed ) Em.ergenza.
Il 118 La chiamata di soccorso
IL SISTEMA DELL’EMERGENZA
Nozioni di primo soccorso
forum nazionale sulla lesione midollare
Gruppo tecnico regionale emergenze infettive Piano per lorganizzazione regionale della risposta alle emergenze infettive deliberato dalla Giunta regionale.
Servizio di Pronto Soccorso Responsabile Dott. R. Squatrito
Costituzione del Centro Unico di Programmazione Chirurgica e per l’accesso ai Servizi Diagnostici di carattere Interdipartimentale presso la Azienda Usl.
Misericordia di Roma Appio - Tuscolano
Urgenze tra l'invisibile e il quotidiano
Nozioni di Primo Soccorso
OSPEDALE DI VIMERCATE 450 POSTI LETTO
1.E più tecnologico 2. Rovescia la tradizionale organizzazione ospedaliera fondata sulle specialità e identità di differenti reperti 3. Prevede una riduzione.
PROGETTO “SCOMPENSO CARDIACO”
Gabriele Giuliani S.C. Cardiologia Tavola rotonda
Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri
.....e la Pediatria ? Decreto Ministeriale 24 Aprile 2000 Adozione del progetto obiettivo materno-infantile relativo al Piano Sanitario Nazionale
DDSI Francesca Nardini
Primo Soccorso e Pronto Soccorso
Salute mentale e cure primarie, un servizio per la comunità: l'esperienza della zona Alta Val d'Elsa Dr.Claudio Lucii Resp.le: U.F.Salute Mentale Adulti.
LS.P.D.C. nel nuovo Piano Sanitario Regionale Galileo Guidi Responsabile Commissione Regionale Governo Clinico in Salute Mentale Arezzo 16 ottobre 2008.
XXIX Seminario dei Laghi - Leducazione alla salute Medicina dEmergenza-Urgenza: dal modello cognitivo allapproccio operativo e alla strategia della formazione.
La Pneumologia nella Provincia Autonoma di Bolzano:
PRECISAZIONI RELATIVE al SISTEMA DI ACCESSO RISPETTO ALLE INDICAZIONI della Delibera G.R.T. n.402/2004.
Corso di triage in area di emergenza
Percorsi di cittadinanza Materiali per docenti a sostegno della programmazione di percorsi di cittadinanza per adulti stranieri.
118 Provincia di Mantova E’ SOLO EMERGENZA.
ASSISTENZA DOMICILIARE AL MINORE CON PATOLOGIA CRONICA
IL TRATTAMENTO DEL PAZIENTE CON TRAUMA MAGGIORE
Progetto 118 sordi Diapositiva introduttiva.
Dott.ssa Maria Laura Lodde
MISERICORDIE PIEMONTE
PIANO SOCIO-SANITARIO REGIONALE
IL SISTEMA PRE-OSPEDALIERO DI ASSISTENZA AL TRAUMA MAGGIORE
Azienda Ospedaliera Vimercate
L’importanza dell’Idea e del Progetto “Lungodegenza ospedaliera in Struttura Residenziale” R.I.D. Elisabetta Guidi Inf. Coord. Silvia Nughini.
Misericordie Cooordinamento Empolese-Valdelsa-Valdarno
Strumenti operativi Si tratta di strumenti la cui finalità è quella di migliorare l’organizzazione dell’assistenza e, di conseguenza, favorire l’erogazione.
Candidata: Alice Perfetti
