L’invernamento degli alveari (aggiornamento ottobre 2013) Belletti PierAntonio – Giorgio Della Vedova Tecnici apistici Regione FVG Attenzione! Dopo una.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
2011 varroa Proposte di lotta contro la varroa di ASPROMIELE
Advertisements

Ogni ape ha un compito ben preciso
Scuola della Società Italiana di Statistica Una breve presentazione: passato e prospettive Monica Pratesi | Università di Pisa Direttore della Scuola della.
Caratteristiche e proprietà dei solidi
Gli effetti del calore.
Opinioni, Atteggiamenti e Comportamenti della popolazione nei confronti della pandemia Alessandra Schiavi Servizio Epidemiologia e Comunicazione Dipartimento.
Lezione Quattro Lesson 4.
La propagazione del calore
L’inchiostro freddoloso
LE QUATTRO STAGIONI LA PRIMAVERA L’ESTATE L’INVERNO L’AUTUNNO.
Paesaggi del mondo.
REELAZIONI CLIMATICHE
IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA
Progetto SeT a.s. 2007/08 Alunni cl. IV e V Scuola Primaria San Claudio.
COSTRUIRE E VALUTARE UN PROGETTO DI ORIENTAMENTO
coordinatori del progetto e docenti
Andamento agrometeorologico 2013: effetti di una primavera piovosa sulle coltivazioni Lorenzo Craveri U.O. Meteoclimatologia Settore Tutela dai Rischi.
Climi e biomi.
Clima e ambiente della Sicilia
CIRCOLAZIONE GENERALE ATMOSFERICA
IMPIANTO La pianta predilige i terreni di medio impasto, freschi, profondi, permeabili e di buona fertilita’ dislocati in.
Le zone climatiche.
Le zone climatiche.
IL CLIMA “l nostro clima, la vostra scelta!". Questa la frase che si legge sul maxi striscione di metri quadri di superficie posizionato sul ghiacciaio.
Solco in superficie, grano senza radice..
L’aspetto fisico La Calabria (Calàbbria in dialetto Calabrese) è una regione dell’Italia Meridionale di abitanti. Confina a nord con la Basilicata.
Pratiche per una apicoltura produttiva
Meteo per il volo di cross Introduzione ad un metodo Curno, 22 gennaio 2013.
super-personalizzato!
LA CONOSCENZA DELLE PROPRIETÀ DEI MATERIALI CONSENTE DI FABBRICARE PRODOTTI PIU’ COLORATI. . VERO o FALSO? FERRO ALLUMINIO FIBRA DI CARBONIO 1.
Anno scolastico 2012/ Settembre 2012 Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE.
La nutrizione proteica importanza del corpo grasso tratto da una presentazione di Mauro Dagaro Università degli Studi di Udine.
Trattamento con acido ossalico Api-Bioxal
INTRODUZIONE ALLA PATOLOGIA APISTICA
Progetto TIRRENO Rete di scuole nel Comune di Fiumicino.
Autunno.
Alunni 4^ C – 4^ D – 4^ E Anno Scolastico
Le api Di Luca G.
CLIMI E AMBIENTI.
Un nuovo mondo... quello ... delle Api.
Esigenze termiche e luminose
6.0 CICLO BIOLOGICO.
Stati di aggregazione della materia
BLS(D) Rianimazione CardioPolmonare
LA TERRA VIENE COLPITA DALLE RADIAZIONI SOLARI MA È UNA SFERA
COMUNE DI SERDIANA Rettifica CC n. 12 del 22 aprile 2013 – Determinazione aliquote IMU PRESENTA IL SINDACO ROBERTO MELONI.
lun mar mer gio ven SAB DOM FEBBRAIO.
a cura della Commissione Centrale Medica
e dello star bene insieme
IL CLIMA.
1 Andamento meteo-climatico della stagione vegetativa 2013/2014 a confronto con quello degli ultimi 60 anni Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica.
dal greco klíma-atos, inclinazione
Caratteristiche e proprietà dei solidi
Gli stati condensati I liquidi e i solidi.
CLIMI e BIOMI.
Laboratorio di informatica Classi IA - IB
I mesi, le stagioni, e il tempo
Caratteristiche e proprietà dei solidi
Avanzamento con click.
I climi europei Il continente europeo si trova, quasi interamente, nella fascia temperata boreale. Nel nostro continente, possono essere individuati quattro.
Le regioni climatiche dell’Italia
Ambiente delle 4 stagioni
CONFRONTO TRA I VANTAGGI DEI CAPANNONI PREFABBRICATI IN
Il tempo i ritmi I mesi dell’anno della giornata I giorni
Massa d’aria in movimento:
Gennaio 20.. LUNEDÌMARTEDÌMERCOLEDÌGIOVEDÌVENERDÌSABATODOMENICA.
Cap. Preliminare IV. Colori, stagioni, mesi, giorni.
Transcript della presentazione:

L’invernamento degli alveari (aggiornamento ottobre 2013) Belletti PierAntonio – Giorgio Della Vedova Tecnici apistici Regione FVG Attenzione! Dopo una annata difficile, inverno e primavera particolarmente piovosi, siamo giunti al momento dell’invernamento degli alveari. È una fase IMPORTANTISSIMA della gestione degli alveari. Le parole d’ordine sono restringere e compattare il glomere, non ascoltate chi dice di lasciare le api su 9 o 10 favi. In una giornata di sole, si apre l’alveare, se il primo favo dopo il diaframma è ricoperto da meno di ¾ sesti di api (vedi diapositiva successiva) il favo va sgrullato dalle api e posizionato oltre il diaframma se contiene miele oppure portato il laboratorio. Se vuoto motivo in più per toglierlo. Iniziamo a considerare la forza famiglia in sesti di api per favo. Il restringimento della famiglia facilità l’utilizzo da parte delle api del miele di edera che per sua caratteristica tende a cristalizzare, quasi cementificare nei favi. I favi laterali contenenti questo miele spesso vengono abbandonati, cioè se non popolati dalle api, le api stesse non sono in grado di riscaldare questo miele e utilizzarlo

La determinazione della forza famiglia viene effettuata mediante la valutazione in sesti – si provvede al conteggio delle api presenti su ogni facciata dei singoli favi. 1/6 (per lato) = 253 api 1 favo = 12 sesti = 253 api * 12 = 3036

Verifica continua delle scorte gori Verifica continua delle scorte Controllare la situazione delle scorte di miele (favi laterali)

gori Consumo di “riserve” di miele, in mancanza di apporto esterno di nettare Condizioni normali Novembre 1 kg Dicembre 1 kg Gennaio 1- 2 kg Febbraio 2-3 Kg Foto Mauro Dagaro – Collina di Forni Avoltri Condizioni difficili Novembre 3 Kg Dicembre 2 Kg Gennaio 1-2 Kg Febbraio 2-3 Kg

Introduzione di favi di miele gori Introduzione di favi di miele I favi completamente opercolati vanno graffiati per rompere gli opercoli Tale operazione non serve nel caso in cui il miele si trovi buona parte nelle celle non opercolate

Introduzione di pani di candito gori Introduzione di pani di candito Il candito va posto direttamente sopra i favi a diretto contatto con il glomere

Introduzione di pani di candito gori Introduzione di pani di candito Il candito all’interno dell’alveare viene riscaldato dalle api che hanno la possibilità di mangiarlo anche quando le temperature esterne sono particolarmente rigide

Introduzione di pani di candito gori Introduzione di pani di candito Per migliorare la distribuzione del glomere nell’alveare è opportuno porre dei diaframmi (restringimento degli alveari) Il polistirolo permette un ottimo isolamento termico

Introduzione di pani di candito gori Introduzione di pani di candito candito diaframma glomere Il restringimento ha lo scopo di far coprire alle api tutti i favi a disposizione

Situazione alveari alla fine della stagione produttiva 2012 Luglio - Famiglie discrete e con infestazioni medie non molto elevate - Trattamenti anticipati. Agosto - Molto caldo, scorte assenti. Deposizione ridotta, scarsità di polline Settembre - Ancora caldo; intensa attività di volo delle api Due situazioni: alveari ripuliti dalla varroa mediamente forti anche a piena cassa alveari ancora infestati (scarsa efficacia dei trattamenti e/o reinfestazione) spopolati e in alcuni casi saccheggiati o collassati

Situazione alveari in autunno Ottobre - Clima mite (dal 24 al 26 ottobre temperature massime al di sopra dei 22 gradi con punte di 25 gradi centigradi) intensa attività di volo (invecchiamento prematuro delle api) - Attività di raccolta di nettare e polline scarsa. Alcuni alveari con poche scorte - Riduzione delle covate, per fine mese quasi totale assenza di covata. Riduzione consistente della forza delle famiglie sane, collasso degli alveari infestati. Saccheggi

Situazione alveari in autunno Novembre 2012? Previsione di peggioramento delle condizioni meteo con diminuzione delle temperature. Trattamento con acido ossalico in assenza di covata: controllare le cadute Il trattamento con ossalico sgocciolato va effettuato in giornate con temperature al di sopra dei 10 – 12 gradi.