1 ACCORDO REGIONALE MG 2006 NCP MODELLO ORGANIZZATIVO promosso in Emilia – Romagna a cura di Ester Spinozzi Rimini 21 ottobre 2006 DIREZIONE GENERALE SANITA.
Il primo soccorso è la prima assistenza che si presta ad un ferito in attesa dei soccorsi.
POLIZZA SANITARIA DIPENDENTI E PENSIONATI ENEA
Rete Emergenza -urgenza
GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Supplemento al n°109 del 12 maggio 2001 Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Protezione.
Ruolo della C.O. 118 nelle maxiemergenze
Telemedicina: dal dire al fare
IL PUNTO DI VISTA DELLE SOCIETA’ SCIENTIFICHE (DI MEDICINA RESPIRATORIA): PARTNER PER UN APPROCCIO SISTEMICO ALLA ASSISTENZA DELLA BPCO (PDTA) Stefano.
Dr. Mario Marin Responsabile S.D.D. Residenzialità Extraospedaliera PROGETTO COT.
- Presenza di un reparto di terapia intensiva nella struttura - Presenza di una equipe multidisciplinare (almeno dietista e psicologo) iscritta alla società.
La Gestione della Maxiemergenza
Percorso Diagnostico-Terapeutico (PDT)
CSeRMEG Centro Studi e Ricerche in Medicina Generale XXV Congresso Nazionale CSeRMEG Garda, Ottobre 2013 “Il mio dottore non c’è, se c’è non riceve,
GESTIONE DI UNA MAXIEMERGENZA IN UN DEA DI II LIVELLO
Guzzo A. S. , Diaczenko A. M. , Colzi M. , Suppa M. , Torre R
Osp. S. Eugenio Dip. Emergenza Dipartimento Emergenza-Accettazione Ospedale S.Eugenio -CTO A. Alesini TRAUMA 2001: organizzazione e gestione dell’emergenza.
La cura dell’ictus acuto:modelli organizzativi a confronto
Presentazione delle principali modalità di gestione del Personale delle Professioni Sanitarie nel Servizio Sanitario Regionale dott.ssa Allegrini
1 Palermo giugno 2006 Dott. Rosanna Giaramidaro MCAU e Pronto Soccorso P.O. Ingrassia Direttore Dr. Stefano La Spada IL CODICE ROSANNA.
Definizione, evoluzione storica ed obiettivi del Triage
Policlinico di Modena. Ospedali riuniti di Trieste.
RIUNIONE CONGIUNTA DEL TAVOLO TECNICO PER LA VERIFICA DEGLI ADEMPIMENTI REGIONALI CON IL COMITATO PERMANENTE PER LA VERIFICA DEI LIVELLI ESSENZIALI DI.
Pazienti assistiti dal sistema Emergenza- Urgenza 10 mesi (PC) Codice gravità Bianco Verde Giallo Rosso
SERVIZI DI DIAGNOSI E CURA: DEA
AREA DI DEGENZA-AFO TERAPIA INTENSIVA CHIRURGIAMEDICINA MATERNO INFANTILE RIABILITAZIONE DAY HOSPITAL SOLVENTI Area delle Terapie Intensive (ospedali regionali.
1 Assistenza sanitaria - Alto Adige 2020 Indirizzi di sviluppo Assessora dott.ssa Martha Stocker Bolzano, Settembre 2014.
Investire in salute L’acquisto di apparecchiature mediche per il Nuovo Ospedale di Biella Biella, 13/03/2014 Palazzo Gromo Losa di Prarolo.
AZIENDA OSPEDALIERA ORDINE MAURIZIANO DI TORINO Seminario Politecnico – A.O. Mauriziano
Dott.ssa M. Assunta CECCAGNOLI
Transcript della presentazione:

Inf: Vergamini Rossano 2014

È il numero unico dell’emergenza sanitaria Che cosa è il 118? È il numero unico dell’emergenza sanitaria

Telefono fisso: 118 (1.1.8. per i bambini) ACCESSO: Numero breve e unico su tutto il territorio nazionale, gratuito Telefono fisso: 118 (1.1.8. per i bambini) Numero Verde: 800/510869

Il sistema Emergenza - Urgenza È costituito da: Sistema di allarme sanitario: Centrale di Ascolto Locale (C.O.118) Sistema territoriale di soccorso: Punti di Emergenza Territoriale (PET) Rete di servizi e Presidi Ospedalieri

È il cervello del sistema 118 La Centrale Operativa D.P.R. 27/03/92 Il sistema di allarme sanitario è assicurato dalla Centrale Operativa, cui fa riferimento il numero 118 … (omissis), la Centrale Operativa garantisce il coordinamento di tutti gli interventi nell’ambito territoriale di riferimento. Le Centrali Operative assicurano i radiocollegamenti con le ambulanze e gli altri mezzi di soccorso coordinati e con i servizi sanitari del sistema di emergenza … (omissis) È il cervello del sistema 118

La Centrale Operativa – Funzioni Sono codificate dai riferimenti di legge: Ricezione delle chiamate di soccorso Valutazione del grado di complessità dell’intervento Attivazione e coordinamento dell’intervento stesso

Valutazione del grado di complessità dell’intervento da attivare Linee guida: indicano i criteri scientificamente noti e condivisi Protocolli: applicazione operativa dei contenuti delle linee guida Procedure: sono le modalità di risposta di una singola C.O. 118 ed è obbligatorio calarle nel “locale”, in quanto interconnesse con le risorse disponibili

La Centrale Operativa – Risorse Tecnologiche Apparati di telefonia Ricevono le chiamate dell’utente dirigendole sulle linee 118 che consistono in 5 linee di entrata (ISDN) gestite da Telecom con 2 fasci di afflusso dati da 2 centrali diverse in parallelo. Sistema informatico (Intranet 118) Sistema di collegamento radio Sistema di trasmissione dati con le UTIC

GESTIONALE

CARTOGRAFICO

SISTEMA RADIO

RICORDA: TUTTE LE COMUNICAZIONI IN ENTRATA ED IN USCITA, SIA TELEFONICHE CHE RADIO SONO REGISTRATE !

Sistema di trasmissione dati con le UTIC Permette la trasmissione di elettrocardiogrammi con patologie importanti verso le UTIC di riferimento (H. Castelnuovo Garf. e H. Lucca) attraverso il sistema Lifepack - Lifenet

Responsabile medico della C.O. Requisito: Medico ospedaliero, possibilmente anestesia Definisce i protocolli operativi interni Verifica la qualità dell’assistenza Regola i rapporti tecnici con altre strutture ed enti vari Gestisce il personale della C.O.

Funzioni del Medico di C.O. Supervisione dell’operato del personale infermieristico negli interventi di elevata complessità Gestisce la Continuità Assistenziale

Compiti del personale infermieristico Ricezione, registrazione e selezione delle chiamate Codificazione delle chiamate e delle risposte (triage telefonico) Scelta e invio del mezzo idoneo Mantenimento dei collegamenti con il personale a bordo delle UMS

Triage telefonico Fare Triage telefonico dal verbo francese trier che vuol dire scegliere, selezionare (il termine è stato coniato per la cernita dei chicchi di caffè) Significa assegnare un codice di gravità in base alle alterazioni dei parametri vitali (coscienza, polso, respiro) o alla dinamica dell’evento (cadute dall’alto, incidente stradale, ecc. ecc.)

Determinazione del grado di criticità Il triage telefonico prevede una serie di domande mirate. Le info ricevute consentono di assegnare un codice di gravità i base a precisi protocolli operativi Durante la telefonata del’utente non viene MAI fatta una diagnosi, ma solo la valutazione del grado di criticità, espresso con il codice colore e conseguente invio del mezzo idoneo in tale codice

I codici colore o numerici

I codici colore di invio ed i tempi di arrivo Codice BIANCO (0) – paziente non critico che con ragionevole certezza genera un servizio che non ha necessità di essere espletato in tempi brevi. Non viene utilizzato nessun dispositivo supplementare visivo ne acustico.

I codici colore di invio ed i tempi di arrivo Codice VERDE (1) – paziente poco critico che genera un servizio differibile (teorico entro 4 ore) in realtà entro 30 minuti. Non viene utilizzato nessun dispositivo supplementare visivo ne acustico.