Interventi principali di preparazione delle famiglie all’inverno: 1. Sistemazione del nido (restringimento estivo ed invernale) Alveari forti Nuclei 2. Riunione degli alveari deboli Debole + debole Debole + forte 3. Riunione degli alveari orfani Debole orfano + debole con regina Debole orfano + forte con regina Forte orfano + debole con regina 4. Alimentazione Liquida Solida

Sistemazione del nido famiglie forti dalla levata dei melari al trattamento del melario luglio Restringimento Togliere un favo covata e api Faccio un nucleo Candito e ulteriore restringimento Candito Trattamento Apilife Var + Apistan Diaframma

Sistemazione del nido Nuclei su 5 favi a luglio Candito Trattamento con Apilife Var + Apistan Restringimento un diaframma Restringimento due diaframmi Diaframma

Sistemazione del nido Riunione alveari: due alveari deboli Si può recuperare la regina dell’alveare più debole L’alveare più debole viene messo in quello più forte La riunione viene fatta aggiungendo i favi dell’alveare più debole di lato ai favi dell’alveare più forte. Le scorte vengono portate di lato Diaframma Quindi si stringe ulteriormente portando di lato favi con poche scorte

Sistemazione del nido Riunione alveari: alveari deboli con alveari forti L’alveare più debole viene messo in quello forte Si aggiungono solo i favi di covata e api di lato ai favi dell’alveare forte Le scorte vengono portate di lato Diaframma Quindi si stringe ulteriormente portando di lato favi con poche scorte

Sistemazione del nido Riunione alveari orfani La riunione viene fatta come nei casi precedenti. Generalmente si riuniscono gli alveari deboli con regina agli alveari forti orfani o si riuniscono più alveari deboli orfani ad uno con regina. E’ consigliabile costituire dei nuclei da riunire per far fronte ad eventuali orfanità. Di solito si preparano dei nuclei su 3-4 favi di api a fine stagione con regine giovani

Sistemazione del nido Riunione alveari orfani L’alveare più debole con regina viene messo in quello più forte orfano (deve segnare l’orfanità) La riunione viene fatta aggiungendo i favi dell’alveare con regina di lato ai favi dell’alveare più forte. Le scorte vengono portate di lato Diaframma Le api si riuniscono in un unico glomere. La regina di solito viene accettata

Sistemazione del nido Riunione alveari orfani Gli alveari deboli vengono riuniti tra di loro, quelli orfani in quello con regina

Sistemazione del nido, autunno - inverno posizione, dimensione del glomere e restringimento 1. glomere alto – alveare forte Glomere Diaframma Polistirolo, legno Favo da spostare a lato Ulteriore restringimento Il glomere deve riempire tutto il volume a disposizione Pacco di candito

Sistemazione del nido, autunno - inverno posizione, dimensione del glomere e restringimento 1. glomere alto - nucleo Glomere Diaframma Polistirolo, legno Favo da spostare a lato Pacco di candito

Sistemazione del nido, autunno - inverno posizione, dimensione del glomere e restringimento 1. alveare senza scorte Diaframma Polistirolo, legno Favi da togliere Pacco di candito Glomere Favi con miele da inserire (presi da altri alveari)

Restringimento in funzione della temperatura - prima Vista dall’alto Nord Nord Esempio di come si stringe il glomere con il variare della temperatura Ecco perché stringere Sud Sud 10°C Fare attenzione alle escursioni termiche 0°C Vista di fronte Alto Alto Basso Basso

Restringimento in funzione della temperatura - dopo Vista dall’alto Nord Nord Il glomere si dispone meglio sui favi coprendoli in gran parte Le variazioni di dimensioni del glomere sono inferiori al variare della temperatura se il restringimento è forte Sud Sud 10°C 0°C Vista di fronte Alto Alto Basso Basso

Restringimento in funzione della temperatura - dopo Vista dall’alto Nord Nord Verso l’inverno si procede ad un ulteriore restringimento Sud Sud 10°C 0°C Vista di fronte Alto Alto Basso Basso

Sistemazione del nido Alveare disposto nella parte posteriore Diaframma Polistirolo, legno Pacco di candito Alveare visto dall’alto Glomere Nord Sud Favi da togliere I favi vanno ruotati

Sistemazione del nido Come disporre le scorte Si cerca di spostare le scorte verso il centro (soprattutto nelle zone fredde) in quanto il glomere si muove lentamente in presenza di temperature rigide

Restringimento della colonia: pratica necessaria anche durante i trattamenti acaricidi

Sistemazione del nido Vantaggi Ripresa dell’alveare più rapida (più covata, più api giovani) Meno problemi di malattie della covata e di problemi diarroici (alveari più attivi nella pulizia, migliore gestione termica, migliore gestione delle scorte, maggiore importazione) Svantaggi Maggiore consumo di alimento Maggiore probabilità di sciamatura Inizia prima la deposizione della covata maschile

Sistemazione del nido Operazioni necessarie marzo: Visita (tutti i favi) e sistemazione del nido (allargamento con favi all’esterno) 2. Alimentazione con candito, poi fine marzo con sciroppo (se necessario) Attenzione ad allargare le famiglie, ritorni di freddo possono compromettere la sopravvivenza di parte della covata