I codici colore di invio ed i tempi di arrivo Codice GIALLO (2) – paziente critico che genera un servizio urgente d’istituto, con partenza immediata. Vengono utilizzati i dispositivi supplementari visivi ed acustici. Tempo massimo previsto per l’arrivo sul posto: 20 minuti

I codici colore di invio ed i tempi di arrivo Codice ROSSO (3) – paziente molto critico che genera un servizio urgente d’istituto, con partenza immediata. Vengono utilizzati i dispositivi supplementari visivi ed acustici. Tempo massimo previsto per l’arrivo sul posto:20 minuti. Attenzione la Legge aggiunge una postilla: nel minor tempo possibile

I codici colore di invio ed i tempi di arrivo Codice NERO (4) È un codice di conferma o di rientro non ufficializzato

Elisoccorso e autostrade

Maxiemergenze e catastrofi Coordina e gestisce maxiemergenze e catastrofi

Collaborazioni

Posti letto Fa propria la disponibilità di posti letto degli ospedali di riferimento interni e la disponibilità dei reparti ad alta specializzazione Sviluppa ed integra i piani di evacuazione ospedaliera

La Centrale Operativa 118 Lucca

La Centrale Operativa 118 Lucca

La Centrale Operativa 118 Lucca Nell’anno 2013 abbiamo gestito circa 94500 interventi con una media di 8 telefonate per intervento che equivalgono a 756.000 telefonate tra fatte e ricevute, divise per 365 giorni dell’anno fanno circa 2070 telefonate al giorno, che a sua volta divise per le 24 ore corrispondono a 86 telefonate all’ora per quanto riguarda l’urgenza e ordinario. A questo vanno aggiunte tutte le comunicazioni telefoniche interne ospedaliere, quelle radio sia con le ambulanze sia con l’elisoccorso

Rete di servizi e presidi ospedalieri Sono 5 i livelli di risposta del dipartimento di Emergenza Urgenza: Punti di primo intervento fissi o mobili Pronto soccorso e accettazione ospedaliera Dipartimento di emergenza e accettazione (DEA) di primo livello Dipartimento di emergenza e accettazione (DEA) di secondo livello Dipartimento di emergenza e accettazione (DEA) di terzo livello

Pronto soccorso e accettazione ospedaliera Accertamenti diagnostici Interventi necessari alla stabilizzazione del Pz Trasferimento a presidio più competente Nella nostra ASL esempio di tale struttura è il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Castelnuovo Garfagnana.

DEA di primo livello Ospedale di Lucca Pronto soccorso con O.B.I. Medicina d’urgenza Rianimazione UTIC con sala di emodinamica per la rivascolarizzazione cardiaca UTIP Sezione Medica con Stroke Unit per la rivascolarizzazione cerebrale Sezione Chirurgica Laboratorio analisi Centro trasfusionale Radiologia

DEA di secondo livello Ospedale di Cisanello Alle prestazioni fornite dal DEA di primo livello si aggiungono le U.O. di: Cardiochirugia Neurochirurgia Terapia intensiva neonatale Chirurgia vascolare Chirurgia toracica Centro Grandi Ustionati (anche se di primo livello)

DEA di terzo livello Ospedale di Careggi Oltre alle prestazioni fornite dal DEA di secondo livello si aggiungono: Centri Grandi Ustionati Unità Spinali

Modalità attivazione della Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica) Per attivare il servizio di C.A. Comporre il numero 118, anche se abitiamo vicino alla sede Il medico di C.A. svolge mansioni che sono sovrapponibili in gran parte a quelle del Medico di Famiglia, per cui l’intervallo di tempo che può intercorrere tra una richiesta di visita domiciliare e la sua realizzazione è molto variabile (visite precedenti e loro durata, distanze da percorrere con una macchina normale, ecc.)

Argomenti e dubbi dell’utente La C.A. non è autorizzata, per Legge: A prescrivere esami emato-chimici A prescrivere esami strumentali A redigere certificazioni diverse da quelle per malattia (INPS o in bianco) di durata superiore al tempo di rientro del medico di famiglia La C.A. non è tenuta, per Legge, a: Mettere punti Sostituire sondini naso-gastrici Eseguire Ecg Somministrare iniezioni intramuscolari, a sua discrezione

DOMANDE

Grazie!